la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...
la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ... la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...
560 Legislazione suntuaria vamento de’ poveri, e ad esterminio dell’insopportabile ingordigia dell’Ebraismo, siccome aveva fatto in Parma l’anno 1487, in Ravenna nel 1488, in Modona il 2 febbraio, ed in Bologna di questo istesso anno, ed in molte altre città, ch’io non so…» 9 . È quasi un contrappasso: colui che predicava contro le vesti si vedeva strappare di dosso anche i pochi stracci che aveva! Se l’influenza della predicazione provocò anche a Reggio Emilia, come in città limitrofe e in parallelo alla creazione dei Monti di pietà, una gran fioritura di normativa suntuaria, per individuare il momento storico in cui la prima legislazione di questo genere vide la luce dobbiamo fare un passo indietro. A Reggio la presenza di norme suntuarie è infatti rilevabile sin dalle più antiche fonti legislative conservate 10 . Già nelle prime consuetudines, risalenti al 1242, si trovano disposizioni che limitano l’ammontare delle donazioni in materia dotale, il numero dei componenti il corteo nuziale e le spese per le candele nei funerali. Al contrario s’impone ai cittadini più abbienti il possesso di almeno una veste a colori per accrescere il prestigio del comune. Quest’ultima norma non comparirà più nella legislazione successiva. Un’ulteriore redazione delle consuetudini, che compariva nel volume degli statuti relativo al 1311, è perduta: il volume predetto presenta infatti una mutilazione che coinvolge per intero il libro X che le ospitava. È rimasto soltanto l’indice delle rubriche, dal quale emerge l’esistenza di alcune disposizioni relative ai funerali 11 . Doveva trattarsi della provvisione risalente al tempo della podesteria di Bresciano da Sala, che negli stessi statuti del 1311 si prevede di inserire tra le consuetudini. Bresciano da Sala fu podestà di Reggio nel primo semestre del 1277 e si trovò a fronteggiare l’emergenza creata da una delle epidemie di peste non infrequenti in quel periodo: le norme sui funerali affondano dunque le loro radici nella necessità cogente del momento. Anche le cronache ricordano che «coepit morbus Regii, et 9 BM RE, Mss. Regg. C 41-43: FULVIO AZZARI, Croniche di Reggio Lepido, II, pp. 1475- 1476. 10 Studi sulla legislazione suntuaria reggiana sono stati compiuti da N. FANTUZZI GUAR- RASI, Cinque poemi per le donne reggiane. Voci e sospiri del XVI secolo, n. mon. di «Bollettino Storico Reggiano», V (1972), 18, in particolare nel capitolo La moda a Reggio, pp. 15-29; EAD., La donna negli Statuti delle antiche comunità reggiane (secc. XIII-XVIII), estratto da «Bollettino Storico Reggiano», X (1977), 33. 11 LVI. De modo servando super exequiis defunctorum; LXIII. De consuetudine mortuorum; LXIIII. De non faciendo aliquod cridamentum et cetera; LXV. De non plangendo aliquem mortuum et cetera; LXVI. Quod baria postquam defunctus fuerit et cetera; LXVII. Quod uxor, mater, filia et cetera; LXVIII. Quod nulla persona veniat ad domum defuncti et cetera: LXVIIII. Quod nullus mortuus debeat vestiri et cetera; LXX. Quod potestas mittat unum de familia sua et cetera; LXXI. De candelis seu canellis et cetera; LXXII. Quod campane illius ecclesie ad quam dum sepelliri et cetera.
Reggio Emilia 561 tunc statutum est ut non pulsentur campanee, nec mortui preconizentur nec plorentur, et quod mulieres non sequantur ad ecclesiam corpora» 12 . Non si tratta di una norma esclusivamente suntuaria, poiché mirava anche e soprattutto a mantenere la calma ed il decoro in un momento difficile. Il testo di questi capitoli, come si è detto, è andato perduto, ma è verosimilmente recuperabile grazie ai primi tra i capitoli sulle esequie inseriti nel volume degli statuti del 1311 e compilati al tempo della podesteria di Nordio dei Nordi da Imola, nel 1313 13 . È possibile che nel 1313 il testo sia stato integrato e parzialmente corretto, ma l’ossatura dovrebbe essere quella delle consuetudini perdute del 1277: si nota infatti la coincidenza tra le rubriche del 1277 sopra citate 14 e quelle di questa nuova