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143 Anno XVIII - 2008 - Marina Militare

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22<br />

LA SOMALIA E LO STRETTO<br />

DI BAB EL MANDEB:<br />

RISCHI PER L’ITALIA<br />

Bab el Mandeb è uno stretto internazionale,<br />

localizzato tra il Corno d’Africa e il Medio<br />

Oriente. Tale passaggio rappresenta un<br />

collegamento strategico tra il Mediterraneo<br />

e l’Oceano Indiano.Situato<br />

tra Yemen,<br />

Djbouti ed Eritrea,<br />

presenta<br />

u n’a mpiezza<br />

massima di 18<br />

nm e mette in<br />

comunicazione<br />

il Mar rosso<br />

con il Golfo di<br />

Aden.<br />

L’IMO ha approvato<br />

uno<br />

schema di separazione<br />

del<br />

traffico che individua<br />

due canali,<br />

ampi rispettivamente 2 nm, attraverso<br />

i quali viene disciplinata la navigazione dal<br />

Golfo di Aden al Mar Rosso e viceversa.<br />

Le esportazioni di greggio, provenienti<br />

dal Golfo Persico e destinate in occidente,<br />

devono transitare attraverso questo stretto<br />

prima di raggiungere<br />

il Canale di Suez.<br />

Nel 2007 3.3 milioni<br />

di barili di petrolio al<br />

giorno (bbls/d, barrels<br />

per day) hanno<br />

attraversato Bab el<br />

Mandeb per essere<br />

raffinati in Europa,<br />

Stati Uniti ed Asia:<br />

di questi ben 2.1 milioni<br />

bbls/d sono stati<br />

trasportati dai vettori<br />

con direttrice nord.<br />

Grande è l’importanza<br />

strategica di questo<br />

stretto, in quanto,<br />

come può facilmente<br />

intuirsi, un suo blocco<br />

determinerebbe<br />

l’interruzione dei collegamenti<br />

marittimi<br />

che transitano per il<br />

5. La Crisi di Suez, cfr http://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_di_Suez e http://news.bbc.co.uk.<br />

Canale di Suez.<br />

Un precedente di tale scenario esiste già<br />

e risale alla crisi di Suez. Conoscere 5 le<br />

dinamiche e gli interessi che entrarono in<br />

gioco in questa circostanza è fondamentale<br />

per i fini che si prefigge la trattazione.<br />

Il 26 luglio 1956, l’Egitto, guidato dal Presidente<br />

Gamal ‘Abd al-Naser, annunciò la<br />

nazionalizzazione del Canale di Suez. In<br />

quel periodo le banche e le imprese britanniche<br />

detenevano una quota pari al 44%<br />

del volume totale dei traffici lungo la vitale<br />

rotta commerciale d’oriente. Nei mesi che<br />

seguirono la nazionalizzazione del canale<br />

(o meglio della compagnia che lo gestiva,<br />

la Compagnie universelle du canal maritime<br />

de Suez), si svolse un incontro segreto<br />

tra Israele, Francia e Regno Unito a Sèvres,<br />

fuori Parigi. Tutte le parti concordarono<br />

che Israele doveva invadere e che britannici<br />

e francesi sarebbero intervenuti successivamente,<br />

istruendo gli eserciti egiziano e<br />

israeliano a ritirare le proprie forze ad una<br />

distanza di 10 miglia dai lati del canale, e<br />

piazzando quindi una forza d’intervento anglo-francese<br />

nella zona del canale attorno a<br />

Porto Said. Questo piano venne chiamato<br />

Operazione Musketeer. L’operazione per<br />

prendere il canale ebbe molto successo dal<br />

punto di vista militare, ma fu un disastro<br />

politico a causa di fattori esterni. La crisi<br />

si concluse quando l’URSS minacciò di

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