2009 - Cc-Ti

Commercio estero
Pagine a cura di Osec Ticino
Siria: nuovo quadro giuridico per la costituzione di
società estere
Nel quadro della modernizzazione del suo diritto societario,
la Siria ha promulgato nuove disposizioni per far
fronte alla costituzione e al posizionamento di aziende
estere sul mercato siriano. La legge del 24 dicembre
2008 prevede in particolare le seguenti novità:
• La creazione di uffici di rappresentanza sul suolo siriano
è possibile nella maggior parte dei settori. Questo
era sinora riservato al settore farmaceutico.
• È ora possibile creare uffici offshore con sede in Siria
senza tuttavia esercitarvi un’attività commerciale.
• I partner di distribuzione hanno diritto ad una compensazione
in caso di resiliazione del loro contratto da
parte del fornitore.
• A capo delle filiali, delle rappresentanze commerciali e
degli uffici offshore deve per principio essere designato
un direttore di nazionalità siriana. Affinché questa
funzione sia adempiuta da uno straniero è necessaria
un’autorizzazione, da richiedere espressamente al ministero
siriano dell’economia.
• I tribunali siriani sono gli unici competenti per regolamentare
i litigi che rilevano dal diritto societario.
• Emolumenti: la costituzione di una filiale o di un ufficio
di rappresentanza costa l’equivalente di 770 euro,
contro i 155 euro per la registrazione di una rappresentanza
commerciale.
Cina: semplificate le procedure di autorizzazione per
i distributori
Dall’autunno 2008, le procedure che autorizzano le
aziende di distribuzione a capitale straniero sono largamente
decentralizzate: infatti, non è più la sede centrale
del MOFCOM (Ministero del commercio) a Pechino ad
essere incaricata delle procedure di autorizzazione, ma
i suoi uffici regionali. Questa decentralizzazione delle
competenze dovrebbe favorire la semplificazione e l’accelerazione
delle formalità.
Talune attività non saranno toccate da questa decentralizzazione.
Si tratta di aziende di arti grafiche, di case di
vendita per corrispondenza e di aziende del commercio
all’ingrosso di apparecchiature di radiotelefonia.
“Circular of the MOFCOM on Delegating Matters Concerning
the Examination and Approval of Foreign-invested
Commercial Enterprises” su www.fdi.gov.cn/pub/FDI_EN/
Laws/law_en_info.jsp?docid=99803
Liberalizzazione del traffico di perfezionamento in
Cina
Secondo un comunicato del governo cinese, dal 1° febbraio
sono state tolte le restrizioni al traffico di perfezionamento:
trattasi di 27 materie prime tra cui il rame,
l’alluminio, il nickel e il cobalto e di 1’730 prodotti tra
cui tessili, materie plastiche, legno e metalli. Sono inoltre
state soppresse l’IVA e le tasse doganali per le importazioni
di rame, alluminio, nickel e cobalto in qualità di
materie prime e per la loro riesportazione in qualità di
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prodotti perfezionati. Questa misura è una buona notizia
per le aziende attive nella lavorazione dei metalli, che
devono tuttavia impegnarsi a riesportare le materie prime
importate al termine del perfezionamento.
“China to scrap taxes on re-export of some metals”
su www.fxstreet.com/news/futures-news/article.
aspx?StoryId=e6134f51-16bd-4a7c-8252-c4fc5819bff7
Promozione delle energie rinnovabili nelle Filippine
Il governo filippino ha promulgato nel dicembre scorso
una legge volta a promuovere e a rafforzare l’utilizzo e lo
sviluppo di energie rinnovabili nel paese.
Secondo il governo, le Filippine sono così il primo Stato
del sud-est asiatico ad attuare una regolamentazione
precisa e mirata di promozione delle energie rinnovabili
destinata ad accrescere l’efficienza energetica del paese.
Entro il 2010 le Filippine intendono coprire il 60% del
fabbisogno energetico, contro gli attuali 57,8%.
Per raggiungere tali obiettivi e consentire alle legge di
dispiegare i suoi effetti per lungo tempo, Manila ha deciso
di giocare la carta degli incentivi fiscali: le aziende
attive nel settore delle energie rinnovabili possono ad
esempio contare sull’esonero dall’imposta sui redditi per
una durata di 7 anni.
Comunicato stampa del governo filippino “PGMA signs
Renewable Energy Act of 2008 today” su www.gov.ph/
news/?i=23087
Argentina: franchigia doganale prolungata per i beni
d’investimento
L’Argentina ha prolungato al 31 dicembre 2009 l’esenzione
dai dazi doganali per i beni d’investimento. È così
possibile continuare ad importare in franchigia doganale
quasi tutti i macchinari e le attrezzature. La tariffa
esterna comune del 14% valida per tutti gli Stati membri
del Mercosur non viene quindi applicata. Al suo posto,
i produttori nazionali di beni d’investimento ricevono un
credito d’imposta pari al 14% del prezzo di vendita dei
loro macchinari ed attrezzature purché si impegnino a
non sopprimere posti di lavoro.
“Resolución 8/2001 Ministerio de economía: Importaciones
– Derechos de importación extrazona – Fijación”
(comprende un elenco dei beni d’investimento soggetti
ad esenzione) su www.infoleg.gov.ar/infolegInternet/ver-
Norma.do?id=66541
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