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Controllo della droga Affidabilità di utilizzo nella ... - Farmaciaunina2.it

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<strong>Controllo</strong> <strong>della</strong> <strong>droga</strong> <strong>Affidabilità</strong> <strong>di</strong> <strong>utilizzo</strong> <strong>nella</strong> pratica terapeutica<br />

interesse scientifico, economico e legislativo<br />

comprende una serie <strong>di</strong> esami che servono a determinare l’identità e la<br />

qualità del prodotto e certificare la sua risposta agli standard <strong>di</strong> legge.<br />

DROGA<br />

sicurezza efficacia<br />

costante riproducibilità degli effetti farmacologici


<strong>Controllo</strong> <strong>della</strong> <strong>droga</strong><br />

Identità<br />

idoneità all’uso<br />

affidabilità<br />

efficacia<br />

Qualità<br />

qualità sensoriale<br />

complesso delle caratteristiche organolettiche<br />

molteplicità <strong>di</strong> elementi che insieme concorrono alla sod<strong>di</strong>sfazione delle<br />

esigenze espresse ed inespresse del cliente.<br />

sicurezza<br />

garanziachelapiantautilizzatasiariconosciutacomesicuraechesia<strong>della</strong><br />

specie/varietà contenente le sostanze funzionali necessarie.<br />

salubrità<br />

1. assenza <strong>di</strong> contaminazione microbica<br />

2. assenza <strong>di</strong> contaminazione chimica<br />

3. assenza <strong>di</strong> contaminazione da corpi estranei<br />

qualità chimico-biologica<br />

composizione quali-quantitativa del contenuto in sostanze funzionali


Siti <strong>di</strong> approvvigionamento <strong>di</strong> una DROGA<br />

piante spontanee<br />

piante coltivate<br />

qualità variabile<br />

La coltivazione <strong>di</strong> piante me<strong>di</strong>cinali<br />

quasi totalità delle specie in commercio<br />

Elementi limitanti<br />

• Elevato costo manodopera<br />

• Difficoltà nel reperire il materiale vivaistico<br />

ha permesso miglioramenti quantitativi e qualitativi<br />

Quando è preferibile l’ottenimento delle droghe da specie spontanee?<br />

1. I popolamenti naturali interessano aree non impervie e facilmente accessibili<br />

2. Scarsa richiesta del mercato<br />

3. Difficile coltivazione<br />

4. Costi elevati


Droghe provenienti da piante spontanee o coltivate: vantaggi e svantaggi<br />

Piante spontanee Piante coltivate<br />

Disponibilità In <strong>di</strong>minuzione In aumento<br />

<strong>Controllo</strong> <strong>di</strong> qualità Scarso Elevato<br />

Identificazione botanica Non sempre atten<strong>di</strong>bile Atten<strong>di</strong>bile<br />

Rifornimento Instabile Stabile<br />

Resistenza ai parassiti Maggiore Minore<br />

Miglioramento genetico Non possibile Possibile<br />

Manipolazione agronomica Non possibile Possibile<br />

Manipolazione post-raccolta Non accurata ed imme<strong>di</strong>ata Imme<strong>di</strong>ata<br />

Raccolta Manuale Meccanica<br />

adulterazione possibile impossibile


materiali da pianta me<strong>di</strong>cinale<br />

mancanza <strong>di</strong> omogeneità procedure per un corretto campionamento<br />

Campionamento <strong>di</strong> materiali in bulk<br />

Ispezionare il contenuto <strong>di</strong> ogni singolo imballaggio<br />

<strong>Controllo</strong> delle con<strong>di</strong>zioni fisiche <strong>di</strong> imballaggio<br />

