Il sacco di Panagia - I fatti della domenica

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2 Domenica 13 gennaio 2013 Le mie scelte pro Siracusa Roberto Visentin illustra il lavoro fatto in 4 anni come sindaco e spiega la sua scelta di dimettersi, “finalizzata allo sviluppo del capoluogo” Con Roberto Visentin, sindaco dimissionario di Siracusa, un doveroso resoconto dei suoi anni di mandato come primo cittadino. “Nel corso del mio mandato – dice Visentin - ho dovuto confrontarmi con due costanti: i problemi finanziari (dei quali dirò più avanti) e un quadro politico in continuo subbuglio, in cui è difficile trovare, a qualsiasi livello istituzionale, da Siracusa a Roma, la ben che minima traccia delle maggioranze e delle alleanze uscite dalle urne nel 2008. A questa fluidità si devono aggiungere i continui cambi di casacca di singoli esponenti, ciò in una fase di debolezza dei partiti diventati sempre meno luoghi di elaborazione politica e sempre più coagulo di interessi attorno a un leader. La svolta, rispetto al momento elettorale, si è avuta con l’uscita dei finiani dal Pdl, con la nascita di Grande Sud e con la rottura, in sede regionale, tra il Pdl e l’ex presidente Lombardo. In chiave locale, ciò ha comportato il cambio delle alleanze in consiglio comunale e il formarsi di una maggioranza risicata nei numeri e, per di più, sottoposta agli umori mutevoli di singoli consiglieri comunali. Evidente, in questo contesto, la difficoltà nel governare la città e nel condurre in porto i provvedimenti che dovevano passare dal consiglio comunale. Da dove cominciamo per parlare del 2012 appena concluso? Ovvio partire dal Teatro comunale, che rappresenta il compimento di un’impresa alla quale hanno lavorato tanti sindaci ma che avremo vinto per la determinazione mia e della Giunta di non rimanere legati ai finanziamenti pubblici. La scelta di accendere un mutuo, criticata anche da esponenti della mia parte politica, si è rivelata giusta e la buona notizia è che avremo anche le risorse per gli arredi e le altre attrezzature. Riconsegneremo alla cittadinanza, dopo oltre mezzo secolo, un pezzo del suo patrimonio. Una città d’arte come Siracusa non può privarsi di un teatro storico, di un luogo destinato a fornire occasioni di crescita economica e culturale liberando energie creative. Non meno importante sarà l’inaugurazione dell’Artemision, il padiglione pluripremiato nei concorsi di architettura, che consentirà di rendere fruibile i resti del tempio ionico scoperti da Paolo Orsi nel 1912 e metterà in comunicazione i principali due palazzi comunali di Ortigia. Dal punto di vista storico e archeologico, l’Artemision, l’Athenaion (il tempio su cui sorge la Cattedrale) e l’Oikos, nel sottosuolo di piazza Duomo, delimitano in pochissimi passi, in quello che è sempre stato il cuore della città sin dalla sua fondazione, un’area sacra di grande valore e oggetto di attenzione degli studiosi. Inoltre, per sanare la ferita aperta con l’abbattimento della chiesa di San Sebastianello in piazza Minerva, realizziamo un giardino interno e ricaviamo uno spazio in cui collocare una teca per custodire e conservare nella maniera più idonea possibile la Carrozza del Senato. Nel 2013? Sempre in materia di riqualificazione, nel 2013 decolleranno finalmente i lavori per le nuove banchine del Porto grande, da cui dipende la ripresa della attività legate al mare. Due mesi fa, abbiamo ottenuto un importante risultato: il via libera della Corte dei conti alla variante che adegua il progetto alle prescrizioni in quanto area Sin. È uno snodo fondamentale per la ripresa dei lavori e il merito è tutto della mia Amministrazione, messa sotto accusa ingiustamente e che aveva solo la colpa di avere ereditato un problema creato da