pagina 2.pdf - Genetica e Immunologia Pediatrica
pagina 2.pdf - Genetica e Immunologia Pediatrica
pagina 2.pdf - Genetica e Immunologia Pediatrica
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
altri 16 ordini di ramificazioni per formare l’albero bronchiale dei polmoni [5]. Il tratto<br />
dell’albero respiratorio prossimale rispetto alla prima biforcazione si trasforma in<br />
laringe e trachea, e i tratti corrispondenti alle gemme bronchiali destra e sinistra si<br />
trasformano nei bronchi principali destro e sinistro. Il terzo ordine di ramificazioni che<br />
si origina all’inizio della quinta settimana, dà origine a tre gemme bronchiali<br />
secondarie a destra e due gemme a sinistra. queste gemme danno origine ai lobi<br />
polmonari: tre nel polmone destro e due nel sinistro (periodo embrionale). Nel corso<br />
della 16ᵃ settimana l’albero respiratorio produce piccoli rami chiamati bronchioli<br />
terminali (fase pseudo ghiandolare). Fra la 16ᵃ e la 28ᵃ settimana si formano i<br />
bronchioli respiratori e il mesenchima circostante diventa riccamente vascolarizzato<br />
(fase canalicolare). In questa fase inizia anche la differenziazione dell’epitelio<br />
respiratorio periferico in pneumociti di tipo I e II, la formazione delle prime barriere<br />
aria-sangue, e l’inizio della produzione di tensioattivi da parte degli pneumociti di II<br />
tipo [4]. Nella 28ᵃ settimana dai bronchioli respiratori si formano i sacchi terminali o<br />
alveoli primitivi che alla 30 settimana verranno avvolti da una fitta rete di capillari<br />
(fase sacculare). I neonati partoriti a quest’epoca spesso muoiono per insufficienza<br />
respiratoria, essendo gli alveli pochi e immaturi. Gli alveoli continuano a moltiplicarsi<br />
anche dopo la nasciata fino a raggiungere i 300-400 milioni nel polmone maturo<br />
all’età di circa 8 anni. Poco prima della nascita l’epitelio pavimentoso che tappezza i<br />
sacchi terminali comincia ad assottigliarsi progressivamente, si assottiglia pure il<br />
tessuto connettivo tra gli spazi aerei, matura il surfattante, finchè gli alveoli primitivi<br />
si differenziano in alveoli maturi (fase alveolare). Contemporaneamente allo sviluppo<br />
del polmone ha luogo la progressiva separazione dall’intestino primitivo, attraverso<br />
la formazione del setto tracheoesofageo che origina da una laterale invaginazione<br />
del mesoderma. L’incompleto o difettoso processo di separazione tra le strutture<br />
respiratorie dalle alimentari è una delle più frequenti anomalie congenite [4-5]. Lo<br />
sviluppo dell’albero vasale è simile a quello bronchiale e subordinato a quello<br />
dell’albero bronchiale: l'arteria polmonare si sviluppa dal sesto arco aortico e dà<br />
origine ai rami che seguono parallelamente lo sviluppo delle vie aeree (vasi<br />
preacinari) e degli alveoli (vasi intraacinari).[3-5]. Le principali malformazioni della<br />
trachea sono la tracheomalacia e la stenosi tracheale. Malformazioni congenite<br />
molto più rare sono l'atresia tracheale e il bronco tracheale. A livello bronchiale le<br />
principali malformazioni sono la broncomalacia, la stenosi bronchiale ed l’atresia<br />
bronchiale.<br />
Tracheomalacia<br />
Consiste in un indebolimento della parete tracheale causata da un’anomalia degli<br />
anelli cartilaginei e da un ridotto tono muscolare della pars membranacea. Alla<br />
nascita la cartilagine nelle vie respiratorie dei bambini normalmente non è rigida, e<br />
quindi tutti i bambini hanno un certo grado di collasso dinamico durante<br />
l'espirazione, quando la pressione esterna alla trachea supera la pressione<br />
all'interno. Nella tracheomalacia la struttura cartilaginea della trachea non è in grado<br />
di mantenere la pervietà delle vie aeree e il collasso dinamico porta ad ostruzione<br />
