la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

Reggio Emilia 633
matione prefati ducis in eorum calce annotata, nec non et litteris suae excellentiae
de huiusmodi confirmatione loquentibus ad dominos antianos directis et per me
eiusdem notarium iussu ipsius domini prioris perlectis, quas idem dominus Iosephus
pariter attulit e Ferraria.
Tenor autem capitulorum et ordinum super pompis, funeralibus et conviviis
compositorum… 102
Approvazione ducale
Hercole secondo, di Ferrara, di Modena et di Reggio duca quarto, di Cartre
primo, marchese da Este, conte di Roigo et di Gisors, principe di Carpi e delle
provincie di Grafignana, Frignano et Romagna et di Comacchio, et di Montargis
signore et cetera. Havendo li eletti dal conseglio generale della fedelissima nostra
città di Reggio novellamente fatti et formati li antescritti capitoli et ordini per
benefitio et utile universale di essa città, quelli nostri spettabili antiani ce li hanno
mandati et fatto esshibire per lo spettato et claro iureconsulto messer Gioseffe
Fontanella loro oratore et concive, facendoci supplicare per lui che li vogliamo
approvare et confirmare. Noi autem letti et essaminati essi capitoli et ordini, et
visto che concernono il bene et honestà della detta nostra cittade, siamo stati
contenti di sodisfare loro, et però in virtù di queste nostre patenti letre et decreto,
di certa scientia et animo deliberato, et di pienezza della nostra ducale autorità, et
per qualunque altro migliore modo, via, et ragione, et forma, con la quale più et
meglio possiamo, approbamo, confirmamo, validamo et homologamo li antescritti
capitoli et ordini, et tutto quello che in essi si contiene, come di parola in parola
scritto et esposto se ritrova, eccetto il penultimo che parla delle spese funebri, il
qual però medesmamente approbamo, confirmamo, validamo et homologamo,
caso che ci intervenga il consenso del reverendissimo episcopo di Reggio. Et così
comandamo che li predetti capitoli et ordini siano inviolabilmente osservati da
qualuncha persona, et che nella detta nostra città di Reggio ottengano in ogni
tempo forza di legge irrevocabilmente. Imponendo ancho alli governatori et
podestadi nostri di Reggio che sarano di tempo in tempo che ove bisogni
provegano alla integra observanza d’essi capitoli et ordini, che sono numero otto.
Non ostante cosa che in alcuno modo faccia in contrario, sotto penna di nostra
indignatione et di qualuncha altra ad arbitrio nostro imponenda. Et in fede et
testimonio di quanto è premesso havemo fatto fare, registrare et munire con la
appensione del maggiore nostro sigillo consueto.
102 Vedi 1550, marzo 7. Provvigioni, Ordines super pompis et conviviorum sumptibus
editi.