10.06.2013 Views

2009 - Cc-Ti

2009 - Cc-Ti

2009 - Cc-Ti

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

svolgono il ruolo di Responsabile della gestione della salute,<br />

in Svizzera circa 20”.<br />

Si tratta di una figura professionale che si inserisce<br />

in tutti i contesti professionali (aziende grandi,<br />

piccole, ecc.)? O ci sono strutture che si occupano<br />

esplicitamente di queste tematiche (gestione in<br />

outsourcing)?<br />

“No, al momento non mi sembra che possa essere una figura<br />

professionale che si inserisca in tutti i contesti aziendali, ma<br />

solo in quelli più grandi, per via dei costi di gestione che un<br />

ruolo del genere comporta. Calcoli che per la Posta Svizzera<br />

lavorano circa 50'000 dipendenti in tutta la Svizzera. Alle<br />

piccole e medie imprese è consigliabile affidarsi ad un consulente<br />

esterno o ad aziende che offrono questo servizio o<br />

simili in outsourcing, sempre che esistano (in <strong>Ti</strong>cino non mi<br />

risulta che esistano servizi del genere, se non i case manager<br />

di cui abbiamo parlato prima, che si trovano in aziende di assicurazioni,<br />

casse malati, e, forse, di risorse umane). È forse<br />

ipotizzabile, in un futuro, offrire delle consulenze esterne da<br />

parte nostra”.<br />

Su cosa si basa e come funziona la gestione della<br />

salute all’interno della Posta Svizzera?<br />

“Il metodo che abbiamo adottato si chiama «Propräsenz» ed<br />

è stato ideato dalla ditta Globosana di Zurigo. È un metodo<br />

innovativo che prevede l’accompagnamento del dipendente<br />

e il monitoraggio delle assenze per malattia, sia di lunga durata<br />

che frequenti brevi assenze. Abbiamo un indicatore che<br />

monitora queste assenze, se superano un certo numero in<br />

un determinato lasso di tempo, viene «aperto un dossier». Il<br />

superiore gerarchico con un colloquio mirata cerca di individuare<br />

gli elementi che hanno provocato la o le assenze, e<br />

verifica se vi siano problemi di salute sui quali si può intervenire,<br />

nell’assoluto rispetto della sfera privata e non indagando<br />

sulle diagnosi ma solo sugli sforzi fisiologici o le pressioni<br />

psichiche. Se la situazione diviene complessa e non si trovano<br />

soluzioni al problema entra in scena il sottoscritto in<br />

veste di «figura neutra», che cerca di capire il problema o la<br />

situazione che il dipendente sta vivendo (e che influisce sul<br />

suo lavoro), da un punto di vista diverso da quello del superiore<br />

gerarchico. Spesso vengono messe in evidenza delle<br />

situazioni difficili e di disagio, che però il dipendente cerca<br />

di celare per motivi personali perché ha paura di perdere il<br />

lavoro. Noi lavoriamo con il massimo della riservatezza ed<br />

è ovvio che il dipendente non è obbligato a informarci sulla<br />

malattia. Con dei contatti sia con partner privilegiati che con<br />

istituzioni, medici, uffici specifici preposti (SUVA, Uffici AI/<br />

AVS, ecc.), cerchiamo di trovare, tutti insieme, una soluzione<br />

al problema. Ci avvaliamo pure, se del caso, di consulenti<br />

esterni, supporto psicologico, assistente sociale. Valutiamo<br />

pure sempre attentamente le possibilità di cambiamento di<br />

mansioni o di attività all’interno della Posta. Il dipendente di<br />

solito è sorpreso positivamente: generalmente non si aspetta<br />

una collaborazione ed un sostegno del genere, e nella maggior<br />

parte dei casi riusciamo a trovare una soluzione «win-win»<br />

per entrambi le parti, solo in una piccola percentuale, quale<br />

estrema ratio, il contratto di collaborazione tra il dipendente<br />

e la Posta viene sciolto con la sigla di un accordo. Riassumendo:<br />

la metodica da noi applicata si basa su tre pilastri.<br />

Il primo si occupa di verificare attentamente l’idoneità dei<br />