Lotto da 5 campioni Lotto da 6-50 campioni<br />

1 unità 5 unità<br />

verifica <strong>di</strong> eventuali <strong>di</strong>fetti influenzanti<br />

la qualità e la stabilità del contenuto<br />

Lotto da n° > 50 campioni<br />

10% del n° campioni


Ispezionare il contenuto <strong>di</strong> ogni contenitore<br />

<strong>Controllo</strong> <strong>di</strong>:<br />

verifica <strong>della</strong> conformità<br />

con la specifica monografia FU<br />

- Caratteristiche organolettiche (aspetto, colore, odore)<br />

- Modo in cui il materiale si presenta (intero, tagliato, frantumato, compresso)<br />

- Uniformità, presenza <strong>di</strong> corpi estranei o altri segni <strong>di</strong> deterioramento<br />

- Presenza <strong>di</strong> insetti<br />

- Presenza <strong>di</strong> parti provenienti da un contenitore <strong>di</strong> bassa qualità o rovinato<br />

contenitore<br />

parte superiore<br />

parte me<strong>di</strong>ana<br />

parte inferiore<br />

3 campioni <strong>di</strong> massa uniforme<br />

mix<br />

Campione unico<br />

Granulometria<br />

Identità e impurezze<br />

Umi<strong>di</strong>tà relativa e ceneri<br />

Titolo dei principi attivi<br />

Campione me<strong>di</strong>o<br />

Campione finale<br />

medesima procedura


Campione finale<br />

Scopi:<br />

categorizzazione<br />

Esame macroscopico<br />

Esame microscopico<br />

1. Verificare eventuali sofisticazioni;<br />

2. Accertare deterioramenti;<br />

3. Controllare l’attività biologica.<br />

Esame dei caratteri morfologici<br />

Esame visivo<br />

Esame dei caratteri organolettici<br />

Standard <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong> campioni<br />

autenticati con qualità conforme ai<br />

requisiti <strong>di</strong> farmacopea


controllo morfologico<br />

Spesso le droghe vegetali corrispondono morfologicamente alla descrizione<br />

farmacognostica ma gli effetti farmacologici non sono sufficienti per una loro utilizzazione<br />

in campo terapeutico.<br />

Cause:<br />

1. Raccolta <strong>della</strong> <strong>droga</strong> in periodo <strong>di</strong>verso dal tempo balsamico;<br />

2. Presenza <strong>nella</strong> <strong>droga</strong> <strong>di</strong> parti <strong>della</strong> pianta con minor contenuto o prive <strong>di</strong> principi<br />

attivi;<br />

3. Invecchiamento eccessivo <strong>della</strong> <strong>droga</strong>;<br />

4. Cattiva conservazione;<br />

5. Presenza <strong>di</strong> chemotipi che vengono confusi con la specie officinale


controllo morfologico<br />

Esame visivo<br />

Uragoga ipecacuanha<br />

• emetico<br />

• espettorante<br />

ricerca<br />

ra<strong>di</strong>ce<br />

i caratteri botanici identificativi <strong>della</strong> pianta e in<br />

particolare <strong>della</strong> <strong>droga</strong><br />

gli elementi <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione rispetto ad altre<br />

specie dello stesso genere<br />

anelli meno<br />

<strong>di</strong>stanziati e<br />

più marcati<br />

≠<br />

Uragoga granatensis


Morfologia allo stato secco delle droghe vegetali<br />

Ra<strong>di</strong>ce: parte sotterranea <strong>della</strong> pianta, serve per fissare la pianta al terreno.<br />

assenza: gemme, foglie, no<strong>di</strong> ed interno<strong>di</strong><br />

morfologia allo stato secco: forma cilindrica o conica, grinzose, senza no<strong>di</strong> e senza<br />

traccia <strong>di</strong> licheni in superficie<br />

Rizomi: fusti sotterranei cilindrici, più o meno rigonfi, carnosi, recanti<br />

piccole squame che danno impianto a foglie, ra<strong>di</strong>ci e gemme.<br />

morfologia allo stato secco: corpo cilindrico allungato che mostra<br />

impronte e cicatrici <strong>di</strong> foglie, germogli e ra<strong>di</strong>ci.<br />

Tuberi: organi sotterranei (fusti, rizomi, ra<strong>di</strong>ci, foglie)<br />

morfologia allo stato secco: corpo sferoidale con <strong>di</strong>ametro > <strong>di</strong> quello<br />

del rizoma che mostra impronte <strong>di</strong> germogli e ra<strong>di</strong>ci.


