2009 - Cc-Ti

Vita dei Soci
di Claudia Berguglia, Responsabile del Segretariato ASP
50 Ticino Business
aSSembLea 2009 DeLL’aSp
aSSociazione Svizzera DeLLe
piaStreLLe, Sezione ticino
Anche i piastrellisti risentono dell’attuale momento economico,
ma sperano, per il futuro nei propri apprendisti
Lo scorso 23 giugno, al ristorante la Perla di San Antonino,
l’ASP, l’Associazione Svizzera delle Piastrelle sezione
Ticino ha tenuto la sua annuale assemblea che, al di
là delle trattande di routine, ha analizzato il particolare
momento economico e la realtà relativa agli apprendisti
in formazione nella professione di piastrellista.
Il Presidente dell’ASP sezione Ticino, Signor Andrea
Gehri, nella sua relazione presidenziale si è dapprima
soffermato sulla particolare fase congiunturale di cui
tutti, anche in Ticino, siamo testimoni. Fase economica
che specialisti ed economisti non esitano a definire
piuttosto preoccupante da un lato, ma anche epocale
dall’altro.
L’economia della costruzione basata sulla concretezza,
sull’iniziativa, sul sacrificio, sullo spirito imprenditoriale,
e soprattutto ispirata alla ponderazione ed al rischio
personale che futuro avrà?
Queste sono alcune delle domande assolutamente pertinenti
e gli attori del settore rivendicano, da parte delle
autorità pubbliche e politiche, il meritato sostegno e
riconoscimento affinché venga loro attribuito il giusto
valore per un’attività basata sulla filosofia del creare
beni utili, necessari, durevoli e soprattutto reali. Gli imprenditori
ticinesi nel ramo delle piastrelle non vendono
aria fritta, non promettono guadagni illusori e nemmeno
hanno la presunzione di inventare le regole dell’economia.
A ciò hanno pensato gli economisti e i grandi
uomini della finanza che, ancora una volta, sono stati
inequivocabilmente sconfessati dalla realtà dei fatti.
Gli impresari piastrellisti, e non solo loro, hanno il sacrosanto
diritto di poter lavorare con regole chiare e valide
per tutti, di poter vivere una sana e corretta concorrenza
e, soprattutto, di far rispettare e far riconoscere la bontà
del proprio operato verso l’esterno.
Il Presidente Gehri, con la sua relazione, si è quindi addentrato
nella nostra realtà per denunciare, senza timore
alcuno, che quanto sta avvenendo sul nostro piccolo, ma
ambito territorio ticinese, preso letteralmente d’assalto
da ogni dove, è il risultato di un indirizzo politico che,
purtroppo, ha pesantemente sottovalutato e ignorato gli
Da sin.: Simone Gervasoni, Alessandro Martino e Jupa Haxhi
effetti della progressiva liberalizzazione del mercato.
Purtroppo gli episodi di contravvenzione alle regole più
elementari che il settore della costruzione sta subendo
non sono che la punta dell’iceberg. Nonostante le leggi
che sulla carta sembrerebbero di una certa efficacia, nonostante
le strutture di controllo predisposte, vedi l’AIC
che svolge peraltro un formidabile lavoro considerato
l’esigua struttura e numero di controllori, nonostante
tutto questo, i casi che sfuggono alle regole e le ditte
che si offrono sul mercato irrispettose delle condizioni
di lavoro basate sulla dignità, del rispetto umano e della
professionalità, sono oramai incalcolabili e, soprattutto
incontrollabili.
Il settore d’attività del ramo delle piastrelle ha cercato
di correre ai ripari ottenendo finalmente il decreto di
obbligatorietà generale per il contratto collettivo della
posa delle piastrelle durante lo scorso mese di marzo.
Con ciò si è dotato di uno strumento che, perlomeno dal
punto di vista dell’applicazione, può venir fatto valere
nei confronti di tutti coloro che intendono svolgere la
professione del piastrellista sul territorio ticinese.
Nel proseguo dell’assemblea ASP, ampio spazio è stato
quindi riservato al settore della formazione che vede
38 apprendisti che seguono i loro corsi interaziendali
nel Centro di Dagmersellen. Purtroppo si deve costatare
come, da parte di diversi di questi giovani, ci sia un’atti-