pagina 2.pdf - Genetica e Immunologia Pediatrica
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secondaria ad ipoplasia polmonare. I reperti ecografici in utero che suggeriscono<br />
una prognosi peggiore includono polidramnios, idrope, ascite, sbandieramento<br />
mediastinico, lesioni completamente adenomatose, coinvolgimento polmonare<br />
bilaterale [16]. La prognosi a lungo termine, dei pazienti con CCAM con o senza<br />
lobectomia è generalmente buona [19, 20].<br />
Sequestro polmonare<br />
È una malformazione caratterizzata da tessuto polmonare anomalo, non connesso<br />
all’albero tracheobronchiale, fornito di vascolarizzazione arteriosa sistemica<br />
proveniente spesso dall'aorta discendente toracica e meno frequentemente<br />
dall'aorta sottodiaframmatica. Il suo drenaggio venoso avviene attraverso il sistema<br />
azygos, le vene polmonari o la vena cava inferiore. Si distinguono due tipi di<br />
sequestro: intralobare, localizzato all'interno della pleura viscerale del polmone<br />
normale (75%), ed extralobare, localizzato al di fuori del polmone e rivestito di una<br />
pleura propria (25%) [4, 21].<br />
Il sequestro polmonare congenito si forma per un anomalo sviluppo<br />
broncopolmonare dall'intestino anteriore, pertanto è possibile l'associazione con<br />
altre anomalie quali la malattia adenomatoide cistica soprattutto di tipo II, ernia<br />
diaframmatica, fistola tracheoesofagea, duplicazione intestinale, cardiopatie, oppure<br />
il riscontro di una comunicazione, anche non pervia, del bronco del sequestro con<br />
l'esofago o lo stomaco.<br />
La diagnosi di sequestro extralobare, spesso viene fatta in utero. All' ecografia<br />
appare come una massa solida iperecogena situata nel mediastino posteriore o<br />
sottodiaframmatica, e al doppler si visualizza una vascolarizzazione arteriosa di tipo<br />
sistemico. Se di grandi dimensioni, può determinare un effetto massa con<br />
spostamento del mediastino, idrope e morte del feto. Quando il sequestro sfugge<br />
alla diagnosi prenatale, viene diagnosticato occasionalmente talora in corso di<br />
intervento per ernia diaframmatica, o più frequentemente nei primi mesi o anni di vita<br />
tramite indagini radiologiche eseguite per distress respiratorio, difficoltà<br />
all’alimentazione, o complicanze quali, emorragie e scompenso cardiaco per shunt<br />
artero-venoso nel suo interno. A meno che vi sia una comunicazione con l’esofago,<br />
raramente causano infezione, non essendo connessi con l'albero tracheobronchiale<br />
[22]. Il sequestro intralobare invece generalmente viene diagnosticato più<br />
tardivamente, dopo i primi anni di vita, per polmoniti ricorrenti o persistenti, per un<br />
ascesso polmonare oppure per emottisi dovuta ad alterazioni arteriosclerotiche dei<br />
vasi arteriosi anomali. I batteri arrivano al tessuto sequestrato attraverso i pori di<br />
Kohn (ventilazione collaterale) dove per la scarsa ventilazione e l'assenza<br />
meccanismi di rimozione delle secrezioni, proliferano e determinano l’infezione.<br />
Talora l’infezione si instura nel parenchima polmonare adiacente anatomicamente<br />
normale, a causa del drenaggio inadeguato secondario a compressione da parte del<br />
tessuto sequestrato [2]. Alla radiografia del torace il sequestro intralobare,<br />
tipicamente appare come una opacità persistente a livello dei segmenti basale e<br />
posteriore del lobo inferiore (più spesso il sinistro), raramente coinvolge il lobo<br />
superiore o è bilaterale. Il sequestro extralobare appare nel 75-90% dei casi come<br />
un'opacità retrocardiaca, posteriore al lobo sinistro, a livello del diaframma.<br />
L’angio-TC è la tecnica di prima scelta per la valutazione ottimale del polmone<br />