Bulbo: corpisferoidalisotterraneicostituitialcentrodaunbrevefusto<br />

(stipite) il quale è ricoperto da numerose foglie (squame) più o meno<br />

carnose.<br />

Del bulbo come <strong>droga</strong> si possono utilizzare le squame isolate (<strong>nella</strong><br />

forma <strong>di</strong> lamelle) o tutto il bulbo con ra<strong>di</strong>ci o residui <strong>di</strong> queste.<br />

Corteccia: parte esterna del fusto, dei rami e delle ra<strong>di</strong>ci.<br />

morfologia allo stato secco: corpo rugoso, scabro e colorato in pezzi<br />

piatti, cilindrici o can<strong>nella</strong>ti.<br />

Legno: parte del fusto compresa tra cambio e midollo.<br />

morfologia allo stato secco: corpo duro con struttura stratificata.<br />

Erbe: pianta erbacea intera<br />

morfologia allo stato secco: presentano parti <strong>di</strong> caule, fiori, foglie


Foglia: appen<strong>di</strong>ci ed espansioni dei fusti con funzione respiratoria.<br />

morfologia allo stato secco: le foglie secche si <strong>di</strong>fferenziano sulla base<br />

<strong>di</strong> alcuni elementi <strong>di</strong>agnostici 1) forma del lembo (ovale, lanceolata<br />

etc); 2) forma del margine del lembo (dentata, crenata, liscia); 3)<br />

forma delle nervature (uninervia, parallelinervia); 4) presenza o meno<br />

del picciolo (foglia sessile).<br />

Fiore: organo deputato alla riproduzione. Può avere un peduncolo (o<br />

picciolo) o esserne privo (fiore sessile). Può essere solitario (isolato) o<br />

riunito in infiorescenza (racemo, pannocchia, corimbo).<br />

morfologia allo stato secco: facile frantumazione.<br />

Frutto: trasformazione dell’ovario dopo l’avvenuta fecondazione e<br />

conseguente maturazione.<br />

morfologia allo stato secco: si può utilizzare la buccia o epicarpo,<br />

parte carnosa o mesocarpo, peduncolo o picciolo o il frutto <strong>nella</strong> sua<br />

interezza.


Seme: ovulo trasformato dopo la fecondazione, costituito da un<br />

guscio e da una mandorla.<br />

morfologia allo stato secco: corpoduro,avoltecoriacee,<strong>di</strong>forma<br />

<strong>di</strong>versa, colorati, con peluria (in alcuni casi).<br />

Tallo: corpo non <strong>di</strong>fferenziato dei vegetali inferiori.<br />

morfologia allo stato secco: espansioni filiformi o membranose<br />

ramificate (alghe, licheni) o corpi spugnosi <strong>di</strong>versi per volume ed<br />

aspetto (fungo)<br />

Galla (o ceci<strong>di</strong>o): formazione patologica che si forma quando un<br />

parassita inse<strong>di</strong>a su <strong>di</strong> un organo vegetale il quale, sotto stimolo del<br />

parassita, si sviluppa in modo abnorme.<br />

morfologia allo stato secco: corpi globosi, duri, pesanti, muniti <strong>di</strong> un<br />

piccolo peduncolo basale, recanti o meno delle proiezioni<br />

rotondeggianti in superficie.


uva ursina → trattamento omeopatico <strong>di</strong> cistiti ed infezioni alle vie urinarie<br />

Arctostaphylos uva-ursi (L.) Sprengel<br />

Buxus semperviris L.<br />

Vaccinium uliginosum L.<br />

<strong>droga</strong> vegetale = foglia coriacea (1-2 cm lunga, 0,5-1cm larga)<br />

presenza <strong>di</strong> nervatura centrale e nervature secondarie ramificate<br />

assenza <strong>di</strong> nervature secondarie ramificate<br />

Foglia non coriacea<br />

Vaccinium vitis ideae L.


anice stellato → stomachico, antispastico intestinale e carminativo<br />

Illicium verum Hooker<br />

<strong>droga</strong> vegetale = frutto con forma stellata (Ø 2-4 cm)<br />

Frutti più piccoli e tossici<br />

Illicium religiosum Sieb. Illicium parvifolium Merr.


