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2009 - Cc-Ti

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Il tema<br />

La StraDa: fonte Di finanziamento<br />

DeL traSporto pubbLico<br />

Quasi 5 degli 8 miliardi di franchi spesi annualmente<br />

dalla Confederazione per il sistema viario<br />

vengono finanziati da tasse e imposte a destinazione<br />

vincolata, come l’imposta sugli oli minerali,<br />

la tassa sul traffico pesante, il contrassegno<br />

autostradale o la percentuale dell’IVA. I restanti<br />

miliardi provengono dalle risorse generali del budget<br />

dello Stato o dal ricorso all’indebitamento di<br />

quest’ultimo. Se tuttavia spulciamo i conti della<br />

Confederazione, notiamo che per il trasporto stradale<br />

si sono spesi meno di 3 miliardi e dunque<br />

soltanto una parte degli introiti provenienti dalla<br />

strada. E il resto?<br />

Quasi due miliardi di franchi di proventi delle tasse<br />

stradali vengono sistematicamente utilizzati per<br />

il finanziamento di altri vettori, di cui la maggior<br />

parte per i trasporti pubblici. Questo sovvenzionamento<br />

incrociato, che astrae completamente dal<br />

principio di causalità, secondo il quale ogni consumatore<br />

paga per il bene che utilizza, distorce gli<br />

incentivi e falsa la realtà dei costi dei differenti<br />

mezzi di trasporto.<br />

Occorre rivedere il concetto di finanziamento per<br />

i trasporti pubblici<br />

Una revisione dei flussi di finanziamento sarebbe<br />

giustificata alla luce della crescita costante delle<br />

spese per il sistema dei trasporti. Una revisione<br />

che dovrà basarsi su un finanziamento più rispettoso<br />

del principio di causalità. Chi genera dei costi<br />

per l’utilizzo di un servizio deve contribuire proporzionalmente<br />

al finanziamento medesimo. Questo<br />

permette inoltre, in fase decisionale, di tener<br />

conto della reale domanda per un servizio.<br />

Questo principio di causalità è applicabile anche<br />

agli enti pubblici: in un sistema federale come il<br />

nostro, è fondamentale che ogni collettività che<br />

beneficia di prestazioni, se ne assuma anche i costi.<br />

La Confederazione dovrebbe avere quale compito<br />

la costruzione, la gestione e la manutenzione<br />

delle infrastrutture di trasporto d’importanza nazionale.<br />

I Cantoni e i Comuni devono contribuire<br />

al finanziamento dei lavori di interesse regionale.<br />

E non da ultimo, non dovranno essere le generazioni<br />

future a finanziarci gli investimenti. È giusto<br />

che la generazione che costruisce un’infrastruttura<br />

si assumi il finanziamento, mentre le generazioni<br />

future parteciperanno ai costi di manutenzione<br />

e gestione.<br />

Un nuovo concetto di finanziamento si giustifica<br />

anche se si tiene presente che il 71% della rete<br />

nazionale stradale è in funzione da oltre 30 anni<br />

e che dunque presto necessiterà di lavori di sistemazione.<br />

A questi lavori si aggiungono i 134<br />

chilometri di strade nuove inerenti al progetto di<br />

completamento della rete nazionale, che dovranno<br />

essere portati a termine entro 10 anni. Negli<br />

scorsi mesi si sono inoltre delineati i contorni del<br />

progetto Ferrovia 2030 i cui costi si aggirano tra<br />

i 12 e i 21 miliardi.<br />

Per far fronte a queste spese il Governo ha già<br />

ipotizzato un aumento di 22 centesimi della tassa<br />

sul carburante. Insomma, la strada finanzia nuovamente.<br />

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