compilazione. Inoltre, l’additio al termine del cap. VIIII potrebbe essere spia di un intervento di modificazione di un testo preesistente 15 . Presenta una lacuna, in corrispondenza del capitolo «De frixis et operibus sive laboreriis aureis vel argenteis, et de vestibus dominarum, et de aliis ornamentis, et de ordine nuptiarum», anche il manoscritto degli statuti di Reggio del 1411 conservato presso l’Archivio di Stato 16 , ma è facilmente integrabile grazie all’esistenza di una seconda copia, conservata presso la Biblioteca del Senato di Roma 17 . La prima serie delle provvisioni del comune, che si colloca all’inizio del XIV secolo, non è completa; non vi si trova perciò la provvisione che Tacoli datò al 1310 e pubblicò parzialmente 18 , alla quale probabilmente allude an- 12 Consuetudini e statuti reggiani… cit., pp. LXXIII-LXXIV. 13 Gli statuta, ordinamenta et provisiones facte tempore potestarie nobilis viri domini Nordii de Nordiis de Ymola potestatis Regii et tempore capitaneatus nobilis militis domini Oddonis domini Ugolini de Guelfis de Eugubio capitanei populi Regii scripta in presenti volumine per me Gerardinum de Puianello notarium secundum reformationem consilii populi Regii in millesimo trecentesimo tertiodecimo, inditione undecima, in AS RE, Archivio del Comune di Reggio, parte I, Statuti, 3, si dividono in due parti: la prima, costituita dai primi sette capitoli, riguarda le pene per chi non collabora con la giustizia nel denunciare gli assassini; la seconda, dal cap. VIII in poi, s’intitola Statuta super exequiis mortuorum et super oblacionibus e concerne la materia suntuaria. 14 Vedi nota 11. 15 Consuetudini e statuti reggiani… cit., p. 45. 16 AS RE, Archivio del Comune di Reggio, parte I, Statuti, 10. 17 BS ROMA, Statuti mss. 77. 18 N. TACOLI, Genealogia della Casa Tacoli. In oltre alcune memorie istoriche Più rimarcabili della Città di Reggio, Rilevatesi da autentici, ed antichi Codici, manoscritti in pergamena, esistenti nell’Archivio Pubblico di Reggio, le quali ivi si recano, incominciandosi alla pag. 254 &c., in Reggio, per li Vedrotti, 1742, p. 385; ID., Parte Terza delle Memorie Storiche di Reggio di Lombardia, Correlativa alla Prima, e Seconda Parte Dell’altre Storiche Notizie di Essa Città, raccolte dal conte Niccola Tacoli, Priore della Chiesa, e Priorato di San Jacobo Zebedeo di Reggio, pubblicate negli anni 1742, e 1748, in Carpi, nella Stamperia del Pubblico, 1765, pp. 395-396.
- Page 541: FAENZA a cura di Enrico Angiolini
- Page 544 and 545: 512 Legislazione suntuaria coltà d
- Page 546 and 547: 514 Legislazione suntuaria come spe
- Page 548 and 549: 516 Legislazione suntuaria che l’
- Page 550 and 551: 518 Legislazione suntuaria le vesti
- Page 552 and 553: 520 Legislazione suntuaria gistrato
- Page 555 and 556: INDICE DELLE FONTI 1300 circa Memor
- Page 557: Faenza 525 «Reforma, ordine et pro
- Page 560 and 561: 528 Legislazione suntuaria tur form
- Page 562 and 563: 530 Legislazione suntuaria pertineb
- Page 564 and 565: 532 Legislazione suntuaria vel fuer
- Page 566 and 567: 534 Legislazione suntuaria pradicti
- Page 568 and 569: 536 Legislazione suntuaria pernocta
- Page 570 and 571: 538 Legislazione suntuaria defuncti
- Page 572 and 573: 540 Legislazione suntuaria num prio
- Page 574 and 575: 542 Legislazione suntuaria 1560, ma
- Page 576 and 577: 544 Legislazione suntuaria Item com
- Page 578 and 579: 546 Legislazione suntuaria tutto al
- Page 580 and 581: 548 Legislazione suntuaria Ordinano
- Page 582 and 583: 550 Legislazione suntuaria pro temp
- Page 584 and 585: 552 Legislazione suntuaria nis verb
- Page 586 and 587: 554 Legislazione suntuaria 1595, ma
- Page 589 and 590: INTRODUZIONE Per ricostruire il cli
- Page 591: Reggio Emilia 559 chi trionfali, ch
- Page 595 and 596: Reggio Emilia 563 marzo, viene tenu
- Page 597 and 598: Reggio Emilia 565 sopra il lotto»
- Page 599 and 600: Reggio Emilia 567 etc., in Reggio,
- Page 601 and 602: INDICE DELLE FONTI 1242 Consuetudin
- Page 603 and 604: Reggio Emilia 571 Quod mulieres con
- Page 605 and 606: Reggio Emilia 573 De sacramentis et
- Page 607 and 608: Reggio Emilia 575 Lex predicta (c.