Esame dei caratteri morfologici<br />

aspetto<br />

colore<br />

1. In<strong>di</strong>cano se si tratta <strong>di</strong><br />

una <strong>droga</strong> organizzata o una <strong>droga</strong> non organizzata<br />

(fiori, foglie, ra<strong>di</strong>ci,<br />

cortecce, semi, erba)<br />

3. Evidenziano possibili alterazioni dovute a troppo lunga conservazione<br />

(gomme, resine, latici, succhi)<br />

2. Evidenziano possibili alterazioni dovute a non completo essiccamento<br />

insetti e muffe<br />

sbriciolamento <strong>di</strong> droghe fragili<br />

ingiallimento del parenchima clorofilliano<br />

scolorimento dei fiori


Esame dei caratteri organolettici<br />

odore<br />

sapore<br />

utile nell’identificazione <strong>di</strong> piante contenenti oli essenziali<br />

riconoscimento<br />

in<strong>di</strong>cazioni sullo stato <strong>di</strong> conservazione<br />

dolce amaro astringente acre/irritante<br />

Stevia rebau<strong>di</strong>ana<br />

Glycyrrhiza glabra<br />

Genziana Lutea<br />

droghe tanniche droghe contenenti<br />

saponine<br />

Krameria trianda (ratania)<br />

Valeriana officinalis<br />

erba dei gatti<br />

Panax ginseng


Esame microscopico<br />

mette<br />

in evidenza<br />

PRESENZA<br />

FORMA<br />

DIMENSIONI<br />

QUANTITÀ<br />

<strong>di</strong><br />

cellula o inclusioni cellulari<br />

epidermica<br />

secretrice<br />

fibrosa<br />

sebacea<br />

etc…<br />

ossalato <strong>di</strong> calcio<br />

amido<br />

goccioline <strong>di</strong> olio


Esame microscopico<br />

Trattamento preliminare<br />

campione rappresentativo del materiale<br />

ammorbi<strong>di</strong>mento in atmosfera umida o per immersione in acqua<br />

Piccole quantità<br />

Grosse quantità Essiccatore con acqua<br />

provetta<br />

Corteccia, legno e altre parti compatte e dure<br />

carta da filtro<br />

cotone idrofilo inumi<strong>di</strong>to con acqua<br />

Immersione in acqua o in una miscela acqua/EtOH/glicerolo (1:1:1)<br />

Over night


1.<br />

2.<br />

Preparazione del campione<br />

Materiali in polvere<br />

siringa con acqua<br />

acqua, glicerolo/EtOH o cloralio idrato<br />

polvere<br />

vetrino copri-oggetto<br />

Inumi<strong>di</strong>re la punta <strong>di</strong> un ago con acqua e immergerla <strong>nella</strong> polvere<br />

3. Trasferire una piccola quantità che aderisce alla punta dell’ago <strong>nella</strong> goccia posta sul vetrino<br />

4. Se si formano bolle d’aria, far bollire su una piccola fiamma finché l’aria sia stata<br />

completamente rimossa


1.<br />

Preparazione del campione<br />

Tessuti superficiali <strong>di</strong> foglie e fiori<br />

Far bollire foglie sottili su <strong>di</strong> un vetrino in modo da ottenere frammenti trasparenti<br />

2. Tagliare un pezzo <strong>di</strong> foglia in due porzioni<br />

3. Rivoltare una porzione <strong>di</strong> foglia e aggiungere cloralio idrato<br />

4. Osservare le due superfici al microscopio<br />

Nel caso <strong>di</strong> foglie più spesse la chiarificazione dei frammenti si ottiene me<strong>di</strong>ante ebollizione con cloralio idrato in<br />

una provetta.<br />

Nel caso <strong>di</strong> foglie carnose è necessario asportare la parte superiore ed inferiore dell’epidermide.<br />

Petali e sepali fiorali possono essere trattati alla stregua <strong>di</strong> foglie sottili.