altri. In riferimento alla risorsa mare, nelle scorse settimane abbiamo annunciato l’ammissione del Comune a uno stanziamento di 560 mila euro per un progetto di riqualificazione del porticciolo di Ognina, soldi proveniente dal Fondo europeo per la pesca 2007/2013. Siamo in attesa che la Regione stili la graduatoria per partire con le procedure d’appalto. Ammoderneremo, così, una delle zone costiere più frequentate, ridando dignità ad un luogo antico e significativo per la storia della marineria siracusana. Altre risorse arriveranno nel 2013 dalla Regione per la realizzazione a Cassibile di una struttura sportiva tensostatica polivalente. Si tratta di 426 mila euro ottenuti partecipando con successo al programma “Giocolegale” e che serviranno a creare un luogo di aggregazione in una frazione particolarmente bisognosa di servizi perché lontana molti chilometri dalla città. Il 2013 ancora ci porterà altre due importanti novità: il nuovo appalto del servizio di igiene urbana; la gara per la gestione integrata del trasporto urbano e dei parcheggi. Veniamo al consuntivo Passando adesso alle cose fatte, non posso non cominciare dall’organizzazione del G8 Ambiente del 2009. È stato, senza dubbio, un fatto di grande importanza dal punto di vista della promozione del territorio e dei contenuti, ma è stata anche un’occasione concreta per realizzare in città, in pochissime settimane e senza particolari disagi per la gente, investimenti e lavori pubblici per una spesa complessiva di oltre 5 milioni di euro. Ricorderò sempre quelle settimane, convulse ed esaltanti, come una prova corale di efficienza, una sfida che siamo riusciti a vincere grazie all’impegno del nostro personale e alla collaborazione istituzionale. Il successo di quella prova è negli apprezzamenti ricevuti dalla delegazioni presenti, a cominciare da una lettera personale del rappresentante del governo statunitense. Nel dibattito politico se ne dicono di tutti i colori e non mancano gli eccessi. Io continuo a ritenere che il giudizio sull’attività dell’Amministrazione non può prescindere dalla crisi e dal dato finanziario che sta condizionando tutti gli enti locali italiani. Il nostro Comune, nonostante la demagogia imperante, non è in dissesto né mai ha corso il rischio di esserlo in questi 4 anni e mezzo. Soffriamo del fatto che ci sono 34 milioni – ad oggi – fuori dalla nostra disponibilità per il patto di stabilità e per la montagna di tagli imposti da Stato e Regione. Tutto ciò è il frutto di un’azione di risanamento che si sta scaricando sugli enti locali, sul ceto medio e sulla fasce sociali più deboli. In questo quadro noi ci siamo mossi tenendo ben presenti le priorità, a partire dalla difesa della spesa sociale, e lavorando per la tenuta dei conti. Ne sono prova i tagli netti apportati alle locazioni di immobili privati adibiti a uffici: al momento del mio insediamento esse ammontavano a oltre 2 milioni di euro l’anno; oggi quella spesa è stata abbattuta di oltre il 50 per cento con un risparmio di circa 1 milione 100 mila euro. Un processo che proseguirà fino al sostanziale azzeramento della spesa perché è fermaintenzione non rinnovare i contratti che andranno in scadenza. Il dato incontrovertibile è che, nel corso del mandato, l’attenzione dedicata alle fasce di reddito più deboli e alle persone in difficoltà è rimasta immutata, così come immutata è stata la spesa sociale. Inevitabili sono stati degli aggiustamenti ai servizi a domanda individuale, cioè svolti con la partecipazione dei cittadini, ma anche in questo caso abbiamo apportato ritocchi contenuti. Un segno tangibile di questa attenzione verso le tematiche sociali è la decisione di stilare la nuova graduatoria per gli alloggi popolari. Non si faceva da quasi vent’anni e