143 Anno XVIII - 2008 - Marina Militare
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lotte intestine, la designazione a failed State è<br />
piuttosto evidente. Per altre nazioni, invece, la<br />
classificazione non è così immediata. Per questa<br />
ragione, il Fund for Peace, un’organizzazione<br />
nonprofit americana per la ricerca e l’educazione,<br />
ha sviluppato una metodologia denominata<br />
Conflict Assesment System Tool (CAST) 27<br />
al fine di fornire informazioni tempestive ed<br />
apprezzamenti di situazione in merito a conflitti<br />
interni in ogni parte del globo. Il CAST è stato<br />
sviluppato in un software in grado di analizzare<br />
le indicazioni provenienti dalle open sources e<br />
dare indicazioni sulla solidità di una Nazione.<br />
Questo software è la base per la stesura del<br />
Failed State Index, una classifica di Paesi in<br />
base alla loro stabilità pubblicata dall’anno<br />
2005 grazie alla collaborazione del Fund for<br />
Peace con la rivista Foreign Policy.<br />
Il terzo Failed State Index 28 analizza 177<br />
Paesi sulla base di dodici indicatori – detti<br />
“di instabilità” – espressi con una scala da 0<br />
(massima stabilità) a 10 (minima stabilità) e tutti<br />
con lo stesso peso nella stesura dell’elenco 29 . In<br />
base al risultato, una Nazione viene classificata<br />
“Alert” (per punteggi uguali o superiori a 90),<br />
“Warning” (tra 60 e 89.9), “Moderate” (tra<br />
30 e 59.9) o “Sustainable” (con un punteggio<br />
inferiore a 29.9) 30 .<br />
Gli indicatori di instabilità impiegati dal Fund<br />
for Peace sono:<br />
- indicatori sociali:<br />
• crescente pressione demografica (I-1):<br />
derivante dalla densità di popolazione in<br />
rapporto al cibo ed altre risorse disponibili<br />
nell’area, dalla possibilità di partecipare a<br />
forme comuni di attività, dall’insediamento in<br />
talune aree e dall’omogeneità di distribuzione<br />
della popolazione in relazione all’età o al tasso<br />
di crescita;<br />
• movimento massiccio di rifugiati e di<br />
Internally Displaced People (IDP) da cui<br />
derivano emergenze umanitarie (I-2): legato<br />
allo sradicamento di comunità, anche di elevate<br />
dimensioni, per cause varie (conflitti, ricerca di<br />
cibo, malattie, etc.);<br />
• eredità di vendette derivanti da gruppi oggetto<br />
di ingiustizie (I-3): connesso con la storia<br />
di gruppi oggetto di ingiustizie, anche non<br />
recenti, o di atrocità, persecuzione, repressione,<br />
esclusione dalla vita pubblica o qualsiasi altra<br />
forma di isolamento/eliminazione sociale;<br />
• emigrazione cronica e sostenuta (I-4):<br />
comprende sia le c.d. “fughe di cervelli” di<br />
intellettuali, professionisti e dissidenti politici<br />
e sia l’emigrazione della classe media, con<br />
conseguente crescita delle comunità in esilio;<br />
- indicatori economici:<br />
• disparità dello sviluppo economico tra<br />
gruppi (I-5): determinata da ineguaglianze<br />
legate a gruppi dominati, o disparità nei campi<br />
dell’istruzione, lavoro, status economico e<br />
welfare.<br />
Include la nascita di nazionalismi comunitari<br />
derivanti dalle medesime ineguaglianze, sia<br />
che esse siano reali ovvero percepite;<br />
• declino economico netto e/o consistente<br />
politica. Conseguentemente, si diffonde la<br />
sfiducia nelle istituzioni ed aumentano i casi<br />
di boicottaggio nelle elezioni, dimostrazioni<br />
popolari, formazione di gruppi militanti che<br />
guidano rivolte armate;<br />
• progressivo deterioramento dei servizi<br />
pubblici (I-8): derivante dall’inadempienza<br />
dello Stato nell’assicurare le funzioni statali<br />
basiche a favore dei cittadini, tra cui la<br />
sicurezza, il servizio sanitario, trasporti<br />
pubblici, infrastrutture. I soli beneficiari<br />
del ridotto welfare sono i gruppi elitari o le<br />
organizzazioni ad essi connesse;<br />
• diffuse violazioni dei diritti umani (I-9):<br />
legato alle istituzioni e processi democratici<br />
e costituzionali sono sospesi o manipolati.<br />
Violenza ai danni di innocenti ispirata<br />
politicamente. Crescente numero di prigionieri<br />
politici ovvero dissidenti a cui è negato qualsiasi<br />
processo. Ogni diffuso abuso di diritto politici,<br />
legali e sociali;<br />
• apparato di sicurezza come “Stato dentro uno<br />
Stato” (I-10): connesso con la presenza di elite o<br />
“guardie pretoriane” che operano con impunità,<br />
milizie private supportate o sponsorizzate<br />
dallo Stato che terrorizzano qualsiasi forma<br />
di opposizione, un “esercito dentro l’esercito”<br />
asservito agli interessi dell’elite dominante<br />
e milizie rivali, guerriglieri ovvero eserciti<br />
privati in conflitto contro le forze di sicurezza<br />
statali;<br />
• crescita di gruppi faziosi (I-11): ossia la<br />
27 Il CAST è impiegato anche in altri ambiti quali il Dipartimento di Stato USA, il Governo olandese, il US Army Peacekeeping<br />
Institute, il US Defense Advanced Reasearch Projects Agency (DARPA) e diverse università.<br />
28 Pubblicato nel numero di luglio/agosto 2007 della rivista Foreign Policy e sul sito del Fund for Peace (www.fundforpeace.org).<br />
29 La difficoltà di assegnare un peso maggiore o minore a ciascun parametro è legata anche alla percezione che gli Stati stessi hanno<br />
per ogni indicatore e dell’importanza che gli attribuiscono nell’ambito della propria politica. Al proposito, intervista a Pauline<br />
Baker, Presidente di Fund for Peace, rilasciata il giorno 01 giugno 2006 al United States Holocaust Memorial Museum, www.<br />
ushmm.org, 10 gennaio <strong>2008</strong>.<br />
30 La rivista Foreign Policy opera una classificazione diversa, individuando 5 categorie: Critical, In Danger, Borderline, Stable e<br />
Most Stable. Sulla rivista, inoltre, sono pubblicati solo i primi 60 paesi.