sequestrato, il suo apporto vascolare, e nella valutazione preoperatoria del<br />
sequestro (Fig 3) ; l’ angio-RM è utile nei casi in cui la TC è controindicata per<br />
esempio nei pazienti con ipersensibilità al mezzo di contrasto iodato. L’angiografia in<br />
quanto invasiva è riservata a casi selezionati e prima di un’embolizzazione<br />
preoperatoria dell’arteria anomala che irrora il sequestro [21, 23].<br />
Fig - 3a Immagine Angio-tc di in un bimbo di 7 anni: arteria sistemica<br />
aberrante che origina dall'aorta (singola freccia) e fornisce un segmento<br />
sequestrato nel lobo inferiore destro<br />
Fig - 3b drenaggio venoso del sequestro attraverso la vena polmonare in atrio<br />
sinistro (doppia freccia) caratteristica tipica di sequestro intralobare [23]<br />
Il trattamento di scelta consiste nella resezione chirurgica del sequestro, anche se<br />
asintomatico, per la conferma istologica, e per i rischi di emorragia, infezione e<br />
trasformazione neoplastica. In genere per il sequestro intralobare è preferita<br />
l’asportazione dell’intero lobo interessato. Diversi autori descrivono la possibilità di<br />
un trattamento toracoscopico (VATS o Video Assisted Thoracic Surgery) anche a<br />
pochi mesi di vita per entrambe le forme di sequestro [21, 23, 24].<br />
Per il trattamento del sequestro extralobare è stata suggerita anche<br />
l'embolizzazione del vaso arterioso anomalo. Tale intervento non è però radicale<br />
perché rimangono i rischi di complicanze legati alla lesione (infezione e neoplasia).<br />
Alcuni autori suggeriscono l’ embolizzazione preoperatoria dell’arteria anomala<br />
prima della resezione di un sequestro intralobare [21, 23].<br />
Enfisema lobare congenito<br />
È una rara anomalia del polmone caratterizzata dall’abnorme accumulo post-natale<br />
di aria in un lobo polmonare. Il lobo interessato per l’intrappolameto di aria si<br />
distende progressivamente causando compressione del circostante tessuto<br />
polmonare e spostamento del mediastino [25].<br />
L’enfisema lobare è secondario ad un’ostruzione bronchiale estrinseca o intrinseca,<br />
primitiva o secondaria, oppure ad un'anomalia alveolare. In circa i 2/3 dei casi è<br />
correlato ad un’anomalia strutturale primitiva quale broncomalacia, atresia, stenosi<br />
bronchiale. Tra le anomalie alveolari primitive si include il lobo polialveolare, cioè un<br />
lobo ipersviluppato con un'istologia alveolare e vascolare normale ma con un<br />
eccessivo numero di alveoli, che agisce sugli altri lobi con un effetto massa.<br />
L’ostruzione bronchiale può essere secondaria a lesioni endobronchiali parzialmente<br />
reversibili (muco viscido, tappi di muco, tessuto di granulazione) o a lesioni<br />
estrinseche compressive (linfoadenopatie, anormalità dei grossi vasi, cisti<br />
broncogene) [2, 25]. In molti casi comunque la causa di un enfisema rimane<br />
sconosciuta. L' enfisema lobare congenito è una patologia molto rara, 2-3 volte più<br />
frequentemente nei maschi, interessa solitamente un lato, colpendo più<br />
frequentemente il lobo superiore sinistro (40-50% dei casi), il lobo medio destro nel<br />
30-40%, il lobo superiore destro nel 20%, raramente i lobi inferiori o più lobi. Non è<br />
nota la causa di questa distribuzione. Fino al 12-20% dei casi può associarsi a<br />
cardiopatie congenite [25, 27]. I disturbi respiratori quali tachipnea, dispnea, tosse,<br />
cianosi, irrequietezza, secondari all’air-trapping e all’espansione progressiva del lobo<br />
affetto, compaiono nei primi giorni di vita nel 50% dei casi. Il 50% dei bimbi affetti<br />
diventano sintomatici più tardi ma comunque entro i primi 6 mesi di vita. La gravità<br />
