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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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242 Legis<strong>la</strong>zione <strong>suntuaria</strong><br />

po nel quale sarrà fatto lo eccesso, per <strong>la</strong> seconda volta del doppio, et per <strong>la</strong> terza<br />

volta del<strong>la</strong> pena triplicata, et successivamente da accrescere et moltiplicare <strong>la</strong> pena<br />

sempre per quante volte si contrafarà al<strong>la</strong> presente provisione; et tale pene si applicaranno<br />

un terzo al<strong>la</strong> camera, un terzo alli luoghi pii da dichiararsi da noi et l’altro<br />

allo esecutore et l’accusatore, et sarà tenuto secreto.<br />

Dechiarando che per le sudette pene saranno tenuti li padri per li figliuoli o<br />

figliuole, gli mariti per le moglie, li fratelli per le sorelle o altro così huomo come<br />

donna che habbia cura o governo di chi contrafarà. Dechiarando però che un pagamento<br />

solo fatto dalli sopranominati per ciascuno de contrafacienti per ciascuna<br />

volta basti et s’intende satisfatta <strong>la</strong> pena, né possa alcuno che contrafacesse o<br />

altri per lui essere in modo alcuno udito né inteso in fare escusatione alcuna et né<br />

meno sia permesso di fare remissione o gratia del<strong>la</strong> pena senza ordine di nostro<br />

signore.<br />

Comandiamo medesimamente alli sarti, recamatori et altri artefici che non <strong>la</strong>vorino<br />

alcuna delle cose prohibite nel<strong>la</strong> presente provisione et che debbano dar nota<br />

partico<strong>la</strong>re al commissario 343 o in cancel<strong>la</strong>ria di tutte le sottane di donne che per<br />

l’avenire tagliarono prima di metter mano a <strong>la</strong>vorarle, sotto pena per <strong>la</strong> prima volta<br />

al patrone del<strong>la</strong> bottega di 25 scudi et di tre tratti di corda, et alli garzoni chi <strong>la</strong>vorassero<br />

in tal <strong>la</strong>vori et che non denontiassero il patrone et il <strong>la</strong>voro di scudi dieci<br />

d’oro et di tre tratti di corda, et <strong>la</strong> seconda volta di detta et <strong>la</strong> pena pecuniaria duplicata,<br />

et successivamente di accrescersi et multiplicarsi <strong>la</strong> pena pecuniaria per<br />

quante volte sarà contrafatto d’applicarsi come di sopra.<br />

Notificando anco che nel<strong>la</strong> presente provisione non s’intendano compresi li sco<strong>la</strong>ri<br />

forastieri che al presente sonno o veranno in questa città, a quali si tollera et<br />

tollerarassi il portare et usar per sempre quelli habiti che a loro piaceranno, et alli<br />

forastieri non sco<strong>la</strong>ri per sei mesi et non più dopo il primo arrivo nel<strong>la</strong> città, le quali<br />

vesti però de sco<strong>la</strong>ri et forastieri non possano i sarti <strong>la</strong>vorare se prima non saranno<br />

denuntiate al commissario deputato sopra l’osservanza del<strong>la</strong> presente riforma, sotto<br />

le medesime pene.<br />

Dechiarando che tutte le donne forastiere habitanti di presente et che veranno<br />

ad habitare in questa città o chi tengono o teranno fermo domicilio in essa, così<br />

maritate a terrieri come a forastieri, se intendano comprese et debbano obedire in<br />

tutto et per tutto al<strong>la</strong> provisione et crida sopradetta, et contrafacendo incorrano<br />

nelle pene contenute in essa.<br />

Alle donne che habitano in contado et castelli si concede il portare centorini<br />

con li passetti et fibbie sopra dorati di velluto, pur che non siano di broccato d’oro<br />

né di argento o di cremisino, et anco li coralli so<strong>la</strong>mente al collo, ma però senza ornamento<br />

alcuno di oro, prohibendoli il portare col<strong>la</strong>ne o altra cosa al collo et in testa<br />

et anco di portare habiti di sorte alcuna di seta, et li habiti di panno o di sargia<br />

listati di velluto sotto <strong>la</strong> pena come di sopra.<br />

343 1580, dicembre 23 e 30. Bandi aggiunge sopra ciò deputato.

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