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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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INTRODUZIONE<br />

La prima fase organizzativa del comune di Forlì risale al XII secolo, periodo<br />

cui si data <strong>la</strong> più antica testimonianza del regime conso<strong>la</strong>re. È probabile<br />

che l’autogoverno locale fosse cresciuto all’ombra dell’abbazia di San<br />

Mercuriale e in rapporto di subordinazione nei confronti del vescovo. Alcuni<br />

documenti mostrano infatti che al tempo del vescovo Alessandro (1160-<br />

1190) l’autorità era probabilmente nelle mani del presule, mentre il governo<br />

comunale rivestiva un grado di potere inferiore e delegato. Solo in un secondo<br />

momento, coincidente con <strong>la</strong> morte dello stesso vescovo, i forlivesi riprendono<br />

lo sviluppo delle magistrature comunali aggiornandolo all’assetto<br />

diffusosi ormai <strong>la</strong>rgamente nelle altre città. Incomincia così anche per Forlì<br />

il processo di comitatinanza, che avrebbe portato allo spontaneo e costante<br />

conflitto con <strong>la</strong> confinante Faenza. Di tradizione ghibellina, Forlì segue le<br />

sorti dell’imperatore, diventando il punto di riferimento del ghibellinismo<br />

romagnolo. Nel<strong>la</strong> seconda metà del secolo, dopo <strong>la</strong> breve parentesi di dominio<br />

pontificio instauratosi in seguito al<strong>la</strong> conquista del<strong>la</strong> città da parte del<br />

cardinale Ottaviano degli Ubaldini, Forlì, alleatasi con i fuoriusciti ghibellini<br />

di Bologna, ritorna il centro dei conflitti di parte. Gli anni 1273-1283<br />

sono infatti segnati da uno dei momenti più interessanti del<strong>la</strong> storia di Forlì,<br />

che ha come protagonista principale il grande generale ghibellino Guido da<br />

Montefeltro, il quale, nominato podestà e capitano del popolo del<strong>la</strong> città,<br />

garantisce l’autonomia locale divenendo l’elemento di coesione cittadino. Il<br />

dominio del Montefeltro ha però breve durata: dopo essere infatti uscito vittorioso<br />

dagli attacchi pontifici, Guido deve infine arrendersi e riparare in<br />

Toscana, <strong>la</strong>sciando <strong>la</strong> città e il territorio forlivese al<strong>la</strong> Chiesa. Fra i membri<br />

delle principali famiglie che tentano in questo periodo <strong>la</strong> conquista del potere<br />

cittadino, emerge su tutti Maghinardo Pagani da Susinana, esponente del<strong>la</strong><br />

feudalità appenninica ed alleato di Guido da Montefeltro, il quale riesce a<br />

stabilire un dominio signorile su Forlì, Faenza e Imo<strong>la</strong> nel 1300. Al<strong>la</strong> sua<br />

morte (1302) a Forlì si riaprono i conflitti fra le varie famiglie e su tutte

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