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2009 - Cc-Ti

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Attualita`<br />

di Katja Gentinetta e Daniela Lepori, Avenir Suisse<br />

22 <strong>Ti</strong>cino Business<br />

avs: solo 61 aNNi, ma seNza riforme<br />

coN uN’aspettativa Di vita limitata<br />

L’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) è la principale<br />

opera sociale del nostro paese. Essa è stata<br />

introdotta tardi rispetto ad altri paesi dell’OCSE: la<br />

legge sull’AVS è entrata infatti in vigore in Svizzera<br />

nel 1948. L’AVS ha avuto un’introduzione titubante<br />

a livello politico ma è stata seguita da un’incessante<br />

espansione.<br />

Oggigiorno sebbene il costante aumento delle spese<br />

all’interno dell’AVS costituisca un problema ormai riconosciuto<br />

e la lacuna di finanziamento provocata dallo<br />

sviluppo demografico sia stata documentata a più<br />

riprese, dopo la 10 a revisione dell’AVS del 1995 non<br />

sono più state varate nuove riforme. Tutti i tentativi<br />

politici di ridurre le uscite mediante piccole correzioni<br />

o per esempio di allineare l’età di pensionamento<br />

delle donne a quella degli uomini hanno rappresentato<br />

un fallimento. Sebbene l’invecchiamento della popolazione<br />

sia stato un tema molto presente nell’opinione<br />

pubblica negli ultimi anni, l’aumento dell'aspettativa<br />

di vita non è mai stato un argomento centrale nella<br />

storia dell’AVS. Alcuni moniti e proposte isolate – come<br />

ad esempio quella dell’ormai ex Consigliere federale<br />

Pascal Couchepin di innalzare l’età di pensionamento<br />

a 67 anni – hanno suscitato scalpore o sono state<br />

ignorate a livello politico.<br />

Possiamo dire infatti che l’AVS si trova infatti confrontata<br />

con una nuova sfida storica. Cifre alla mano, a<br />

pochi anni dalla sua introduzione gli uomini percepivano<br />

mediamente la loro rendita di vecchiaia per 12,<br />

le donne per 14 anni: oggi la durata di riferimento<br />

della rendita di vecchiaia è aumentata di circa sette<br />

anni. Anche a causa dell’andamento regressivo del<br />

tasso di natalità, sempre meno salariati lavorano per<br />

sostenere un numero sempre maggiore di pensionati.<br />

Inizialmente il numero di occupati che finanziavano<br />

una singola rendita era di 6,5, oggi tale rapporto è<br />

pari appena a 3,7. Dallo sviluppo demografico emerge<br />

dunque per l’AVS la necessità di attuare dei correttivi<br />

per cercare di rimettere in sesto questa situazione di<br />

squilibrio.<br />

Le proposte di riforma dell’AVS avanzate dall’ultima<br />

pubblicazione di Avenir Suisse si orientano alle esperienze<br />

maturate in paesi come la Svezia, la Germania,<br />

l’Inghilterra e gli Stati Uniti e partono inoltre dal<br />

presupposto che il sistema dei tre pilastri della previdenza<br />

per la vecchiaia adottato dalla Svizzera - che<br />

rappresenta un vero e proprio modello ideale perché<br />

ripartisce in modo equilibrato i vari rischi della previdenza<br />

- non debba venir modificato in quanto tale.<br />

Ciò nonostante l’AVS necessita, in particolare a fronte<br />

dello sviluppo demografico in corso, di una serie di<br />

misure correttive per rimanere finanziabile a lungo<br />

termine in quanto «assicurazione intergenerazionale».<br />

Ecco riassunte le proposte di riforma avanzate<br />

da Avenir Suisse:<br />

1. Adeguamento «a piccoli passi» dell’età di<br />

pensionamento alla speranza di vita<br />

L’AVS deve essere adeguata prima di tutto in modo<br />

mirato allo sviluppo demografico. A questo scopo<br />

occorre adattare in modo flessibile l’età di pensionamento<br />

all’evoluzione dell’aspettativa di vita. Si tratta<br />

di adeguarla il più rapidamente possibile in funzione<br />

dell’anno di nascita. Nel caso di una simile riforma<br />

l’età AVS aumenterebbe soltanto di 1-2 mesi ogni<br />

anno e rimarrebbe dunque entro i margini di fluttuazione<br />

individuali. Se un simile adeguamento dovesse<br />

avvenire già nel 2011, l’età di pensionamento a 67<br />

anni entrerebbe in vigore soltanto nel 2026, ossia per<br />

l’anno di nascita 1959. Questo sistema avrebbe effetti<br />

pressoché impercettibili soprattutto per le persone<br />

prossime al pensionamento. Ciò nonostante, un simile<br />

adeguamento incrementale permetterebbe già di alleggerire<br />

sensibilmente la situazione finanziaria della<br />

previdenza.<br />

2. Flessibilizzazione dell’età di pensionamento nel<br />

rispetto degli anni di contribuzione<br />

Al contempo occorre prendere sul serio l’esigenza di<br />

una flessibilizzazione dell’AVS: si tratta di definire

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