la legislazione suntuaria. secoli xiii-xvi. emilia-romagna - Direzione ...
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166 Legislazione suntuaria dote o speso ne le mobilie; in la qual pena cada ancora il sposo o el padre s’el fosse sotto la podestà del patre se accettarà quel più ch’è prohibito a dare sì de la dote come de le mobilie. Et tale pene per la mità debbano applicarsi alla camera de Bologna, per l’altra mità alla fabrica de messer San Petronio. Et siano tenuti et debbano li notari che fusseno rogati de tali contracti denonciarli incontinenti al magnifico signor confaloniero de iustitia che serà per lo tempo. Et non li denunciando siano et se intendano ipso facto essere privi della compagnia di notari et de la autorità de fare contracti o instrumenti et più cadano in pena de ducati diece d’oro da applicarsi per la terza parte alla camera predicta, per la terza parte allo exequutore et per l’altra terza parte allo acusatore, il quale piacendo a lui serà tenuto secreto. Item che li sposi o vero mariti di qualuncha condictione, grado o dignità se siano non possano spendere intorno alle lor spose più de quanto sia la mitade de la dote che riceverà, servandosi però la dechiaratione et ordine infrascritto dello ornato delle donne a grado per grado. Et quando accadesse ch’a una sposa fusse stato lassato dal padre o da altri delli suoi heredità o legati che excedesseno la mità della dote secundo la sua condictione, non possa essa sposa spendere dal canto suo in le mobilie et apparati se non secondo el grado et conditione predicta, et per lo simile el sposo non possa spendere se non quanto comporta la sua conditione in l’ornato de la sposa sua, zoè solamente quanto sia la mità de la dote secundo la limitatione soprascripta. Item che le donne, spose et figliole de cavalieri fino che le sono in podestà del patre o de li suoi possano portare brocato d’oro et de argento in vestimenti et maniche come a lor piace, purché tal brocato non portino in fodra de maniche, et possano portare dui ornamenti de zoglie, intendendosi sempre che uno vecio de perle o una golana d’oro sia per una gioglia, et poscia ch’haveranno elletto una volta le gioglie che vorranno portare più non le possano cambiare in altra sorte de gioglie. Possano portare veste de drappo de seta de ogni colore et ogni altra cosa minore ma maggiore non, sempre intendendosi che non si possa spendere oltra la limitatione di sopra chiarita, sì dal canto del sposo come dal canto della donna o de li suoi. Item che le donne, figliole et spose de doctori et gentilhomeni non possano portare vestimenti d’alcuna sorte de brocato d’oro né d’argento né fodre de dicti brocati, né possano portare se non due gioglie intendendosi come è ditto che uno vezzo de perle o una golana d’oro sia per una gioglia, et quello che elegieranno una volta non le possano più mutare. Ma possano portare maniche de brocato d’oro et de argento et cinture de brocato d’oro. Possano etiam portare vestimenti de cremesino et de altro drappo o panno et altri ornamenti minori pure che in tutto la spesa non exceda la limitatione antidetta. Item che li gentilhomini se intendano essere quelli che per origine propria, paterna et de lolo insieme siano cittadini de Bologna et che da trenta anni in qua mai per alcuno tempo loro proprii non habbiano exercitato alcuna arte, overo che havendo due solamente delle predicte origine habbiano havuto o habbiano de presenti doctori o cavallieri uno o più de la casata sua et non habbiano però mai exercitato arte alcuna da trenta anni in qua come è dicto. Ma quelli che non haveranno le predicte conditione se comprehendano nel grado del seguente capitulo. Dechiarandossi non-
