Il sacco di Panagia - I fatti della domenica

SETTIMANALE
DI POLITICA
E COSTUME
Autorizzazione del tribunale
di Siracusa n.2/2003
diretto da Salvo Benanti
Telefono 0931412883. Email: ifattisr@gmail.com - tipografia LegoPrint srl
..e Titti si veste di Pd
Ventidue liste per le Nazionali. Ci sono anche i trombati
delle Regionali 2012: Gennuso, Bandiera, Cafeo
Di liste per le elezioni nazionali ce ne stanno 22, stupidità ne sono sta- Al Senato, in seconda posizione, c’è l’indistruttibile Raffaele
te pubblicate molte, cerchiamo di fare il punto delle elezioni nazionali Gentile. Credo abbia qualche possibilità di elezione. Il traguardo
nella nostra provincia:
per il SEL dovrebbe essere dicono il 4%.
Centro democratico di Tabacci e Donadi
CENTRODESTRA
Sembra che in queste liste troveremo qualche sorpresa. Qualche
PDL:
lombardiano doc o ex lombardiano. Si dice anche il figlio di Pip-
La Prestigiacomo ed il sen. Alicata dovrebbero essere in lista in posipo Gianni, Luciano, che non ha trovato posto nel PDL. Si dice
zioni sicure. Così si dice. La Prestigiacomo potrebbe capeggiare la anche Titti Bufardeci o strettissimo congiunto.
lista alla Camera del PDL nella Sicilia Orientale, o, al massimo, essere
CENTRO – MONTI
la seconda dopo Martino o Alfano o lo stesso Berlusconi. Alicata ver- CON MONTI PRESIDENTE ALLA CAMERA: è la lista direbbe
premiato per una fedeltà “canina”(senza offesa) al verbo berluretta di Monti, di siracusano dovrebbe essere il furbissimo Visensconiano.tin
che entra come società civile dopo avere vissuto 15 anni nel
Fratelli d’Italia (Meloni-La Russa): nessuna notizia
PDL come assessore e sindaco. In che posizione nella Sicilia
La Destra di Storace: nessuna notizia
Orientale?. C’è chi dice 2°, chi 3°o 4°. Comunque una buona
Grande Sud di Miccichè: La scelta di Miccichè di tornare con Berlu- chance per chi ha fatto malissimo il sindaco, sapeva di non essere
sconi nel PDL ha spaccato il partito dove a fare le valigie sono stati 4 riconfermato ed era allo sbando.
deputati regionali, in pratica l’intero gruppo parlamentare. Si sono CON MONTI PRESIDENTE AL SENATO: di siracusani non
consumati gli strappi più feroci. Il primo quello tra Bufardeci e Cen- dovrebbe esserci nessuno, salvo, forse, Granata
taro. Si parla di lite furibonda, addio compagnucci di scuola, di comi- UDC: Si parla di un inserimento di Edy Bandiera alla Camera,
tiva… Parole ruvide. Altrettanto sembra sia avvenuto tra Bufardeci e Sicilia Orientale.
Miccichè.Bufardeci che farà? Sembra veleggi su Tabacci-Donadi, cioè FLI : dovrebbe esserci Fabio Granata ameno che non abbia ot-
nel PD, per un posto in lista (???). Per quanto riguarda Centaro il quotenuto un posto più sicuro al Senato
tidiano La Sicilia lo dava approdato nientemeno che da Ingroia (Lista
5 Stelle GRILLO
Arcobaleno)ma sembra che la notizia sia una balla tra le tante scritte. I Candidati siracusani li abbiamo scritti la settimana scorsa: MA-
Più verosimile quella che Centaro stia fermo con Miccichè, nella sua RIA MARZANA (Rosolini,1982) è la 4° nella lista con probabi-
lista al senato, secondo a Dell’Utri. Vedremo
lità di elezione. .FILIPPO D’AMICO (Siracusa, 1977) 13°. AN-
MIR (Moderati): Ultima invenzione del cavaliere dove sembra stia ZALONE ROBERTO (Noto, 41 anni) 15°. CALPITANO LUper
candidarsi (al Senato) Pippo Gennuso.
CA.
CENTROSINISTRA
INGROIA
PD
Si è parlato di Centaro al Senato ma era una bufala. Più realisti-
In ottima posizione dovrebbe essere la candidatura di Pippo Zappulla ca , orse, la candidatura di Ettore Di Giovanni o di Paolo Gian-
(6) passato alle primarie. Meno sicura quella di Sofia Amoddio anche siracusa.
se l’11 posto può essere utile. Al Senato spunta al 13 mo posto la can- Fare un primo commento è difficile anche perché le notizie camdidatura
di Giovanni Cafeo. Nelle precedenti elezioni il PDL con il biano di minuto in minuto. La mia impressione è che si è rotto
premio di maggioranza ne fece eleggere proprio 13. Auguri a Cafeo !! ogni limite di decenza. Parlamentari o esponenti politici di lungo
LISTA CROCETTA AL SENATO
corso che veleggiano da destra a sinistra senza vergogna. Le so-
Ovviamente confermato che a capeggiarla sarà Lumia alla faccia Lulite facce che si riciclano freneticamente. Mille liste –potremmo
po e di quanti hanno sostenutole primarie. Temendo di fare la fine di dire – le stesse facce. E la società civile dov’è? Le competenze?
D’Antoni il furbissimo Lumia ha “saltato” le primarie, le graduatorie La professionalità?. I giovani? Da cadere le braccia. Aspettiamo
nella lista al Senato del PD e si è aggiudicato di prepotenza il primo il finale con rassegnazione. Al peggio non c’è fine.
posto nella lista Crocetta che – presumibilmente – di senatori ne farà
eleggere 2.
SEL
Il sacco di Panagia
Continua l’inquietante silenzio mentre l’Autorità
Portuale di Augusta continua a darsi
da fare per estendere sul territorio della città
di Siracusa (porticciolo di Santa Panagia,
Pantanelli etc) le sue competenze. E
questa decisione viene portata all’attenzione
del Consiglio Comunale di Siracusa come se
fosse una delibera di routine, ritenendo i
Consiglieri Comunali tutti comprati o in
vendita o così sprovveduti da non capire di
cosa si stia parlando. Una sola, isolata reazione
della CGIL che oggi sembra adeguarsi
al silenzio di Cisl e Uil, e il sì scellerato
della Giunta (vedi il frontespizio della
delibera che pubblichiamo nella foto). Dobbiamo
anche dire che un primo risultato/
riscontro c’è stato visto che la commissione
urbanistica ha votato un bel no alla proposta
con la sola astensione del consigliere
Aloschi, ma dobbiamo anche dire che continua
il pressing da parte di alcuni consiglieri
comunali, evidentemente allertati da non si
sa bene chi per concludere l’operazione.
Vedremo.
Nel merito uno stralcio di quello che avevamo
scritto nell’ultimo numero del giornale
su questa megagalattica porcheria:
Emerge ancora una volta nella nostra provincia
un tentativo di speculare sul nostro
territorio senza pudore, utilizzando una istituzione
pubblica che è l’Autorità Portuale di
Augusta evidentemente sicura di solidarietà
politiche, economiche, istituzionali (?) e con
il convincimento che le istituzioni locali –
in primis il Consiglio Comunale a pochissimi
mesi dalla sua rielezione - siano giocattolini
facilmente addomesticabili, che se ne
fottono degli interessi della città e che alla
fine, costano anche poco. Una mostruosità
giuridica e politica gigantesca, forse la più
grave ed impensabile degli ultimi decenni,
in sintonia con i tentativi promossi in questi
anni (dagli stessi soggetti ?) di cementificare
il nostro Porto Grande, sventrare gran parte
del territorio cittadino con un PRG semplicemente
vergognoso. Qui la strada prescelta
è quella di utilizzare l’Autorità Portuale di…
Augusta per regolamentare il territorio di
Siracusa, come fosse una iniziativa
“normale” e non una gigantesca puttanata
contro la città. Come se l’Autorità Portuale
di Catania fosse chiamata a regolamentare
l’area portuale di Siracusa (e ne avrebbe,
forse, più titoli di quella di Augusta). Ma
non pensiamo a lotte tra territori, a rivalità
tra gruppi dirigenti locali, niente di tutto
questo: qui si sente il profumo – come è
sempre avvenuto dall’insediamento ISAB a
Targia in poi – soltanto di affari alle spalle
della città, la fretta di fare approvare un documento
dal Consiglio Comunale prima che
una nuova amministrazione ed una nuova
maggioranza si insedino a Palazzo Vermexio.
Ma chi è il protagonista di questo
assalto? Aldo Garozzo, è il Presidente
dell’Autorità Portuale di Augusta. Dirigente
ISAB, sponsorizzato a suo tempo dai capi
del Pdl. Prima della nomina erano state sollevate
molte perplessità su questa indicazione
essendo, come dipendente di ISAB, legato
finanziariamente ad un certo giro economico.
Come avrebbe potuto guidare con
equilibrio ed imparzialità l’Autorità Portuale
di Augusta? Niente da fare. Il Pdl ma anche
la Prestigiacomo non volle sentire ragioni
forte del suo incarico ministeriale. I nodi ora
vengono al pettine.
A questo si aggiunga una circostanza allarmante
e cioè che Aldo Garozzo è zio del
consigliere comunale Giancarlo Garozzo,
capogruppo del PD al Vermexio e prossimo
candidato sindaco alle primarie del PD. Che
ci sia anche il PD (oltre al PDL) in questa
storia? Come c’è stato il PD nella vicenda
SPERO ?.I Fatti non staranno certo a guardare:
chiederemo ai deputati regionali come
la pensano e che intendono fare a livello regionale,
anche perché la predetta Autorità
Anno 25
Spedizione in
abbonamento postale
Pubblicità inferiore al 70 %
€ 0,50
FONDATO NEL 1988
N° 1/2013
Domenica 13 gennaio 2013
Sali & Tabacci
Sindaci
a tinchité
Un'orda barbarica di candidati è pronta a
invadere la nostra città. I ben informati parlano
di quasi 50/60 liste, tra civiche e partitiche,
pronte a scendere in campo per conquistare
un posto al sole. Una poltrona da
Sindaco, assessore o semplicemente da consigliere
comunale che garantirebbe uno
"stipendio" certo ed indissolubile per i prossimi
5 anni.
Già perché, parliamoci chiaro, si giustifica
la discesa o salita in politica per nobili
ideali, e si finisce sempre per essere ammaliati
dal potere dell "anello".
Come il piccolo hobbit Frodo o il viscido
Gollum anche i tanti "Braveheart" locali
partiranno, lancia in resta, alla conquista
della terra di mezzo.
Una battaglia che sarà giocata senza esclusioni
di colpi, anche i più bassi.
D'altronde la politica è l'arte del possibile e
dell'impossibile. Tutto quanto troviamo logico
e consequenziale in politica si trasforma
in estemporaneo e fuori dai limiti della nostra
immaginazione.
Ed ecco allora trovare a sinistra chi prima
era di destra. Chi ha governato, direttamente
o per interposta persona, ridisegnare la
sua storia spacciandosi per società civile.
Chi si erge a inquisitore delle malefatte altrui
senza chiedersi dove era stato nel frattempo.
Duemila candidati a Palazzo Vermexio,
qualche decina di pretendenti alla
poltrona di primo cittadino. Tirando le somme
un aspirante in ogni condominio, anzi
peggio, in ogni nucleo familiare. Parenti
serpenti.
Buona fortuna Siracusa e...."God save
the...niautri".
Mimmo Contestabile
Portuale è direttamente controllata da diversi
Assessorati Regionali; lo chiederemo a
tutti i sindacati, anche a quelli che da tempo
hanno assunto la parte dei gattini muti e ciechi;
lo chiederemo alle organizzazioni ambientaliste
serie come Lega Ambiente, ai
capigruppo consiliari al Comune di Siracusa,
ai deputati nazionali ancora in carica, al
Prefetto etc.
Comunale a +2957 TeatroVerga +2834 Via Crispi +2294
Dove eravamo rimasti? Tutto pronto, anzi quasi pronto Un assessore pensa solo al Verga? Parli, faccia sapere. Carreggiata ammazza auto, barboni e prostitute. E voilà

2
Domenica 13 gennaio 2013
Le mie scelte pro Siracusa
Roberto Visentin illustra il lavoro fatto in 4 anni come sindaco e spiega
la sua scelta di dimettersi, “finalizzata allo sviluppo del capoluogo”
Con Roberto Visentin, sindaco dimissionario
di Siracusa, un doveroso resoconto
dei suoi anni di mandato come primo cittadino.
