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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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istessi capitoli et ordine, osservare quelli tutti et ciascuno di essi capitoli limitatamente<br />

et invio<strong>la</strong>bilmente, secondo <strong>la</strong> moderatione et dispositione di essi, avvertendo<br />

ciascuno che contro gli inobedienti et transgressori si procederà con ogni rigore<br />

all’essecutione delle pene contenute nelli predetti ordine e capitoli, senza admettere<br />

scusa di sorte alcuna et senza riguardo di qualsivoglia persona, c’havesse ardire di<br />

contrafare a sì santissima provisione, al<strong>la</strong> quale ogn’uno si sforzi d’obedire. In fidem,<br />

datum Caesenae die 20 februarii 1575.<br />

Andreas Longus Gubernatore<br />

Marcus Marconius<br />

Cancel<strong>la</strong>rio mandato.<br />

Prohemio<br />

Se mai fu tempo di rinontiare alle pompe et a Satana, come da ciascun cristiano<br />

è stato promesso nel santo battesimo, in questo presente anno del Giubileo debbesi<br />

più che in ogn’altro, poiché per opra dello Spirito Santo fu instituito, acciò che <strong>la</strong>sciate<br />

le vanitadi mondane et pentiti delli errori comessi, ricevendone l’assolutione<br />

si diventasse un nuovo et regenerato servo d’Iddio. Et perciò non senza permission<br />

divina <strong>la</strong> città di Cesena sommersa nelle spese inutili doppo molti ordini dati per liberarsene,<br />

non prima che in quest’anno di santa riforma ha potuto porre in essecutione<br />

le pie et paterne essortationi di monsignor reverendo Adouardo Gua<strong>la</strong>ndi vescovo<br />

e padre suo et quanto insieme ha più volte deliberato. Et per maggior fermezza<br />

è stato differito a risolversi dal maggior conseglio delli novantasei per publico<br />

partito ottenuto in esso in questo tempo et nel principio del prudentissimo et giustissimo<br />

governo del magnifico illustrissimo et reverendissimo monsignor Lattantio<br />

Lattanttii, protonotario apostolico et del<strong>la</strong> provintia di Romagna et essarcato di Ravenna<br />

meritissimo presidente, dal<strong>la</strong> autorità del quale questi infrascritti ordini approvati<br />

si debbono anco invio<strong>la</strong>bilmente osservare, sì come a tutti nel modo che in<br />

essi vien disposto si comanda.<br />

Lettera di monsignor reverendissimo presidente al signor governatore<br />

A tergo ommisso sigillo.<br />

Al molto magnifico come fratello il governatore di Cesena, intus vero.<br />

Molto magnifico come fratello, havendo io voluto rimediare all’abuso, che era<br />

in cotesta città del modo del vestire e far banchetti et conviti et spese per mortorii,<br />

ho pensato di approvare et mettere in uso alcuni capitoli et ordine che sono stati<br />

vinti in partito da cotesto conseglio di Cesena, sì come vi sarà mostro, però non<br />

mancarete di farli notificare a tutti per via di un bando, dando ordine tale c’habbiano<br />

ad essere osservati invio<strong>la</strong>bilmente da ciascuno, procedendo senza alcun rispetto<br />

contro quelli che transgredissero, che è quanto mi occorre dirvi per questo, onde<br />

per fine prego nostro Signore Iddio che vi conservi. Di Ravenna il 17 febraio 1575.<br />

Come fratello<br />

Lactantio praesidente.<br />

Del modo del vestire et altri ornamenti di ciascuna donna<br />

Cesena 357

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