10.06.2013 Views

2009 - Cc-Ti

2009 - Cc-Ti

2009 - Cc-Ti

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Attualita`<br />

18 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

nessun nuovo osTacolo doganale<br />

con l’ue<br />

Con la firma lo scorso 24 marzo dell’accordo sul trasporto delle<br />

merci fra Svizzera e UE, il nostro Paese ha evitato l’introduzione<br />

di nuovi ostacoli doganali che avrebbero creato non pochi<br />

problemi alle imprese esportatrici elvetiche<br />

Un passaggio delle frontiere per le merci il più libero<br />

possibile è essenziale alla competitività dell’economia<br />

svizzera. Le misure di sicurezza adottate dall’Unione Europea<br />

per gli scambi internazionali avrebbero potuto avere<br />

conseguenze negative per le imprese svizzere, tenuto<br />

conto della posizione centrale della Svizzera in Europa.<br />

Per le imprese europee tali misure avrebbero complicato<br />

il commercio con il nostro paese e il transito attraverso<br />

la Svizzera.<br />

Il reciproco riconoscimento dell’equivalenza delle norme<br />

di sicurezza nel settore doganale evita l’introduzione,<br />

prevista dall’Unione Europea, di un obbligo per le imprese<br />

svizzere di annunciare all’UE le loro importazioni ed<br />

esportazioni (“regola delle 24 ore”).<br />

Le nuove misure in materia di sicurezza verranno applicate<br />

per contro al traffico delle merci tra la Svizzera e i<br />

Paesi non aderenti all'UE. Questo implica che la Svizzera<br />

richiederà la dichiarazione preventiva dei dati di sicurezza<br />

per invii nel traffico diretto di importazione e di esportazione<br />

con Stati non membri dell'UE e sulla loro base<br />

effettuerà un'analisi dei rischi. Ciò vale in particolare per<br />

gli invii via terra dalla Svizzera verso Stati non membri<br />

dell'UE. I dati di sicurezza relativi agli invii via terra provenienti<br />

da questi Paesi e destinati alla Svizzera sono<br />

richiesti presso il primo luogo di entrata nell'UE, dove<br />

viene effettuata anche l'analisi dei rischi.<br />

La Svizzera applicherà pertanto le prescrizioni in materia<br />

di sicurezza dell'UE al traffico delle merci con Paesi<br />

terzi. Tale traffico corrisponde al 20 percento circa delle<br />

importazioni e al 40 percento circa delle esportazioni<br />

nell'ambito del commercio esterno del nostro Paese.<br />

Il dibattito relativo all’importanza della sicurezza nel processo<br />

internazionale di produzione ha assunto una certa<br />

ampiezza in questi ultimi anni e in questo settore si sono<br />

moltiplicate le prescrizioni legali. La Svizzera non è<br />

risparmiata da questa tendenza. La soluzione negoziata<br />

con l’UE richiederà da parte elvetica alcuni adeguamenti.<br />

La Svizzera introdurrà sia delle analisi di rischio sia<br />

delle misure di sicurezza. L’accordo prevede inoltre che<br />

la Svizzera crei uno statuto di “operatore economico autorizzato”.<br />

Così, le imprese che soddisfano taluni criteri<br />

potranno beneficiare di controlli di sicurezza facilitati.<br />

L’accordo sul trasporto delle merci sarà applicato a partire<br />

dal 1° luglio <strong>2009</strong>.<br />

L’obbligo di annuncio delle esportazioni e delle importazioni<br />

avrebbe avuto conseguenze gravi per la Svizzera e<br />

avrebbe complicato gli scambi commerciali tra la Svizzera<br />

e i suoi vicini europei. A titolo d’informazione, occorre<br />

sapere che l’UE è il principale partner commerciale<br />

della Svizzera e che il nostro Paese figura pure come un<br />

importante acquirente di prodotti europei. Il 41% delle<br />

esportazioni e il 59% delle importazioni della Svizzera<br />

avvengono con i quattro Paesi che ci circondano. Circa<br />

23’000 camion attraversano la frontiera svizzera ogni<br />

giorno. Sia le imprese svizzere sia le imprese comunitarie<br />

hanno dunque interesse affinché il traffico delle merci<br />

avvenga in modo armonioso. L’accordo che la Svizzera e<br />

l’UE stipulano permetterà di evitare, nell’interesse delle<br />

due parti, delle perturbazioni del traffico transfrontaliero<br />

delle merci.<br />

Parallelamente alla conclusione di questo importante accordo<br />

sui termini doganali fra Svizzera e Unione Europea,<br />

occorre registrare pure un aggiornamento concernente<br />

la regolamentazione semplificata all’esportazione. Come<br />

annunciato dall’Amministrazione federale delle dogane,<br />

l’introduzione del processo elettronico che sostituirà la<br />

regolamentazione semplificata all’esportazione (RSE) è<br />

rinviata al 31 marzo 2010. Le imprese avranno così sufficiente<br />

tempo per mettere in atto la procedura elettronica<br />

(e-dec esportazione).<br />

Era previsto che la regolamentazione semplificata<br />

all’esportazione, introdotta oltre 30 anni fa, fosse sostituita<br />

a contare dal 1° luglio <strong>2009</strong> da una soluzione elettronica<br />

“e-dec esportazione”. L’adattamento nel tempo<br />

delle procedure e dei sistemi informatici delle imprese<br />

necessita di risorse finanziarie ed umane importanti.<br />

L’Amministrazione federale delle dogane ha preso in considerazione<br />

le preoccupazioni delle imprese esportatrici,<br />

legate al clima economico, e rinviato il termine al 31 marzo<br />

2010. Tuttavia, l’applicazione “e-dec esportazione” è<br />

già operativa e può essere utilizzata dall’inizio dell’anno.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!