nuovi collaboratori agli sforzi fisiologici e psicologici dettati<br />

dalla funzione e dal ruolo che la nuova collaboratrice/il nuovo<br />

collaboratore andrà ad assumere. Il secondo verifica sistematicamente<br />

e regolarmente l’idoneità del personale, rispetto<br />

alla sua funzione, durante l’intera carriera lavorativa. Da ultimo,<br />

il terzo pilastro prevede l’intervento tempestivo in caso<br />

di malattia e/o infortunio. Il nostro motto è «agire invece che<br />

reagire», ovvero non appena un’assenza dal posto di lavoro<br />

raggiunge il mese e la prognosi non è chiara (il rientro al<br />

lavoro non è chiaramente definito) il superiore di linea interviene,<br />

invitando la persona interessata ad un primo colloquio<br />

di approfondimento empatico. Durante tale colloquio viene<br />

assolutamente rispettata la sfera privata, si discute principalmente<br />

degli sforzi fisiologici accusati sul posto di lavoro, e si<br />

definiscono per iscritto gli impegni concreti, equi e vincolanti<br />

per le due parti, per favorire una ripresa del lavoro rapida<br />

ed efficace. Se tali misure falliscono è previsto un ulteriore<br />

colloquio con il manager delle presenze (istanza neutrale). Se<br />

del caso vengono coinvolte le assicurazioni sociali, i medici<br />

oppure anche i servizi specialistici. Possiamo oggi affermare<br />

di avere sotto controllo la questione delle assenze per malattia<br />

e/o infortunio. Il segreto è relativamente semplice: agire<br />

tempestivamente e senza indugi avendo bene in testa l’obiettivo<br />

di «reintegrare invece di invalidare» la collaboratrice o il<br />

collaboratore assenti per malattia o infortunio”.<br />

Prevedete anche delle azioni di prevenzione della<br />

salute?<br />

“Sì, le classiche misure che molte aziende hanno deciso di<br />

adottare per incentivare la salute, comportamenti, azioni e<br />

alimentazione sana in azienda e nella vita privata. Abbiamo<br />

proposto la vaccinazione contro l’influenza, corsi ad hoc per<br />

smettere di fumare e per dimagrire, corsi per la gestione dei<br />

conflitti e dello stress, abbiamo offerto una partecipazione<br />

al controllo degli attacchi degli sci e proposto l’acquisto del<br />

casco per le biciclette a prezzi favorevoli”.<br />

Che importanza assumono il benessere e la salute<br />

nelle aziende oggigiorno?<br />

“Il capitale umano è il più importante per l’azienda. Trovare<br />

il dipendente giusto per il posto che si cerca è un passo di<br />

fondamentale rilevanza. E quando si trova la persona giusta,<br />

è corretto preservarla e fare in modo che anch’ella si conservi<br />

sempre in buona salute. Oltre a ciò un benessere psico-fisico<br />

ottimale del dipendente contribuisce anche al miglioramento<br />

del suo personale rapporto con l’azienda (più fedeltà, più<br />

produttività, maggior senso di appartenenza) e alla propria<br />

motivazione. In più vi è certamente un beneficio finanziario<br />

per l’impresa che occupa dipendenti presenti soddisfatti e<br />

produttivi”.<br />

Come si misura e si previene la salute in un’azienda?<br />

Quali misure di possono adottare?<br />

“Con una gestione del personale seria ed equilibrata ed un<br />

monitoraggio sistematico delle assenze e un’attenzione alla<br />

salute dei dipendenti durante tutta la carriera professionale,<br />

con una verifica periodica dell’attitudine, dal profilo della salute,<br />

del collaboratore alla funzione svolta, ma soprattutto con<br />

dialogo e fiducia reciproca.<br />

Esistono varie filosofie sulla gestione del benessere e della<br />

salute in azienda, noi alla Posta ne abbiamo scelto una che<br />

sta dando risultati incoraggianti, e vogliamo perseverare, continuando<br />

su questa via”.<br />

25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!