2009 - Cc-Ti

Il tema
Intervista di Lisa Pantini con il Dott. Edgardo Cardani, Direttore dell’azienda Giorgio Armani SpA - Swiss Branch
8 Ticino Business
il tiCino è sempre e Comunque terra
Fertile per le pmi, anChe per noi
Quali sono i vantaggi competitivi del Ticino per un
marchio internazionale quale Armani ?
“I vantaggi competitivi offerti dal Ticino sono la naturale
conseguenza di un Sistema-Paese sicuramente
efficiente e che riesce a coniugare in modo ottimale
istanze sociali ed esigenze aziendali. Volendo declinare
nello specifico quanto sopra espresso direi che la
lista dei vantaggi potrebbe comprendere tra gli altri:
• una qualità dei servizi pubblici decisamente elevata,
• un sistema bancario ed assicurativo evoluto,
• una sindacalizzazione consapevole delle esigenze
aziendali,
• una posizione strategica in Europa,
• una cultura del servizio presente a tutti i livelli della
Pubblica Amministrazione,
• una presenza di aziende provenienti da tutto il
mondo con una conseguente crescita della cultura
manageriale,
• una notevole specializzazione nel settore logistico,
• contatti semplici veloci e diretti con le varie Autorità
ed Enti Pubblici.
Quest’ultimo punto è particolarmente rilevante in
quanto consente al management aziendale di concentrarsi
sul business piuttosto che nel disbrigo di
pratiche burocratiche o in estenuanti relazioni con
le Istituzioni avendo tra l’altro la certezza di risposte
chiare ed in tempi decisamente contenuti”.
Può fare un bilancio della vostra presenza nel
Cantone alla luce della recessione economica?
“La presenza del Gruppo Armani nel Cantone data
ormai dal 2001 ed in questi anni si è consolidata
sino a raggiungere un organico di circa 140 unità ed
una cifra d’affari che sfiora il miliardo di franchi. Non
esistendo la prova contraria è difficile valutare quanto
ed in quale entità la presenza nel Cantone abbia o
meno attutito od aggravato gli effetti della recessione
economica. Trattandosi di un fenomeno mondiale
direi che l’ubicazione non è particolarmente rilevante
se non per i vantaggi già sopra indicati legati all’efficienza
del Sistema-Paese che in questa delicata fase
congiunturale ha in ogni modo cercato di essere ancora
più sensibile alle problematiche aziendali”.
Cosa potrebbe fare ancora il Cantone per
aumentare i fattori d’attrattività per le imprese
straniere?
“Difficile rispondere ad una simile domanda anche
perché da un punto di vista meramente operativo la
situazione attuale, per le ragioni suesposte, si presenta
già sicuramente favorevole. Un elemento che
forse oggi limita o fa sorgere comunque non pochi
quesiti sulla opportunità di scegliere il Cantone quale
base per le proprie attività è legata all’incertezza
delle normative che regolano i rapporti tra la Svizzera
in genere ed i Paesi della Comunità Europea sia per
quanto attiene alle aziende che alle singole persone
fisiche. Si tratta di un limite di non lieve entità in
quanto i dubbi che ne conseguono, uniti all’entità
degli investimenti necessari per una decisione di relocation
delle proprie attività, rappresentano un freno
tutt’altro che trascurabile.
Per contro, comunque, proposte quali quella di ridurre
l’aliquota dell’imposta sul reddito delle persone
giuridiche dal 9% al 8,5% - sottoposta agli elettori
con un Referendum - od iniziative tendenti al miglioramento
della rete viaria in un'area che fa della
logistica una delle sue peculiarità, contribuirebbero
ad aumentare l’appeal del Cantone nei confronti di
potenziali new entry stranieri”.