“Nel corso del mio mandato – dice Visentin
- ho dovuto confrontarmi con due costanti:
i problemi finanziari (dei quali dirò
più avanti) e un quadro politico in continuo
subbuglio, in cui è difficile trovare, a qualsiasi
livello istituzionale, da Siracusa a Roma,
la ben che minima traccia delle maggioranze
e delle alleanze uscite dalle urne
nel 2008. A questa fluidità si devono aggiungere
i continui cambi di casacca di singoli
esponenti, ciò in una fase di debolezza
dei partiti diventati sempre meno luoghi di
elaborazione politica e sempre più coagulo
di interessi attorno a un leader. La svolta,
rispetto al momento elettorale, si è avuta
con l’uscita dei finiani dal Pdl, con la nascita
di Grande Sud e con la rottura, in sede
regionale, tra il Pdl e l’ex presidente Lombardo.
In chiave locale, ciò ha comportato
il cambio delle alleanze in consiglio comunale
e il formarsi di una maggioranza risicata
nei numeri e, per di più, sottoposta
agli umori mutevoli di singoli consiglieri
comunali. Evidente, in questo contesto, la
difficoltà nel governare la città e nel condurre
in porto i provvedimenti che dovevano
passare dal consiglio comunale.
Da dove cominciamo per parlare del
2012 appena concluso?
Ovvio partire dal Teatro comunale, che
rappresenta il compimento di un’impresa
alla quale hanno lavorato tanti sindaci ma
che avremo vinto per la determinazione
mia e della Giunta di non rimanere legati ai
finanziamenti pubblici. La scelta di accendere
un mutuo, criticata anche da esponenti
della mia parte politica, si è rivelata giusta
e la buona notizia è che avremo anche le
risorse per gli arredi e le altre attrezzature.
Riconsegneremo alla cittadinanza, dopo
oltre mezzo secolo, un pezzo del suo patrimonio.
Una città d’arte come Siracusa non
può privarsi di un teatro storico, di un luogo
destinato a fornire occasioni di crescita
economica e culturale liberando energie
creative. Non meno importante sarà l’inaugurazione
dell’Artemision, il padiglione
pluripremiato nei concorsi di architettura,
che consentirà di rendere fruibile i resti del
tempio ionico scoperti da Paolo Orsi nel
1912 e metterà in comunicazione i principali
due palazzi comunali di Ortigia. Dal
punto di vista storico e archeologico, l’Artemision,
l’Athenaion (il tempio su cui sorge
la Cattedrale) e l’Oikos, nel sottosuolo
di piazza Duomo, delimitano in pochissimi
passi, in quello che è sempre stato il cuore
della città sin dalla sua fondazione, un’area
sacra di grande valore e oggetto di attenzione
degli studiosi. Inoltre, per sanare la
ferita aperta con l’abbattimento della chiesa
di San Sebastianello in piazza Minerva,
realizziamo un giardino interno e ricaviamo
uno spazio in cui collocare una teca per
custodire e conservare nella maniera più
idonea possibile la Carrozza del Senato.
Nel 2013?
Sempre in materia di riqualificazione, nel
2013 decolleranno finalmente i lavori per
le nuove banchine del Porto grande, da cui
dipende la ripresa della attività legate al
mare. Due mesi fa, abbiamo ottenuto un
importante risultato: il via libera della Corte
dei conti alla variante che adegua il progetto
alle prescrizioni in quanto area Sin. È
uno snodo fondamentale per la ripresa dei
lavori e il merito è tutto della mia Amministrazione,
messa sotto accusa ingiustamente
e che aveva solo la colpa di avere ereditato
un problema creato da altri. In riferimento
alla risorsa mare, nelle scorse settimane
abbiamo annunciato l’ammissione
del Comune a uno stanziamento di 560 mila
euro per un progetto di riqualificazione
del porticciolo di Ognina, soldi proveniente
dal Fondo europeo per la pesca 2007/2013.
Siamo in attesa che la Regione stili la graduatoria
per partire con le procedure d’appalto.
Ammoderneremo, così, una delle
zone costiere più frequentate, ridando dignità
ad un luogo antico e significativo per
la storia della marineria siracusana.
Altre risorse arriveranno nel 2013 dalla
Regione per la realizzazione a Cassibile di
una struttura sportiva tensostatica polivalente.
Si tratta di 426 mila euro ottenuti
partecipando con successo al programma
“Giocolegale” e che serviranno a creare un
luogo di aggregazione in una frazione particolarmente
bisognosa di servizi perché
lontana molti chilometri dalla città.
Il 2013 ancora ci porterà altre due importanti
novità: il nuovo appalto del servizio di
igiene urbana; la gara per la gestione integrata
del trasporto urbano e dei parcheggi.
Veniamo al consuntivo
Passando adesso alle cose fatte, non posso
non cominciare dall’organizzazione del G8
Ambiente del 2009. È stato, senza dubbio,
un fatto di grande importanza dal punto di
vista della promozione del territorio e dei
contenuti, ma è stata anche un’occasione
concreta per realizzare in città, in pochissime
settimane e senza particolari disagi per
la gente, investimenti e lavori pubblici per
una spesa complessiva di oltre 5 milioni di
euro. Ricorderò sempre quelle settimane,
convulse ed esaltanti, come una prova corale
di efficienza, una sfida che siamo riusciti a
vincere grazie all’impegno del nostro personale
e alla collaborazione istituzionale. Il
successo di quella prova è negli apprezzamenti
ricevuti dalla delegazioni presenti, a
cominciare da una lettera personale del rappresentante
del governo statunitense. Nel
dibattito politico se ne dicono di tutti i colori
e non mancano gli eccessi. Io continuo a
ritenere che il giudizio sull’attività dell’Amministrazione
non può prescindere dalla crisi
e dal dato finanziario che sta condizionando
tutti gli enti locali italiani. Il nostro Comune,
nonostante la demagogia imperante,
non è in dissesto né mai ha corso il rischio
di esserlo in questi 4 anni e mezzo. Soffriamo
del fatto che ci sono 34 milioni – ad oggi
– fuori dalla nostra disponibilità per il patto
di stabilità e per la montagna di tagli imposti
da Stato e Regione. Tutto ciò è il frutto di
un’azione di risanamento che si sta scaricando
sugli enti locali, sul ceto medio e sulla
fasce sociali più deboli. In questo quadro noi
ci siamo mossi tenendo ben presenti le priorità,
a partire dalla difesa della spesa sociale,
e lavorando per la tenuta dei conti. Ne sono
prova i tagli netti apportati alle locazioni di
immobili privati adibiti a uffici: al momento
del mio insediamento esse ammontavano a
oltre 2 milioni
di euro
l’anno; oggi
quella spesa
è stata abbattuta
di oltre
il 50 per cento
con un
risparmio di
circa 1 milione
100
mila euro.
Un processo
che proseguirà
fino al
sostanziale
azzeramento
della spesa
perché è fermaintenzione
non rinnovare
i contratti
che andranno
in
scadenza. Il
dato incontrovertibile
è che, nel corso del mandato,
l’attenzione dedicata alle fasce di reddito più
deboli e alle persone in difficoltà è rimasta
immutata, così come immutata è stata la
spesa sociale. Inevitabili sono stati degli aggiustamenti
ai servizi a domanda individuale,
cioè svolti con la partecipazione dei cittadini,
ma anche in questo caso abbiamo apportato
ritocchi contenuti. Un segno tangibile
di questa attenzione verso le tematiche
sociali è la decisione di stilare la nuova graduatoria
per gli alloggi popolari. Non si faceva
da quasi vent’anni e quella esistente,
con le tante vicende note a tutti, non rispondeva
più alle reali esigenze. Nel corso del
prossimo anno disporremo di un nuovo elenco
che ci offrirà il dato esatto della situazio-
ne per assicurare il diritto alla casa a cominciare
da chi ne ha davvero bisogno.
Il nuovo cimitero?
Nel corso del 2012 abbiamo individuato il
soggetto, un’associazione temporanea di
imprese, che realizzerà nei pressi della Maremonti
il nuovo cimitero con il criterio del
progetto di finanza. Purtroppo l’inizio dei
lavori è stato interrotto da un ricorso al Tar
presentato dai secondi in graduatoria; i giudice
affronteranno la questione nel merito
il prossimo marzo. Sarà un camposanto
realizzato con criteri modernissimi e dotato
di una serie di spazi e attrezzature di cui la
città oggi non dispone. Le vicende urbanistiche
della città hanno attirato ed attirano
l’attenzione dell’opinione pubblica. Sono
stato accusato di essere un cementificatore
solo perché, pragmaticamente, mi sono
limitato a rilevare che il piano regolatore
generale aveva già prodotto molti dei suoi
effetti e si erano costituiti degli interessi
legittimi che non potevano essere cancellati
in un solo colpo con provvedimenti del
consiglio comunale. La correttezza di quella
impostazione l’abbiamo verificata tutti
nelle decisioni dei giudici amministrativi
che hanno dato ragione a quanti hanno ritenevano
che le varianti approvate dall’assise
cittadina, per quanto condivisibili in
molti punti, non erano legittime e non potevano
sostituirsi al Prg. Abbiamo ritenuto
più utile concentrarci sulla scadenza del
2012 e adesso, nel rispetto dei tempi, è stato
avviato l’iter di modifica del piano regolatore
generale predisponendo le nuove
linee guida, ma anche in questo caso si cominciano
a levare le voci di chi, demagogicamente,
sa solo dare addosso all’Amministrazione.
Un’ultima annotazione in materia
urbanistica voglio riservarla al piano
paesaggistico
della Regione.
Non è
vero che lo
abbiamo
contrasto per
ottenerne
l’annullamento.Come
la totalità
dei comuni
della provincia,
abbiamo
presentato
un ricorso al
Tar e, contestualmente,
abbiamo avviato
un
confronto
con la Regione
per
tutelare i
criteri che la
nostra comunità
si era data. Il fatto che l’interlocuzione
sia ancora aperta ci ripaga per avere
seguito, tra mille ingiustificate accuse, la
linea del dialogo.
Lo sviluppo?
Rivendico con forza le iniziative per favorire
le sviluppo del territorio. Ogni atto
dell’Amministrazione è finalizzato alla
crescita della comunità e a perseguire un
progetto ampiamente condiviso di affermazione
nel settore turistico-culturale, per la
quale c’è ancora molto lavoro da fare. La
crescita, tuttavia, è la risultante di varie
componenti e le scelte di un ente locale da
sole non possono avviare percorsi virtuosi
senza la partecipazione dei privati e il sostegno
finanziario di altri soggetti pubblici.
Ingredienti difficili da trovare in un conte-
sto di politiche recessive e di aziende in crisi,
di assenza di politiche regionali e di fallimento
nell’utilizzo dei fondi strutturali europei.
Io posso reclamare la determinazione
nel portare avanti il completamento del Teatro
comunale nonostante critiche e diffidenze;
così come rivendico il completamento
del nuovo piano particolareggiato di Ortigia
(oggi al vaglio del consiglio comunale) e
giudico positivamente il progetto per la riqualificazione
dell’area ex Spero che può
aprire la città al settore del turismo convegnistico.
Purtroppo devo lamentare, per cause
esterne all’Amministrazione, la mancata
adozione del piano commerciale, mentre
non si comprendono le ragioni della mancata
approvazione, da parte del consiglio comunale,
del piano urbano della mobilità e
del piano urbano del traffico, adottati della
Giunta alcuni anni fa. L’argomentazione
secondo la quale non ci sarebbero le coperture
finanziarie sono infondate, poiché si
tratta di strumenti di pianificazione che si
sviluppano in una prospettiva pluriennale; si
possono quindi reperire le risorse man mano
che si procede per gradi.
Precari e esternalizzazioni?