- Page 609 and 610: Reggio Emilia 577 1547, aprile 22 e
- Page 611 and 612: FONTI 1242 Consuetudini De dotibus
- Page 613 and 614: Reggio Emilia 581 De requestellis O
- Page 615 and 616: Reggio Emilia 583 quo casu non habe
- Page 617 and 618: Reggio Emilia 585 observari; nec et
- Page 619 and 620: Reggio Emilia 587 populi scriptam i
- Page 621 and 622: Reggio Emilia 589 sentibus quam ill
- Page 623 and 624: Reggio Emilia 591 Lecta et publicat
- Page 625 and 626: Reggio Emilia 593 nabus que cum eis
- Page 627 and 628: Reggio Emilia 595 Quod nulla person
- Page 629 and 630: Reggio Emilia 597 De penis dominaru
- Page 631 and 632: Reggio Emilia 599 Quod bara non pon
- Page 633 and 634: Reggio Emilia 601 Heremitarum, Serv
- Page 635 and 636: Reggio Emilia 603 1411 Statuti De d
- Page 637 and 638: Reggio Emilia 605 De sacramentis re
- Page 639 and 640: Reggio Emilia 607 mini de regimine
- Page 641 and 642: Reggio Emilia 609 fare ziaschuno be
Reggio Emilia 561<br />
tunc statutum est ut non pulsentur campanee, nec mortui preconizentur<br />
nec plorentur, et quod mulieres non sequantur ad ecclesiam corpora» 12 . Non<br />
si tratta di una norma esclusivamente <strong>suntuaria</strong>, poiché mirava anche e soprattutto<br />
a mantenere <strong>la</strong> calma ed il decoro in un momento difficile.<br />
Il testo di questi capitoli, come si è detto, è andato perduto, ma è verosimilmente<br />
recuperabile grazie ai primi tra i capitoli sulle esequie inseriti nel<br />
volume degli statuti del 1311 e compi<strong>la</strong>ti al tempo del<strong>la</strong> podesteria di Nordio<br />
dei Nordi da Imo<strong>la</strong>, nel 1313 13 . È possibile che nel 1313 il testo sia stato<br />
integrato e parzialmente corretto, ma l’ossatura dovrebbe essere quel<strong>la</strong> delle<br />
consuetudini perdute del 1277: si nota infatti <strong>la</strong> coincidenza tra le rubriche<br />
del 1277 sopra citate 14 e quelle di questa nuova compi<strong>la</strong>zione. Inoltre, l’additio<br />
al termine del cap. VIIII potrebbe essere spia di un intervento di modificazione<br />
di un testo preesistente 15 .<br />
Presenta una <strong>la</strong>cuna, in corrispondenza del capitolo «De frixis et operibus<br />
sive <strong>la</strong>boreriis aureis vel argenteis, et de vestibus dominarum, et de aliis ornamentis,<br />
et de ordine nuptiarum», anche il manoscritto degli statuti di<br />
Reggio del 1411 conservato presso l’Archivio di Stato 16 , ma è facilmente integrabile<br />
grazie all’esistenza di una seconda copia, conservata presso <strong>la</strong> Biblioteca<br />
del Senato di Roma 17 .<br />
La prima serie delle provvisioni del comune, che si colloca all’inizio del<br />
XIV secolo, non è completa; non vi si trova perciò <strong>la</strong> provvisione che Tacoli<br />
datò al 1310 e pubblicò parzialmente 18 , al<strong>la</strong> quale probabilmente allude an-<br />
12 Consuetudini e statuti reggiani… cit., pp. LXXIII-LXXIV.<br />
13 Gli statuta, ordinamenta et provisiones facte tempore potestarie nobilis viri domini Nordii de<br />
Nordiis de Ymo<strong>la</strong> potestatis Regii et tempore capitaneatus nobilis militis domini Oddonis domini<br />
Ugolini de Guelfis de Eugubio capitanei populi Regii scripta in presenti volumine per me Gerardinum<br />
de Puianello notarium secundum reformationem consilii populi Regii in millesimo trecentesimo<br />
tertiodecimo, inditione undecima, in AS RE, Archivio del Comune di Reggio, parte I, Statuti,<br />
3, si dividono in due parti: <strong>la</strong> prima, costituita dai primi sette capitoli, riguarda le pene per chi<br />
non col<strong>la</strong>bora con <strong>la</strong> giustizia nel denunciare gli assassini; <strong>la</strong> seconda, dal cap. VIII in poi, s’intito<strong>la</strong><br />
Statuta super exequiis mortuorum et super ob<strong>la</strong>cionibus e concerne <strong>la</strong> materia <strong>suntuaria</strong>.<br />
14 Vedi nota 11.<br />
15 Consuetudini e statuti reggiani… cit., p. 45.<br />
16 AS RE, Archivio del Comune di Reggio, parte I, Statuti, 10.<br />
17 BS ROMA, Statuti mss. 77.<br />
18 N. TACOLI, Genealogia del<strong>la</strong> Casa Tacoli. In oltre alcune memorie istoriche Più rimarcabili<br />
del<strong>la</strong> Città di Reggio, Rilevatesi da autentici, ed antichi Codici, manoscritti in pergamena, esistenti<br />
nell’Archivio Pubblico di Reggio, le quali ivi si recano, incominciandosi al<strong>la</strong> pag. 254 &c., in Reggio,<br />
per li Vedrotti, 1742, p. 385; ID., Parte Terza delle Memorie Storiche di Reggio di Lombardia,<br />
Corre<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> Prima, e Seconda Parte Dell’altre Storiche Notizie di Essa Città, raccolte dal<br />
conte Nicco<strong>la</strong> Tacoli, Priore del<strong>la</strong> Chiesa, e Priorato di San Jacobo Zebedeo di Reggio, pubblicate<br />
negli anni 1742, e 1748, in Carpi, nel<strong>la</strong> Stamperia del Pubblico, 1765, pp. 395-396.