la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

Modena 415
Al traverso:
Il traverso non potrà esser cinto a donna della città di cintura d’oro o d’argento,
né che habbia altra pompa negata al collo, al petto et alle braccia né a donna di
contado da cinturini con passetti d’oro o dorati o con le fibbie di argento o inargentate
o con filetti di brocato d’oro o d’argento eccetto che alle novelle spose per
lo primo anno. Alle altre si concedono indiferentemente cinture di villuto, purché
non sia cremesino et di ogni altra sorte di seta. A gli huomini però non si vieta l’andar
cinto di cinte o correggie indorate et inargentate i quali potranno anchora cingere
spada et pugnale indorato parimente et inargentato at avere anchora carnirolo
con i ferri pure ornati d’oro o d’argento, ma non d’altra cosa vietata. Ma non così
potranno le donne portare attaccati alla cintura zibellini che habbiano testa o piedi,
né ventaglia che habbiano manico d’oro, né altra cosa d’oro o gioie o perle che siano
attaccate ad essi zibellini et ventagli. Le quali cose tutte s’intendano parimente
dette dei manucci.
Alle cosce:
Alle coscie non permettiamo cosciali fodrati d’altro che di una fodera di taffetato
o di ormesino, né lavorati d’oro o di argento, né che siano fatti con più di brascia
due di velluto, né listati con più d’uno, né con ricami, né cordelle o cordoni
d’altra sorte o d’altro nome, né che in tutto vi bisogni più d’un braccio et mezzo di
panno.
Alle gambe:
Alle gambe si prohibiscono similmente le calcette lavorate d’oro o di argento.
In piede:
I piedi potranno havere le scarpe, le pianelle et i capelli di veluto, ma non cremesino,
senza oro o ricamo di sorte alcuna.
Tutta la persona:
La persona tutta in universale non vestirà pano né tela d’oro o d’argento, né villuto
tessutone o lavoratone, né villuto alto et basso, né cremesino, né contadina vestirà
seta di sorte alcuna eccetto che le novelle spose, che per lo primo anno potranno
portare maniche di raso, et cotta listata da piedi et ai busti di veluto o di raso.
Né cittadina portarà più che due vesti di seta per volta.
Coda della vesta, fodera:
Né donna alcuna spaccierà il terreno con la coda della vesta, né fodrerà vestimento
alcuno di martire o di zibellini, o di lupi cervieri.
Liste:
Non si listerà cappa né saglio con più de braccia due di velluto, né tabarro, né
vesta, o robone di donna o di dottore o d’altra persona con più di braccia tre, né
coperta a cocchio con più di quattro in tutto et per tutto così dentro, come di fuori.
Et quello che si è detto del villuto s’intenda detto d’ogni altro drappo di seta di
altezza medesima col villuto o vicina, ma per mità dell’ormesino per la doppia altezza,
dandosi la libertà ad ogniuno di tagliare le liste.
Riccami, profili et altre cose tali da sopraporre:
Non si userà appresso né per huomini, né per donne ricamo o profilo di telaro o
d’ago o in altro modo fatto in alcuna cosa, né si sopraporrà a vesti d’oro o argento