Preparazione del campione<br />

Sezioni<br />

1. Scegliere dei pezzi rappresentativi del materiale che deve essere esaminato<br />

2. Tagliare i pezzi scelti in frammenti <strong>di</strong> adeguata lunghezza<br />

3. Con una lametta, preparare delle sezioni oblique o ortogonali e sezioni ra<strong>di</strong>ali o tangenziali<br />

inclusione in paraffina<br />

sottili e uniformi<br />

5-25 μm<br />

4. Trasferire le sezioni in EtOH (150 g/L)<br />

5. Preparare i vetrini<br />

colorazione<br />

per <strong>di</strong>fferenziare i <strong>di</strong>versi tessuti<br />

cloruro <strong>di</strong> zinco iodato<br />

legno<br />

sughero


La presenza <strong>di</strong> certi contenuti cellulari, quali granuli <strong>di</strong> amido, granuli <strong>di</strong> aleurone, plasti<strong>di</strong>, grassi<br />

ed oli, può rendere le sezioni non traslucide e oscurare certe caratteristiche<br />

Impiego <strong>di</strong> solventi atti a chiarificare tali strutture<br />

La sezione è così resa più trasparente e sono rilevabili i dettagli <strong>della</strong> sua struttura.<br />

Cloralio idrato – <strong>di</strong>ssolve i granuli <strong>di</strong> amido, igranuli <strong>di</strong> aleurone, iplasti<strong>di</strong> e gli oli volatili.<br />

Dilata i tessuti collassati senza deteriorare la parete cellulare. Permette <strong>di</strong> evidenziare<br />

l’ossalato <strong>di</strong> calcio e piccoli cristalli<br />

Lattofenolo – rivela parassiti come bachi e nemato<strong>di</strong>. Evidenzia l’ossalato <strong>di</strong> calcio e i granuli<br />

<strong>di</strong> amido. Dissolveilcarbonato<strong>di</strong>calcio.


Esame microscopico riconoscimento delle droghe triturate o polverate<br />

esecuzione <strong>di</strong> semplici reazioni per evidenziare specifiche strutture<br />

granuli <strong>di</strong> amido in presenza <strong>di</strong> soluzione <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o<br />

cellulosa in presenza <strong>di</strong> soluzione iodurata <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> zinco<br />

pareti cellulari lignificate per imbibizione con fluoroglucina ed una goccia <strong>di</strong> HCl<br />

mucillagini in presenza <strong>di</strong> tionina<br />

mucillagini in presenza <strong>di</strong> inchiostro <strong>di</strong> china


Esame microscopico riconoscimento delle droghe triturate o polverate<br />

osservazione <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong>stintivi <strong>della</strong> <strong>droga</strong><br />

-Forma delle cellule epidermiche e degli stomi;<br />

-Presenza <strong>di</strong> peli protettori e/o ghiandolari;<br />

-Ossalato <strong>di</strong> calcio;<br />

-Tessuto lacunoso spugnoso<br />

-Presenza <strong>di</strong> granuli <strong>di</strong> polline;<br />

-Antere;<br />

-Tessuti del calice, <strong>della</strong> corolla, dell’ovario<br />

-Albume,<br />

- Presenza <strong>di</strong> goccioline oleose;<br />

- Presenza <strong>di</strong> cellule dell’endosperma<br />

- Sughero,<br />

- Fibre <strong>di</strong> amido;<br />

- Ossalato <strong>di</strong> calcio<br />

- Raggi midollari


L’osservazione microscopica consente <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare droghe appartenenti alla stessa<br />

