la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

Parma 461
l’arti principali infuori che sono quelle dei mercanti di seta, lana, speciali, drappieri,
orefici et notarii, il portare berette et scarpe di veluto, né vestimento d’alcuna
sorte di drappo di seta salvo che di moccaiato, camellotto con onde, bavelle et di
panno et rassia come a loro più parerà dal cremesino et grana in fuori, con una lista
intorno stratagliata parendogli della larghezza predetta di tre ditta, eccettuando li
reccami d’ogni sorte come di sopra; sia però licito portare collane et altri ornamenti
d’oro alle donne di detti artifici sino al valor de scudi quindici d’oro al più in tutto
per ciascuna senza pendenti alle orechie et gioie d’alcuna sorte, et possino portare
un par d’anelli per ciascuna di valor di scudi otto al più tra tutti doi et non di maggior
numero d’anelli.
Si prohibisce ad ogni contadino della giuriditione et contado della predetta città
di Parma et alle loro donne parimente il puoter portare drappi di seta d’alcuna sorte
né oro o argento in qual si voglia modo da 2 centurini e anelli sopra dorati in
fuora, segondo il solito, et non possino portare coralli che eccedino il valore di duoi
scudi d’oro.
25 Che le donne d’ogni conditione, grado e età non possino portare né haver più
di quattro vesti di seta per ciascuna, comprendendovi le vesti, le robbe et sottane le
quali siano tutte pure et schiette, senza taglii di alcuna sorte 26 dalla estremità del
busto in giù, eccetto però che possino portare una lista all’intorno di qual seta et
collor si voglia in dette vesti, robbe, sottane, busti et maniche, la qual non ecceda
però tre braccia di robba al più, escludendo in dette liste recami d’oro e di seta d’ogni
sorte, velluto alto e basso, velluto cremesino 27 , panni di seta stampati tessuti di
più collori et freggiati, e fatto con oro et argento, et parimente tutti i cordoncini,
tavelle et tavelloni d’uno ordine semplice di lista in fuori della larghezza predetta,
et 28 panni et drappi di qualunque sorte d’oro et d’argento indifferentemente et variamente
fatti et fabricati.
Le vesti predette da donna di sopra et le robbe non possino eccedere in longhezza
alle sottane loro più di mezzo braccio, le quali sottane però siano tonde et rase al
pian del piede et che le vesti anchora di sopra non possino servire per la sottana di
sotto in modo alcuno.
25 Annotazione di mano coeva: Qui porrei la rubrica di vestimenti et ornamenti de le
donne.
26 Annotazione di mano coeva: Crederei che stessino bene quattro tra vesti e sottane e due
robbe oltre a queste. Io son del medemo parere havendo riguardo a tutte le staggioni dei
tempi e maggiormente all’estade. Per le robbe di ormisino, cendalli e cangianti in vero lo levaria
in tutto et lasciarle in libertà di farsene quante ne vorrano purché non eccedino la
somma che se li da, sì circa la qualità della seta come de gli rechami et altre forniture.
27 Annotazione di mano coeva: Quid de vestibus ipsis an possint huius velluti crimisini, si
possent fieri vestes, cum non sint prohibite, malum esset prohibere quia non possent esse
eodem velluto listini.
28 Annotazione di mano coeva: Quod proxime dictum est de listis non videtur caput de
his […] adhuc loqui, adderetur. E che dette donne per loro vesti, sottane et robbe et ornamenti
di esse non possino in alcun modo usare.