quella esistente, con le tante vicende note a tutti, non rispondeva più alle reali esigenze. Nel corso del prossimo anno disporremo di un nuovo elenco che ci offrirà il dato esatto della situazio- ne per assicurare il diritto alla casa a cominciare da chi ne ha davvero bisogno. Il nuovo cimitero? Nel corso del 2012 abbiamo individuato il soggetto, un’associazione temporanea di imprese, che realizzerà nei pressi della Maremonti il nuovo cimitero con il criterio del progetto di finanza. Purtroppo l’inizio dei lavori è stato interrotto da un ricorso al Tar presentato dai secondi in graduatoria; i giudice affronteranno la questione nel merito il prossimo marzo. Sarà un camposanto realizzato con criteri modernissimi e dotato di una serie di spazi e attrezzature di cui la città oggi non dispone. Le vicende urbanistiche della città hanno attirato ed attirano l’attenzione dell’opinione pubblica. Sono stato accusato di essere un cementificatore solo perché, pragmaticamente, mi sono limitato a rilevare che il piano regolatore generale aveva già prodotto molti dei suoi effetti e si erano costituiti degli interessi legittimi che non potevano essere cancellati in un solo colpo con provvedimenti del consiglio comunale. La correttezza di quella impostazione l’abbiamo verificata tutti nelle decisioni dei giudici amministrativi che hanno dato ragione a quanti hanno ritenevano che le varianti approvate dall’assise cittadina, per quanto condivisibili in molti punti, non erano legittime e non potevano sostituirsi al Prg. Abbiamo ritenuto più utile concentrarci sulla scadenza del 2012 e adesso, nel rispetto dei tempi, è stato avviato l’iter di modifica del piano regolatore generale predisponendo le nuove linee guida, ma anche in questo caso si cominciano a levare le voci di chi, demagogicamente, sa solo dare addosso all’Amministrazione. Un’ultima annotazione in materia urbanistica voglio riservarla al piano paesaggistico della Regione. Non è vero che lo abbiamo contrasto per ottenerne l’annullamento.Come la totalità dei comuni della provincia, abbiamo presentato un ricorso al Tar e, contestualmente, abbiamo avviato un confronto con la Regione per tutelare i criteri che la nostra comunità si era data. Il fatto che l’interlocuzione sia ancora aperta ci ripaga per avere seguito, tra mille ingiustificate accuse, la linea del dialogo. Lo sviluppo? Rivendico con forza le iniziative per favorire le sviluppo del territorio. Ogni atto dell’Amministrazione è finalizzato alla crescita della comunità e a perseguire un progetto ampiamente condiviso di affermazione nel settore turistico-culturale, per la quale c’è ancora molto lavoro da fare. La crescita, tuttavia, è la risultante di varie componenti e le scelte di un ente locale da sole non possono avviare percorsi virtuosi senza la partecipazione dei privati e il sostegno finanziario di altri soggetti pubblici. Ingredienti difficili da trovare in un contesto di politiche recessive e di aziende in crisi, di assenza di politiche regionali e di fallimento nell’utilizzo dei fondi strutturali europei. Io posso reclamare la determinazione nel portare avanti il completamento del Teatro comunale nonostante critiche e diffidenze; così come rivendico il completamento del nuovo piano particolareggiato di Ortigia (oggi al vaglio del consiglio comunale) e giudico positivamente il progetto per la riqualificazione dell’area ex Spero che può aprire la città al settore del turismo convegnistico. Purtroppo devo lamentare, per cause esterne all’Amministrazione, la mancata adozione del piano commerciale, mentre non si comprendono le ragioni della mancata approvazione, da parte del consiglio comunale, del piano urbano della mobilità e del piano urbano del traffico, adottati della Giunta alcuni