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2009 - Cc-Ti

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Eventi<br />

di Lisa Pantini<br />

Le opportuNità d’iNvestimeNto<br />

e di busiNess iN medio orieNte<br />

Nel quarto ed ultimo appuntamento del ciclo dedicato al Medio Oriente,<br />

organizzato dalla <strong>Cc</strong>-<strong>Ti</strong> con Osec e Credit Suisse, si è trattato il tema delle<br />

opportunità di business e di mercato per le aziende e le PMI nell’area del<br />

GGC<br />

Da sin.: Larbi El Attari, Monica zurfluh, Wafa Hijjawi, Peter Harradine<br />

e Ruedi Büchi<br />

Il 4 maggio scorso all’Hotel Parco Paradiso di Lugano,<br />

ha avuto luogo l’ultimo interessante appuntamento del<br />

ciclo di conferenze dedicate al mondo arabo “Come fare<br />

business in Medio Oriente?”.<br />

L’ultimo appuntamento della serie era dedicato all’esplorazione<br />

delle opportunità d’affari per le aziende, con particolare<br />

riferimento a quelle ticinesi.<br />

Sono intervenuti Peter Harradine, Presidente dello Swiss<br />

Business Council Dubai e Managing Director di Harradine<br />

Golf Dubai; Wafa Hijjawi, Consulente commerciale Swiss<br />

Business Hub GCC a Dubai; Larbi El Attari, Consulente<br />

commerciale Swiss Business Hub GCC, presso l’Ufficio<br />

di Riyadh e Ruedi Büchi, Senior Consultant per l’area del<br />

Medio Oriente presso Osec Zurigo.<br />

Tutti gli interventi hanno messo in evidenza come, nonostante<br />

la crisi in atto abbia rallentato l’economia – anche<br />

in Medio Oriente –, vi siano eccellenti prospettive di business<br />

per le imprese svizzere interessate ad affacciarsi sul<br />

mondo arabo. Da sempre infatti i prodotti svizzeri godono<br />

di un’eccellente nomea per la loro qualità, tecnologia e<br />

affidabilità.<br />

La crisi ha frenato e addirittura in alcuni casi annullato<br />

progetti, il prezzo del petrolio è sceso, si nota una<br />

mancanza di liquidità generale nel sistema economico.<br />

Tutti effetti che hanno influenzato la crescita nei Paesi<br />

dell’area GCC, dove comunque il dinamismo resta forte,<br />

con Dubai in testa a trainare l’economia araba. L’econo-<br />

mia possiede una stabilità che la crisi non ha intaccato,<br />

ed ha saputo (e sa tutt’ora) limitare gli effetti della crisi.<br />

Si calcoli che l’inflazione dovrebbe attestarsi su un tasso<br />

tra il 5 e l’8%, quando nel 2008 era salito all’11%. Gli<br />

Stati del Golfo sono tra i mercati con maggior tasso di<br />

crescita economica al mondo e hanno generato nel 2008<br />

un PIL pari a 264 miliardi di dollari.<br />

Hijjawi e El Attari hanno affermato che “la crisi sta passando”.<br />

Gli Stati del Golfo, soprattutto Emirati Arabi Uniti,<br />

Arabia Saudita, Qatar e Kuwait, mirano ad una crescita<br />

superiore alla media malgrado la crisi economica. Basati<br />

sulla presenza massiccia di petrolio e gas, si realizzano<br />

visioni di nuovi centri urbani, si creano nuove industrie e<br />

si propongono servizi di alto livello nei settori del turismo,<br />

del trasporto e delle finanze.<br />

I settori nei quali vi sono ottime opportunità d’investimento<br />

sono molteplici e vari, nello specifico: infrastrutture,<br />

settore energetico, dei macchinari, sanità e sicurezza<br />

(farmaceutico, ospedaliero, strumenti e apparecchiature<br />

mediche), beni di largo consumo (gioielliero, orologiero,<br />

alimentare, tessile, ecc.), tecnologico, turismo, telecomunicazioni,<br />

educazione, ecc..<br />

In ambito energetico, ad esempio, il GCC intende investire<br />

204 miliardi di dollari nello sfruttamento del petrolio<br />

e del gas naturale, esplorando e sviluppando altresì<br />

progetti per ri-alimentare le riserve nonché sostituire e<br />

riqualificare i beni in declino, per garantire le forniture a<br />

lungo termine.<br />

Grandi sforzi saranno volti anche al potenziamento delle<br />

infrastrutture. Si auspica di collegare gli Stati del GCC<br />

alle linee ferroviarie regionali (Iraq, Siria, Giordania e la<br />

linea nord-sud in Arabia Saudita). Per quanto riguarda i<br />

collegamenti aerei, Dubai dispone di tre terminali già operativi<br />

e continua la costruzione dell’ambizioso progetto<br />

“World Central”, il più grande a livello mondiale.<br />

Altre possibilità d’affari negli Stati del Golfo si delineano<br />

nei settori dell’educazione tecnica, generica e specifica,<br />

dei servizi finanziari e legali, delle tecnologie delle comunicazioni<br />

e della fornitura di macchinari industriali,<br />

elettrici, scientifici e elettrogeneratori.<br />

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