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lezione precorso biologia 2.pdf

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DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA<br />

Secondo il dogma centrale della <strong>biologia</strong>, il DNA dirige la<br />

sintesi del RNA che a sua volta guida la sintesi delle<br />

proteine. Tuttavia il flusso unidirezionale di informazioni<br />

ipotizzato da questo dogma ( DNA RNA Proteine )<br />

non riflette il ruolo che svolgono le proteine stesse nel<br />

facilitare il flusso di informazioni.<br />

Un modo più esatto di rappresentare la relazione che nelle<br />

cellule lega la sintesi del DNA dell’RNA e delle proteine è il<br />

seguente:<br />

DNA RNA proteine


immagine estratta dal cromosoma umano 20, che ha<br />

63.644.868 paia di basi cromosomiche,<br />

rappresentato con le lettere A C G T, e con dei punti<br />

per le sezioni apparentemente inutilizzate.


Alcuni dati illustrati presi dal sito di 23andMe, l'azienda<br />

americana che mappa il genoma umano a chiunque<br />

voglia, per meno di mille dollari


IL CODICE GENETICO<br />

L’RNA messaggero trasferisce le informazioni dal DNA<br />

utilizzando un codice genetico a tre lettere<br />

Codice a triplette in cui gruppi di tre nucleotidi vengono letti<br />

A partire da uno specifico punto d’inizio.<br />

• Ogni tripletta forma un codone ( 4 3 = 64 combinazioni)<br />

• Dei 64 possibili codoni del codice genetico ,<br />

• 61 specificano aminoacidi e tre sono codoni di arresto<br />

UUU<br />

UUC<br />

UUA<br />

UUG<br />

Il 1° codone determina il modulo di lettura “ reading frame”<br />

Es. modulo di lettura :


IL CODICE GENETICO E TRADUZIONE<br />

Quanti nucleotidi occorrono per codificare 20 aminoacidi ?<br />

• Una sequenza di 3 basi (tripletta o codone) codifica<br />

un aminoacido.<br />

• Tre codoni (TAA, TAG, TGA) codificano lo "STOP",<br />

ovvero la fine della proteina.<br />

• ATG codifica la metionina ma indica anche l'inizio<br />

della regione codificante della proteina.<br />

• La sequenza aminoacidica di una proteina è definita da<br />

una sequenza lineare di triplette codificanti contigue.


IL CODICE GENETICO E TRADUZIONE<br />

il codice genetico e’ degenerato :<br />

ad un singolo aa può corrispondere più di un codone<br />

Metionina e Triptofano hanno un solo codone<br />

aa con codoni multipli:<br />

La differenza tra i vari codoni generalmente riguarda la terza base<br />

(estremità 3’).<br />

Le prime 2 lettere sono le principali determinanti della specificità<br />

Crick postulò che la 3a base della maggior parte dei codoni si appaia<br />

in modo piuttosto “libero” e per questo si dice che le terze basi di tali<br />

codoni oscillano<br />

La base oscillante del codone appaiandosi debolmente permette la<br />

rapida dissociazione del tRNA dal suo codone durante la sintesi<br />

proteica


IL CODICE GENETICO E TRADUZIONE<br />

Per ciascuno dei 20 aa esiste almeno una specifica<br />

molecola di tRNA.<br />

Le molecole di tRNA sono costituite da ca. 75-80 nt<br />

Estremità 3’ CCA costituisce il sito di legame dell’aa<br />

La parte centrale della molecola contiene l’anticodone,<br />

punto di contatto con l’mRNA (sequenza complementare)


IL CODICE GENETICO E TRADUZIONE<br />

In che modo una molecola di t RNA può combinarsi con il corretto aa?<br />

Grazie all’azione di enzimi attivanti detti aminoacil-tRNA sintetasi<br />

Ogni aminoacil-tRNA sintetasi è specifico per un determinato aa<br />

e per il corrispondente t RNA.<br />

L’enzima reagisce con una molecola di ATP catalizzando il<br />

trasferimento dell’aa dall’AMP al nt 3’ del t RNA


RIBOSOMI E SINTESI PROTEICA<br />

I ribosomi sono indispensabili per la traduzione dell’informazione<br />

genetica in una catena polipeptidica<br />

Il ribosoma si lega alla molecola di mRNA che deve tradurre<br />

e contiene due siti di legame per i tRNA : sito P e sito A<br />

Trascrizione dei vari tipi di RNA (2) che nei ribosomi (3) traducono<br />

l’informazione genetica nella sintesi delle proteine


RIBOSOMI E SINTESI PROTEICA<br />

La sintesi proteica o traduzione si realizza attraverso tre fasi<br />

in cui le reazioni sono catalizzate da proteine ribosomiche :<br />

inizio, allungamento e terminazione<br />

INIZIO :<br />

1. Formazione di un complesso di inizio costituito da una subunità<br />

ribosomiale minore legata al codone d’inizio (AUG) sulla catena<br />

dell’mRNA e ad una molecola di tRNA portante il primo aa<br />

( Met = metionina).<br />

2. La subunità ribosomica maggiore si unisce al complesso di inizio<br />

ed il sito P del ribosoma ospita la prima molecola di t RNA + Met<br />

mentre il sito A si trova in corrispondenza del secondo codone<br />

dell’mRNA .<br />

3. Un gruppo di proteine dette fattori di inizio (eIF-n, eIF-2 che lega<br />

il cappuccio dell’mRNA) partecipano alla direzione del processo<br />

utilizzando l’energia fornita dal GTP.


