Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro
Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro
4.5.14 Distribuzione idrica interna agli edifici a) Serbatoi La costruzione e l'installazione di serbatoi di accumulo dell'acqua potabile negli edifici deve essere attuata in modo da evitare qualunque contatto tra l'acqua contenuta e l'esterno. I serbatoi devono essere progettati e costruiti in modo da permettere una agevole, periodica manutenzione e pulizia. Sono comunque vietati stoccaggi dell'acqua, quando la stessa proviene dall'acquedotto pubblico, ad esclusione dei casi nei quali è prevista la presenza di autoclavi. Detti strumenti devono essere opportunamente manutenzionati e disinfettati periodicamente. Di norma i serbatoi privati non possono essere interrati. Nei casi in cui non vi sia altra soluzione tecnica adottabile, dette cisterne potranno essere consentite su parere del Servizio competente dell' Azienda Sanitaria. b) Rete idrica interna Le reti di distribuzione idrica interna devono essere dotate di valvole di non ritorno sicuramente efficienti nel punto di allacciamento alla rete pubblica. Sono vietati allacciamenti di qualsiasi genere che possano miscelare l'acqua della rete pubblica con acque di qualunque altra provenienza. Qualora l'abitazione sia servita sia dall'acquedotto che da altra fonte autonoma di approvvigionamento, devono esistere due reti idriche completamente distinte e facilmente individuabili. c) Apparecchiature per il trattamento domestico delle acque potabili Le apparecchiature per il trattamento domestico di acque potabili devono essere sotto ogni aspetto conformi a quanto disposto dal D.M. 443/90 e s.m. i., nonché dal D.M. 37/08 e successivo Regolamento di attuazione. Il proprietario dell'impianto o l'amministratore che ne è responsabile deve notificarne la richiesta di installazione al Servizio competente dell'Azienda Sanitaria ed ottenerne preventivo parere favorevole. Alla richiesta si deve allegare la seguente documentazione: - copia della documentazione tecnica; - copia del manuale di manutenzione; - certificazione di corretto montaggio e di collaudo redatte dall'installatore. Nella richiesta si dovrà garantire la corretta manutenzione e gestione dell'impianto, nonché un controllo analitico chimico e batteriologico a cadenza annuale. La conformità delle apparecchiature a quanto disposto e la rispondenza dell'acqua trattata ai requisiti previsti dalla normativa vigente, può essere controllata dal Servizio competente dell' Azienda Sanitaria, che proporrà al Sindaco eventuali provvedimenti. Nel caso in cui le apparecchiature non risultino conformi e non ne sia possibile l'adeguamento, il proprietario provvederà a rimuoverle, dandone comunicazione al Servizio competente dell' Azienda Sanitaria. In caso di inosservanza, il Sindaco, previa diffida, provvederà a danno. 4.5.15 Rete idrica e fognature I tubi della rete idrica interna devono essere opportunamente isolati dalle condotte fognarie. Essi devono essere posti di norma a non meno di m. 1,50 da fognoli e pozzetti di fognature. 128
Le fognature e le tubazioni di scarico delle acque di rifiuto devono essere poste, di norma, al di sotto di almeno 50 cm. dalle tubazioni dell'acqua potabile. Qualora non sia possibile rispettare le condizioni di cui ai commi precedenti, le tubature fognarie devono essere costruite in modo da evitare qualunque perdita e i tubi della rete idrica devono essere sicuramente impermeabili. La costruzione di fognature deve essere autorizzata dall'Autorità Comunale, previa presentazione da parte dell’interessato di disegni illustrativi e di una relazione tecnica. Le operazioni interessanti la rete idrica di distribuzione devono essere condotte in modo da evitare contaminazione dell'acqua. 4.5.16 Regolamentazione del consumo di acqua potabile Il Sindaco, nei casi in cui ciò sia necessario, sentito il parere del Servizio competente dell' Azienda Sanitaria, può emanare provvedimenti per la regolamentazione del prelievo e del consumo dell'acqua potabile, onde garantirne la dotazione per i bisogni prioritario 4.5.17 Tutela della risorsa idrica Al fine di garantire la tutela della risorsa idrica potabile, distribuita dal pubblico acquedotto, si dovranno rispettare le seguenti disposizioni: 1) è vietato utilizzare acque di qualunque provenienza per estrarre calore (pompe di calore); 2) negli impianti di refrigerazione e condizionamento dovrà essere realizzato il riciclo totale delle acque utilizzate (massimo reintegro ammesso: 20%); 3) ove siano disponibili o messe a disposizione acque superficiali o distribuite da acquedotti specifici per acque non potabili, è vietato l'uso di acque potabili o sotterranee per l'alimentazione di cicli produttivi e/o circuiti tecnologici e per irrigazione; 4) dovrà essere prescritto che il prelievo idrico da parte di insediamenti produttivi idroesigenti, allacciati al pubblico acquedotto, al fine di assicurare un'adeguata dotazione idrica alle utenze civili, avvenga in fasce orarie limitate, indicate dall'Amministrazione Comunale. E' severamente proibito l'uso di acqua potabile per usi diversi ove le stessa non sia necessaria (lavaggio pavimenti, strade, irrigazione ecc.); 5) negli edifici con scantinati o interrati, dotati di rete di drenaggio delle acque sotterranee, si dovranno utilizzare tali acque, in alternativa a quelle del pubblico acquedotto per l'innaffiamento di orti, giardini, lavaggio piazzali, ecc.