la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

622 Legislazione suntuaria
tra predicta. In aliis autem conviviis preterquam ad nuptias nullus audeat vel presumat
dare vel dari facere in cena aut prandio personis discunbentibus ut supra epulas
nisi infrascriptas, videlicet: carnes qualescunque et quotcunque fuerint ad lessum
pro uno epulo et carnes assatas pro alio epulo et ferculum in paraside sive turtam
prout placuerit et non ultra, sub poena predicta applicanda ut supra. Et presens
statutum sit praecisum et debeat observari non obstante aliqua consuetudine,
et potestas teneatur observari facere predicta, sub poena ducatorum vigintiquinque
auri applicanda comuni Regii.
1516, ottobre 12
Gride
Sulle esequie dei morti
Lo magnifico cavalerio messer Camillo Gozadino da Bologna augustissimo viro
gubernatore de la cità de Regio, mosso da rasonemento et istinto et ad ciò che niuno
possi pretendere ignorantia sopra l’ordine et statuto novamente facto insieme
cum alcuni altri ordinamenti ad beneficio de la deta cità, suo distrecto et contado
per li spettabili electi et deputati sopra ciò da la magnifica comunità qui et consiglio
generale di essa et per lo arbitrio libero et primissimo a loro dato cum la approbatione,
consentimento et authorità de lo reverendissimo monsignore gubernatore,
se bene dito ordine et statuto insieme cum li altri predicti è stato già publicato al
tempo debito et nel loco consueto ne la sala de la rasone et anche in questo loco,
non di meno poscia che è emanata nova confermatione et approbatione sopra ciò
da la santità de nostra santità sua magnificentia per più chiara noticia sopra ciò, et
ad fine che dicto ordine et statuto per lo advenire se habbi ad observare inviolabilmente
et in perpetuo ad bene, utile et honore universale de la dita cità, per la presente
publica crida fa di novo bandire et notificare dicto ordine et statuto, lo quale
è de la forma et tenore qui presso, cioè:
Anchora sopra il statuto posto sotto la rubrica de le exequie de li morti et cetera,
per sollevare li citadini et laboratori de la cità de Regio de le superflue spese che si
fanno ne li officii da celebrare per li morti, et ad prohibere el fasto et pompe che
ogni dì crese più presto a danno universale che ad alcuna utilità o salute de le anime,
hanno ordinato che a li funerale et sepultura de li morti non se possino dimandare o
ricercare se non uno convento o sia una regula cum lo capelano de la giesia et tri altri
preti al più, et tanti clerici, et una compagna de batuti, et li vicini del morto et
suoi parenti o coniuncti sino al quarto grado solamente, computando el grado secundo
la rason canonica, et li agnati o sia di la famiglia del morto etiam che non fussino
coniuncti in grado alcuno, et che non se possino fare a le case né a le giesie alcuni
sermoni o sia oratione funebre, né anche in le dicte giesie alcune offerte publice
né alcune distributione di pane; et questo se debia sirvare cussì a le funerale et sepulture
predicte come a le septime et qualunche altri officii de morti, et anche non si