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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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INTRODUZIONE<br />

La prima attestazione documentata dell’esistenza a Modena di un governo<br />

di tipo conso<strong>la</strong>re risale all’anno 1135 1 , ma si ritiene del tutto probabile<br />

che tale istituto, il più tipico tra le cariche dell’amministrazione dei comuni<br />

medievali italiani, seppure con un’altra denominazione o in qualche forma<br />

provvisoria, fosse alquanto anteriore a questa data 2 .<br />

Nel corso del secolo XIII al<strong>la</strong> guida del movimento comunale (anche se<br />

in alternanza con l’istituzione conso<strong>la</strong>re fino al 1215) si consolidò <strong>la</strong> figura<br />

del podestà cittadino, che veniva scelto annualmente dal consiglio generale,<br />

e che rispecchiava nell’orientamento politico le tendenze di quelle famiglie<br />

nobili da cui egli stesso proveniva. L’elemento “popo<strong>la</strong>re” non godeva infatti<br />

del<strong>la</strong> partecipazione effettiva al governo, nonostante <strong>la</strong> progressiva ascesa<br />

delle corporazioni d’arte verso gli istituti dell’amministrazione cittadina e <strong>la</strong><br />

presenza di mercanti e artigiani all’interno del consiglio generale, che raggiunse<br />

<strong>la</strong> proporzione di un terzo nel 1220, consentendo che dal 1229 i capi<br />

delle società delle arti e mestieri entrassero a far parte del consiglio generale<br />

del comune.<br />

La sconfitta, inferta da Bologna nel 1249 a Fossalta alle truppe imperiali<br />

di Federico II, determinò una divisione all’interno delle famiglie nobili modenesi,<br />

schierate fino ad allora a favore dell’imperatore e divise adesso tra<br />

guelfi e ghibellini, cui facevano rispettivamente capo le famiglie degli Aigoni<br />

e dei Grasolfi. L’inasprimento dunque delle lotte tra le fazioni del ceto aristocratico<br />

portò nello stesso anno al<strong>la</strong> costituzione di una Societas populi, che<br />

sancì l’ingresso e <strong>la</strong> partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni<br />

popo<strong>la</strong>ri al governo cittadino. Nel 1271 furono istituiti i XXIV difensori del-<br />

1 G. TIRABOSCHI, Storia dell’augusta badia di S. Silvestro e di Nonanto<strong>la</strong>, II, Modena<br />

1785, p. 245.<br />

2 P. BREZZI, Il comune medievale di Modena (1115 - 1290), in Storia Illustrata di Modena,<br />

I, Modena-Mi<strong>la</strong>no 1990, pp. 241-260.

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