La questione delle esternalizzazioni ha impegnato
a lungo nel corso dell’anno il confronto
politico. Pensare, però, che la si possa
risolvere a colpi d’ascia senza considerare
che dietro i numeri ci sono vite e famiglie,
sarebbe un grave errore. Qualsiasi scelta, in
ogni caso, non potrà prescindere da una
profonda riorganizzazione degli uffici e delle
funzioni, alla quale bisognerà mettere mano
al più presto per incrementare efficienza
e produttività. Intervenire senza una valutazione
generale avrebbe significato cancellare
posti di lavoro in assenza di garanzie in
una fase di depressione. Sarebbe stata soprattutto
la negazione di quanto fatto negli
anni precedenti con la stabilizzazione di 208
precari interni e rinnovando i contratti agli
Asu, il tutto nel rispetto delle leggi e dei vincoli
del patto di stabilità. Inoltre, grazie anche
alla concertazione con i sindacati, abbiamo
ripreso a bandire concorsi pubblici per
l’assunzione di personale. Risultati ottenuti
prestando attenzione alla spesa, come abbiamo
fatto quando abbiamo bloccato le agenzie
che sarebbero state un bagno di sangue
dal punto di vista finanziario. Più nello specifico,
la Prosat non è più un costo per il Comune;
la Rit è fallita e abbiamo riassorbito
gli ex precari comunali che vi lavoravano; la
Gepa non svolge più alcun servizio. Ai fautori
della riduzione della spesa per il personale,
ricordo che accanto alle stabilizzazioni,
con le quali abbiamo dato un futuro a
centinaia di famiglie senza costi aggiuntivi,
la mia amministrazione ha tagliato in maniera
netta sui dirigenti, portati, già da quattro
anni, da 24 a 11. Siracusa avrà presto la statua
di Archimede: sorgerà presso il Rivellino
del ponte Umbertino, scelto al termine di
un sondaggio on line lanciato dal Comune,
che ha registrato oltre 2000 segnalazioni da
parte di cittadini residenti e di siracusani
all’estero. Dopo la pubblicazione del bando
di progettazione della statua e la produzione
degli elaborati, nel corso del 2012 si è provveduto
alla nomina della commissione esaminatrice
che dovrà scegliere il bozzetto. La
città avrà presto un altro forte simbolo culturale
e celebrerà, attraverso un monumento,
la grandezza del nostro più illustre concittadino.
Infinen il riconoscimento dell’IBM
che ha inserito Siracusa, unica in Italia delle
cento scelte nel mondo, nell’elenco delle
località in cui sviluppare un progetto di città
intelligente attraverso l’utilizzo di tecnologie
avanzate. Tutto questo lo stiamo realizzando
con il coinvolgimento dei principali
portatori di interesse siracusani in uno spirito
di collaborazione che non ha precedenti e
che stiamo sperimentando positivamente nel
Tavolo per il Futuro. Sono stato di recente a
New York per partecipare alla riunione su
questa iniziativa ed è stato motivo di orgoglio
potermi confrontare con sindaci di mezzo
mondo e poter affiancare il nome di Siracusa
a quello di importanti metropoli.
Non possiamo non parlare infine delle sue
inattese dimissioni. Perché questa scelta?
Non è stata una mia scelta e non ho deciso
di dimettermi da sindaco perché allettato da
un posto in una lista. Non è e andata così, da
sempre partecipo e sono parte delle iniziative
dei sindaci di Italia, iniziative nate all’interno
dell’Anci. In questo contesto abbiamo
raccolto la dichiarazione del professor Monti
che si è detto disponibile a mettere il problema
degli enti locali al centro della sua
agenda se diventerà ancora il leader. Questo
è il senso del mio impegno, delle mie dimissioni,
di una scelta insomma come sempre
finalizzata alla crescita e allo sviluppo di
Siracusa.

3
Domenica 13 gennaio 2013
Cafiso: Ci vuole più coraggio
Tanti siracusani hanno paura di esporsi, ma chi ama Siracusa deve
superare questo perfido ostacolo. Paolo Reale? Una persona perbene
Roberto Cafiso, c’è una confusione della
malora per la politica a Siracusa. Tutti
candidati e nessun candidato di ampio
respiro?
Di nuovo come sempre. Ingorgo nelle stesse
“strade”. Ma non vedo il nuovo che avanza
se non nelle dichiarazioni di qualche tempo
fa. Lontano dalle elezioni. Poi tutto si ricompatta
nel segno della continuità.
L’impressione diffusa è che non riusciamo
a venire a capo di nulla. Cerchiamo di
fare un po’ d’ordine. Allora Bono riabilitato
e Visentin che si dimette e va con
Monti..
Bono è di lunga militanza politica. E’ un
navigatore esperto. Riabilitato? Da chi? E
per cosa? Visentin ha cercato spazi nell’alveo
primordiale, ma credo non ce ne fossero.
Malgrado le pacche sulle spalle di pochi
giorni prima. Allora va altrove. Mi sorprende
l’incontro fulminante con Monti. Ma a
me, ad oggi, della politica continuano a sorprendermi
molte cose.
Tu saresti un buon candidato sindaco, per
competenza, professionalità, conoscenza
dei problemi..
Ma non mi hanno cercato. Non frequento
apparati, oramai club service, gruppi di potere
e non amo cene e incontri privè. Non
sono un buon candidato per chi decide. Ne
prendo atto ma dormo sereno perché amo il
mio lavoro.
Per esercitare una discontinuità ci vuole
un turno di riposo per gli amministratori
uscenti. Parliamo dei nuovi. Briante ha
fatto una lista per candidarsi sindaco?
Buon per lui. Le Liste civiche spopolano.
Speriamo che si arrivi ad un momento di
coagulo, sennò in ordine sparso si andrà
poco lontano. E non si imbroglino i cittadini
: che dietro le liste non si celino gli interessi
e gli uomini di sempre. Alla stampa ed
a te in particolare il compito di dire alla
gente chi si cela nell’ombra.
C’è poi il cambiamento chiesto a gran voce
da Santi Pane
Santi Pane come Pucci La Torre sono due
ottime persone. Peccato non abbiano trovato
l’intesa. Il mondo d’altronde è mosso da
dinamiche umane. E poco più, Salvo tu lo
sai bene. Il cambiamento è giocoforza, non
c’è altra chance, ma chi andrà a fare il
sindaco troverà mille problemi accatastati
e casse vuote. Rischio di default anche per
Siracusa. l sindaci rischiano di fare i curatori
fallimentari… Ma tuttavia occorre
spendersi per la gente, è questa la nuova
imprescindibile morale.
Della lista civica che vedrebbe Paolo
Reale come primo cittadino?
Reale è una persona perbene. Spero abbia
un seguito. E soprattutto che possa proporre
una squadra per bene. Quando di mezzo ci
sono i partiti o loro costole travestite il rischio
di importi nullità con 100 voti nel
quartiere è grande. Chi sa dire no, è un
grande.
I grillini vanno da soli. Come li vedi?
Raccolgono ad oggi il dissenso maniforme.
E servono. Ovviamente da adesso dovranno
decidere cosa fare da grandi.
Le liste minori, realisticamente inconsistenti
da un punta di vista elettorale, che
ruolo potrebbero avere?
Credo nelle federazione delle liste, mettendo
da parte le ambizioni dei mille sindaci in
pectore. Non ci si distingue dal tradizionale
così facendo.
In questo bailamme vedi qualcuno che
pensa a Siracusa, al suo futuro, al lavoro
che non c’è?
Tanta gente ama questa città, ma teme di
esporsi per timore di effetti boomerang sulla
loro attività. Robe assurde, in apparenza.
Ma vorrei ci fosse più coraggio. E’ il tempo
giusto per il coraggio.
Le Nazionali sono vicine. Da noi chi vince
e chi perde?
Salvo per carità. Sarei un profeta stupido.
Uccello di malaugurio per alcuni, un vate
foriero di buone nuove per altri. Meglio il
metodo della Sibilla Cumana: andrai vincerai
non perderai le elezioni. La virgola
ognuno la metta dove spera….
Oggi siamo nel 2013: Diciamo basta
ai Granata, Garozzo, Ivan Lo Bello etc
Ormai ci siamo. Il 2013 fa parte della nostra vita, alla faccia
della fine del mondo profetizzata dai Maya e come sempre,
scambiamo auguri di pace, prosperità, fratellanza e solidarietà,
salvo poi continuare ad ammazzarci esattamente senza
soluzione di continuità da quando il genere umano è presente
su questo nostro splendido pianeta. Proprio per essere in linea
con l’ipocrisia che spalmiamo in questo mondo come
fosse burro sul pane, approfitto dello spazio che il giornale
mi dà per fare gli auguri a tanti miei concittadini che, senza
questo mezzo, non penserei mai di ricordare. Non posso non
iniziare che dal mio primo cittadino, dal Sindaco, anzi
dall’ex sindaco Roberto Visentin che, ringrazio con tutto il
cuore per non averci fatto più male di quanto non sia capace.
Lui sa che ci lascia una Città peggiore di come l’ha
trovata e anche dicendo che non sarà tutta colpa Sua,
di certo, ci si è messo d’impegno per farci tornare
con le pezze nel sedere. Del Presidente della Provincia
Bono, non posso non evidenziare le doti di solista,
non per Sua scelta ma, perché il carrozzone politico
siracusano l’ha sempre considerato un corpo
estraneo e quando ha potuto, l’ha tenuto lontano dalla
stanza dei bottoni. Ovviamente Bono non s’è mai
perso d’animo e ogni volta che ha avuto l’occasione
di far rosicare qualcuno si è divertito a farlo, quindi
auguri perché anche Lui a quasi sessant’anni di età,
la smetta di fare Pierino e si ritiri in buon ordine a
coltivare cipolle e zucchine in quel di Avola. Chi è il
terzo potere nel Siracusano? Tutti dicono Ivan Lo
Bello. Ci credo anch’io e gli faccio i migliori auguri
per un 2013 che lo veda diventare numero uno in Confindustria
al posto dell’attuale Squinzi e glielo auguro, perché spero
che così libererà la poltrona di Presidente delle Camera di
Commercio di Siracusa, che non conta più un cazzo, ma Lui
imperterrito la occupa da più dodici anni gestendo imprese
che chiudono e lavoro che non c’è. Che dice Presidente?
Non le andrebbe di passare la mano? Un altro signore da
qualche anno, fa parlare di se ed è Garozzo, Presidente
dell’Autorità Portuale di Augusta, settant’anni ben portati,
Presidente dell’Associazione Industriali, Presidente del Distretto
turistico Sud e non so Presidente di quante altre cose.
Sicuramente uomo capace professionalmente e adesso anche
politicamente, con un solo piccolo difetto: ha sempre reso
conto a qualcun altro e per molto tempo si è trattato della
famiglia Garrone, nulla di male ovviamente. Auguri per un
2013 ricco di Presidenze dopolavoristiche perché se ci mette
le mani Lui, certamente, metterà insieme Augusta e Siracusa
con la regia dei Catanesi.
La parte più bella degli auguri per il 2013 non può non essere
che quella rivolta ai politici, dove c’è solo l’imbarazzo
da chi cominciare e per educazione mi sa che tocca alla signora
Bellucci, nonché Prestigiacomo, nonché Berlusconiana
di ferro, nonché prima donna della politica Siracusana
(la Muti non gli arriva neanche alle ginocchia). Auguri perché
nel 2013 il suo look sia sempre così piacevole con quei
biondi capelli, la taglia 44 perfetta, i ritocchini al viso che si
notano appena appena, insomma nel prossimo Parlamento
dove Lei per effetto dei quattro o cinque mandati già fatti
non dovrebbe esserci più, sentiranno la Sua mancanza.
Siracusa sopporterà. Inutile dire che Pippo
Gianni o si ama o si odia, ovvero si possono avere
entrambi i sentimenti, in altre parole, anche Lui,
dall’alto dei suoi 65 anni di esperienza di vita, un
po’ di confusione la crea ad arte, mi dispiace solo
che sia diventato famoso in Italia per quella frase
detta “le donne sono uno scassamento di minchia….”
Più o meno. Merita ben altro e quando
saprò cosa, glielo scrivo. Marziano avrebbe potuto
essere un concorrente di “ le so tutte” è lo
avremmo visto anche lì vincente: Non ne sbaglia
una. Ogni volta che Foti ha provato ad impalare
Lui e Consiglio i due gli hanno fatto fare il triplo
salto mortale senza rete. Nel 2013 faccia ciò che
vuole ma, non si dichiari gay come Crocetta, il
risultato non sarebbe all’altezza del desiderato. All’architetto
grillino Zito rivolgo l’invito di gracchiare, cinguettare,
sparare cazzate, dire fesserie, faccia un giro per Siracusa in
decappottabile, insomma ci faccia sapere che è vivo, che
esiste, quelli che l’hanno votato sperano che nel 2013 si assista
alla Sua apparizione per potere almeno pregare insieme.
Se volesse occuparsi anche di Siracusa, nessuno si offenderebbe.
