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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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Modena 373<br />

no questi gli anni delle lotte contro Ottobono Terzi, che, ex condottiero visconteo<br />

e capo del<strong>la</strong> fazione ghibellina, occupava Parma (nel 1404) e minacciava<br />

le città di Reggio e Modena. Dopo <strong>la</strong> sua uccisione nel 1409, presso Rubiera,<br />

Nicolò d’Este fu proc<strong>la</strong>mato signore di Ferrara, Modena, Reggio e Parma<br />

e nel 1452 Modena divenne città ducale, con il conferimento a Borso d’Este,<br />

da parte dell’imperatore Federico III, del titolo di duca.<br />

A questi avvenimenti fece seguito un lungo periodo di pace interrotto<br />

per un biennio (1482-1484) dalle lotte contro Venezia, che minacciava gli<br />

stati Estensi.<br />

Nel 1506, papa Giulio II, con l’aiuto dei Francesi, aveva cacciato da Bologna<br />

Giovanni Bentivoglio ed aveva sostenuto il conflitto contro Venezia voluto<br />

dal<strong>la</strong> lega di Cambrai (1508), che si concluse con <strong>la</strong> sconfitta di Venezia, inferta<br />

dalle truppe del<strong>la</strong> lega ad Agnadello (1509). Ma appena conclusa <strong>la</strong> pace con<br />

Venezia, Giulio II cambiò fronte e si scagliò contro i francesi, alleati di Alfonso<br />

II. Nel 1510 le truppe papali entrarono a Modena, ma un anno dopo Giulio II<br />

consegnava <strong>la</strong> città nelle mani dell’imperatore Massimiliano I. Il successore papa<br />

Leone X, nel 1514, <strong>la</strong> ricomprò dietro il pagamento di 40.000 scudi 5 . Nel<br />

1527, in seguito al rovesciamento dell’autorità ecclesiastica conseguente al<br />

“Sacco di Roma”, Alfonso I riuscì a rientrare in possesso di Modena. Il passaggio<br />

di Modena agli Estensi e <strong>la</strong> conclusione del<strong>la</strong> dominazione papale sul<strong>la</strong> città<br />

furono sanciti con un arbitrato dell’imperatore Carlo V il 21 aprile 1531 6 .<br />

Nel 1597/1598 Cesare d’Este, indotto da papa Clemente VII a rinunciare<br />

al dominio su Ferrara e sui territori del<strong>la</strong> Romagna, trasferì a Modena <strong>la</strong><br />

capitale dello Stato Estense.<br />

La più antica testimonianza a Modena di una normativa contro il lusso è<br />

contenuta negli statuti comunali del 1327 7 . Redatti in quel periodo intermedio<br />

di reggenza ecclesiastica, che si instaurò a seguito del<strong>la</strong> dominazione<br />

del<strong>la</strong> signoria dei Bonacolsi e che ebbe fine con il ritorno degli Estensi a<br />

Modena nel 1336, costituiscono il più antico corpo statutario conservatosi<br />

5 L. CHIAPPINI, Gli Estensi, Varese 1967, pp. 379-381.<br />

6 A. BIONDI, Modena tra paci e guerre nei <strong>secoli</strong> XV e XVI, in Storia Illustrata di Modena,<br />

II, Modena-Mi<strong>la</strong>no 1990, pp. 401-420.<br />

7 Riguardo al<strong>la</strong> legis<strong>la</strong>zione <strong>suntuaria</strong> modenese, si può vedere anche: C. CAMPORI, Condizioni<br />

del<strong>la</strong> città, leggi suntuarie ed altre, in Del governo a comune in Modena secondo gli statuti<br />

del 1327 ed altri documenti sincroni, I, Modena 1864, cap. VIII, pp. 4-85; M. MUZZINI,<br />

La moda femminile del Quattrocento in Emilia, tesi di <strong>la</strong>urea, Università degli Studi di Parma,<br />

Facoltà di Magistero, Corso di Laurea in Materie Letterarie, rel. F. Brambil<strong>la</strong> Ageno,<br />

a.a. 1970-71.

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