anni fa. L’argomentazione secondo la quale non ci sarebbero le coperture finanziarie sono infondate, poiché si tratta di strumenti di pianificazione che si sviluppano in una prospettiva pluriennale; si possono quindi reperire le risorse man mano che si procede per gradi. Precari e esternalizzazioni? La questione delle esternalizzazioni ha impegnato a lungo nel corso dell’anno il confronto politico. Pensare, però, che la si possa risolvere a colpi d’ascia senza considerare che dietro i numeri ci sono vite e famiglie, sarebbe un grave errore. Qualsiasi scelta, in ogni caso, non potrà prescindere da una profonda riorganizzazione degli uffici e delle funzioni, alla quale bisognerà mettere mano al più presto per incrementare efficienza e produttività. Intervenire senza una valutazione generale avrebbe significato cancellare posti di lavoro in assenza di garanzie in una fase di depressione. Sarebbe stata soprattutto la negazione di quanto fatto negli anni precedenti con la stabilizzazione di 208 precari interni e rinnovando i contratti agli Asu, il tutto nel rispetto delle leggi e dei vincoli del patto di stabilità. Inoltre, grazie anche alla concertazione con i sindacati, abbiamo ripreso a bandire concorsi pubblici per l’assunzione di personale. Risultati ottenuti prestando attenzione alla spesa, come abbiamo fatto quando abbiamo bloccato le agenzie che sarebbero state un bagno di sangue dal punto di vista finanziario. Più nello specifico, la Prosat non è più un costo per il Comune; la Rit è fallita e abbiamo riassorbito gli ex precari comunali che vi lavoravano; la Gepa non svolge più alcun servizio. Ai fautori della riduzione della spesa per il personale, ricordo che accanto alle stabilizzazioni, con le quali abbiamo dato un futuro a centinaia di famiglie senza costi aggiuntivi, la mia amministrazione ha tagliato in maniera netta sui dirigenti, portati, già da quattro anni, da 24 a 11. Siracusa avrà presto la statua di Archimede: sorgerà presso il Rivellino del ponte Umbertino, scelto al termine di un sondaggio on line lanciato dal Comune, che ha registrato oltre 2000 segnalazioni da parte di cittadini residenti e di siracusani all’estero. Dopo la pubblicazione del bando di progettazione della statua e la produzione degli elaborati, nel corso del 2012 si è provveduto alla nomina della commissione esaminatrice che dovrà scegliere il bozzetto. La città avrà presto un altro forte simbolo culturale e celebrerà, attraverso un monumento, la grandezza del nostro più illustre concittadino. Infinen il riconoscimento dell’IBM che ha inserito Siracusa, unica in Italia delle cento scelte nel mondo, nell’elenco delle località in cui sviluppare un progetto di città intelligente attraverso l’utilizzo di tecnologie avanzate. Tutto questo lo stiamo realizzando con il coinvolgimento dei principali portatori di interesse siracusani in uno spirito di collaborazione che non ha precedenti e che stiamo sperimentando positivamente nel Tavolo per il Futuro. Sono stato di recente a New York per partecipare alla riunione su questa iniziativa ed è stato motivo di orgoglio potermi confrontare con sindaci di mezzo mondo e poter affiancare il nome di Siracusa a quello di importanti metropoli. Non possiamo non parlare infine delle sue inattese dimissioni. Perché questa scelta? Non è stata una mia scelta e non ho deciso di dimettermi da sindaco perché allettato da un posto in una lista. Non è e andata così, da sempre partecipo e sono parte delle iniziative dei sindaci di Italia, iniziative nate all’interno dell’Anci. In questo contesto abbiamo raccolto la dichiarazione del professor Monti che si è detto disponibile a mettere il problema degli enti locali al centro della sua agenda se diventerà ancora il leader. Questo è il senso del mio impegno, delle mie dimissioni, di una scelta insomma come sempre finalizzata alla crescita e allo sviluppo di Siracusa.