delle vie aeree [4, 7]. Perché un collasso tracheale possa creare ostacolo alla<br />
ventilazione polmonare deve essere superiore al 50% del diametro tracheale [8].<br />
Pertanto la tracheomalacia viene distinta in :<br />
• parziale: per ostruzioni >50% e 90%<br />
Si distinguono le forme primitive (lesioni isolate) dalle forme secondarie (correlate a<br />
compressione estrinseca della trachea) [2, 8]. La tracheomalacia primaria si pensa<br />
sia dovuta ad immaturità congenita della cartilagine tracheale. Nella tracheomalacia<br />
secondaria, la cartilagine in precedenza normale va incontro a degenerazione. La<br />
forma secondaria può essere associata ad altri difetti dello sviluppo per esempio alla<br />
presenza di un anello vascolare o ad fistola tracheoesofagea [4].<br />
La malacia può interessare un breve segmento tracheale, tracheomalacia<br />
segmentaria, o più raramente quasi tutta la sua lunghezza, tracheomalacia<br />
generalizzata [8].Tutti i tipi di tracheomalacia sono rare e non sono note predilezioni<br />
di razza o di sesso [9].<br />
Il quadro clinico è correlato all’ostruzione delle vie aeree. Nelle forme a<br />
localizzazione toracica (terzo medio e inferiore della trachea) è tipico lo stridore<br />
espiratorio, il respiro rumoroso sibilante in fase espiratoria, durante il pianto o<br />
l’espirazione forzata; il tirage e dispnea inspiratoria prevalgono invece nelle<br />
localizzazioni cervicali [1, 8]. Talora è difficile differenziare la sintomatologia della<br />
tracheomalacia da quella asmatica. Infatti i pazienti affetti da tracheomalacia spesso<br />
hanno una storia wheezing persistente o restistente alla terapia broncodilatatrice.<br />
Sono riportati in letteratura casi di tracheomalacia posta solo in età adulta dopo anni<br />
di impropria terapia asmatica. Nelle forme più gravi il quadro clinico può essere<br />
complicato da broncopolmoniti recidivanti, crisi di dispnea, tachipnea e cianosi [1,<br />
10].<br />
La diagnosi può essere sospettata con una radiografia laterale del torace che può<br />
mostrare un restringimento della trachea quando si immette il respiro (fig1a) oppure<br />
con un esofagogramma, che evidenzia una caratteristica impronta sull' esofago nel<br />
caso di una compressione vascolare. La diagnosi di certezza viene comunque posta<br />
esclusivamente sui seguenti reperti tracheobroncoscopici: diminuito diametro anteroposteriore<br />
della trachea, riduzione del suo lume superiore al 40%, scarsa<br />
visualizzazione degli anelli tracheali [2, 10].<br />
Durante la broncoscopia si può osservare direttamente come la parete anteriore<br />
della trachea collabisce sulla parete posteriore e allo stesso tempo (fig1b), possono<br />
essere diagnosticate o escluse altre lesioni per esempio anelli vascolari o corpi<br />
estranei. Si preferisce usare il broncoscopio flessibile in anestesia leggera perché il<br />
bambino respira spontaneamente e viene mantenuta la dinamica respiratoria.<br />
Inoltre, il broncoscopio rigido può agire come uno stent sulle vie aeree,<br />
mascherando la diagnosi. La RMN o la TC si possono eseguire per distinguere le<br />
forme secondarie correlate ad anelli vascolari o ad altre compressioni estrinseche su<br />
cui intervenire chirurgicamente. La ph-metria si può eseguire nel sospetto di un<br />
reflusso gastroesofageo [9].<br />
Fig. 1a - Radiografia laterale durante l'inspirazione e l'espirazione. Il collasso<br />
tracheale di oltre il 50% durante l'espirazione è diagnostica di tracheomalacia.<br />
[9]<br />
Fig1b - Broncoscopia: tracheomalacia di forma ovale con lieve appiattimento<br />
anteriore [40]<br />
La terapia è conservativa nelle forme lievi considerato il frequente miglioramento<br />
