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foto Mauro Topini - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 3<br />

Genitori<br />

moderni<br />

Molti dei problemi della società<br />

attuale, sui quali, purtroppo, mi<br />

sono già soffermato più volte in<br />

precedenza, non nascono oggi,<br />

ma sono i frutti di un malessere<br />

che inizia a partire dalla fine<br />

degli anni ‘60. Il 1968, infatti,<br />

ha segnato la fine di un’epoca<br />

favolosa, che era iniziata con il<br />

dopoguerra, per approdare<br />

nell’Eldorado di quel periodo.<br />

Rimarginate le ferite del secondo<br />

conflitto mondiale, uno sco-<br />

di Sandro Anselmi<br />

nosciuto benessere tranquillizzava<br />

le famiglie che progettavano,<br />

allora, un futuro più roseo per i loro figli.<br />

L’acculturazione era comune e le scuole si riempivano di<br />

ragazzi motivati allo studio e consci di dover ottenere profitto,<br />

anche per ripagare i sacrifici della famiglia, che<br />

contava, così, di poter elevare il loro grado sociale.<br />

Ma in quell’anno fatidico, falsi miti, nuove correnti ideologiche,<br />

sconvolgevano una situazione che si era andata via via<br />

stabilizzando: la donna si emancipava, i costumi si facilitavano,<br />

la violenza si diffondeva, ed inevitabilmente la nuova<br />

generazione entrava in contrasto con quella dei genitori.<br />

Ricordo anch’io le discussioni con mio padre, allorché, giovane<br />

universitario, imbeverato di discorsi politici, trascinato<br />

dalle assemblee, portavo in famiglia le mie nuove idee. Si<br />

aggiungeva, poi, una tv che intanto abbandonava sani programmi<br />

educativi come il Musichiere e Lascia e Raddoppia,<br />

per propugnare prodotti sempre più scarsi e più amorali. I<br />

genitori, allora, per evitare che i loro figli potessero infrangere<br />

inevitabilmente quelle regole ormai diventate dure,<br />

allentavano pian piano la presa e lasciavano loro quella falsa<br />

libertà, che li avrebbe resi sempre più infelici, meno motivati,<br />

vuoti.<br />

Oggi, mentre il ministro della salute Livia Turco vuole controllare<br />

le scuole per dissuadere gli alunni (e ahimè anche<br />

qualche insegnante) dall’uso degli spinelli, una moltitudine<br />

di genitori le si scaglia contro per difendere la privacy e la<br />

libertà dei loro figli!!!...???<br />

Ma se non ci sono più regole neanche per difendere quella<br />

minima parte di società rimasta “perbene”, allora non sorprendiamoci<br />

che i nostri ragazzi operino tutta quella serie<br />

infinita di comportamenti che sfociano spesso nel delinquenziale!<br />

Se vogliamo cancellare a tutti i costi le regole, i valori, la<br />

morale, non biasimiamo la violenza dei minori sui minori, sui<br />

disabili; non facciamo finta di essere contriti per le stragi dei<br />

fine settimana; non storciamo il naso se vediamo bambine,<br />

di poco più di dieci anni, vestite in modo, a dir poco, indecente!!!<br />

LORO NON HANNO COLPE. Li abbiamo lasciati liberi di<br />

far male e di farsi male!!! Aiutiamoli, invece, a fargli prendere<br />

coscienza perché abbiano un futuro migliore, nella<br />

piena responsabilità e vera libertà.

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