- Le acque sotterranee in eccesso potranno essere convogliate in corpo idrico superficiale o, eccezionalmente, nella rete fognaria; 6) gli autolavaggi non possono utilizzare acqua potabile per le attività di lavaggio. Nel caso in cui non sia possibile reperire acque di altra provenienza, si dovranno utilizzare cisterne di acqua piovana, provvedendo poi al suo riciclo previa depurazione. E' consentito il reintegro con acqua potabile nella misura massima del 10%; 7) nelle nuove costruzioni e/o in caso di ristrutturazioni è necessario prevedere nei W.C. sciacquoni con doppio pulsante (5 e 15 litri) ed adottare ogni altro accorgimento previsto dalla normativa vigente in materia. 129
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Le fognature e le tubazioni <strong>di</strong> scarico delle acque <strong>di</strong> rifiuto devono essere poste, <strong>di</strong> norma, al <strong>di</strong><br />
sotto <strong>di</strong> almeno 50 cm. dalle tubazioni dell'acqua potabile.<br />
Qualora non sia possibile rispettare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui ai commi precedenti, le tubature fognarie<br />
devono essere costruite in modo da evitare qualunque per<strong>di</strong>ta e i tubi della rete idrica devono<br />
essere sicuramente impermeabili.<br />
La costruzione <strong>di</strong> fognature deve essere autorizzata dall'Autorità Comunale, previa presentazione<br />
da parte dell’interessato <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni illustrativi e <strong>di</strong> una relazione tecnica.<br />
Le operazioni interessanti la rete idrica <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione devono essere condotte in modo da<br />
evitare contaminazione dell'acqua.<br />
4.5.16 Regolamentazione del consumo <strong>di</strong> acqua potabile<br />
Il Sindaco, nei casi in cui ciò sia necessario, sentito il parere del Servizio competente dell'<br />
Azienda Sanitaria, può emanare provve<strong>di</strong>menti per la regolamentazione del prelievo e del<br />
consumo dell'acqua potabile, onde garantirne la dotazione per i bisogni prioritario<br />
4.5.17 Tutela della risorsa idrica<br />
Al fine <strong>di</strong> garantire la tutela della risorsa idrica potabile, <strong>di</strong>stribuita dal pubblico acquedotto, si<br />
dovranno rispettare le seguenti <strong>di</strong>sposizioni:<br />
1) è vietato utilizzare acque <strong>di</strong> qualunque provenienza per estrarre calore (pompe <strong>di</strong> calore);<br />
2) negli impianti <strong>di</strong> refrigerazione e con<strong>di</strong>zionamento dovrà essere realizzato il riciclo totale<br />
delle acque utilizzate (massimo reintegro ammesso: 20%);<br />
3) ove siano <strong>di</strong>sponibili o messe a <strong>di</strong>sposizione acque superficiali o <strong>di</strong>stribuite da acquedotti<br />
specifici per acque non potabili, è vietato l'uso <strong>di</strong> acque potabili o sotterranee per<br />
l'alimentazione <strong>di</strong> cicli produttivi e/o circuiti tecnologici e per irrigazione;<br />
4) dovrà essere prescritto che il prelievo idrico da parte <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti produttivi idroesigenti,<br />
allacciati al pubblico acquedotto, al fine <strong>di</strong> assicurare un'adeguata dotazione idrica alle<br />
utenze civili, avvenga in fasce orarie limitate, in<strong>di</strong>cate dall'Amministrazione Comunale. E'<br />
severamente proibito l'uso <strong>di</strong> acqua potabile per usi <strong>di</strong>versi ove le stessa non sia necessaria<br />
(lavaggio pavimenti, strade, irrigazione ecc.);<br />
5) negli e<strong>di</strong>fici con scantinati o interrati, dotati <strong>di</strong> rete <strong>di</strong> drenaggio delle acque sotterranee, si<br />
dovranno utilizzare tali acque, in alternativa a quelle del pubblico acquedotto per<br />
l'innaffiamento <strong>di</strong> orti, giar<strong>di</strong>ni, lavaggio piazzali, ecc.- Le acque sotterranee in eccesso<br />
potranno essere convogliate in corpo idrico superficiale o, eccezionalmente, nella rete<br />
fognaria;<br />
6) gli autolavaggi non possono utilizzare acqua potabile per le attività <strong>di</strong> lavaggio. Nel caso in<br />
cui non sia possibile reperire acque <strong>di</strong> altra provenienza, si dovranno utilizzare cisterne <strong>di</strong><br />
acqua piovana, provvedendo poi al suo riciclo previa depurazione. E' consentito il reintegro<br />
con acqua potabile nella misura massima del 10%;<br />
7) nelle nuove costruzioni e/o in caso <strong>di</strong> ristrutturazioni è necessario prevedere nei W.C.<br />
sciacquoni con doppio pulsante (5 e 15 litri) ed adottare ogni altro accorgimento previsto<br />
dalla normativa vigente in materia.<br />
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