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Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro

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La <strong>di</strong>slocazione dei locali deve essere tale da consentire l’utilizzo dello spogliatoio<br />

preliminarmente all’accesso ai locali <strong>di</strong> lavorazione/produzione, attraverso percorsi<br />

interni all'attività autorizzata.<br />

• Lo spogliatoio deve essere dotato <strong>di</strong> porta con chiusura automatica<br />

• Le docce, se esistenti e richieste dalla lavorazione, devono essere <strong>di</strong>rettamente collegate<br />

allo spogliatoio.<br />

9. ATTREZZATURE E LOCALI DI RICOVERNO -<br />

Le attrezzature e i prodotti utilizzati per la pulizia dovranno essere riposti in un vano<br />

apposito, dotato <strong>di</strong> lavello con acqua calda e fredda, con una superficie minima <strong>di</strong> mq.<br />

2,00, salvo la possibilità, per esercizi <strong>di</strong> modeste <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> utilizzare un idoneo<br />

arma<strong>di</strong>o <strong>di</strong> materiale lavabile.<br />

10. ACQUA POTABILE -<br />

Tutti gli esercizi debbono essere muniti <strong>di</strong> acqua potabile. Qualora<br />

l’approvvigionamento idrico venga assicurato a mezzo <strong>di</strong> fonte autonoma (pozzo o<br />

sorgente), anziché a mezzo <strong>di</strong> pubblico acquedotto, è necessario che il pozzo o la<br />

sorgente siano dotati <strong>di</strong> apposita certificazione <strong>di</strong> potabilità rilasciata dal Servizio <strong>di</strong><br />

<strong>Igiene</strong> degli Alimenti e della Nutrizione dell’Azienda Sanitaria, nel rispetto delle<br />

con<strong>di</strong>zioni stabilite dal D.L.vo n. 31/2001 e dal D.L.vo 152/2006.<br />

11. EMISSIONI -<br />

Tutti i punti che determinano emissione <strong>di</strong> vapori e fumi <strong>di</strong> cottura devono essere<br />

dotati <strong>di</strong> idonei sistemi <strong>di</strong> aspirazione canalizzati in canne <strong>di</strong> esalazione, aventi sbocco<br />

ad almeno m. 1,00 sopra il colmo del tetto degli e<strong>di</strong>fici ricadenti nel raggio <strong>di</strong> m. 10.<br />

La suddetta in<strong>di</strong>cazione è vincolante nei casi in cui l’alimentazione dei punti <strong>di</strong> cottura<br />

sia effettuata con combustibile solido (legna, carbone, etc.); in tutti gli altri casi<br />

(alimentazione elettrica o con combustibile fluido), qualora non sia possibile<br />

raggiungere tale altezza, può essere accettato lo sbocco sulla copertura ad una quota<br />

più bassa rispetto al colmo dei tetti degli e<strong>di</strong>fici circostanti nel raggi <strong>di</strong> ml 10, purchè<br />

sia certificato da tecnico competente il rispetto delle norme UNI-CIG 7129/1992 e<br />

successive mo<strong>di</strong>ficazioni ed integrazioni, con particolare riferimento al cono <strong>di</strong><br />

efflusso.<br />

I sistemi <strong>di</strong> aspirazione posti su apparecchi <strong>di</strong> cottura che producono emissioni<br />

quali/quantitative scarsamente significative (come piastre, forni elettrici, etc.) potranno<br />

essere collegate a canne <strong>di</strong> esalazione con scarico a parete, a con<strong>di</strong>zione che non<br />

determinino inconvenienti igienico-sanitari a terzi. Non sono soggette a tale norma le<br />

macchine per produzione <strong>di</strong> caffè espresso, nonché le attrezzature <strong>di</strong> cottura che, per<br />

le particolari caratteristiche costruttive, non producono nessuna emissione molesta, e<br />

ancora per apparecchi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni alimentati elettricamente quali forni a<br />

microonde, tostiere e similari.<br />

Per gli impianti prospicienti la pubblica via, si dovranno trovare soluzioni concordate<br />

con gli Uffici del <strong>Comune</strong> e dell'Azienda Sanitaria. Lo scarico in uscita dal sistema<br />

dovrà essere posizionato a congrua <strong>di</strong>stanza da finestre, terrazze e comunque in<br />

posizione tale da non creare <strong>di</strong>sturbo o <strong>di</strong>sagio al vicinato. Gli impianti devono<br />

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