Il massimo, tra i politici siracusani, rimane il
buon Vinciullo, faccia da birichino, basette da Lord inglese,
cervello da volpino, l’uomo delle centomila preferenze, da
molti ritenuto il novello Pippo Lo Curzio, che per Lui non
è un complimento, mentre dovrebbe esserlo, quantomeno
per la longevità politica del primo. Nel 2013 ci dirà sempre
le stesse cose, ai matrimoni, cresime e funerali, perché
quello sa fare e lo fa benissimo, chi non ci crede provi ad
imitarlo. Rimangono da ricordare una schiera di personaggi,
che non arrivano al livello di protagonismo dei sopra citati,
a mio parere, tipo Coltraro, Di Marco, Centaro, Alicata,
e i Consiglieri Comunali, quelli Provinciali, i Consiglieri
d’Amministrazione dell’INDA , dell’IAS, dell’ASI dei
GAL e tanti altri, ma ci vorrebbe un libro e non un settimanale
come I Fatti. Per concludere mi sono riservato quello
che io definirei il Personaggio: l’On. Fabio Granata! Se
alle elezioni di febbraio, i sondaggi che danno il partito del
nostro Onorevole al 2% saranno realtà, credo che il 2013 lo
vedrà fuori dal parlamento, ma siccome parliamo del Personaggio,
nessuno pensi che ce lo togliamo di torno. Anche
quando non contava nulla (è successo molte volte) stava
sulle pagine dei giornali o in dibattiti televisivi o in riunioni
da club della briscola. Ha sempre pontificato, indicato, criticato,
partecipato, condiviso, inciuciato e se tanto mi da tanto,
nel 2013 ce lo ritroveremo più incazzato di prima ma, in
fondo, per lui vale il detto: Cogito, ergo sum! Siccome non
mi piace che a Siracusa ci sia un movimento politico che si
chiama Cambio Città, probabilmente partecipato da nobili
persone, che lascia più intendere il bisogno di scappare da
Siracusa che non modificarne la classe dirigente, faccio gli
auguri a chi nel 2013 far nascere il movimento Siracusa
persa è e persa resta! Auguri.
Enrico Caruso
Caro Enrico credo che molte tue previsioni siano semplicemente
sbagliate. Molti degli squallidissimi personaggi che
hai citato non credo che finiranno di stare in Parlamento
per i ritirarsi a vita privata a fare gli affaracci che hanno
sempre fatto, senza aggiungere lautissime indennità parlamentari.
Ne scrivo a parte in questo stesso numero dei Fatti.
Anche l’83 enne Burgaretta si ricandida !! Acciaccato,
con 3 bypass al cuore (credo) ma sempre in pista a chiedere.
Di Granata hai detto molto ma non sperare in un meritato
(ed auspicato) ritiro. Il nostro è più furbo di quel che
sembra quando parla. E così la Prestigiacomo etc. Quanto
a Bono ha qualcosa da farsi perdonare e parlo della vergogna
del Consorzio universitario che ha difeso e difende con
ostinazione anche se da anni non serve a niente salvo a
gratificare diversi clienti politici con lauti stipendi, alla
faccia della crisi e dei tempi grami che viviamo tutti.

E’ una storia drammatica ma anche bella che per una volta
non c’entra nulla con la politica, a raccontarla è Fabio Morreale,
presidente di Natura Sicula. “La sensibilità e la generosità
di chi ruota attorno alla sezione siracusana di Natura
Sicula - dice Morreale - ha consentito di raccogliere, nel corso
dell’ultimo Natale, donazioni a favore del piccolo Mattia
per 500 euro. È il quarto anno consecutivo che la sezione
aretusea raccoglie fondi per la stessa causa. L’importo è stato
già accreditato”. Ma chi è il piccolo Mattia? Un bambino di
appena otto anni che si vede costretto a combattere per vivere,
una lotta che a molti sembrava impossibile ma che invece
va avanti e, come vedremo, con risultati concreti.
“Gli aiuti finanziari – dice Morreale - servono per curarsi da
due malattie che lo accompagnano dalla nascita e che gli arrecano
gravi forme di disabilità: la tetraparesi spastica (non
Innanzitutto apprendo con piacere le
dimissioni del Sindaco Visentin nonostante
lo avessi sostenuto, in quanto in
questi anni di amministrazione dal mio
canto è risultato una vera delusione per
me e nei confronti dei cittadini, poi un Sindaco
che non presiede la processione di
Santa Lucia implica un vero disinteresse
per la Patrona e per Siracusa, comunque
bando le ciance passiamo alle cose serie e
più importanti. Faccio un appello al Vice
Sindaco Concetto La Bianca e al nuovo
Commissario che prenderà l’incarico per
le decisioni dell’Amministrazione comunale,
a voler provvedere al disagio e alla problematica
dell’ex alberghiero di via Crispi/
Corso Umberto n° 200 che ci affligge da
Opinioni
e repliche
Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci
legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su
quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente
chiediamo che le repliche siano stringate, o comunque
compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti.
4
Domenica 13 gennaio 2013
cittadinisulwebcittadini
La storia del piccolo Mattia
(e di due fantastici genitori)
muove gambe e braccia) e una grave forma di epilessia che
colpisce un bambino su 150 mila, la Sindrome di West. Le
possibili cure sono state dichiarate «insostenibili» dalla Sanità
italiana. Durante i viaggi della speranza, i costi di vitto
e alloggio per i genitori rendono ancora più difficile la situazione”.
Ed appunto grazie alla solidarietà di Natura Sicula
e di tanti altri Mattia può sfidare la sua cattiva sorte, con
una forza d’animo che dovrebbe essere d’esempio. “Da circa
quattro anni il bambino è in cura presso centri di riabilitazione
in Slovacchia, in USA e, da due anni, in Israele –
afferma ancora Morreale -. Da quando ha iniziato una particolare
cura in Israele (Metodo di Biocorrezione di Vassiliev
prescritta presso il Centro Clinico di Biocorrection LTD
che ha sede a Rishion Lezion), Mattia non presenta più crisi
epilettiche. I sintomi sono scomparsi nonostante la sospen-
Brutta vita per i residenti
anni, consentendone una chiusura totale,
con blocchetti, delle entrate della struttura
e mettere in sicurezza il ballatoio, visto che
non c’è nulla da fare o per meglio dire non
si vuole fare nulla, ancora una volta siamo
stanchi di ripetere le stesse cose illudendoci
con false promesse, qua si chiede soltanto
di mettere in sicurezza un ballatoio e di
chiudere la struttura, non penso sia un impresa
ardua a fare tutto questo!
La notte i residenti sottostanno a continui
schiamazzi, litigi e anche a rumori di
scasso e picconamento alla struttura come
se stessero costruendo qualcosa all’
interno, a questo malgrado a noi dispiace
per molti exstacomunitari e anche Siracusani
che vi alloggiano all’interno ma ciò
non li giustifica a poter essere i padroni
di una struttura fatiscente e pericolosa.
Confido nell’interesse del V. Sindaco e
del Commissario affinchè si faccia qualcosa
per il benessere dei residenti e per la
Vitadacani Gatti: Ricoveri come capita
Recentemente abbiamo scritto relativamente alle difficoltà
incontrate per poter ricoverare una gattino investito appartenente
ad una colonia di Riviera Dionisio il Grande. Oggi
possiamo dire che il gattino è stato fortunato perchè da
pochissimi giorni è stato dimesso, dopo quasi un mese di
ricovero presso il canile Snoopy, dove è stato curato e tenuto
a riposo per fratture al bacino. Il piccolo è completamente
guarito ed è stato quindi reinserito nel suo habitat
insieme agli altri fratellini rimasti ancora in vita
(purtroppo, uno di loro è morto investito il 29 Dicembre
scorso). Considerata questa esperienza positiva viene da
chiedersi: perchè tante difficoltà nel soccorrere e ricoverare
un gattino randagio? E perchè un giorno viene data l'autorizzazione
- seppure dopo diverse proteste - ed in altri casi
viene negata? Se esiste un canile/gattile sanitario convenzionato
con il Comune, dovrebbe essere sempre possibile
soccorrere e ricoverare gli animali investiti o malati che
appartengono al Comune perchè randagi. Da chi e da cosa
dipendono le difficoltà e il diniego posti in altre diverse
occasioni? Ad esempio, il 25 Maggio 2012 un certosino
della colonia che stanzia nella zona archeologica all'altezza
del n. 76 di Riviera Dionisio il Grande, è stato investito e
si è riparato nella zona archeologica della via, dove due
sione dei farmaci anticonvulsivanti, avvenuta a ottobre
2010. Mattia ha avuto anche miglioramenti sia sul piano
neuromotorio che su quello emotivo e comportamentale.
Sei mesi fa un altro piccolo-grande risultato ha migliorato il
quadro clinico e la vita quotidiana del piccolo Mattia: adesso
riesce a bere dalla bottiglia! E pensare che fino a un paio
di anni fa bisognava alimentarlo solo con un sondino nasogastrico”!
Bere dalla bottiglia, un grande risultato, una
gioia incontenibile per chi gli vuole bene e soprattutto per
Davide e Jessica, i suoi straordinari genitori che, come ci
tiene a sottolineare Morreale, “non si sono mai arresi di
fronte a fatalismi e luoghi comuni, indirizziamo tutti i nostri
ringraziamenti per aver saputo trasformare una storia sfortunata
in un grande gesto d’amore per la vita”.
Claudio Benanti
sicurezza della viabilità del marciapiede
che passa sotto il ballatoio cosi da
evitare che ci siano ferimenti e davvero
ci scappi il morto.
Pertanto invito a chi vi ha interesse a
passeggiare di giorno e di notte presso il
marciapiede del civico 200 in poi e possibilmente
a fare un sopralluogo interno ed
esterno alla struttura cosi da rendersi conto
in che situazione viviamo.
Se la mia lettera, resa alla Stampa locale,
avesse arrecato disagio a qualcuno sono
ben lieto di sentire il contrario di quello
che si sta dicendo, questo per dimostrare
che qui non si stanno dicendo fandonie ma
pura verità.
dr. Antonino Augello
giorni dopo è stato trovato in pessime condizioni. Era Domenica
27 Maggio 2012. Abbiamo dovuto ricoverarlo presso il
centro veterinario Aretuseo (unico centro aperto anche nei
giorni festivi) perchè la Polizia Municipale non poteva ottenere
l'autorizzazione a chiamare il personale del canile sanitario
per ricoverarlo e la funzionaria comunale era irreperibile.
Il Lunedì 28 Maggio 2012 è stato inviato all'ASP ed al Comune
un fax dove si chiedeva il loro intervento perchè il
gattino aveva riportato fratture al bacino ed alla parte alta della
zampetta posteriore sinistra. Ad oggi nessuna risposta e
nessun riscontro da chi ha il dovere di intervenire come previsto
dalla Legge. Il gattino è stato operato e le spese dell'intervento
chirurgico sono state affrontate da privati cittadini ed
anche la convalescenza è tuttora a carico di privati cittadini.
Un servizio pubblico - pagato quindi dalla collettività - dovrebbe
funzionare regolarmente, senza alcuna eccezione, sopratutto
se è rivolto a creature che non hanno il dono della
parola per protestare e per pretendere il rispetto dei loro diritti.
Elena Caligiore

5
Domenica 13 gennaio 2013
Ridiamo la luce a Piazza Duomo
Zisa: Perché continuare con questo buio tetro la sera? Altro nodo il
trasferimento degli uffici della Soprintendenza per utilizzare meglio l’edificio
Questa è la Siracusa che vorrei sempre vedere!
La foto non è chiara, ma ritrae una lunga ed
ordinata fila di persone in coda all’ingresso
del cortile dell’Arcivescovado per visitare il
presepe, la sera del 30 dicembre 2012.
Così vorrei sempre vedere piazza Duomo:
file di visitatori davanti a mostre ed eventi.
E un sogno: l’ex Paolo Orsi trasformato in
Palazzo delle Esposizioni.
L’edificio, attualmente adibito agli uffici
della Soprintendenza (che potrebbero esser
collocati in strutture magari più moderne,
comode ed attrezzate), con le sue antiche
ampie sale, la sua posizione strategica, il suo
nobilissimo curriculum culturale si configura
come luogo ideale per le grandi esposizioni
d’arte in città.
