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2009 - Cc-Ti

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Attualita`<br />

di Sabina Beffa, Collaboratrice scientifica della DASF<br />

24 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

iNserimeNto professioNaLe:<br />

misure a favore deLLe azieNde<br />

Inserimento professionale: un obiettivo che la Divisione<br />

dell’azione sociale e delle famiglie (in seguito DASF) persegue<br />

dagli anni ’90, attraverso le misure attive dell’Ufficio del<br />

sostegno sociale e dell’inserimento.<br />

Nei primi anni, le misure consistevano solo in programmi<br />

d’occupazione nel mercato secondario del lavoro.<br />

Nella primavera del 2007, grazie allo stanziamento da<br />

parte del Gran Consiglio di un credito straordinario di 21<br />

milioni derivanti dalla vendita delle eccedenze dell’oro<br />

della BNS, la DASF ha riorganizzato le sue misure attive,<br />

diversificandole e orientandole maggiormente alle<br />

categorie di persone più a rischio di esclusione economica<br />

e sociale: i giovani, i lavoratori da tempo lontani<br />

dal mercato del lavoro, i lavoratori anziani. Si trattava<br />

anche di approfittare della buona congiuntura per dare<br />

un’opportunità a chi aveva mancato il primo inserimento<br />

professionale, o lo aveva perso, negli anni precedenti di<br />

aumento della disoccupazione. Si è puntato sull’inserimento<br />

in azienda tramite incentivi finanziari per compensare<br />

il rendimento inizialmente ridotto, ispirandosi a<br />

quanto proposto nell’ambito della Legge federale sull’assicurazione<br />

contro la disoccupazione (Ladi) e della Legge<br />

cantonale sul rilancio dell’occupazione e sul sostegno ai<br />

disoccupati (L-rilocc).<br />

Le aziende che assumono giovani qualificati al primo impiego<br />

possono usufruire di stages semestrali rimborsati<br />

dal Cantone o bonus di inserimento che coprono fino al<br />

60% del salario per sei mesi. Quelle che assumono lavoratori<br />

da tempo lontani dal mercato del lavoro possono<br />

beneficiare di sussidi che coprono fino al 60% del salario<br />

per un anno.<br />

Dalle ricerche del Professor Bonoli (presentazione<br />

nell’ambito di un pomeriggio di studio e di scambio intercantonale<br />

sul tema), Responsabile della cattedra di<br />

politiche sociali all’Istituto superiore di studi in amministrazione<br />

pubblica di Losanna, emerge che a livello<br />

svizzero ed europeo l’inserimento nel mercato del lavoro<br />

tramite incentivi finanziari alle aziende rappresenta una<br />

delle misure più promettenti; fra queste anche l’accompagnamento<br />

all’impiego (job coaching) .<br />

La DASF, adottando una formula innovativa, punta sulla<br />

combinazione delle due misure: incentivi alle aziende e<br />

accompagnamento mirato e intensivo all’impiego, avva-<br />

lendosi della collaborazione di due validi partner esterni,<br />

che vantano una pluriennale esperienza nell’ambito<br />

dell’inserimento lavorativo: Labor Transfer e la Fondazione<br />

IPT (Integrazione Per Tutti).<br />

Labor Transfer ha ideato il progetto Fenice, destinato a<br />

giovani qualificati che, dopo un corso iniziale di bilancio<br />

personale e professionale, vengono accompagnati<br />

(coaching individuale e di gruppo) verso l’inserimento in<br />

azienda. Durante gli stages, Labor rimane un valido punto<br />

di riferimento sia per i datori di lavoro, sia per i giovani.<br />

La Fondazione IPT ha concepito un programma ad hoc<br />

per aiutare i lavoratori da tempo lontani dal mercato del<br />

lavoro a trovare un impiego: bilancio iniziale, coaching<br />

individuale e stage in azienda prima dell’assunzione.<br />

I primi risultati, anche se le cifre assolute sono modeste<br />

dopo neppure un anno di attività, sono piuttosto incoraggianti:<br />

dei 31 giovani che hanno concluso il progetto<br />

Fenice (dicembre ’08), 24 hanno trovato un lavoro, e<br />

delle 36 persone che hanno concluso il programma di<br />

IPT (marzo ’09) 15 hanno trovato un lavoro.<br />

La sfida, da affrontare con le aziende, è di confermare<br />

questi risultati allargandoli a un maggior numero di<br />

beneficiari: anche e soprattutto in tempo di crisi, per<br />

anticipare le conseguenze nefaste, per la collettività intera,<br />

dell’esclusione economica e sociale delle frange più<br />

deboli dei lavoratori.<br />

Per informazioni rivolgersi a:<br />

Sabina Beffa<br />

Divisione dell’azione sociale e delle famiglie<br />

Viale Officina 6<br />

6500 Bellinzona<br />

Tel: +41 91 814 70 10<br />

sabina.beffa@ti.ch

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