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la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...

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190 Legis<strong>la</strong>zione <strong>suntuaria</strong><br />

1545, marzo 8<br />

Provvisioni<br />

Ornato, pompe et cetera 205<br />

1545, marzo 28<br />

Bandi<br />

Provisione delle meretrici publiche. MDXLV<br />

Havendo il reverendissimo et illustrissimo monsignor legato et li magnifici signori<br />

del reggimento del<strong>la</strong> città di Bologna dato principio al<strong>la</strong> riformatione di molte<br />

cose pertinenti all’honesto et politico vivere di essa città, corrigendo et limitando<br />

alcune superfluità et male usanze introdotte così circa il vestire delle persone, come<br />

del pasteggiare et altri infiniti abusi, è parso alle loro signorie essere non solo ispediente<br />

ma molto necessario provedere anchora che le publiche meretrici sieno riconosciute<br />

fra le donne da bene, et al loro habito et vestire sia posta conveniente meta.<br />

Onde per ordine et commissione del prefato reverendissimo et illustrissimo<br />

monsignor legato, di volontà et consentimento delli magnifici et eccelsi signori signori<br />

antiani consoli et confaloniero di iustitia del popolo et commune del<strong>la</strong> città<br />

di Bologna et delli prefati magnifici signori quaranta del reggimento si vieta et expressamente<br />

prohibisce a tutte le publiche meretrici o vero cortigiane in questa città<br />

di poter portare indosso, così di sotto come di sopra, vestimenti o calciamenti di<br />

sorte alcuna d’oro, d’argento, né di seta, così nel continente di essi vestimenti o calciamenti,<br />

come in liste, ricami o altri addobbi d’essi.<br />

Né sia loro etiamdio lecito portare al collo, alle braccia, alle orecchie o al<strong>la</strong> centura<br />

sorte alcuna di col<strong>la</strong>ne, cathene o simili ornamenti dove siano oro, argento,<br />

perle et gioie, misture d’ambra, muschio, profumi o altri simili odori, né anchora<br />

guanti ricamati, o profumati.<br />

Si consente però che possino portare al collo una cathena d’oro, pur che fra l’oro<br />

et <strong>la</strong> fattura non ecceda <strong>la</strong> valuta di scudi dieci in tutto.<br />

Et acciò siano riconosciute fra le donne di honesta vita, si ordina et commanda<br />

che debbano portare in capo un drappo o velo di colore gialo et non di altro colore.<br />

Sotto pena a chi contrafarà in parte alcuna al presente bando et per ciascuna<br />

volta di lire venticinque di bolognini et di perdere le vesti et altri guarnimenti che<br />

usassero o portassero sopra di sé contra <strong>la</strong> forma del presente bando. La quale pena<br />

si applicarà per <strong>la</strong> terza parte allo accusatore et il resto al<strong>la</strong> camera di Bologna. Et si<br />

starà al giuramento dello accusatore col detto di un testimonio degno di fede.<br />

Notificando et dechiarando che si farà diligente inquisitione et rigorosa esecutione<br />

contra quelle che seranno trovate in fallo.<br />

205 Vedi 1545, marzo 7. Bandi, Provisione nuovamente fatta, nel<strong>la</strong> quale si moderano le<br />

eccessive spese, così del vivere, come del vestire, et altre pompe che si fanno nel<strong>la</strong> città et<br />

contado di Bologna.

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