3 Domenica 13 gennaio 2013 Cafiso: Ci vuole più coraggio Tanti siracusani hanno paura di esporsi, ma chi ama Siracusa deve superare questo perfido ostacolo. Paolo Reale? Una persona perbene Roberto Cafiso, c’è una confusione della malora per la politica a Siracusa. Tutti candidati e nessun candidato di ampio respiro? Di nuovo come sempre. Ingorgo nelle stesse “strade”. Ma non vedo il nuovo che avanza se non nelle dichiarazioni di qualche tempo fa. Lontano dalle elezioni. Poi tutto si ricompatta nel segno della continuità. L’impressione diffusa è che non riusciamo a venire a capo di nulla. Cerchiamo di fare un po’ d’ordine. Allora Bono riabilitato e Visentin che si dimette e va con Monti.. Bono è di lunga militanza politica. E’ un navigatore esperto. Riabilitato? Da chi? E per cosa? Visentin ha cercato spazi nell’alveo primordiale, ma credo non ce ne fossero. Malgrado le pacche sulle spalle di pochi giorni prima. Allora va altrove. Mi sorprende l’incontro fulminante con Monti. Ma a me, ad oggi, della politica continuano a sorprendermi molte cose. Tu saresti un buon candidato sindaco, per competenza, professionalità, conoscenza dei problemi.. Ma non mi hanno cercato. Non frequento apparati, oramai club service, gruppi di potere e non amo cene e incontri privè. Non sono un buon candidato per chi decide. Ne prendo atto ma dormo sereno perché amo il mio lavoro. Per esercitare una discontinuità ci vuole un turno di riposo per gli amministratori uscenti. Parliamo dei nuovi. Briante ha fatto una lista per candidarsi sindaco? Buon per lui. Le Liste civiche spopolano. Speriamo che si arrivi ad un momento di coagulo, sennò in ordine sparso si andrà poco lontano. E non si imbroglino i cittadini : che dietro le liste non si celino gli interessi e gli uomini di sempre. Alla stampa ed a te in particolare il compito di dire alla gente chi si cela nell’ombra. C’è poi il cambiamento chiesto a gran voce da Santi Pane Santi Pane come Pucci La Torre sono due ottime persone. Peccato non abbiano trovato l’intesa. Il mondo d’altronde è mosso da dinamiche umane. E poco più, Salvo tu lo sai bene. Il cambiamento è giocoforza, non c’è altra chance, ma chi andrà a fare il sindaco troverà mille problemi accatastati e casse vuote. Rischio di default anche per Siracusa. l sindaci rischiano di fare i curatori fallimentari… Ma tuttavia occorre spendersi per la gente, è questa la nuova imprescindibile morale. Della lista civica che vedrebbe Paolo Reale come primo cittadino? Reale è una persona perbene. Spero abbia un seguito. E soprattutto che possa proporre una squadra per bene. Quando di mezzo ci sono i partiti o loro costole travestite il rischio di importi nullità con 100 voti nel quartiere è grande. Chi sa dire no, è un grande. I grillini vanno da soli. Come li vedi? Raccolgono ad oggi il dissenso maniforme. E servono. Ovviamente da adesso dovranno decidere cosa fare da grandi. Le liste minori, realisticamente inconsistenti da un punta di vista elettorale, che ruolo potrebbero avere? Credo nelle federazione delle liste, mettendo da parte le ambizioni dei mille sindaci in pectore. Non ci si distingue dal tradizionale così facendo. In questo bailamme vedi qualcuno che pensa a Siracusa, al suo futuro, al lavoro che non c’è? Tanta gente ama questa città, ma teme di esporsi per timore di effetti boomerang sulla loro attività. Robe assurde, in apparenza. Ma vorrei ci fosse più coraggio. E’ il tempo giusto per il coraggio. Le Nazionali sono vicine. Da noi chi vince e chi perde? Salvo per carità. Sarei un profeta stupido. Uccello di malaugurio per alcuni, un vate foriero di buone nuove per altri. Meglio il