clinico con la crescita del bambino La chirurgia diventa necessaria in quelle<br />
gravemente sintomatiche [2, 4]. La cura specifica della tracheomalacia consiste<br />
nell'ampliare e stabilizzare il lume tracheale mediante il posizionamento di uno stent<br />
metallico espansibile endoluminale di grandezza.<br />
Stenosi tracheale<br />
La stenosi tracheale è una patologia rara caratterizzata da un'ostruzione fissa della<br />
trachea, considerata quasi sempre fatale fino agli anni '80, e attualmente<br />
considerata correggibile, pur con un tasso di mortalità e morbilità non trascurabile [1,<br />
2]<br />
La stenosi può essere determinata:<br />
- da un ispessimento sottomucoso limitato ad un breve tratto della trachea;<br />
- da un anello tracheale più piccolo con una pars membranacea più ristretta;<br />
- da anelli cartilaginei completi.<br />
Le stenosi da anelli cartilaginei completi si distinguono a loro volta in tre tipi:<br />
- 1° tipo: uniformemente ristretto, coinvolgente tutta la trachea;<br />
- 2° tipo: progressivamente ristretto in direzione da prossimale a distale, spesso<br />
accompagnato anche da una trachea abnormemente più lunga, contenente più di 24<br />
anelli;<br />
- 3° tipo: stenosi segmentale, coinvolgente 3-5 anelli (fig 2)<br />
Fig 2 [12<br />
Circa il 50% delle stenosi tracheali congenite sono focali, il 30% generalizzate, e il<br />
20% a forma di imbuto (2° tipo). Le stenosi focali di solito coinvolgono il terzo<br />
inferiore della trachea e le dimensioni dei bronchi sono in genere normali [2, 4]. Si<br />
distinguono forme primitive e secondarie. Le forme primitive possono essere solo un<br />
reperto occasionale rilevato durante indagini eseguite per indagare altre patologie; le<br />
forme più severe, però, possono determinare un quadro respiratorio ingravescente<br />
legato al ristagno delle secrezioni distalmente alla stenosi con conseguenti frequenti<br />
episodi infettivi. Le forme secondarie sono legate a compressione estrinseca dovuta<br />
o a masse mediastiniche o ad anelli vascolari. Rimosse le cause della stenosi,<br />
possono persistere i sintomi di tracheomalacia dovuta all'alterato sviluppo della<br />
struttura cartilaginea tracheale a causa della compressione [1]. La stenosi tracheale<br />
da anelli completi può essere associata ad un'anomala origine dell'arteria polmonare<br />
sinistra (50%) o ad anomalie bronchiali (20%), come l'aplasia bronchiale con<br />
assenza di un polmone, il bronco tracheale, e un’ampia angolazione tra i due bronchi<br />
principali. Infine, può associarsi, seppur raramente, a malformazioni del tratto<br />
digestivo superiore [12].<br />
I sintomi compaiono nel 50% dei casi entro primo mese di vita. Caratteristici sono lo<br />
stridore bifasico, il wheezing e la dispnea con una prolungata fase espiratoria.<br />
Episodicamente può verificarsi un'ostruzione respiratoria acuta determinata da tappi<br />
di muco che riducono il lume dell'area stenotica. Nelle stenosi brevi è presente<br />
anche un atteggiamento di iperestensione della testa perchè questa postura<br />
conferisce in parte rigidità alla trachea, minimizza la compressione della trachea<br />
toracica e migliora la ventilazione [2]. La severità dei sintomi è legata più al grado<br />
che alla lunghezza della stenosi, poichè la resistenza al flusso dell’aria nelle vie<br />
aeree è linearmente proporzionale alla lunghezza ma aumenta di quattro volte in<br />
relazione alla diminuzione raggio del lume [4].<br />
Determinare la causa della stenosi in un bambino sintomatico è fondamentale<br />
anche perché piccole quantità di secrezioni o un lieve edema possono causare un'<br />
ostruzione completa. Quando questa si verifica, è necessario ricorrere<br />
all'intubazione. È importante, nell'attesa di una diagnosi, umidificare i gas per