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2009 - Cc-Ti

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Vita dei Soci<br />

di Lisa Pantini<br />

46 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

Un’azienda al servizio<br />

delle iMprese<br />

Da oltre 35 anni la Fondazione IPT – Integrazione per Tutti garantisce<br />

un sostegno al reinserimento socio professionale per le persone lese<br />

nella loro salute e promuove un valido sostegno alle imprese svizzere.<br />

Da 3 anni è attiva anche in <strong>Ti</strong>cino, riscontrando ottimi successi<br />

IPT è una fondazione privata riconosciuta d’utilità pubblica,<br />

creata da capi d’azienda, gestita come ufficio di collocamento<br />

specializzato, senza scopo di lucro.<br />

La missione di IPT è quella di reinserire sul mercato del lavoro<br />

le persone lese nelle loro salute fisica o psichica. Fondata nel<br />

1972 da imprenditori ginevrini e saldamente insediata nella<br />

Svizzera francese ed in <strong>Ti</strong>cino, la Fondazione ha assunto una<br />

dimensione nazionale aprendo nell’autunno del 2007 la sede<br />

IPT Zurigo. In stretta collaborazione con gli attori dell’economia,<br />

IPT si adopera nell’adeguare le risorse dei propri candidati<br />

con i bisogni delle aziende. Oggi, l’azienda impiega 110<br />

collaboratori e conta più di 9'000 aziende partner. Nel 2008<br />

la Fondazione ha preso a carico più di 2'500 persone. Grazie<br />

al suo processo di reinserimento originale e innovativo il 45%<br />

dei candidati che hanno seguito la misura “IPT Globale” ritrova<br />

un impiego. In <strong>Ti</strong>cino, IPT occupa 12 persone, con sede a<br />

Lugano, in Via Besso 5, e con 3 antenne, ubicate a Locarno,<br />

Giubiasco e Chiasso.<br />

Gestita come agenzia di collocamento specializzata, IPT aiuta<br />

le persone lese nella loro salute, con un'abilità lavorativa per<br />

poter elaborare un progetto professionale che sia realista,<br />

realizzabile e duraturo nell’economia primaria. IPT lavora su<br />

mandato, trattando casi di persone segnalate da enti pubblici<br />

o privati, assicurazioni private o medici, che per il loro<br />

problema di salute non sono più abili temporaneamente<br />

all’attività che svolgevano in precedenza. La fondazione è<br />

riconosciuta d'utilità pubblica, stipula dei contratti di prestazione<br />

con l'UFAS, il SECO, i Cantoni e i Comuni. È sostenuta<br />

finanziariamente anche da un “Club aziende”, costituito da<br />

PMI e da multinazionali convinte della qualità e dell'utilità<br />

del suo operato.<br />

IPT collabora con gli uffici regionali di collocamento (URC), gli<br />

uffici cantonali AI, gli assicuratori privati, la SUVA, i servizi sociali<br />

comunali e regionali, i medici, gli ospedali, le commissioni<br />

tutorie, le leghe sulla salute, i centri psico-sociali e con diverse<br />

altre istituzioni. A titolo aggiuntivo, IPT interviene direttamente<br />

in azienda quando i collaboratori sono in difficoltà professionale<br />

a causa di problemi di salute.<br />

IPT si pone quale ponte tra due mondi, quello economico-lavorativo<br />

e quello sociale. Grazie alla sua professionalità, da oltre 3<br />

anni in <strong>Ti</strong>cino, anche le PMI ticinesi hanno potuto apprezzare e<br />

stimare l’operato di IPT. Sono numerosi i casi di reimmissione<br />

sul mercato del lavoro di persone che ne erano state escluse a<br />

causa di malattie o incidenti.<br />

Come funziona il processo di reinserimento socio-professionale<br />

per Integrazione per Tutti?<br />

Si basa essenzialmente su 4 tappe, durante le quali ogni persona<br />

viene valorizzata per le proprie capacità, ne vengono analizzate<br />

le problematiche e sentite tutte le parti coinvolte per<br />

delineare un quadro completo. Esse sono:<br />

Carlo Cacioppo, Direttore IPT <strong>Ti</strong>cino<br />

• Bilancio socio-professionale: si tratta della prima tappa. I<br />

candidati sono appena stati segnalati ad IPT. Essi devono<br />

rientrare in un “profilo di base”, adempiendo ad alcune<br />

minime condizioni per poter essere seguite da IPT. La persona<br />

lesa nella sua salute deve essere segnalata ad IPT<br />

da un organismo pubblico, privato o da un medico, disponendo<br />

di una capacità lavorativa nell’ambito dell’economia<br />

privata. Deve avere un età compresa tra i 18 ed i 60 anni,<br />

in possesso di un permesso di lavoro valido, e soprattutto<br />

deve essere motivata ad intraprendere un processo di<br />

reinserimento socio-professionale. La prima tappa fissa le<br />

competenze personali e professionali dei candidati, le loro<br />

aspettative, le loro motivazioni così come i limiti generati<br />

dai loro problemi di salute.<br />

L’obiettivo di questa prima fase è la verifica dell’impiegabilità<br />

attraverso l’individuazione delle limitazioni di salute, cosi<br />

come delle competenze e risorse per la messa in atto di un<br />

progetto professionale realistico, realizzabile e durevole.<br />

• Preparazione: si tratta della seconda fase del processo di<br />

reinserimento. In questo periodo attraverso delle consulenze<br />

si cerca di far assumere alla persona la consapevolezza<br />

della propria persona. È la fase nella quale vi sono colloqui<br />

individuali o di gruppo, moduli di formazione specifici<br />

per completare un profilo personale (corsi come “Gestione<br />

del cambiamento”, “Comunicazione ed argomentazione”,<br />

“Ragionamento logico”, “Verso una nuova attività professionale”,<br />

ecc.), stages d’osservazione e di orientamento in<br />

azienda, stages di “ri-addestramento”. In questa seconda<br />

fase viene garantita alla persona un supporto per migliorare<br />

e/o completare le proprie competenze, mettendo così in<br />

atto la verifica della preparazione alla ripresa di un’attività<br />

professionale (collocabilità).

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