del distress respiratorio è correlata all’estensione del tessuto polmonare funzionante.<br />
L’esame obiettivo del bambino con enfisema lobare può rilevare un'asimmetria del<br />
torace, un' iperfonesi focale con diminuzione del murmure vescicolare nel lato<br />
affetto. La radiografia del torace è di aiuto nella diagnosi anche se non definitiva.<br />
Aspetti radiologici indicativi di enfisema sono l’iperdiafania del lobo coinvolto, un<br />
ampliamento degli spazi intercostali, lo spostamento controlaterale del mediastino, la<br />
compressione o l’atelettasia del polmone adiacente, l’appiattimento del diaframma<br />
omolaterale (fig 4).<br />
Fig 4 - Rx torace di un neonato di 22 giorni con enfisema polmonare sinistro:<br />
sovra distensione del lobo superiore sinistro con spostamento del mediastino<br />
a destra, e il collasso del polmone omolaterale [27<br />
La diagnosi differenziale si pone con il pneumotorace radiologicamente simile:<br />
nell’enfisema è quasi sempre visibile la trama broncovascolare del polmone<br />
adiacente compresso, mentre nel pneumotorace l’intero polmone appare collassato<br />
all’ilo [2, 4]. La TC o la RM sono utili nei casi dubbi e forniscono migliori dettagli<br />
anotomici. La broncoscopia può essere utile per escludere tappi di muco, corpi<br />
estranei endobronchiali anomalie strutturali dei bronchi su cui poter intervenire.<br />
Potrebbe essere usata in tutti i pazienti che sono candidati al trattamento<br />
conservativo o prima di un intervento chirurgico [2, 25]. Nei neonati e nei bambini<br />
con grave distress respiratorio il trattamento di scelta è la lobectomia perché la storia<br />
naturale della malformazione prevede la progressione verso l'insufficienza<br />
respiratoria, un’elevata mortalità e persistenza dell' enfisema nel 75% dei<br />
sopravvissuti. Diversi studi sono a favore di un atteggiamento conservativo nel<br />
bambino asintomatico poiché la probabilità di un improvviso scompenso è molto<br />
bassa [25, 27].<br />
L'enfisema lobare congenito è tipico del bambino piccolo a termine, e va distinto<br />
dalla malattia enfisematosa tipica del neonato prematuro sottoposto a ventilazione<br />
meccanica a pressione positiva che colpisce soprattutto il lobo inferiore destro e si<br />
presenta con un enfisema interstiziale ed aree multiple di iperinflazione locale.<br />
Nell’enfisema acquisito del pretermine il trattamento medico di supporto è la terapia<br />
di scelta, perché in genere va incontro a risoluzione nell'arco di mesi. La chirurgia è<br />
indicata solo in alcuni casi non rispondenti nel tempo al trattamento medico. A lungo<br />
termine i risultati della lobectomia sono buoni, con bassa mortalità.<br />
Agenesia e aplasia polmonare<br />
L’agenesia polmonare consiste nella mancanza dell'intero polmone con il suo<br />
albero bronchiale, determinata dalla mancata formazione dell'abbozzo bronchiale<br />
dalla trachea. L’eziologia non è nota, sebbene fattori genetici, teratogeni e meccanici<br />
siano stati proposti come possibili cause. È una patologia molto rara (nella sua<br />
forma isolata, 1 ogni 10.000-15.000 autopsie), e colpisce con uguale incidenza i due<br />
lati del polmone e i due sessi [2, 4]. Generalmente è unilaterale ma sono stati<br />
descritti anche rari casi di agenesia polmonare bilaterale. Si associa in oltre il 50%<br />
dei casi ad altre anomalie congenite, quali cardiopatie, atresia dell'esofago,<br />
anormalità scheletriche, malformazioni genitourinarie, sindrome di Vater [28]. Dal<br />
punto di vista anatomico manca la cavità pleurica dal lato affetto e il polmone<br />
controlaterale ha una struttura normale, ma presenta un’ipertrofia compensatoria,<br />
anche nel feto [2].