famiglia e contenenti gli stessi principi attivi.<br />

Belladonna Giusquiamo Stramonio<br />

peli unicellulari con<br />

capocchia pluricellulare;<br />

peli pluricellulari con<br />

capocchia unicellulare;<br />

sabbia cristallina <strong>di</strong><br />

ossalato <strong>di</strong> calcio<br />

peli pluricellulari lunghi;<br />

prismi <strong>di</strong> ossalato <strong>di</strong> calcio<br />

peli<br />

verrucosa;<br />

a parete<br />

druse<br />

calcio<br />

<strong>di</strong> ossalato <strong>di</strong>


sofisticata con<br />

Bardana → depurativo epatico e cutaneo<br />

Arctium lappa<br />

Atropa belladonna<br />

<strong>droga</strong> vegetale = ra<strong>di</strong>ce<br />

presenza <strong>di</strong> amido e cellule sabbiose;<br />

assenza <strong>di</strong> ossalato <strong>di</strong> calcio<br />

presenza <strong>di</strong> ossalato <strong>di</strong> calcio


L’identificazione delle caratteristiche morfologiche non è sufficiente per il controllo<br />

farmacognostico <strong>di</strong> una <strong>droga</strong> in quanto non consente <strong>di</strong> riconoscere chemotipi <strong>di</strong>versi<br />

<strong>di</strong> una stessa specie.<br />

I chemotipi sono caratterizzati dall’avere identiche caratteristiche morfologiche ma<br />

<strong>di</strong>fferente composizione chimica.<br />

chemotipi<br />

uguale fenotipo<br />

<strong>di</strong>verso genotipo


Qualità <strong>di</strong> China, contenuto alcaloideo, impieghi industriali e caratteristiche morfologiche<br />

Specie Alcaloi<strong>di</strong> (%) Settore<br />

Industriale<br />

C. ledgeriana 4-17 Farmaceutico<br />

(chinina)<br />

C. calisaya 0-6 Liquoristico<br />

(aperitivi)<br />

C. Officinalis 2-8 Liquoristico<br />

(aperitivi)<br />

C. succirubra 4-8 Farmaceutico<br />

(preparazioni<br />

eupeptiche # )<br />

*<strong>di</strong>ametro; **spessore<br />

# eupeptico = sostanza che aumenta l'appetito e facilita la <strong>di</strong>gestione<br />

colore <strong>di</strong>mensioni Rughe<br />

longitu<strong>di</strong>nali<br />

Giallo 20-40 mm*<br />

2-6 mm**<br />

Giallo 15-25 mm*<br />

2-5 mm**<br />

Grigio Fino a 12<br />

mm*<br />

1-1.5 mm**<br />

Rosso 20-40 mm*<br />

caratteri <strong>della</strong> corteccia<br />

2-6 mm**<br />

Fessure trasversali<br />

++ +<br />

++ +<br />

- +++<br />

++ +


Analisi chimico-fisiche<br />

determinazione dell’umi<strong>di</strong>tà<br />

determinazione delle ceneri<br />

determinazione <strong>della</strong> viscosità<br />

Analisi dei principi attivi


Analisi chimico-fisiche<br />

determinazione dell’umi<strong>di</strong>tà<br />

quantità <strong>di</strong> acqua residua dopo l’essiccamento<br />

Èunin<strong>di</strong>ce<strong>di</strong>buonaconservazionepoichél’acquapuòfavorirelereazionienzimatiche<br />

che portano all’inattivazione dei principi attivi o favorire la proliferazione <strong>di</strong> microrganismi.<br />

Farmacopea Europea – metodo <strong>della</strong> determinazione <strong>della</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> acqua per essicamento<br />

Quantità pesata <strong>di</strong> <strong>droga</strong> polverata<br />

105 °C, 1h<br />

PESO<br />

Il proce<strong>di</strong>mento è ripetuto finché non si<br />

ottiene un peso costante.


