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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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488 Legis<strong>la</strong>zione <strong>suntuaria</strong><br />

1583, febbraio 3<br />

Gride<br />

AS PR, Gridario, b. 8/102.<br />

Ordini da osservarsi invio<strong>la</strong>bilmente nel ricevere e tenere le vergini dozinanti nelli<br />

monasterii delle monache di Piacenza<br />

Non si ammetta vergine in educatione se non sia casi di pura necessità, quando cioè non<br />

habbi comodità di esser custodita bene nel<strong>la</strong> casa propria, o per esser orfana di padre o madre<br />

o per simili altri accidenti, da approvarsi da noi 1 .<br />

(…)<br />

Porti seco <strong>la</strong> dozinante un letto finito di tutto punto, ma modesto et senza paramenti di<br />

seta. Sia il suo vestito semplice, senza seta, riccami o ornamenti, e senza coda o strascio, sia di<br />

colore o nero o berettino o leonato o bianco o azurro. Né usi ricci o altri ornamenti al<strong>la</strong> testa,<br />

ma puramente acconcia <strong>la</strong> tenga coperta di purissimo velo. Né presuma portarvi beretta o capello<br />

sotto qual si sia pretesto. Come neanco alle orecchie, al collo o alle braccia pendenti,<br />

gioie, col<strong>la</strong>ne o bracciali. Le sarà solo permesso il portare per devotione una semplice corona<br />

al collo. Né tenerà libri che non siano approvati e registrati dal<strong>la</strong> badessa o priora del convento,<br />

et tutti spirituali. Né dall’arpicordo in poi ardirà di tener altra sorte di istromenti musici.<br />

Né nissuna sorte di utensili o mobili che non habbi sommamente dell’honesto o religioso...<br />

1598<br />

Gride<br />

AS PR, Gridario, b. 17.<br />

Ordini circa li mobili, robbe et altre cose da darsi per le monache, quando vestiranno,<br />

o faranno professione nei monasterii di questa città di Parma, fatti et stabiliti<br />

per monsignor (…) Ferrante Farnese vescovo di Parma (…) sotto il dì 22 d’aprile<br />

1598<br />

Si darà per <strong>la</strong> monaca quando si vestirà: primo tanti denari quant’importano tre lire per<br />

testa di monaca et un quarto di scudo per testa di conversa; et questi in loco del pasto et altre<br />

cose, ch’erano solite darsi per mangiare. Questo danaro sarà preso dal<strong>la</strong> badessa, <strong>la</strong> qual<br />

chiamato il capitolo rissolverà con l’altre sorelle se detto danaro deve andare a beneficio et<br />

uso del monasterio o se pur voglino farne una recreatione; avertendo che né detto danaro né<br />

cosa comprata con esso sia compartita fra le monache o a beneficio d’alcuna partico<strong>la</strong>re,<br />

perché sarebbe simonia.<br />

Un breviario; un diurno; un officio del<strong>la</strong> Madonna; un salterio; un crocifisso o altra immagine;<br />

altri libri di divotione ad arbitrio dei parenti del<strong>la</strong> monaca. Una torza per lei, <strong>la</strong><br />

qual resterà al<strong>la</strong> sacristia; candele sei per l’altare, quando si dirà <strong>la</strong> messa overo il vespero;<br />

candele di onze tre per ciascuna monaca o conversa. La musica, se <strong>la</strong> vorranno, <strong>la</strong> paghino i<br />

parenti. Un vestito di tutto punto da inverno et uno da estate, conforme al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong>, et tutte<br />

vestino ad un modo, né si dia vestito di seta, o di drappi, o dove entri seta; sei ducatoni al<br />

1 Nel margine inferiore: Philippus episcopus P<strong>la</strong>centie et comes.

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