2009 - Cc-Ti
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Commercio estero<br />
Pagine a cura di Osec <strong>Ti</strong>cino<br />
La Svizzera si piazza seconda tra le migliori piazze<br />
economiche<br />
Secondo un’indagine della società di consulenza Ernst &<br />
Young, la Svizzera segue la Germania come migliore piazza<br />
economica al mondo. Gli investitori esteri ne apprezzano la<br />
stabilità politica, la sicurezza giuridica, la qualità della vita<br />
e il clima sociale. Anche l’amministrazione e la contabilità,<br />
la logistica, la distribuzione e il marketing ottengono voti<br />
alti. Inoltre, la maggioranza degli interpellati ritiene che la<br />
Svizzera offra le migliori premesse per superare al meglio<br />
gli effetti della crisi globale.<br />
La capacità d’innovazione è invece considerata solo discreta,<br />
in quest’ambito la Svizzera si piazza quinta dopo<br />
Cina, USA, Germania e India. Il nostro paese perde terreno<br />
anche per quanto riguarda l’attrattiva fiscale: figura<br />
ora all’11° posto, mentre risultava quarta nella precedente<br />
indagine del 2007.<br />
Oltre alla Germania e alla Svizzera, le migliori dieci piazze<br />
economiche si trovano nei seguenti paesi: USA, Francia,<br />
Gran Bretagna, Cina, India, Paesi Bassi, Russia e Irlanda.<br />
Comunicato stampa Ernst & Young: “La Suisse est une<br />
localisation très attrayante pour les investisseurs étrangers”<br />
www.ey.com/Publication/vwLUAssets/La_Suisse_est_<br />
une_localisation_très_attrayante_pour_les_investisseurs_étrangers/$FILE/<strong>2009</strong>0921_Communiqué%20de%20<br />
presse_final.pdf<br />
Indagine “Switzerland and Europe in the eyes of international<br />
managers”<br />
www.ey.com/Publication/vwLUAssets/Switzerland_<br />
<strong>2009</strong>/$FILE/Switzerland%20<strong>2009</strong>_Final.pdf<br />
I costi del lavoro nel confronto internazionale<br />
Secondo un’indagine dell’istituto dell’economia tedesca<br />
(Institut der deutschen Wirtschaft IW), i costi del lavoro<br />
nell’industria manifatturiera nei paesi industrializzati<br />
dell’Europa occidentale rimangono i più elevati al mondo,<br />
ma negli ultimi anni sono aumentati solo minimamente<br />
nel confronto internazionale. La ricerca indica che nell’anno<br />
2008, l’ora lavorativa più cara di un salariato dell’industria<br />
manifatturiera è stata riscontrata in Norvegia con<br />
40.30 euro, seguita da Belgio (EUR 36.60) e Svizzera<br />
(EUR 34.78). Oltre la soglia dei 30 euro si trovano anche<br />
i valori in Svezia (34.66), Danimarca (34.09), Germania<br />
(33.58; Germania dell’Ovest: 35.22; Germania dell’Est:<br />
20.75), Francia (33.23), Paesi Bassi (32.20), Lussemburgo<br />
(31.61), Austria (31.40) e Finlandia (31.16). I costi minori<br />
a livello europeo risultano in Bulgaria (2.18), Romania<br />
(3.52), Lettonia (5.22), Lituania (5.62), Polonia (7.02), Repubblica<br />
Slovacca (7.25), Estonia (7.27), Ungheria (7.52),<br />
Repubblica Ceca (8.81), Portogallo (9.38) e Malta (9.65).<br />
I costi del lavoro nell’industria manifatturiera sono aumentati<br />
solo minimamente tra il 2000 e il 2008. Il paese più<br />
disciplinato risulta essere il Giappone con un incremento<br />
dello 0,7% in otto anni. A livello europeo, la Svizzera controlla<br />
al meglio lo sviluppo di tali costi (+2,0%), seguita da<br />
Germania dell’Ovest (+2,3%) e Germania dell’Est (+2,4%),<br />
