2009 - Cc-Ti

Ospite
Intervista di Lisa Pantini con Renato P. Dellea, Direttore del World Trade Center di Lugano
importanza StrategiCa ed affari
internazionaLi in tiCino:
eCCo SU CoSa Si pUnta
Che funzione ha una piazza d’affari e finanziaria
come Lugano per lo scalo di Agno?
“Mi sarei piuttosto aspettato la domanda contraria:
l’importanza dell’aeroporto per la piazza economica
del Ticino. Parlare solo della città di Lugano mi
sembra limitativo!
In questo caso la risposta sarebbe ovvia: lo scalo
di Agno ha un’importanza strategica per tutta
la regione. L’aeroporto porta in Ticino turismo di
qualità e affari internazionali di cui oggi tutti noi
abbiamo grande bisogno. Naturalmente lo scalo di
Agno deve tener conto della vicinanza di un aeroporto
internazionale e pertanto deve saper servire
una nicchia ben precisa di passeggeri, per i quali
la puntualità, la qualità del servizio e la rapidità
nello svolgimento delle formalità di imbarco sono
aspetti determinanti. È quindi ovvio che senza una
piazza economica attrattiva l’aeroporto non potrà
raggiungere un numero sufficiente di passeggeri,
pronti a pagare il prezzo da «aeroporto boutique»”.
In questi anni si è spesso parlato di potenziare
i voli d’affari, un’idea che però non è decollata.
Cosa fare?
“Portare passeggeri da Lugano a Zurigo per permettere
loro di prendere i voli intercontinentali non
mi sembra particolarmente attrattivo vista la presenza
Malpensa a soli 45 minuti d’auto e dove i
viaggiatori tradizionali trovano già risposta alle loro
necessità. Benissimo fa Darwin Airline a collegare il
Ticino con Zurigo e Ginevra, che sono i centri d’affari
più importanti in Svizzera. Speriamo che presto
possano garantire altri collegamenti diretti verso
capitali economiche europee. Per questo suo impegno,
per la qualità del servizio Darwin Airline merita
l’appoggio e il sostegno di tutta la comunità. Come
già detto, l’aeroporto di Agno deve giocare le sue
carte con passeggeri disposti a pagare il prezzo che
solo una boutique esclusiva può offrire. L’aviazione
privata, con l’introduzione di jet leggeri di nuova
generazione, può rappresentare un’occasione unica
per l’aeroporto di Lugano-Agno. Gli scali milanesi
di Linate e Malpensa sono ormai saturi, mentre la
domanda di aerotaxi è crescente.
Non penso si possa affermare che l’idea di incrementare
i voli d’affari non sia decollata. Mi risulta
anzi che nelle ultime settimane la frequenza di velivoli
privati sia stata elevata, malgrado la difficile
situazione economica renda questo tipo di investimento
particolarmente delicato per l’importante
impiego di capitali che normalmente comporta.
D’altronde anche l’infrastruttura «eternamente
provvisoria» del nostro aeroporto non è mai stata
adattata alle esigenze di questo tipo di cliente. Mi
risulta, infatti, che più di un proprietario sarebbe
ben contento di poter riparare il suo jet da 30/40
mio di $ in un hangar, soprattutto in inverno”.
Attorno allo scalo pare stiano maturando degli
importanti investimenti immobiliari, ci sono delle
prospetti vive concrete che si realizzino?
“I progetti ci sono eccome, così come non mancano
gli interessati ad investire. Tuttavia, non è facile trovare
oggi un investitore pronto a rischiare 400 mio
di CHF per un nuovo aeroporto, un nuovo Business
Center, un nuovo albergo e un nuovo centro commerciale.
Le attenzioni del World Trade Center non
si rivolgono più solo verso investitori finanziari. Oggi
discutiamo con fondi specialistici che conoscono il
business degli aeroporti, della gestione alberghiera
e dei centri commerciali. L’idea vincente sarà di un
unico importante progetto, con contenuti complementari,
in grado di attrarre in Ticino imprese internazionali
cui mettere a disposizione un aeroporto
privato. Le Autorità politiche, preposte allo sviluppo
della nostra economia e dell’aeroporto, sono oggi
pronti a sostenere progetti seri”.
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