Analisi chimico-fisiche<br />

determinazione delle ceneri<br />

importante per il riconoscimento <strong>di</strong> eventuali contaminazioni o sofisticazioni con materiale inorganico<br />

Il residuo che rimane dopo che la <strong>droga</strong> è stata sottoposta a combustione, la cenere, è<br />

determinato me<strong>di</strong>ante tre meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinti:<br />

1. Ceneri totali;<br />

2. Ceneri insolubili negli aci<strong>di</strong>;<br />

3. Ceneri solubili in acqua.<br />

Ceneri totali (cenere fisiologica – dalla pianta - + cenere non fisiologica – residui <strong>di</strong> corpi estranei-)<br />

Quantità pesata <strong>di</strong> <strong>droga</strong> polverata<br />

muffola; T 800 -1000 °C<br />

Peso<br />

residuo <strong>di</strong> ossi<strong>di</strong> e<br />

carbonati <strong>di</strong> Na, K,<br />

Ca, Mg, etc…<br />

Peso


Ceneri insolubili negli aci<strong>di</strong><br />

MaterialecherimanedopocheleceneritotalisonostatesottoposteaebollizioneconHCl<br />

<strong>di</strong>luito e dopo che questo materiale è stato sottoposto a combustione.<br />

Determinazione <strong>della</strong> quantità <strong>di</strong> silice presente nel campione (sabbia, terra silicea)<br />

Ceneri solubili in acqua<br />

Risultano dalla <strong>di</strong>fferenza tra il peso delle ceneri totali e il peso del materiale che rimane dopo<br />

che le ceneri sono state trattate con acqua.


Analisi chimico-fisiche<br />

viscosità<br />

resistenza allo scorrimento presentata da una massa <strong>di</strong> fluido in moto<br />

<strong>di</strong>pende da<br />

forze <strong>di</strong> coesione delle molecole del fluido che impe<strong>di</strong>scono il<br />

libero scorrimento dei vari strati.<br />

importante per le droghe non organizzate quali gomme e mucillagini* che in acqua formano<br />

sospensioni colloidali<br />

*Gomme = essudati viscosi che si formano <strong>nella</strong> pianta in risposta ad un trauma<br />

Mucillagini = normali costituenti cellulari localizzati in cellule mucillaginose che si trovano<br />

frequentemente nel tegumento del seme


Analisi chimico-fisiche<br />

Analisi dei principi attivi<br />

La determinazione dei principi attivi presenti nelle droghe vegetali è oggi compiuta<br />

me<strong>di</strong>ante meto<strong>di</strong> analitici strumentali altamente sensibili e specifici.<br />

TECNICHE CROMATOGRAFICHE<br />

TECNICHE SPETTROSCOPICHE


Saggi biologici<br />

Test eseguiti, sia in vivo che in vitro, su un mezzo biologico<br />

Saggi <strong>di</strong> controllo o <strong>di</strong> sicurezza<br />

insieme dei saggi che escludono la nocività<br />

per l’uomo <strong>di</strong> un prodotto<br />

Saggi <strong>di</strong> riconoscimento delle droghe<br />

in vivo (tessuto, organo, organismo vivente)<br />

Saggi <strong>di</strong> attività<br />

in vitro einvivo (per sostanze <strong>di</strong> cui non è<br />

nota l’attività)<br />

valutazione qualitativa<br />

Dosaggi biologici<br />

valutazione quantitativa<br />

saggi utilizzati per la titolazione dei principi attivi<br />

presenti in una <strong>droga</strong> o in una preparazione<br />

farmaceutica me<strong>di</strong>ante misura <strong>della</strong> sua attività<br />

biologica.


