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2009 - Cc-Ti

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Commercio estero<br />

Pagine a cura di Osec <strong>Ti</strong>cino<br />

Accordo di libero scambio Svizzera-Giappone: in<br />

vigore dal 1° settembre <strong>2009</strong><br />

L’accordo di libero scambio e di partenariato economico<br />

(ALSPE) con il Giappone, che entrerà in vigore il 1°<br />

settembre <strong>2009</strong>, rappresenta il trattato più importante<br />

concluso dal nostro paese dopo quello del 1972 con la<br />

Comunità europea. La Svizzera è inoltre il primo paese<br />

europeo a beneficiare di un tale trattato con il Giappone.<br />

L’ALSPE contiene in particolare disposizioni su scambio<br />

di merci e di servizi, circolazione transfrontaliera delle<br />

persone fisiche a scopi commerciali, creazione e protezione<br />

d’investimenti, tutela della proprietà intellettuale,<br />

commercio elettronico e concorrenza. Di conseguenza,<br />

l’accesso al mercato e le condizioni quadro saranno migliori<br />

per gli investitori, esportatori e fornitori di servizi<br />

svizzeri in Giappone. Il Dipartimento federale dell’economia<br />

(DFE) stima che le nostre imprese esportatrici<br />

risparmieranno circa 100 milioni di franchi all’anno in<br />

dazi doganali.<br />

L’economia giapponese è la seconda classificata al mondo.<br />

Il paese del Sol Levante è il partner commerciale<br />

principale per la Svizzera in Asia, con esportazioni attestanti<br />

a 7,1 miliardi di franchi e importazioni per 4,1<br />

miliardi nel 2008. Inoltre, secondo la Banca nazionale<br />

svizzera, lo stock di capitale degli investimenti diretti in<br />

Giappone era di circa 14 miliardi di franchi a fine 2007.<br />

Il nostro paese occupa l’ottavo rango degli investitori<br />

stranieri, con il 2,9% del totale degli investimenti diretti<br />

esteri.<br />

Comunicato stampa del Dipartimento federale<br />

dell’economia (DFE): “L’accordo di libero scambio con<br />

il Giappone entrerà in vigore il 1° settembre <strong>2009</strong>”<br />

www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msgid=28262<br />

Accordo di libero scambio tra gli Stati dell’AELS e<br />

gli Stati arabi del Golfo: entrata in vigore prevista<br />

per inizio 2010<br />

In occasione di una riunione ministeriale dell’AELS,<br />

Svizzera, Islanda, Liechtenstein e Norvegia hanno firmato<br />

un accordo di libero scambio di ampia portata<br />

con gli Stati arabi del Consiglio di cooperazione del<br />

Golfo (Cooperation Council for the Arab States of the<br />

Gulf - GCC, composto da Bahrain, Qatar, Kuwait, Oman,<br />

Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti), la cui entrata in<br />

vigore è prevista per l’inizio del 2010.<br />

L’accordo facilita l’ingresso nel mercato, la sicurezza<br />

giuridica e l’accesso agli appalti pubblici negli Stati del<br />

GCC. Elimina quasi tutti i dazi doganali sui prodotti<br />

industriali e migliora l’accesso al mercato dei prodotti<br />

agricoli trasformati. Migliora la competitività dell’economia<br />

svizzera su tali mercati e la protegge da discriminazioni<br />

risultanti da accordi attuali o futuri del GCC<br />

con altri Paesi.<br />

Come nei precedenti accordi di libero scambio conclusi<br />

dall’AELS, il commercio di prodotti agricoli non trasfor-<br />

42 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

mati è disciplinato da accordi bilaterali complementari<br />

tra i singoli Stati dell’AELS e gli Stati del GCC.<br />

L’area del GCC rappresenta un importante mercato per<br />

la Svizzera, con esportazioni per un ammontare di 5,9<br />

miliardi di franchi nel 2008 (in particolare macchine,<br />

orologi, prodotti farmaceutici, pietre preziose e gioielleria)<br />

e importazioni per una quota di 970 milioni di<br />

franchi (pietre e metalli preziosi e gioielleria). In termini<br />

di volume degli scambi commerciali, il GCC è il terzo<br />

partner di libero scambio della Svizzera, dopo l’Unione<br />

Europea e il Giappone. Gli Stati del GCC vantano uno<br />

spazio economico con grande potenziale di crescita, che<br />

la Svizzera potrà sfruttare maggiormente in virtù del<br />

nuovo accordo.<br />

Newsletter della SECO:<br />

www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msgid=27576<br />

Mandato per un accordo di libero scambio<br />

Svizzera-Hong Kong<br />

A inizio giugno, il Consiglio federale ha approvato un<br />

mandato di negoziazione in vista di un accordo di libero<br />

scambio con Hong Kong. L’accordo intende porre basi<br />

fondamentali che permettano di incrementare le relazioni<br />

economiche con Hong Kong.<br />

Tale accordo mira a creare condizioni quadro solide e a<br />

evitare discriminazioni nello scambio di merci e servizi,<br />

negli investimenti, nella proprietà intellettuale e nelle<br />

norme per la risoluzione delle controversie.<br />

Dopo Giappone e Cina, Hong Kong rappresenta il terzo<br />

partner commerciale di maggior importanza per la Svizzera<br />

in Asia, che nel 2008 vi ha esportato merci per un<br />

ammontare di circa 6,2 milioni di franchi.<br />

Ulteriori mandati di negoziazione sono in corso in vista<br />

di accordi di libero scambio con la Federazione Russa<br />

e l’Ucraina.<br />

Comunicato stampa del Dipartimento federale<br />

dell’economia: “Offensiva nella strategia di libero scambio<br />

e mandato di negoziazione con Hong Kong”<br />

www.news.admin.ch/message/index.html?lang=it&msgid=27304<br />

Osec traccia la rotta per lo Swiss Village a Masdar<br />

Il 30 luglio <strong>2009</strong>, l’azienda statale Abu Dhabi Future<br />

Energy Company (ADFEC) e la Swiss Village Abu Dhabi<br />

Association (SVA), un gruppo d’interesse di oltre 60 imprese<br />

e associazioni svizzere, hanno firmato un accordo<br />

(memorandum of understanding) dedicato all’edificazione<br />

di uno Swiss Village nella città verde di Masdar<br />

in Abu Dhabi. Il progetto gode del sostegno dei vertici<br />

politici di entrambi i paesi. Le forze trainanti da parte<br />

svizzera sono l’Osec e l’Iniziativa Economica Svizzera<br />

per lo Sviluppo Sostenibile (Swiss Sustainability Initiative<br />

SSI).<br />

Sotto il nome “Masdar” (“fonte” in arabo), l’emirato Abu

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