Tempo fa, ho avuto occasione di partecipare
ad alcune riflessioni sui luoghi idonei a Siracusa
per le grandi mostre, insieme ad alcune
società nazionali che espongono da anni alle
Scuderie del Quirinale e agli Uffizi e sono
accreditate per il prestito di grandi opere da
musei di tutto il mondo. In quelle riflessioni,
emergeva la difficoltà di individuare luoghi
sufficientemente ampi e accessibili a Siracusa,
centrali, belli e antichi, presso cui allestire
(cito un esempio su cui si è discusso) una
mostra sulla Venere Landolina, prendendo
in prestito la Venere di Milo dal Louvre ed
altre da Roma e Grecia. Il Paolo Orsi moderno
non ha spazio sufficiente e poco altro,
in quelle passeggiate di analisi a Siracusa, si
configurava utilmente idoneo per mostre di
portata internazionale.
Credo che un luogo della cultura su cui occorrerebbe
riflettere è proprio l’ex Paolo Orsi,
grazie non solo ai motivi succitati ma anche
allo splendore della sua emozionante
doppia esposizione: da una parte, le sale con
le ampie finestre sul mare e la luce naturale
sulle opere fino al tramonto; dall’altra, l’ingresso
elegante su Piazza Duomo, in un continuum
tra cultura e cultura. Come ultima
motivazione, anche la sua restituzione alla
pubblica fruizione.
Ricordo, ancora una volta, che in Italia le
uniche città che non conoscono crisi sono le
città d’arte (Firenze, negli ultimi 2 anni, ha
aumentato del 20% il proprio fatturato
“culturale”) ed è per tal motivo che auspico
ogni sforzo possibile in tal senso anche a
Siracusa. Per città d’arte intendo quelle che
hanno un piano ZTL totale, trasporti pubblici
efficienti, ottima qualità dell’aria, decoro
urbano, eventi culturali collegati alle varie
categorie produttive (dall’agricoltura all’artigianato),
rispetto del paesaggio circostante
e turismo tutto l’anno.
Facciamo un esempio pratico? Ecco una lista
veloce veloce (per difetto) di figure pro-
Riceviamo e pubblichiamo:
Il presidente della Fondazione Inda è il sindaco pro-tempore
della città o, in caso di decadenza o vacanza, il vice sindaco
o il commissario regionale; il presidente è un organo della
Fondazione al pari del consiglio di amministrazione e del
collegio dei revisori dei conti e, in quanto tale, “non può essere
né sostituito né surrogato da una figura quale quella del
consigliere delegato che ha mere funzioni operative”.
Lo ha scritto il vice sindaco, Concetto La Bianca, in
una lettera inviata al consigliere delegato della Fondazione
Inda e, per conoscenza, al ministro per i Beni e le attività
culturali, Lorenzo Ornaghi, all’assessore regionali alle Autonomie
locali, Patrizia Valenti. Si tratta di una risposta a
una precedente lettera con la quale il consigliere delegato,
“sentito il collegio dei revisori dei conti e il magistrato della
Corte dei conti delegato al controllo sulla Fondazione”, comunicava
di avocare a sé le funzioni del presidente “ai sensi
dell’articolo 11 punto 3” dello Statuto. La posizione dell’assessore
La Bianca è che “a seguito delle dimissioni del sindaco
pro-tempore, in forza della normativa vigente in materia”,
il vice sindaco “assume e riveste tutte le funzioni di
rappresentanza e di esercizio dell’Amministrazione attiva
riservate per legge alla potestà del sindaco, fino a quando
non sarà sostituito nella funzione da un apposito commissario
la cui nomina è di competenza della Regione siciliana”.
Il vice sindaco rileva che l’articolo 11 punto 3 dello
statuto si riferisce all’assenza o all’impedimento del presidente
relativamente alle riunioni di consiglio di amministrazione
già convocate; in caso di decadenza o vacanza del sindaco-presidente
valgono, invece, le procedure previste dalle
fessionali necessarie per una mostra internazionale:
falegnami, montatori, assicuratori,
restauratori, curatori, esperti, editori, trasportatori,
commercialisti, pubblicitari, giornalisti,
vigilantes, elettricisti, arredatori, fiorai,
insegnanti, fotografi, studenti, traduttori,
interpreti, grafici, informatici (+ l’indotto:
taxisti, albergatori, commercianti, ristoratori,
agenzie di viaggio, compagnie aeree, sale
conferenze, etc.). Se a ciò aggiungiamo
eventi connessi alla mostra (per esempio,
rassegne cinematografiche ed enogastronomiche)
e se a questa mostra associamo un
calendario di altre esposizioni tutto l’anno,
ecco come si produce un’industria culturale
moltiplicatrice di benessere diffuso. Più pratica
di così non potrei essere. Beninteso,
non ho citato la voce più ovvia: una amministrazione
capace di generare e governare tale
sistema.
Lo ripeterò fino alla nausea, la soluzione è
semplice e sotto gli occhi di tutti: bisogna
investire in cultura, perché viver nel bello fa
bene alla salute, educa i giovani, protegge i
nostri beni, fa lavorare tutti ed è ecologico.
Infine, una nota di gusto estetico meramente
personale. Perché continuare con questo
buio tetro la sera? Piazza Duomo è un trionfo
del bianco, del barocco, dell’antica Grecia,
della luce e dell’aria. Mortificare questa
magia esplosiva di luce in un clima oscurantista
medievale, oscuro e buio, che è perfetto
respirare nei vicoli di San Gimignano tra
torri, streghe e torture, non ha nulla a che
fare con l’architettura di Siracusa. La nostra
piazza è più vicina a quelle romane,
sempre illuminate la notte, quindi, per favore:
accendete le luci. O meglio: esiste un
piano dell’illuminazione? Credo che la faccenda
investa anche il ben più serio tema
della sicurezza pubblica: capitasse un incidente,
nessuno potrebbe testimoniare di
aver visto in faccia il responsabile.
Flavia Zisa
Le proposte di Flavia Zisa che ospitiamo
con vivo piacere sono sempre lucide, ben
motivate ed intelligenti. Insomma hanno
tutte quelle caratteristiche per essere respinte
o ignorate da chi di dovere. Del trasferimento
degli Uffici della Soprintendenza
si parla inutilmente da decenni. Prima
ad ostacolarlo era il fattore “delirio di onnipotenza”:
Voza voleva un intero palazzo
(5 Piaghe, l’ex Distretto Militare a Lungomare
Ortigia..).Oggi di quel delirio ridicolo
è rimasto ben poco. Con il Governo
Crocetta il nuovo Sindaco della Città dovrebbe
concordare un percorso virtuoso.
Di edifici dove sistemare la Soprintendenza
Ortigia è piena. Ci vogliono risorse per
adattarli ad uffici e per sistemare l’ex Mu-
normative. “D’altronde – scrive il vice sindaco La Bianca –
non è possibile prevedere una qualsivoglia interruzione della
massima rappresentanza del vertice di una città, sia esso
rappresentato dal sindaco eletto, o in caso di sue dimissioni,
decadenza o vacanza, dal vice sindaco o da un commissario,
che ne esercitano i poteri senza soluzione di continuità,
proprio per garantire gli interessi della comunità che costituisce
la città”.
Non ho - ovviamente – competenze nel merito né ho particolari
simpatie. Il Sindaco di Siracusa è per Statuto il Presidente
della Fondazione INDA. Non Visentin o altri, ma
chi ricopre quell’incarico. Se il Sindaco protempore si dimette
la legge prevede che venga nominato un commissario
regionale e – nelle more – il vice sindaco. Ma la funzione
La supercazzola
Siracusa, polemiche INDA. Impasse su direzione cda. Signorelli
o La Bianca? Il vicesindaco: “ma cu è sta Linda?”
S.O.S. Siracusa si schiera con Balestra e in una nota
dichiara l’ex sovrintendente patrimonio naturale a rischio
cementificazione. Il Ministro Ornaghi: “a Balestra la direzione
dei lavori di recupero della nave cargo Celso M”!!!
Andrea Genovese
seo a spazio espositivo. Ricordo che a questa
funzione il Piano di Ortigia aveva destinato
il 5 Piaghe per sottarlo ad una destinazione
“universitaria”( allora si pensava,
ironia della sorte, che l’università
avrebbe occupato tutto). Non si è fatto
niente. O tutto era fatto perché non succedesse
niente, che è tipico di questa sventurata
città. L’uso “pubblico” dell’ex Museo
a Piazza Duomo sarebbe anche strategico,
perché in quella Piazza affluisce la grandissima
parte dei visitatori di Ortigia che
potrebbe così agevolmente confluire nelle
sale di esposizioni a pochi metri di distanza.
Aiuterebbe la città e l’occupazione sensibilmente
come fai notare indicando i profili
professionali necessari.. Qualcuno ti
ascolterà? Ne dubito. I mascalzoni che ci
hanno governato hanno fatto perdere l’occasione
storica di avere una Università in
questa Città come è riuscita ad averla Enna
(dove tu insegni), Trapani, Agrigento…
Eppure era stata ipotizzata concretamente
fin dagli anni 80. Poi gli ignoranti ed i ladri
l’hanno abbandonata alle ortiche salassando
soltanto la Provincia Regionale
di un costosissimo consorzio universitario
che non serve a nulla se non ad erogare
scandalosi mega-stipendi ai clienti politici.
Il mio compianto amico Dino Cartia
avrebbe commentato “Siracusa persa è ..e
persa sarà”. sb
Gestione dell’Inda alla casereccia
Convocato dal consigliere delegato il cda, ma non ne aveva i poteri. Nasce
una polemica sul nulla e scende in piazza anche Sos sollecitata da un suo
iscritto molto vicino alle posizioni di Balestra che tuttavia è stato ricusato
non ha interruzione né potrebbe essere diversamente. Se il
periodo di supplenza del sindaco si protraesse nel tempo sarebbe
impensabile che gli interessi che fanno capo a lui fossero
svolti da altri che non siano i soggetti indicati dalla legge
comunale e provinciale. Ma all’INDA non la pensano così. La
Dr.ssa Signorelli – consigliere delegato dell’INDA – ritiene
di potere estendere le sue competenze a quelle riservate al
Presidente - Sindaco in base – immagino – a qualche strampalato
parere di comodo e così il vice sindaco La Bianca è
costretto a precisare quanto sopra in una lettera al consigliere
delegato. Direi che si tratta di una forzatura tipica del clima
che si è respirato nell’ dell’INDA di Balestra. Ciò che
non mi è chiaro è il motivo che spinge La Bianca a scrivere:
se la legge dispone che sia il vice sindaco a subentrare al sindaco,
La Bianca doveva andare semplicemente all’INDA e
comportarsi da Presidente della Fondazione senza chiedere il
permesso alla Dr.ssa Signorelli o ad altri. La prudenza in alcuni
casi genera mostri dando la sensazione che a vincere è
la forzatura, la sfrontatezza. Figurarsi in un ambiente come
l’INDA. Ovviamente il mio è l’ultimo dei pareri. Sono già
soddisfattissimo delle determinazioni assunte dal Ministero
dei Beni Culturali che non ha convalidato la nomina di Balestra
come sovrintendente e chiesta una salutare rotazione.
Come da anni i Fatti hanno chiesto e sperato che avvenisse.
Devono “aggiustare” le carte dopo anni ed anni di cattiva
amministrazione? Lo facciano !. Dimenticavo, ovviamente è
stato annullato il cda convocato dalla Signorelli ed è stato
convocato da la Bianca per venerdì (ieri) l’organismo.

Gregorio Valvo scrive un articolo di politica
su questo giornale, come succede ogni
settimana da oltre 10 anni e viene preso a
male parole, come d’altra parte il giornale,
dal M5S. L’articolo in questione (vedi
foto) viene così pubblicato sul sito di un
grillino e via alla gogna con altri grillini a
commentare (si fa per dire). Leggiamo:
Vedi che anche a Siracusa riusciamo a farci
mettere una foto su un grande giornale —
con Stefano Zito.
a Daniele Valvo, Vittorio Belfiore e altri
16 piace questo elemento.
Gaetano Rossitto il prossimo sindaco deve
essere a 5 stelle!!!
Teresa Lauria Cri
Cri:hauhauhauhauhhuauhauhauhauhahuuh
auhahuauhauhauhauahuhauhauhahuahuuha
uahuhauhauhauhauhauhauhauhauhauhauha
uhauhauhahuauhauhauhauhauhauhauhauha
uhauhauhauhauhauhauhuahuahahu Stefano
Zito uhahuahuauhuhahuauhauhahuauhauhauhuhahuahuauhauhauhaauhuha
scusami
ma chi te l'ha fatta sta foto????
uhauhauhauhauhuahuhahuahuahuahuauhauhauhahuuhauhhuahuauhahuauhauhauha
auhhuahuahuahuahuauhauhauhauhahua
Carlo Nocita Ci manca solo Vinciullo al
Vermexio.
