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2009 - Cc-Ti

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un’età di pensionamento basata sull’anno di nascita a<br />

partire dalla quale si ha diritto alla rendita completa.<br />

Chi decidesse di andare in pensione prima della propria<br />

età pensionabile, definita per ogni anno di nascita<br />

in funzione alla speranza di vita, dovrebbe accettare<br />

delle riduzioni della rendita di vecchiaia. Chi invece<br />

scegliesse di lavorare più a lungo, avrebbe diritto a<br />

una rendita superiore. Per tenere conto di carriere e<br />

curricula differenti occorrerà considerare in futuro come<br />

criterio determinante il numero di anni di contribuzione,<br />

che premierà pertanto coloro che sono entrati<br />

precocemente nel mondo del lavoro. A questo scopo<br />

bisognerebbe tuttavia conteggiare gli anni di contribuzione<br />

già a partire dal 16° e non come invece avviene<br />

oggi, solo a partire dal 20° anno di età. Occorrerebbe<br />

infine adattare – ossia aumentare leggermente - anche<br />

gli anni di contribuzione, analogamente all’età di pensionamento,<br />

alla speranza di vita in funzione all’anno<br />

di nascita.<br />

3. Piccole ma efficaci correzioni<br />

Nel corso della prossima riforma dell’AVS si potrebbero<br />

inoltre decidere una serie di correttivi e misure per<br />

ricondurre l’AVS al suo scopo originario: la previdenza<br />

per la vecchiaia. Rientrano in questo contesto in particolare<br />

prestazioni a favore dei figli estranee al sistema<br />

ed esoneri inutili dai contributi, ad esempio per gli<br />

studenti o le persone con redditi di capitale. Queste<br />

correzioni avrebbero il potere di ridurre le uscite aumentando<br />

al contempo le entrate dell’AVS.<br />

4. Reintroduzione del «bilancio tecnico» quale<br />

strumento di monitoraggio<br />

L’indagine di Avenir Suisse chiede infine la reintroduzione<br />

del «bilancio tecnico». Questo strumento introdotto<br />

insieme all’AVS rappresentava il preventivo delle<br />

entrate e delle uscite di questa previdenza sociale,<br />

calcolato sul lungo termine. Criticato come superfluo<br />

dai sostenitori del sistema di ripartizione degli oneri,<br />

esso fu abolito nel 1964. Nell’ottica attuale, questa<br />

decisione è da considerarsi errata, in quanto essa tiene<br />

conto del principio dell’assicurazione intergenerazionale<br />

ed è necessaria per gestire il finanziamento dell’AVS<br />

a lungo termine.<br />

Articolo inspirato alla pubblicazione:<br />

«Die AHV – eine Vorsorge mit Alterungsblindheit»,<br />

edizioni NZZ libro, 184 pagine; CHF 33.di<br />

Christina Zenker e Katja Gentinetta,<br />

prefazione di Monika Bütler.<br />

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