2009 - Cc-Ti

Il tema
aLCUne rifLeSSioni
di ordine generaLe
Ha senso un piccolo aeroporto regionale?
Come già sottolineato nel contributo «Un aeroporto per
far decollare il Ticino», sono gli aeroporti regionali che
hanno avuto la maggiore crescita negli ultimi anni, soprattutto
grazie alla buona accessibilità e alle loro dimensioni
ridotte che permettono di accorciare i tempi
di attesa per l’imbarco e lo sbarco. Questo non riguarda
solo gli aeroporti regionali sufficientemente grandi da
poter ospitare le compagnie aeree low-cost, ma anche
altri di dimensioni più ridotte. Numerosi studi condotti
in vari Paesi europei hanno infatti dimostrato che
anche queste «piccole» realtà possono, a determinate
condizioni, svolgere un ruolo importante per lo sviluppo
economico del territorio.
Perché a determinate condizioni?
Perché ovviamente occorre ragionare in funzione di una
determinata massa critica del territorio, in gradi di offrire
un bacino d’utenza sufficientemente grande. Inoltre,
è necessaria una strategia di base chiara sulla funzione
che un aeroporto del genere deve avere rispetto ad altri
grandi aeroporti vicini e nella realtà in cui è inserito,
ad esempio rispetto agli altri sistemi di trasporto. Non
da ultimo, il modello di finanziamento, in particolare
la suddivisione tra parte privata e parte pubblica, deve
essere stabilito in modo accurato e trasparente. Sono
infatti non pochi i casi in cui i ruoli del privato e dell’ente
pubblico non sono stati definiti con sufficiente chiarezza
già dall’inizio, il che ha portato alla creazione di progetti
zoppicanti, con l’inevitabile intervento, spesso tardivo o
addirittura dannoso, di uno o dell’altro attore.
Vi è una sufficiente sensibilità verso il trasporto
aereo in Ticino?
Visti i tempi lunghi necessari a prendere le misure necessarie
per decidere l’allungamento della pista e rimediare
alle carenze infrastrutturali dello scalo, vi è da credere
che una tale sensibilità non esista. O che comunque
non sia sufficientemente diffusa per poter concepire
un’esistenza «parallela» del traffico aereo, accanto alle
forme di trasporto più diffuse alle nostre latitudini come
l’automobile e il treno. Al di là di eventuali riserve su
orari, tariffe, ecc., non è infatti raro constatare che i
collegamenti da Agno sono ancora relativamente poco
conosciuti o comunque poco considerati, anche presso
chi deve spesso spostarsi per lavoro. Questo stupisce
non poco, visti gli sforzi di comunicazione degli attori
8 Ticino Business
coinvolti e di chi cerca di sostenere l’aeroporto e chi ne
fa la sua base operativa. Su questo punto occorre lavorare
ancora parecchio, perché la compatibilità dei vari
vettori di trasporto non è qualcosa di particolarmente
strano o esotico, ma è possibile anche per realtà più
periferiche. Inoltre, le riserve quanto all’inquinamento
(anche fonico) creato dal traffico aereo vanno relativizzate,
grazie all’evoluzione tecnologica che ha reso gli
aerei più silenziosi e meno inquinanti rispetto ad altri
mezzi di trasporto, considerando la quantità di emissioni
per rapporto al numero di passeggeri trasportato e ai
chilometri percorsi.
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