Teresa Lauria Cri Cri : uhauhauhuahhuauhauhuhauhauhauhauhauhauhauhu
auhauhauhauhauhauhauhauhauhuahuhauha
uhauhauhauhauhauhauhauhauhuhauhauaha
uhauhauhuahuhauhauhauhauhahauhauhahu
auhauhauhauhauhuahuhauhauhahuauhauha
uhuah stefano perdonami ahuahuhuauhahauhuahauhauuhauhauhauhauhauhauhau
hauahauhuahuhauhauhauhauhauhauhaahuu
hauauauhhuahua vorrei capire chi l'ha fatta!!!datemi
nome e cognome hauhahuahuauhuahuhauhahuahuauahuhauhauhauhau
hauhauhauhauhauhauhauhahuauhahuahuah
uahuahuahuahuahuhuahuahuahuauhahuaha
uhuauhauhaauhuhauahuahuhauhauhauhauh
a Ivan Rosano aiutami nn ma firu chiu
uhauhaauhuhauhauhahuahuauhauhaauhauhuhauhauhauhauhauhauhauhauhauauhaa
Carlo Nocita: Non so chi abbia scritto
questo, chiamiamolo articolo, ma è sicuramente
un Vinciulliano sfatto. Sembra una
delle foto mandate in onda dal TG4 per
screditare un rivale di Mr. B.
Teresa Lauria Cri Cri Parlando seriamente,l'idiota
che l'ha messa chi è? Perchè solo
un idiota può essere, sono stata carina con
le parole!!!
Carlo Nocita: io direi che è una merda
secca e molto leccaculo di certa politica
nostrana.
Teresa Lauria Cri Cri: Be Stefano Zito è
un signore e sono sicura che nel vederla si
farà quattro risate!!Io se fossi stata al suo
posto gli avrei fatto vedere i sorci verdi
Stefano Zito: adoro i fatti della domenica....un
giornale molto serio...
Teresa Lauria Cri Cri: tu sei un Signore!!!
non c'è nulla a che fare
Carlo Nocita: ahahahahah
Carlo Nocita: stefano ho appena letto sul
sito la copertina dell'ultimo numero, ancora
rido sui giudizi espressi da questo leccacu-
lo da paura. Ti aspetto sempre per una
visita presso il mio istituto
Stefano Zito: a febbraio dovrei fare una
scappata negli ospedali della zona
sud..appena vengo a Noto passo da te
Salvatore Russo: Mio caro Biagio Bonfiglio,
ti ringrazio. Devo fare una precisazione.
Io non considero questo "blog di
amici" un "giornale" come La Sicilia e il
Giornale di Sicilia.
Arianna Mortellaro: A mio vedere questo
non è un giornale ma un sollazzo, un
hobby, un diversivo di un gruppo di persone.
Meglio farsi una risata che rispondere
alla provocazione, peraltro vile. E
poi "nel bene o nel male purchè se ne parli"!
Biagio Bonfiglio: La mia è solo una provocazione,
il concetto che vorrei far passare
è che di noi sui giornali dai grandi
network nazionali fino ai fogli parrocchiali
se ne parla solo in negativo, hanno
riempito paginate per raccontare dei problemi
iniziali di Pizzarotti ma quando c'è
6
Domenica 13 gennaio 2013
Nuova aggressione per I Fatti
Un gruppo di grillini prende spunto da un articolo di Gregorio Valvo
per diffamare il collega e lo stesso giornale. Un’altra brutta pagina
stato da raccontare del sondaggio che a
Parma lo vede come un ottimo sindaco con
oltre l'ottanta percento non abbiamo vista
una riga, per cui rivolgiamo le nostre energie
altrove. Sullo specifico del foglio in
oggetto è vero vale meno di altri giornali la
carta che utilizzano non è buona né per lavare
i vetri né per pulirsi, non serve a proprio
a niente.
Sin qui la chiacchierata grillina. Punto primo:
Non conosco nessuno di questi signori,
non ho mai parlato personalmente con nessuno
degli stessi eppure questi soggetti, a
dir poco ineducati, si permettono di utilizzare
termini offensivi e spesso irripetibili,
vedi quelli del signor Nocita ( io direi che
è una merda secca e molto leccaculo di
certa politica nostrana) oppure ampiamente
diffamatori e lesivi della dignità come
quelli del signor Bonfiglio (la carta che
utilizzano non è buona né per lavare i vetri
né per pulirsi, non serve a proprio a niente).
Capisco che ci legge può restare oltremodo
stupito dai modi e del linguaggio così
come lo sono rimasto io la prima volta
che i grilletti aretusei, per lo più in forma
anonima e con fake fasulli, ma anche con
nome e cognome, mi hanno aggredito sol
perché non la penso come loro. Oggi non
mi stupiscono più, sono un gruppo di fascistelli
che non conoscono altro modo di
“far politica”: insulti, diffamazioni, aggressioni,
violenze verbali inaudite, peraltro
sostenuti anche dal loro rappresentante
all’Ars che non è diffamatorio nel linguaggio
ma che solidarizza di fatto con quelli
che lo sono. Come ho avuto modo di dire ci
troviamo di fronte a piccoli insetti che caduti
in un sacco di farina si spacciano per
commercianti all’ingrosso. In ogni caso
una brutta pagina per Siracusa. Pazienza,
e d’altra parte, come diceva Crébillon, se
vedessimo soltanto le persone che stimiamo,
non vedremmo nessuno. O quasi.
Avv. Italia contro avv. Paolo Reale
Il primo non gradisce la probabile candidatura a sindaco del secondo. Per
questioni di alleanze con alcuni notabili e anche per questioni di piano regolatore
generale su cui dallo stesso arrivano dure accuse, pur generiche
A Siracusa più che alle elezioni politiche del prossimo febbraio
si sta pensando a chi potrà essere il nuovo sindaco.
Viviamo da sempre distanti dalle problematiche nazionali,
restando estrema periferia. Non è la stessa cosa in altri capoluoghi
siciliani. Là il fervore per
le novità della politica si sente e le
seconde si toccano con mano. Né
può assumere rilevanza politica la
notizia della scelta del sindaco
Visentin di dimettersi dalla carica
per presentarsi alle Elezioni
Parlamentari in una delle liste che
si rifaranno
al sen. Monti. essendosi da anni
invertito il ruolo di cinghia di trasmissione.
Nemmeno se viene infarcita
con la indiscrezione che
l’input venuto da sant’Egidio,
ovvero dal ministro
Riccardi. Sarebbe uno di quei
miracoli che paradossalmente fanno
perdere la fede più che favorirla.
Se le altre scelte fatte fare
a Monti sono di questo tenore non
c’è dubbio che ha ragione
Berlusconi quando dice che il
professore della Bocconi da leader
super partes è salito a fare il liderino.
“Comunque i cattolici apprendano
, per essere tenuti in considerazione
dalle alte sfere più che al
matrimonio e alla famiglia devono ispirarsi al divorzio e
guardare alla massoneria”. E’ la triste osservazione di una
fedele che alla processione della santa Patrona ci va scalza
e reggendosi col cero. Né può essere ritenuta un novità il
fatto che nelle elezioni primarie del Partito Democratico
l’esponente della CGIL è stato il maggior votato, essendo
rimasto inalterato negli anni il ruolo di cinghia di trasmissione
dell’una nell’altro. Dalle nostre parti si suole affermare:
”Sugnu ‘ntà stu pizzu di
cantunera; rimmi cu sugnu
e nun mi riri cu iera.” Una
invocazione che sentiremo spesso
ripetere in occasione della prossima
campagna elettorale per il rinnovo
del Consiglio Comunale. “A
nessuno piacerà che qualcuno
potrà ricordare code del passato
ma non si può pretendere che tutti
perdano la memoria come per una
improvvisa sindrome di Alzheimer
collettiva.” In merito alla
probabile candidatura a sindaco
della città dell’avvocato penalista
Paolo Reale abbiamo avuto modo
di scambiare qualche opinione
con Marcello Italia, professionista
siracusano con studio in via Luigi
Spagna. Il nostro amico non
è entusiasta di questa iniziativa
cosi tanto super partes da essere
sostenuta, stando ai si dice, allo
stesso tempo sia dal deputato regionale
cigiellino Bruno Marziano
sia dall’ex sindaco Bufardeci
. Il suo ragionamento è molto
semplice: “ Reale è già stato assessore all’urbanistica
con Titti Bufardeci; il Piano Regolatore redatto nell’interesse
di tutti, ma rinnegato l’estate scorsa da Roberto Visentin,
è stato anche opera sua. Servendo oggi un rilan-
cio dello strumento urbanistico per non lasciare tutto in sospeso
e non far fare a molti la fine di chiddu ca ci à visti a
so ….., ci vuole un sindaco risoluto e resistente a urti e
scossoni che potrebbero provenire, in quanto sollecitati,
dagli altri palazzi. “Bufardeci oramai è finito e non può
tornare a fare il sindaco”. Reale dunque espressione della
città che conta ? “Più che della città che conta, che nel piano
è già ben rappresentata, sarebbe espressione diretta di
qualche dettagliante. Insomma, dal piano di massima si dovrà
passare a quello particolareggiato, ad esempio riperimetrando
le aree di intervento alla Pillirina, con buona pace
di tutti. Ecco nel prossimo futuro la parola d’ordine dovrà
essere riperimetrare.” Un lavoro impegnativo per palazzo
Vermexio ? “ Più che al Vermexio tale lavoro si
svilupperà in qualche altro palazzo di Piazza Duomo. Anche
per il passato è stato cosi : al Vermexio si dà la vernice
finale ma il lavoro viene svolto altrove.” Chiedo scusa ma
i suoi ragionamenti fanno intendere chissà quali inciuci:
candidato sindaco con sostegno politico sia da destra che da
sinistra, voluto dalla città conta, non inviso ai palazzi. Non
mi dica che anche la zona industriale lo vedrebbe bene ? “
Da questo punto di vista è un ottimo avvocato che ha difeso
e difende molto bene ciò che resta della industria chimica
di Stato, ricavandone laute parcelle. Ma non credo che il
Comune abbia bisogno di un avvocato, c’è già l’ottimo
Salvo Bianca”. E come a confermare l’opinione
di Marcello Italia ecco l’attacco dei Verdi sul Giornale di
Sicilia :” Piano Regolatore – Troppi interessi.” D’altra parte
che senso ha produrre cemento se non si può cementificare
? Almeno il mare, dove non c’è bisogno di esproprio!
Un ragionamento eticamente analfabeta ma che nella nostra
città potrebbe continuare ad essere fatto ? “Sarausana idda
è! Evviva santa Lucia!” Nel frattempo la processione ha
ripreso il suo cammino, quest’anno senza la mitica Lucia di
Svezia. Pepè Genovese

7
Domenica 13 gennaio 2013
Sai8 ora deve pagare il conto
Nicola Bono: Mi è stato restituito l’onore dall’autorità giudiziaria, ma
questa società ha tratto enormi e indebiti vantaggi dalla vicenda
Archiviata ogni accusa nei confronti
del presidente della Provincia,
Nicola Bono nell’ambito
dell’inchiesta Oro blu.
Nicola Bono, qual è stata la
tua prima reazione?
Io mi fido della Giustizia, nonostante
tutto! Oggi il quadro è
finalmente chiaro e provato:
SAI8, con una calunnia strumentale,
è riuscita a sopravvivere
nei due lunghi anni in cui
la Procura ha rivoltato la mia
vita come un calzino, intercettando
ogni mia telefonata, controllando
i movimenti dei miei
conti bancari e, a volte, addirittura
additandomi pubblicamente
come effettivamente responsabile.
Oggi la Procura ha
finalmente accertato che non
ho mai commesso alcun reato.
Mi è stato restituito pienamente
l’onore di uomo pubblico onesto
con quarant’anni di integerrima
vita politica. Chi ha
avviato questa macchina del
fango, però, ha tratto enormi
vantaggi da questa vicenda ed è giusto che
ora la Giustizia presenti a loro il conto da
pagare.
Beh, Uccio chi ti conosce non ha mai
avuto dubbi sul fatto che si trattava di
un errore..
È’ comunque paradossale che dopo avere
caratterizzato la mia vita e il mio impegno
nelle istituzioni nel più assoluto e sacrale
rispetto della legalità, dopo avere studiato
la notte come evitare le trappole di un sistema
politico corrotto e corruttore, per
due anni abbia subito l’onta di essere accomunato
a quella malapolitica che ho
sempre combattuto. Ma se questo è accaduto,
lo si deve proprio alla mia integrità e
Il “botta e risposta”letto in
questi giorni tra l’on. Prestigiacomo
e l’avv.Reale mi
spinge a qualche considerazione.
