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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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Modena 377<br />

Nel<strong>la</strong> normativa <strong>suntuaria</strong> del secolo XVI venne posta l’attenzione su due<br />

categorie di cittadini fino ad allora non contemp<strong>la</strong>ti da tale materia. Si tratta<br />

degli ebrei e delle meretrici. La grida del 1549 dedica loro un intero capitolo,<br />

il decimo, nel quale vengono proibiti alle meretrici e a «tutte le donne viventi<br />

dishonestamente» ed agli ebrei oro, argento, gioie ed abiti di seta e di<br />

velluto, eccezion fatta per gli ebrei, uomini o donne, solo se porteranno «un<br />

segno evidente, come sarebbe a dire una lettera o segno nelli petti loro di color<br />

giallo o azuro, gli sia concesso portare ogni ornamento, ogni veste et<br />

ogni foggia al loro arbitrio». Nel<strong>la</strong> grida emanata da Alfonso II il 19 marzo<br />

1570 16 viene fatto obbligo agli ebrei di portare quale segno distintivo una<br />

cordicel<strong>la</strong> di colore arancio sugli abiti.<br />

Segno distintivo delle meretrici era costituito dal non andare mai sole per<br />

<strong>la</strong> città, ma a braccetto, portando un paio di guanti in mano, cioè uno ciascuna,<br />

e senza drappo in testa 17 .<br />

Ma dalle limitazioni imposte dalle fonti normative di questo periodo non<br />

furono esclusi nemmeno i rustici. Nel<strong>la</strong> grida del 1563 vengono loro proibiti<br />

oro e argento, mentre si concede alle donne, «mentre sono donzelle o spose<br />

per lo primo anno» di portare al collo coralli purché non superino il valore<br />

di dieci lire. Lo stesso Tommasino de’ Bianchi <strong>la</strong>menta il vestire troppo<br />

pomposo dei contadini in una sua lunga supplica del 1538 indirizzata al duca,<br />

del<strong>la</strong> quale si fornisce <strong>la</strong> trascrizione in appendice.<br />

Enrica Coser<br />

L’elenco delle fonti consultate è il seguente:<br />

* Statuti: ASC MO, “Respublica Mutinensis” (1306-1307); ASC MO, “Statuta<br />

civitatis Mutine anno 1327 reformata”; ASC MO, “Statutorum Mutine liber<br />

quartus” (1327-1414); ASC MO, “Statuta comunis Mutine spectantia ad officium<br />

iudicis super victualibus et extraordinariis deputati” (1327-1521); ASC<br />

MO, “Statuta Mutine” (1420-1498); Statuta e provisiones stampati mandato magnificorum<br />

dominorum sapientum exemp<strong>la</strong>ri ex camera Comunis sumpto opera et<br />

impensis (...) Antonii Mischomini et Dominici Richozoli, Modena 1487/8; Libri<br />

quinque statutorum inclytae civitatis Mutinae, Johannes de Nicolis Mutinensis excudebat,<br />

Modena 1547; Libri quinque statutorum inclytae civitatis Mutinae, cum<br />

reformationibus, additionibus ac tribus locupletissimis indicibus, denuo in lucem<br />

aediti, Mutinae, apud Paulum Gadaldinum, Anno ab orbe redempto 1590.<br />

16 AS MO, Archivio per materie, Ebrei, b. 14/a.<br />

17 TOMMASINO DE’ BIANCHI detto DE’ LANCELLOTTI, Cronaca Modenese… cit., IV, p. 436.

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