Bologna 167 dimeno che li figlioli de gentilhomeni qualificati come di sopra non se intendano perdere la nobilità se bene li padri loro per freno della gioventù gli havesseno fatto o facesseno exercitare per alcuno tempo alcuna honesta arte o mercantia, ma se intendano restare ne la nobilità delli lor padri et avi et de li altri suoi maggiori. Item che le donne, fiole et spose de notari, cambiatori, drappieri et de quelli de l’arte de la seta, li quali siano de le tre origine antedicte insieme et de quelli che non hano le qualità de li gentilhomeni predicti li quali sono comprehesi in questo grado, possano portare uno paro de maniche de brocato d’oro o d’argento sì che ellecto uno drappo non possano più portare l’altro. Et possano portare tessuto de brocato d’oro, una sola gioglia o vezzo de perle o collana d’oro, purché non habbiano né possano usare se non una delle gioglie antedicte et quella electa non possano più usare le altre, et possano havere veste de drappo de seta d’ogni colore et maniche et guardacori per lo simile, purché non siano foderate de brocato d’oro né de argento. Ma quando li predicti non fusseno delle tre origine antedicte ma de qualchuna meno, le dicte lor donne, figliole o spose debbano observare quanto nel capitulo qui appresso serà scritto et ordinato, intendendo sempre che dove è permesso el più et le maggiori cose siano anchora permesso le menori, mesurando però il tutto alla limitatione de la dota como di sopra. Item che le donne, figliole et spose de quelli che exercitano le altre arte oltra le quattro predicte, zoè bechari, speciali, merzari, lanaroli, strazaroli, mercadanti da ferro et simili, bambasari, aurifici, salaroli, bisilieri et de quelli delle quattro prime arte che non fusseno delle tre origine antedicte, zoè propria, de padre et de lolo insiemme possano portare una vesta sola de seta pure che non sia de cremesino et le altre veste de panno, ma non possano portare brocato d’oro né d’argento in alcun modo. Possano bene portare tessuto de brocato et una gioglia sola o vezzo di perle o collana d’oro, et una gioglia electa non possano mutarla, et che quella non exceda la valuta de ducati trenta, et questi siano de le tre origine como di sopra. Ma se li predicti mancaranno de alchuna de le dicte origini se intendano compresi in lo capitulo del grado proximo seguente et dove è concesso el più et più preciose cose se intendano anchora essere concesse le menori et più vile, sempre remanendo ferma la limitatione de la dota. Et per obviare alli fraudi se dechiara che le gioglie che portarano le donne secondo li gradi o siano comprate o tolte impresto o a pisone o per altro modo se intendano per quanto pigliarà la loro extima doversi computare in quella summa che serà licita a spendere, attenta la condictione de la persona, in modo che se intenda doversi spendere nel resto del ornato de le donne sì dal canto del sposo o marito come dal canto delli suoi tanto meno de la somma concessa quanto serà il valore et stima de le gioglie antedicte. Alle quale gioglie etiam che le fusseno false o contrafacte se darà la extima come se elle fusseno vere et bone gioglie et non fincte. Item che le donne, figliole et spose delli maestri de ligname, calzolari, muratori, fabri, pellizari, sarti, barbieri, cartolari, pellacani, piscatori, cimatori, tinctori, recamatori et de simili et minori arti et etiam de quelli che fusseno de le altre arte inferiore o vero qui non descritte possano portare un paro o più de maniche de seta et de cremesino morello et non altro cremesino, ma non possano portare né havere
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dote o speso ne le mobilie; in <strong>la</strong> qual pena cada ancora il sposo o el padre s’el fosse<br />
sotto <strong>la</strong> podestà del patre se accettarà quel più ch’è prohibito a dare sì de <strong>la</strong> dote come<br />
de le mobilie. Et tale pene per <strong>la</strong> mità debbano applicarsi al<strong>la</strong> camera de Bologna,<br />
per l’altra mità al<strong>la</strong> fabrica de messer San Petronio. Et siano tenuti et debbano<br />
