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2009 - Cc-Ti

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20% delle esportazioni rispetto al 2008 non può<br />

farci fare salti di gioia, ma va anche in un certo<br />

modo relativizzata. In primis, perché altri Cantoni,<br />

con un tessuto economico meno diversificato, se la<br />

passano molto peggio, ma anche perché il 2008,<br />

anno eccezionalmente positivo, non può costituire<br />

un termine di paragone troppo attendibile. Molto<br />

più corretto prendere come punti di riferimento il<br />

2006 o il 2007, anni comunque molto buoni. Orbene,<br />

il livello delle esportazioni delle aziende ticinesi<br />

finora registrato nel <strong>2009</strong> si attesta nella media dei<br />

valori del 2007. Si confermasse questa tendenza,<br />

potremmo farci la firma seduta stante. Sono segnali<br />

incoraggianti che non possono e non devono<br />

essere ignorati, anche se evidentemente è impossibile<br />

stilare previsioni precise sui prossimi mesi ed<br />

un peggioramento non può essere escluso. Non si<br />

tratta di fare gli ottimisti a tutti i costi, ma piuttosto<br />

di evidenziare cifre e fatti innegabili, come nel<br />

contesto delle cifre concernenti i fallimenti aziendali.<br />

Ormai a scadenza mensile ci vengono propinate<br />

indicazioni catastrofiche e drammatiche, con<br />

il <strong>Ti</strong>cino in testa al numero di fallimenti aziendali e<br />

destinato ormai ad un futuro nerissimo. Purtroppo<br />

il tema dei fallimenti è troppo complesso per essere<br />

liquidato con semplici numeri. Senza entrare nello<br />

specifico, perché sarebbe necessario un approfondimento<br />

a parte, è ad esempio opportuno ricordare<br />

che per diversi anni il <strong>Ti</strong>cino è stato in testa alle<br />

graduatorie sulla creazione di aziende, quindi in un<br />

certo senso può anche essere comprensibile che<br />

una situazione di difficoltà che giunge repentina<br />

colpisca in modo particolarmente violento aziende<br />

“giovani”. È infatti noto che i primi 5 anni sono<br />

tradizionalmente i più difficili e delicati per una<br />

nuova attività, particolarmente vulnerabile perché<br />

non ancora consolidata. Questo non significa però<br />

che dobbiamo rassegnarci ad avere un’economia<br />

votata al fallimento. La realtà del terreno dice altro.<br />

La competitività sarà anche il tema centrale sia<br />

della parte riservata ai soci che della parte pubblica<br />

della nostra prossima Assemblea generale ordinaria<br />

del 9 ottobre <strong>2009</strong>, perché è giusto condividere le<br />

riflessioni con chi è legato alla <strong>Cc</strong>-<strong>Ti</strong>, approfittando<br />

di questo importante evento annuale che costituisce<br />

un momento privilegiato di aggregazione e di conoscenza<br />

reciproca. Ovviamente auspichiamo una<br />

massiccia partecipazione ai lavori assembleari, so-<br />

prattutto per sottolineare la compattezza e la voglia<br />

di reagire del mondo imprenditoriale in un momento<br />

congiunturale particolarmente delicato. La <strong>Cc</strong>-<strong>Ti</strong> si<br />

sta impegnando su molti fronti e con varie iniziative<br />

per rappresentare ancora meglio gli interessi degli<br />

ambienti economici in generale e quelli dei propri<br />

associati in particolare. La ritrovata e non scontata<br />

unità di intenti fra tutte le associazioni economiche<br />

è un segnale forte e sottolinea la ferma volontà di<br />

stimolare il mondo politico verso quelle riforme che<br />

riteniamo necessarie per garantire che chi produce<br />

ricchezza possa continuare a farlo. Inoltre, la <strong>Cc</strong>-<strong>Ti</strong><br />

sta lavorando con grande dedizione per migliorare<br />

non solo i rapporti con i propri associati, ma anche<br />

cercando di promuovere la costituzione di una rete<br />

che metta in contatto diretto i nostri soci. È un<br />

elemento che va aggiungersi al potenziamento dei<br />

servizi in senso lato messo in opera negli ultimi<br />

due anni e che sta dando frutti molto interessanti.<br />

La scelta di offrire corsi di formazione mirati<br />

e ritagliati sulle esigenze pratiche delle aziende,<br />

di organizzare eventi che forniscono informazioni<br />

concrete ed immediatamente spendibili, di essere<br />

quotidianamente presenti nelle aziende attraverso<br />

consigli ed assistenza, si è rivelata azzeccata ed<br />

i numeri ci premiano. Toccherà all’Assemblea dei<br />

soci esprimere l’approvazione per la linea adottata<br />

e manifestare proposte che possano fungere da<br />

stimolo per migliorare ulteriormente la posizione<br />

della nostra <strong>Cc</strong>-<strong>Ti</strong>.<br />

Nella parte pubblica, gli interventi e le discussioni<br />

verteranno sulle varie prospettive della competitività,<br />

vista da parte dello Stato, di un’importante<br />

azienda nazionale ed internazionale e del più importante<br />

“Think-Tank” elvetico. Per parlare di sviluppo<br />

aziendale e territoriale, due aspetti che sono<br />

praticamente inscindibili, diamo quindi il benvenuto<br />

alla Consigliera di Stato e Direttrice del Dipartimento<br />

delle finanze e dell’economia, On. Laura<br />

Sadis, a Guido Garrone Direttore del Dipartimento<br />

Network and Informatics di Swisscom SA, membro<br />

del Board del Gruppo e co-fondatore di Fastweb in<br />

Italia e a Thomas Held, Direttore della Fondazione<br />

Avenir Suisse.<br />

Vi attendiamo numerosi il 9 ottobre <strong>2009</strong>.<br />

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