metodo della Sibilla Cumana: andrai vincerai non perderai le elezioni. La virgola ognuno la metta dove spera…. Oggi siamo nel 2013: Diciamo basta ai Granata, Garozzo, Ivan Lo Bello etc Ormai ci siamo. Il 2013 fa parte della nostra vita, alla faccia della fine del mondo profetizzata dai Maya e come sempre, scambiamo auguri di pace, prosperità, fratellanza e solidarietà, salvo poi continuare ad ammazzarci esattamente senza soluzione di continuità da quando il genere umano è presente su questo nostro splendido pianeta. Proprio per essere in linea con l’ipocrisia che spalmiamo in questo mondo come fosse burro sul pane, approfitto dello spazio che il giornale mi dà per fare gli auguri a tanti miei concittadini che, senza questo mezzo, non penserei mai di ricordare. Non posso non iniziare che dal mio primo cittadino, dal Sindaco, anzi dall’ex sindaco Roberto Visentin che, ringrazio con tutto il cuore per non averci fatto più male di quanto non sia capace. Lui sa che ci lascia una Città peggiore di come l’ha trovata e anche dicendo che non sarà tutta colpa Sua, di certo, ci si è messo d’impegno per farci tornare con le pezze nel sedere. Del Presidente della Provincia Bono, non posso non evidenziare le doti di solista, non per Sua scelta ma, perché il carrozzone politico siracusano l’ha sempre considerato un corpo estraneo e quando ha potuto, l’ha tenuto lontano dalla stanza dei bottoni. Ovviamente Bono non s’è mai perso d’animo e ogni volta che ha avuto l’occasione di far rosicare qualcuno si è divertito a farlo, quindi auguri perché anche Lui a quasi sessant’anni di età, la smetta di fare Pierino e si ritiri in buon ordine a coltivare cipolle e zucchine in quel di Avola. Chi è il terzo potere nel Siracusano? Tutti dicono Ivan Lo Bello. Ci credo anch’io e gli faccio i migliori auguri per un 2013 che lo veda diventare numero uno in Confindustria al posto dell’attuale Squinzi e glielo auguro, perché spero che così libererà la poltrona di Presidente delle Camera di Commercio di Siracusa, che non conta più un cazzo, ma Lui imperterrito la occupa da più dodici anni gestendo imprese che chiudono e lavoro che non c’è. Che dice Presidente? Non le andrebbe di passare la mano? Un altro signore da qualche anno, fa parlare di se ed è Garozzo, Presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, settant’anni ben portati, Presidente dell’Associazione Industriali, Presidente del Distretto turistico Sud e non so Presidente di quante altre cose. Sicuramente uomo capace professionalmente e adesso anche politicamente, con un solo piccolo difetto: ha sempre reso conto a qualcun altro e per molto tempo si è trattato della famiglia Garrone, nulla di male ovviamente. Auguri per un 2013 ricco di Presidenze dopolavoristiche perché se ci mette le mani Lui, certamente, metterà insieme Augusta e Siracusa con la regia dei Catanesi. La parte più bella degli auguri per il 2013 non può non essere che quella rivolta ai politici, dove c’è solo l’imbarazzo da chi cominciare e per educazione mi sa che tocca alla signora Bellucci, nonché Prestigiacomo, nonché Berlusconiana di ferro, nonché prima donna della politica Siracusana (la Muti non gli arriva neanche alle ginocchia). Auguri perché nel 2013 il suo look sia sempre così piacevole con quei biondi capelli, la taglia 44 perfetta, i ritocchini al viso che si notano appena appena, insomma nel prossimo Parlamento dove Lei per effetto dei quattro o cinque mandati già fatti non dovrebbe esserci più, sentiranno la Sua mancanza. Siracusa sopporterà. Inutile dire che Pippo Gianni o si ama o si odia, ovvero si possono avere entrambi i sentimenti, in altre parole, anche Lui, dall’alto dei suoi 65 anni di esperienza di vita, un po’ di confusione la crea ad arte, mi dispiace solo che sia