li notari che fusseno rogati de tali contracti denonciarli incontinenti al magnifico<br />
signor confaloniero de iustitia che serà per lo tempo. Et non li denunciando siano<br />
et se intendano ipso facto essere privi del<strong>la</strong> compagnia di notari et de <strong>la</strong> autorità de<br />
fare contracti o instrumenti et più cadano in pena de ducati diece d’oro da applicarsi<br />
per <strong>la</strong> terza parte al<strong>la</strong> camera predicta, per <strong>la</strong> terza parte allo exequutore et per<br />
l’altra terza parte allo acusatore, il quale piacendo a lui serà tenuto secreto.<br />
Item che li sposi o vero mariti di qualuncha condictione, grado o dignità se siano<br />
non possano spendere intorno alle lor spose più de quanto sia <strong>la</strong> mitade de <strong>la</strong><br />
dote che riceverà, servandosi però <strong>la</strong> dechiaratione et ordine infrascritto dello ornato<br />
delle donne a grado per grado. Et quando accadesse ch’a una sposa fusse stato<br />
<strong>la</strong>ssato dal padre o da altri delli suoi heredità o legati che excedesseno <strong>la</strong> mità del<strong>la</strong><br />
dote secundo <strong>la</strong> sua condictione, non possa essa sposa spendere dal canto suo in le<br />
mobilie et apparati se non secondo el grado et conditione predicta, et per lo simile<br />
el sposo non possa spendere se non quanto comporta <strong>la</strong> sua conditione in l’ornato<br />
de <strong>la</strong> sposa sua, zoè so<strong>la</strong>mente quanto sia <strong>la</strong> mità de <strong>la</strong> dote secundo <strong>la</strong> limitatione<br />
soprascripta.<br />
Item che le donne, spose et figliole de cavalieri fino che le sono in podestà del<br />
patre o de li suoi possano portare brocato d’oro et de argento in vestimenti et maniche<br />
come a lor piace, purché tal brocato non portino in fodra de maniche, et possano<br />
portare dui ornamenti de zoglie, intendendosi sempre che uno vecio de perle o<br />
una go<strong>la</strong>na d’oro sia per una gioglia, et poscia ch’haveranno elletto una volta le gioglie<br />
che vorranno portare più non le possano cambiare in altra sorte de gioglie. Possano<br />
portare veste de drappo de seta de ogni colore et ogni altra cosa minore ma<br />
maggiore non, sempre intendendosi che non si possa spendere oltra <strong>la</strong> limitatione<br />
di sopra chiarita, sì dal canto del sposo come dal canto del<strong>la</strong> donna o de li suoi.<br />
Item che le donne, figliole et spose de doctori et gentilhomeni non possano portare<br />
vestimenti d’alcuna sorte de brocato d’oro né d’argento né fodre de dicti brocati,<br />
né possano portare se non due gioglie intendendosi come è ditto che uno vezzo<br />
de perle o una go<strong>la</strong>na d’oro sia per una gioglia, et quello che elegieranno una volta<br />
non le possano più mutare. Ma possano portare maniche de brocato d’oro et de argento<br />
et cinture de brocato d’oro. Possano etiam portare vestimenti de cremesino et<br />
de altro drappo o panno et altri ornamenti minori pure che in tutto <strong>la</strong> spesa non<br />
exceda <strong>la</strong> limitatione antidetta.<br />
Item che li gentilhomini se intendano essere quelli che per origine propria, paterna<br />
et de lolo insieme siano cittadini de Bologna et che da trenta anni in qua mai per<br />
alcuno tempo loro proprii non habbiano exercitato alcuna arte, overo che havendo<br />
due so<strong>la</strong>mente delle predicte origine habbiano havuto o habbiano de presenti doctori<br />
o cavallieri uno o più de <strong>la</strong> casata sua et non habbiano però mai exercitato arte alcuna<br />
da trenta anni in qua come è dicto. Ma quelli che non haveranno le predicte<br />
conditione se comprehendano nel grado del seguente capitulo. Dechiarandossi non-