Dosaggi biologici: quando?<br />

1. Quando è ignota la struttura chimica <strong>della</strong> sostanza responsabile dell’attività <strong>della</strong> <strong>droga</strong>;<br />

2. Quando il dosaggio chimico determinano un’alterazione del principio attivo;<br />

3. Quando il dosaggio chimico falsa il valore reale dell’attività biologica;<br />

4. Quando la sensibilità dei meto<strong>di</strong> chimici è inferiore a quella dei meto<strong>di</strong> biologici.<br />

valutazione qualitativa<br />

valutazione quantitativa<br />

standard campione reattivo<br />

campione<br />

<strong>di</strong> riferimento<br />

oggetto <strong>di</strong><br />

valutazione biologica<br />

animale o sua parte


obiettivo<br />

Saggio biologico<br />

determinazione dell’attività, non <strong>della</strong> quantità, del pool <strong>di</strong> sostanze presenti <strong>nella</strong> <strong>droga</strong><br />

comparazione dell’attività <strong>della</strong> <strong>droga</strong> in esame con un farmaco <strong>di</strong> riferimento ad<br />

attività nota e costante<br />

estratto idroalcolico concentrato fino a secchezza<br />

<strong>di</strong>ssoluzione<br />

H 2O<br />

gomma arabica<br />

somministrazione<br />

per os<br />

per via introperitoneale<br />

per via intramuscolare<br />

per via sottocutanea<br />

in<br />

(5 mL/Kg) ratti o topi<br />

(campione omogeneo, scelto in modo<br />

casuale ai fini <strong>della</strong> rappresentatività;<br />

campione, numeroso ai fini<br />

dell’atten<strong>di</strong>bilità)


iniettata<br />

Edema da carragenina – metodo per valutare l’attività antiinfiammatoria delle droghe vegetali<br />

edema (mL)<br />

DROGA<br />

30’/60’<br />

carragenina (1% in NaCl 0,9%)<br />

aponeurosi plantare <strong>di</strong> una delle zampe inferiori del ratto<br />

Valutazione del volume <strong>della</strong> zampa<br />

me<strong>di</strong>ante un misuratore <strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> volume, il pletistometro<br />

prima <strong>della</strong> iniezione, a 30’, 60’…4h<br />

standard <strong>droga</strong> 1 <strong>droga</strong> 2<br />

0 1 2 3 4<br />

tempo (h)<br />

Se la <strong>droga</strong> riduce l’edema in tutto il time course il<br />

test è considerato positivo. Lo standard è<br />

l’aspirina (300 mg/kg per os, riduzione del 40%).


Analisi tossicologiche<br />

sono proce<strong>di</strong>menti atti a valutare la presenza <strong>di</strong><br />

1. pestici<strong>di</strong>: sostanzevoltea<strong>di</strong>struggereorespingerelespecieanimaliovegetaliche<br />

danneggiano o comunque interferiscono negativamente con la produzione, la<br />

trasformazione e la conservazione <strong>di</strong> droghe vegetali.<br />

Regolatori <strong>di</strong> crescita<br />

Esfolianti<br />

<strong>di</strong>sseccanti<br />

2. metalli pesanti (Pb, Cd, Cu, Hg, Mn): sostanze che interferiscono con le tappe<br />

metaboliche che portano alla formazione dei principi attivi.<br />

3. carica microbica<br />

4. micotossine: metaboliti secondari prodotti da funghi filamentosi microscopici (muffe)<br />

che possono esercitare un’azione tossica sull’uomo e sugli animali da allevamento.


analisi dell’identità <strong>della</strong> <strong>droga</strong><br />

CONTROLLO DI QUALITÀ DELLE DROGHE<br />

analisi quali-quantitative dei principi attivi contaminazione<br />

AUTENTICAZIONE DELLA DROGA<br />

standard qualitativi sicurezza d’impiego<br />

sofisticazione


solventi<br />

selettivi<br />

<strong>droga</strong><br />

estrazione<br />

frazionamento<br />

controllo<br />

solventi<br />

non selettivi<br />

parassiti<br />

fitopatologico<br />

botanico<br />

chimico<br />

impurità<br />

purificazione<br />

principi attivi<br />

qualità<br />

quantità<br />

pestici<strong>di</strong>, metalli pesanti<br />

impurezze<br />

controllo<br />

identificazione

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