diventato famoso in Italia per quella frase detta “le donne sono uno scassamento di minchia….” Più o meno. Merita ben altro e quando saprò cosa, glielo scrivo. Marziano avrebbe potuto essere un concorrente di “ le so tutte” è lo avremmo visto anche lì vincente: Non ne sbaglia una. Ogni volta che Foti ha provato ad impalare Lui e Consiglio i due gli hanno fatto fare il triplo salto mortale senza rete. Nel 2013 faccia ciò che vuole ma, non si dichiari gay come Crocetta, il risultato non sarebbe all’altezza del desiderato. All’architetto grillino Zito rivolgo l’invito di gracchiare, cinguettare, sparare cazzate, dire fesserie, faccia un giro per Siracusa in decappottabile, insomma ci faccia sapere che è vivo, che esiste, quelli che l’hanno votato sperano che nel 2013 si assista alla Sua apparizione per potere almeno pregare insieme. Se volesse occuparsi anche di Siracusa, nessuno si offenderebbe. Il massimo, tra i politici siracusani, rimane il buon Vinciullo, faccia da birichino, basette da Lord inglese, cervello da volpino, l’uomo delle centomila preferenze, da molti ritenuto il novello Pippo Lo Curzio, che per Lui non è un complimento, mentre dovrebbe esserlo, quantomeno per la longevità politica del primo. Nel 2013 ci dirà sempre le stesse cose, ai matrimoni, cresime e funerali, perché quello sa fare e lo fa benissimo, chi non ci crede provi ad imitarlo. Rimangono da ricordare una schiera di personaggi, che non arrivano al livello di protagonismo dei sopra citati, a mio parere, tipo Coltraro, Di Marco, Centaro, Alicata, e i Consiglieri Comunali, quelli Provinciali, i Consiglieri d’Amministrazione dell’INDA , dell’IAS, dell’ASI dei GAL e tanti altri, ma ci vorrebbe un libro e non un settimanale come I Fatti. Per concludere mi sono riservato quello che io definirei il Personaggio: l’On. Fabio Granata! Se alle elezioni di febbraio, i sondaggi che danno il partito del nostro Onorevole al 2% saranno realtà, credo che il 2013 lo vedrà fuori dal parlamento, ma siccome parliamo del Personaggio, nessuno pensi che ce lo togliamo di torno. Anche quando non contava nulla (è successo molte volte) stava sulle pagine dei giornali o in dibattiti televisivi o in riunioni da club della briscola. Ha sempre pontificato, indicato, criticato, partecipato, condiviso, inciuciato e se tanto mi da tanto, nel 2013 ce lo ritroveremo più incazzato di prima ma, in fondo, per lui vale il detto: Cogito, ergo sum! Siccome non mi piace che a Siracusa ci sia un movimento politico che si chiama Cambio Città, probabilmente partecipato da nobili persone, che lascia più intendere il bisogno di scappare da Siracusa che non modificarne la classe dirigente, faccio gli auguri a chi nel 2013 far nascere il movimento Siracusa persa è e persa resta! Auguri. Enrico Caruso Caro Enrico credo che molte tue previsioni siano semplicemente sbagliate. Molti degli squallidissimi personaggi che hai citato non credo che finiranno di stare in Parlamento per i ritirarsi a vita privata a fare gli affaracci che hanno sempre fatto, senza aggiungere lautissime indennità parlamentari. Ne scrivo a parte in questo stesso numero dei Fatti. Anche l’83 enne Burgaretta si ricandida !! Acciaccato, con 3 bypass al cuore (credo) ma sempre in pista a chiedere. Di Granata hai detto molto ma non sperare in un meritato (ed auspicato) ritiro. Il nostro è più furbo di quel che sembra quando parla. E così la Prestigiacomo etc. Quanto a Bono ha qualcosa da farsi perdonare e parlo della vergogna del Consorzio universitario che ha difeso e difende con ostinazione anche se da anni non serve a niente salvo a gratificare diversi clienti politici con lauti stipendi, alla faccia della crisi e dei tempi grami che viviamo tutti.
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