E’ proprio vero, siamo in
campagna elettorale, ma anche
in campagna elettorale non si
possono dimenticare i fatti: la
Prestigiacomo ha tentato una
impossibile, quanto immeritata,difesa di Visentin(che peraltro
smentendosi, e smentendola,poi si è dimesso per cercare
un” posto” di parlamentare),a suo dire”oggetto di una violenta
campagna mediatica contro il cemento” ( dimenticando
che l’intero Consiglio, compresi i consiglieri i maggioranza
con sole tre eccezioni,votarono per correggere le scelte del
prg,voto definito dal sindaco,che poi se ne è dimenticato, una
“vittoria della città”)rimproverando alla Avv.Reale , “padre”
del prg, di aver lasciato “solo” Visentin,e di non aver difeso
il prg da lui voluto; Reale si è “tirato fuori”, disconoscendo
almeno in parte il prg, perchè la difesa sarebbe spettata,non a
lui “tecnico”,ma ai politici che avevano voluto un piano differente
da quello da lui proposto . Per Lui il prg è un buon
piano,quello che non va bene è frutto delle modifiche in aula
e della non attuazione di scelte di “grande importanza”.
L’avv.Reale, persona e professionista che stimo, assessore
per ben due tornate amministrative delle giunte Bufardeci
,oggi, pare, candidato a sindaco, ha una singolare concezione
della politica,che riduce al possesso di una tessera ;chi
governa una città non fa politica, se non è iscritto ad un partito
è un “tecnico”! Così, oggi, il “tecnico” Reale, forse perché
si è reso conto dell’enormità di alcune scelte o perché sa
che la città ha toccato con mano i guasti programmati
,prende le distanze da quel piano, che pur ebbe a difendere
non solo nel momento dell’adozione,ma anche dopo, modificato
dagli emendamenti,e nella successiva tornata amministrativa
in sede di osservazioni,e scopre che il “suo” piano
venne sconvolto in aula dagli emendamenti,da lui non condivisi,
facendone un piano differente,e ciò spingendosi a dire
che questo avvenne con l’apporto del’opposizione( Un assurdità
infondata!Dica quali emendamenti peggiorativi, e da lui
non condivisi, furono sostenuti o votati dall’opposizione!) Se
è vero che,in quello che denunciammo come un “ assalto alla
diligenza” a ridosso delle elezioni amministrative, vi furono
alla conseguente assoluta indisponibilità a
scendere a patti illeciti, accettare logiche
spartitorie, anteporre il perseguimento di
interessi personali a quelli collettivi. Era
evidente che ai dirigenti di Sai8, arrivati a
Siracusa pretendendo di gestire il sistema
idrico in violazione del contratto di servizio,
non restava altro che la calunnia. In
questi due anni di indagini, i vertici di
SAI8 sono stati impegnati non solo a calunniarmi,
denunciandomi in data
30/10/2010 alla Procura della Repubblica,
ma anche ad assumere in data 15/11/2010
l’Ing. Salvatore Torrisi, il figliastro
dell’allora Procuratore della Repubblica
di Siracusa Ugo Rossi, a conferirgli la
prestigiosa e lucrosa carica di Direttore
Generale Gestione Reti ed Impianti, e successivamente,
anche ad affidargli la carica
di Amministratore Delegato; il tutto “con
una più che probabile intenzione di
“captatio benevolentiae”, per ripetere le
parole del GIP di Siracusa riportate
nell’ordinanza che ha respinto la richiesta
di misura nei miei confronti, tant’è che il
CSM, in sede disciplinare, ha recentemente
trasferito e declassato detto Procuratore
ad altra sede
Parlavi di enormi vantaggi per Sai8?
E’ così, SAI8 infatti non ha mai presentato
le garanzie fideiussorie contrattualmente
previste; non ha pagato il canone di con-
cessione; non ha realizzato gli
investimenti strutturali previsti
nel Piano d’Ambito; ha invece
continuato ad incassare dai cittadini
la tariffa che comprende in
sé una quota a titolo di canone ed
una quota a titolo di investimenti;
ha avanzato, come se non bastassero
gli utili sopra riferiti, pretese
creditorie dall’ATO Idrico pari a
18 milioni di euro, chiedendone
l’accertamento, però, non ad un
Giudice del Tribunale, ma ad un
collegio arbitrale. A tal riguardo
voglio formalizzare la mia solidarietà
ai Sindaci che nell’assemblea
dell’ATO e sulla stampa
hanno manifestato la loro avversione
all’ipotesi dell’arbitrato,
anche alla luce della dichiarata
volontà del governo Crocetta di
avviare la liquidazione degli ATO
Idrici entro i prossimi sei mesi. In
questa vicenda, quindi, qualcuno
ha effettivamente brigato per fare
i propri interessi, costruendo un
castello di calunnie che ha tentato
di infangare il mio nome dopo
40 anni di cristallina vita politica.
Chi ti senti di ringraziare?
Gli avvocati Aldo Ganci ed Ezechia Paolo
Reale, miei difensori, che ringrazio non solo
per la lodevole assistenza professionale prestata,
ma anche per non aver mai dubitato
sulla mia estraneità ad ogni pretestuosa ed
interessata accusa. Ciò che era partito come
un tentativo di delegittimazione morale e
politica, oggi è diventata la certificazione
indiscussa di una condotta integerrima ed
ultraquarantennale che da sempre è stata
avvertita dall’opinione pubblica, ed oggi
finalmente è attestata anche dall’Autorità
giudiziaria.
Tutte le atrocità del Prg…
Ettore Di Giovanni interviene nella querelle Prestigiacomo-
Reale e fa un elenco delle brutture e delle cementificazioni
emendamenti peggiorativi che dilatavano ingiustificatamente
l’edificato, non ricordo e non trovo nei verbali“i distinguo”
da parte dell’assessore, se non per tre casi che certamente
non ebbero il sostegno dell’opposizione, mentre con
il silenzio ed il sostanziale assenso dello stesso assessore
venivano approvate le altre modifiche a cominciare da quelle
relative alla cancellazione del centro direzionale di viale
S.Panagia, già previsto nel prg precedentemente vigente,e
confermato nella proposta trasmessa al Consiglio.
Se quello non era il “suo” piano ci si sarebbe aspettato che
lo avesse denunciato alla cittadinanza,che avesse espresso
in aula il proprio dissenso,che avesse assunto i comportamenti
conseguenti, ed invece lo difese,anche contro gli
emendamenti e le osservazioni dell’opposizione, persino
per zone come ad es. i comparti edificatori lungo Viale Epipoli
, dove oggi va nascendo l’ennesima brutta periferia e
anche contro l’emendamento e l’osservazione che, tendeva
a salvaguardare dalla edificazione l’area dell’Epipoli adiacente
la Fiera del Sud e le Mura dionigiane,già oggetto di
vincolo e già destinata dal prg Cabianca a Parco Urbano.
Non credibile, quindi, la equivoca presa di distanza dell’avvocato
Reale ,come scoperta è la strumentalità della
“chiamata di correo” della Prestigiacomo, ed infatti
,l’amore per la “sua creatura”, da Lui voluta ( “altrimenti
si sarebbe dimesso”, argomenta l’onorevole Prestigiacomo),
come da Bufardeci e da tutti i consiglieri di maggioranza
che la votarono,lo porta subito a sottolineare il “positivo”di
quel piano,in ciò convergendo con la parlamentare Pdl, e
afferma “con il prg abbiamo dato regole certe per evitare la
speculazione”.A parte che, anche prima, le regole erano
certe, vigendo la precedente pianificazione, le nuove regole
che hanno consentito lo scempio lungo viale Epipoli o che
consentirebbero ad es. di edificare nell’area dell’ex parco
urbano dell’Epipoli,o la trasformazione in area edificabile
dell’area destinata a parcheggio del ex Tribunale di pazza
Adda per citare alcuni esempi,difficilmente possono essere
interpretate come finalizzate ad evitare la speculazione, e,
rispetto alla nuova valanga di cemento programmata(inutile
in una città a crescita demografica zero),non credo che basti
citare, per avvalorare il progetto di “sviluppo e tutela ambientale”,di
cui parla l’avv.Reale, il nuovo mercato ortofrutticolo
ed il raddoppio della via del mare,o la previsione
delle Parco delle mura dionigiane, che conferma solo una
scelta già prevista nel precedente piano, o il “riacquisto del
waterfront da Ortigia alla riserva Ciane Saline”, già messo
in discussione dal porto turistico “Archimede” approvato
anche con l’assenso dell’allora assessore Reale,o la Borgata
“diventato centro storico tutelato”, tutelato non dal prg, ma
dai vincoli già esistenti ed il cui recupero è ancora lontano,
anche perché, a parità di abitanti, l’espansione dell’edificato
programmata dal prg non opera in questa direzione; scelte,
queste si, da noi condivise, e fra l’altro già operate dallo
schema di massima concepito dalla amministrazione precedente,ma
rimaste ,come conferma lo stesso Avvocato, sulla
carta durante la seconda giunta Bufardeci(dove era assessore
Reale) e durante l’amministrazione Visentin(nella continuità,
le stesse forze politiche che hanno votato il prg e sostenuto
le amministrazioni di cui faceva parte Reale ),e la cui
mancata attuazione sembra essere per Reale l’unico problema
del prg, insieme alla “speculazione politica”contro “il
cemento”, “incapace di interlocuzione per la loro attuazione
e la difesa migliore del territorio”(sic.).In sostanza il Ptg era
ben fatto(chiedo:anche per i comparti edificatori all’Epipoli
a ridosso delle mura?),quanto di sbagliato vi può essere è
colpa delle modifiche in aula. Quanto di buono vi era non è
stato attuato;e la colpa è (anche?) della “speculazione politica”.Un
modo sicuramente singolare di “svicolare” dai problemi,senza
neppure dire se ritiene che vadano corrette alcune
previsioni del prg,e quali,o il suo pensiero sulle
“correzioni” già individuate dal Consiglio con la delibera
del 21.1.2010, o con quali strumenti realizzare la parti definite“di
grande importanza”del piano per lo “sviluppo e la
difesa del territorio”. Siamo proprio in campagna elettorale
,ma i cittadini avrebbero il diritto di conoscere i “nuovi”
programmi dei probabili candidati, a cominciare da quelli
urbanistici, dato che toccherà proprio alla prossima tornata
amministrativa la revisione di legge del Prg.
Ettore Di Giovanni
Ovviamente l’avvocato Paolo Reale potrà replicare al collega
Di Giovanni (ma anche se vorrà al collega Italia che lo
tira in ballo in altra pagina) nel prossimo numero o quando
vorrà.

Temo che ci scopriremo tutti gattopardi,
terribilmente conservatori in questa campagna
elettorale e poi nelle urne di fine febbraio.
Affezionati agli stereotipi culturali e
umani di una politica perdente alla quale
non sappiamo rinunciare ma, soprattutto,
alla quale non riusciamo a trovare alternative
credibili.
Io la chiamo sindrome del ponte Bailey.
Certamente impazzite dalla voglia di sapere
per quale cozzo di motivo io la chiamo così.
Non ci dormireste la notte, saltereste i pasti
se non ve lo dicessi. E allora, visto che io vi
amo miei inspiegabili lettori, io ve lo spiego.
Come i più âgée di voi ricorderanno (potevo
dire anziani ma in francese è tutta un’altra
cosa) il 2 giugno del 1990, giorno del mio
trentatreesimo compleanno, il ponte Bailey
che provvisoriamente univa, visto che il
ponte umbertino era chiuso per lavori, Ortigia
alla terraferma crollò inghiottendo
un’auto e uccidendo una persona. Un camioncino
del latte sole rimase in bilico ma
salvo.
Mi telefonò mio zio Masino a casa. Stavo
dormendo. La mia signora era andata al
lavoro all’Università e mi aveva lasciato
poltrire dato che era il mio compleanno.
“Tu che sei giornalista – attaccò lo zio – sai
cosa è successo a Ortigia? E’ tutto fermo
sin dal pozzo ingegnere. Dicono che è caduto
il ponte Bailey”. La premessa era quella
che molti mi facevano e fanno chiedendomi
spesso le notizie più incredibili e lontane
che io, seppur giornalista, apprendo dai
giornali come tutti gli altri.