Austria (+2,7), Belgio (+2,9%), Lussemburgo (+3,1%),<br />
Portogallo (+3,2%, Francia (+3,4%) e Italia (+35). Negli<br />
USA si denota una crescita del 3,7%, mentre gli incrementi<br />
maggiori si rilevano in Romania (+21,7%), Lettonia<br />
(+14,9%) ed Estonia (+12,6%).<br />
42 <strong>Ti</strong>cino Business<br />
Comunicato stampa dell’Institut der deutschen Wirtschaft<br />
Köln (IW) “Arbeitskosten international: Deutschland bleibt<br />
teuer”<br />
www.iwkoeln.de/Portals/0/pdf/pm37_09.pdf<br />
Allegato al comunicato stampa: “Arbeitskosten international”<br />
www.iwkoeln.de/Portals/0/pdf/pm37_09iwd.pdf<br />
Misure di stabilizzazione congiunturale della<br />
Confederazione a favore del commercio estero<br />
Da questa primavera, l’Osec attua una serie di misure per<br />
incentivare le esportazioni svizzere, tra cui le piattaforme<br />
export “cleantech” e “sanità” nonché i progetti realizzati<br />
nell’ambito del fondo speciale sembrano riscontrare un particolare<br />
successo. Tali misure mirano a sostenere gli ordinativi<br />
e l’occupazione in Svizzera, soprattutto nell’ambito delle<br />
esportazioni. I mezzi supplementari annuali di 5 milioni di<br />
franchi attribuiti all’Osec per il <strong>2009</strong> e il 2010 andranno a<br />
beneficio delle imprese svizzere sotto forma di servizi offerti<br />
in collaborazione con terzi.<br />
L’Osec ha fornito consulenze sull’export a oltre 400 imprese<br />
nel corso di diversi eventi. Le consulenze paese hanno riscontrato<br />
un vivo interesse, con 124 aziende accolte durante<br />
questi incontri. Inoltre, missioni economiche sono state effettuate<br />
in Russia e in Cina. Le numerose attività svolte sono<br />
riscontrabili anche su internet: 600 leads sono stati aggiunti<br />
al sito www.osec.ch. Fornitori di servizi svizzeri beneficeranno<br />
direttamente del 90% dei fondi messi a disposizione<br />
dell’Osec per indagini, ricerche d’esperti, organizzazione di<br />
eventi e di missioni. Le altre 23 manifestazioni previste entro<br />
la fine dell’anno comprendono eventi su paesi e su rami<br />
d’esportazione, fact finding missions in Ucraina, presso la<br />
Banca mondiale a Washington e presso la Banca europea<br />
per la ricostruzione e lo sviluppo a Londra. Un’altra novità<br />
è costituita dal nuovo strumento “Online Fit4Export”, che<br />
permette alle imprese svizzere di valutare in modo semplice<br />
e rapido la propria capacità di esportare.<br />
Nell’ambito della piattaforma export “cleantech”, oltre 100<br />
imprese svizzere appoggiano lo Swiss Village, il centro svizzero<br />
per le tecnologie ambientali e le energie rinnovabili<br />
di alta punta che sorgerà nella prima eco-città al mondo<br />
a Masdar, vicino ad Abu Dhabi (cfr. edizione di settembre<br />
<strong>2009</strong> di <strong>Ti</strong>cino Business). Inoltre, numerosi fornitori di servizi<br />
in ambito sanitario traggono vantaggio dalla piattaforma<br />
export “sanità”, tra cui le cliniche universitarie e private.<br />
Sotto il marchio mantello “Swiss Health”, attirano con uno<br />
sforzo comune la richiesta internazionale per medicina di<br />
alta punta in Svizzera.<br />
Ulteriori informazioni sulle misure attuate dall’Osec:<br />
www.osec.ch/stabilizzazione<br />
Osec<br />
Corso Elvezia 16<br />
Casella postale 5399 - CH-6901 Lugano<br />
Tel. +41 91 911 51 35/37<br />
Fax +41 91 911 51 39<br />
info.lugano@osec.ch<br />
www.osec.ch