RIBOSOMI E SINTESI PROTEICA<br />

ALLUNGAMENTO<br />

La sintesi proteica procede dall’estremità N-terminale verso<br />

l’estremità C-terminale.<br />

Il ribosoma si sposta lungo l’mRNA in direzione 5’-3’<br />

Il tRNA carico dell’aa corrispondente al secondo codone<br />

dell’mRNA entra nel sito A libero.<br />

La subunità maggiore catalizza il legame peptidico tra l’aa nel<br />

sito P e quello nel sito A.<br />

L’allungamento della catena<br />

avviene legando il polipeptide<br />

nascente al residuo<br />

amminoacido presente sul<br />

tRNA entrante.


TERMINAZIONE<br />

RIBOSOMI E SINTESI PROTEICA<br />

La traduzione si arresta con il codone di STOP – UAA, UAG o<br />

UGA. Questi codoni legano il fattore di rilascio eRF che riconosce<br />

tutte tre le triplette e promuove il legame di una molecola di<br />

acqua piuttosto che di un aa comportando la separazione dal<br />

ribosoma della proteina.<br />

La presenza dei polisomi aumenta la velocità di sintesi proteica.


RIBOSOMI E SINTESI PROTEICA<br />

Una sequenza segnale<br />

indirizza il polipeptide nel<br />

reticolo endoplasmatico rugoso<br />

La proteina contenente gli aa<br />

segnale penetra nel ER dove<br />

viene completato<br />

l’allungamento.<br />

Quando completata, la proteina<br />

viene liberata nel citosol.


LE MUTAZIONI GENETICHE<br />

Una mutazione è un’alterazione irreversibile ed ereditabile<br />

della sequenza nucleotidica del DNA quindi dell’informazione<br />

genetica.<br />

Errori non corretti che si verificano nella replicazione del DNA<br />

associata la produzione dei gameti hanno un importanza<br />

fondamentale per l’evoluzione.<br />

L’evoluzione si basa sulle mutazioni genetiche favorevoli a<br />

cambiamenti adattativi delle specie.<br />

In base all’entità dell’alterazione possiamo dividere le mutazioni<br />

in due categorie :<br />

Le mutazioni puntiformi : mutazioni che causano la<br />

trasformazione di un gene a causa della sostituzione di singoli<br />

nucleotidi<br />

Le mutazioni cromosomiche : cambiamento della posizione o<br />

della direzione di un segmento di DNA.


LE MUTAZIONI PUNTIFORMI<br />

1. Mutazioni silenti : sostituzione di paia di basi che permettono di<br />

codificare per lo stesso aminoacido<br />

(es. AGU -> AGC comunque codifica l’aminoacido serina)<br />

Queste mutazioni sono<br />

importanti per spiegare<br />

la diversità genetica non<br />

espressa in caratteri<br />

fenotipici.<br />

2. Mutazioni di senso : sostituzione di basi che possono modificare il<br />

messaggio genetico e nella proteina codificata un aminoacido viene a<br />

sostiturne un altro<br />

Es. allele per la globina<br />

umana causa<br />

dell’anemia faciforme.<br />

In condizioni di<br />

omozigosi recessiva<br />

causa malformazioni<br />

agli eritrociti che in<br />

presenza di basse<br />

pressioni di ossigeno<br />

collassano assumendo<br />

la caratteristica forma a<br />

falce<br />

LE MUTAZIONI GENETICHE


LE MUTAZIONI PUNTIFORMI<br />

LE MUTAZIONI GENETICHE<br />

3. Mutazioni non senso : crea un codone di STOP dove non c’era.<br />

Hanno effetti distruttivi molto piu frequenti delle mutazioni di senso.<br />

4. Mutazioni per spostamento della griglia di lettura<br />

inserimento/cancellazione può causare uno spostamento (shift) di tutta<br />

la sequenza


LE MUTAZIONI GENETICHE<br />

MUTAZIONI CROMOSOMICHE<br />

I cromosomi possono subire delle rotture durante il processo di<br />

replicazione e riunione non corrette di parti di cromosomi.<br />

I filamenti di DNA possono quindi contenere delle mutazioni<br />

macroscopiche :<br />

(a) De<strong>lezione</strong> : cancellazione di un tratto di DNA.<br />

(b) Duplicazione : cromosomi omologhi si rompono in punti<br />

diversi e si riuniscono ognuno con il partner dell’altro (un<br />

segmento avrà una de<strong>lezione</strong> mentre l’altro una duplicazione).<br />

(c) Inversione : inversione di un tratto di DNA rispetto al resto.<br />

(d)Translocazione : scambio di grandi tratti di DNA

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