“Noooo – risposi – figurati se crolla il ponte
Bailey, ci sarà stato un tamponamento e
avranno fermato le auto per litigare”. Così
dissi e mi girai nel letto intenzionato a dormire
ancora. Poi (sapete com’è l’odore del
sangue, quella cosa che rende i giornalisti
la bellissima e schifosa razza che siamo?)
inevitabilmente presi il telefono, feci il 115
dei pompieri e chiesi. E seppi. Addio compleanno.
Insomma sui ponti, ancorché in via
di ripavimentazione, si fece rapidamente
una folla enorme a guardare quella tragedia
di ferro contorto che aveva inghiottito una
vita e quel camioncino drammaticamente e
ridicolmente in bilico. Arrivarono i politici,
ricordo Bandiera, la buonanima del mio
amico Aldo Gilistro, sindaci e assessori
dell’epoca, tutti Dc. La gente dal ponte um-
Mentre le festivitàimpazzavano
si può dire
che a Siracusa
molti politici
impazzivano
alla ricerca del
come affrontare
la campagna
elettorale di
febbraio. Naturalmente,
le novità
che si registrerannosaranno
tante e tali
da stravolgere
anche gli assetti
correnti e, naturalmente,
quelli
connessi al rinnovo
del Consiglio comunale e dell’amministrazione.
Poche ore dopo le dimissioni del
sindaco Roberto Visentin, sotto Palazzo
Vermexio si scatenava la festa più partecipata
dell’anno. Mezza Siracusa cantava, brindava
e ballava. Si festeggiavano le dimissioni del
2012 e probabilmente quelle del primo cittadino
che nel corso dell’anno non aveva azzeccato
neanche un’iniziativa amministrativa.
Per fortuna, si è sparsa voce che Mario Monti
potrebbe avergli preparato la strada per Roma,
sulla scia che i migliori si rimuovono
promovendoli. In questo caso alla Camera dei
deputati. Molti siracusani estimatori dell’ex
sindaco hanno commentato la situazione augurandogli
tanta fortuna e carriera politica:
“meglio un Visentin in Parlamento che al
Vermexio”. Altri, i più cattivi, hanno chiosato
invece con un “Vada pure alla Camera, tanto
da quelle parti non è rimasto niente da rovinare”.
Il sindaco meno amato nella storia della
città capoluogo è andato via a sorpresa senza
dir niente a nessuno accompagnato da improperi
da parte di coloro che lo avevano sostenuto
e fatto eleggere. Agli attacchi ricevuti
non si è registrato un solo comunicato augurale
o di solidarietà, e questo fatto, da solo,
dice perchè la classifica del Sole 24 Ore sul
gradimento dei sindaci lo ha rilevato in fondo
alla classifica con un 75° posto. In attesa del
Commissario straordinario Palazzo Vermexio
è rimasto in mano del vice sindaco, Concetto
La Bianca, che avrà la sua piccola occasione
Domenica 13 gennaio 2013
contromano
Le elezioni 2013
e la sindrome
del ponte Bailey
bertino cominciò a gridare “assassini, assassini,
assassini”. Tutti gridavano. La tensione
era altissima.
Guardandoli pensavo. Ma questi quanti saranno,
due-tre mila, e per chi hanno votato.
La Dc ha preso alle ultime amministrative il
50%. Statisticamente almeno uno su due di
quelli che gridano hanno contribuito ad
per essere ricordato non solo nell’elenco
ufficiale che resterà imperituro, ma anche
per come saprà affrontare la situazione come
pro sindaco, libero da ogni influenza superiore.
Prima iniziativa di sostanza è stata una
lettera di diffida all’amministratrice delegata
della Fondazione Inda che stava per convocare
il Cda dell’Ente culturale. “Le funzioni
di sindaco sono mie – ha scritto La Bianca –
quindi, anche quelle di Presidente dell’Inda,
perciò sarò io a convocare il consiglio di
amministrazione che dovrà rivedere la terna
dei sovrintendenti da inviare al Ministro dei
Beni Culturali”. Probabilmente è stata la
sola lettera che La Bianca ha scritto con le
palle in vita sua che ha lasciato di stucco
anche il suo capo ( Pippo Gianni) e ottenuto
il plauso del deputato regionale del Pdl
Enzo Vinciullo. Magari non servirà a nulla,
però ha fatto la parte del duro che non lascia
le iniziative ad altri. Il centrodestra non ha
trascorso delle buone feste, nonostante gli
auguri che i suoi componenti si sono formalmente
scambiati. Vinciullo è sempre sul piede
di guerra e danza attorno al fuoco insieme
alla sua... gente / tribù. Chiede di potere
assumere la leadership del Pdl in forma del
declamato 80 per cento di quote congressuali
acquisite, ha chiesto una riunione della
direzione provinciale del partito, però, non
lo hanno convocato neanche ad una riunione
di condominio del Pdl. Pensava che sarebbe
spettato alla sua area indicare almeno un
candidato nella circoscrizione elettorale di
pertinenza, però il Cavaliere e Angelino Alfano
hanno preferito puntare sull’esperienza
di Stefania Prestigiacomo e non sui voti.
L’ex ministro andrà alla Camera per la quin-
www.ifattidelladomenica.it
eleggere quelli che chiamano assassini. Oggi
si chiamerebbe antipolitica. Ovviamente
la volta successiva i siracusani votarono
sempre gli stessi.
Ebbene io temo che anche questa volta voteranno,
voteremo, sempre gli stessi. Almeno
alle politiche. La scelta non presenta grandi
novità se si fa eccezione per Grillo in pic-
Tutti in corsa. C’è
un “posto al sole”
ta legislatura, non sarà una consolazione per
lui sapere che al Senato non otterrà il posto
il senatore Bruno Alicata perchè il posto sarebbe
stato messo a disposizione di liste alleate
del Pdl. A Vinciullo perciò non resterà
che prendere atto della situazione d’inamovibilità
dell’establishment che governa da
sempre nel siracusano il partito di Silvio
Berlusconi. La reazione: Non riusciamo ad
immaginare un Vinciullo alla ricerca di voti
per il partito, magari, con i santini in mano
di Stefania Prestigiacomo oppure di.... Roberto
Centaro che sarebbe rientrato dalla
finestra nel Pdl per l’accordo stipulato tra
Miccichè e Berlusconi. Ed ecco arrivati alla
novità di inizio anno: Si frantuma Grande
Sud perchè il gruppo all’Ars non ha inteso
seguire Miccichè nel suo improvvisato ritorno
sotto l’egida del Pdl al retrogusto leghista.
Miccichè sarebbe riuscito a salvaguardare
pochissime posizioni di fedelissimi che
hanno accettato di seguirlo ad Arcore. Ancora
una volta il detto “Mai dire mai” si rinnova.
Chi aveva creduto a quanto esternato
nei comizi delle regionali, fatti (da Miccichè
e Centaro) all’insegna del motto “dagli al
Pdl, distruttore della Sicilia e del sud”, forse
non riuscirà a raccapezzarsi nel sentire quelli
di gennaio che invitano a votare per lo
stesso Pdl antimeridionalista. Il progetto
Grande Sud è praticamente abortito, anche
se ci ricaverà qualche posto in Parlamento e
lo si evince dal fatto che Cascio e Castiglione
sono rimasti zitti e buoni accettando la
novità: “ E va bene – hanno detto al Cavaliere,
l’importante è toglierci dai coglioni
questo Miccichè che così non potrà più alzare
la cresta in politica”. Titti Bufardeci si è
schierato dalla parte di Cimino e del gruppo
di deputati regionali lasciando il marchio
Grande Sud a Centaro. Il divorzio tra Titti e
Roberto si è già registrato in silenzio e, tra
8
chiata nei sondaggi ora che il gioco si fa duro
e che bisogna dire, oltre che vaffanculo, anche
cosa si vuole fare dopo aver sfanculato
tutti. C’è pure Ingroia, che mi pare un Di Pietro
vent’anni dopo e che, scusatemi, io non
riesco a digerire. Ma non come persona e
nemmeno come magistrato. No, non lo digerisco
come politico, come non digerisco i giudici
che si mettono a fare i politici e pensano di
trasferire in politica i toni e l’autorevolezza
delle toghe. Ma una aggregazione che ha come
punte di diamante Ingroia, Di Pietro e
Luigino De Magistris (che conosco e mi fa
anche simpatia per il lavoro che sta facendo a
Napoli), una squadra così, non è un partito
politico è una camionetta della celere. E io
storicamente stavo dall’altra parte.
Basta, dovremo scegliere fra Bersani, erede
del partito che ho sempre votato fra innumerevoli
perplessità, Berlusconi, cavallo
(verrebbe da dire stallone) di razza che tuttavia
è ormai scaduto come lo yogurt, e il
“nuovo” Monti che (per carità, brava persona)
ha lo stesso appeal politico di una caciotta
ed è potatore di quella visione tecnocratico
-finanziaria che non mi pare abbia saputo
fronteggiare e gestire al meglio la crisi del
mondo di questi anni. Abbiamo detto
“assassini” o contumelie del genere a tutti
questi, come i siracusani dal ponte umbertino,
ma alla fine voteremo uno di loro, turandoci il
naso come faceva montanelli con la Dc o facendo
finta di essere sani come diceva Gaber,
o illudendoci ancora che esistano ideologie e
valori. O non andremo a votare, di fatto votando
per loro e lanciando un segnale d’allarme
per la democrazia che dura di solito dalla
chiusura dei seggi a quando arrivano i primi
dati, che poi si inizia finalmente a parlare di
chi ha vinto e chi ha perso e gli astenuti se li
scordano tutti.
Vabbè, ci rifaremo alle amministrative che
sceglieremo un sindaco nuovo di zecca, fra la
ventina di aspiranti candidati di movimenti e
immobilità che si propongono per cambiare.
Niente. Non sono cosa stasera. Mi sento il
principe Fabrizio alle prese con questi nuovi
improponibili “italiani”. Aspetto Juve-Milan
di Coppa Italia e sarà per questo che sono
pessimista. Però ho letto un bel libro, ve lo
consiglio: “Open” di Andrè Agassi. Sorprendente
e profondo. Hasta lo 2013 siempre
Joe Strummer
non molto, si saprà con quali risultati. Centaro
ha chiamato a raccolta i rappresentanti nelle
istituzioni in conto Grande Sud, però ancora
non si sono registrati adesioni a favore di nessuno
dei due contendenti. Sono la maggioranza
coloro che aspettano che sia Bufardeci a
sciogliere il nodo e indicare il nuovo progetto.
Ovviamente, se ci sarà. Probabile un Bufardeci
più a sinistra, forse crocettiano. Il Pd sotto
le feste ha convocato il popolo delle primarie
mettendo in campo la novità dell’accordo tra
Marziano e De Benedictis. Accordo nato per
lasciare fuori dai giochi Foti e Cafeo. Le parlamentarie
sono state vinte da Pippo Zappulla
e il secondo posto è andato alla candidata
di Agire Solidale Sofia Ammodio. L’ex parlamentare
cigiellino ha ottenuto perciò l’agognato
posto utile alla Camera Sicilia 2. Buon
per lui e per Marziano che si rafforzerà ancora
di più in provincia di Siracusa divenendo inarrestabile.
Pippo Gianni non ha accettato di
correre per spirito di servizio e per far piacere
al Pid di Saverio Romano, dal momento che
non intende lasciare il posto ottenuto all’Ars a
fine ottobre. E se qualcuno desidera i suoi 8
mila voti non deve far altro che assegnare un
posto al sole per il figlio Luciano Gianni che
si è dimesso settimane addietro da consigliere
e da assessore del Comune di Priolo. Altre
novità sono in itinere perchè le piccole liste
tentano di entrare a Siracusa assegnando posti
a candidati locali. Tabacci con il suo movimento
tratta con Pippo Gennuso trombato
del Pds-Mpa alle regionali per poche decine
di voti. Qualcuno tratta una candidatura nel
Mir di Samorì, visto che al comune di Siracusa
è nato un gruppo consiliare di riferimento
uscito dal Pdl (Salvo Sorbello, Claudio Fortuna,
Natale Latina).Come non scrivere due
parole sulla probabile nomina al Senato di
Raffaele Gentile, sempreverde e mai assente
dai posti di potere. Anche lui, in nome del rinnovamento
che verrà forse nell’anno 3.000,
ha vinto le primarie indette da Sel sulla scia di
quelle Pd. Un professore che si presentava
agli esami contro degli alunni, insomma vecchio
contro giovane. E chi poteva mai vincere?
Anche i renziani avevano avuto modo di
indovinare la risposta alla sciocca e superflua
domanda.