Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro
Regolamento Igiene e Ambiente - Comune di Catanzaro
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- il pavimento e le pareti devono essere rifiniti con materiale impermeabile,<br />
facilmente lavabile e <strong>di</strong>sinfettabile; gli angoli tra pareti e pavimento devono<br />
essere arrotondati;<br />
- le pareti, nella parte facilmente lavabile e <strong>di</strong>sinfettabile, devono avere altezza <strong>di</strong><br />
almeno 2 ml;<br />
- l’areazione deve essere conseguita me<strong>di</strong>ante finestra apribile all’esterno, <strong>di</strong><br />
superficie non inferiore a m. 0,60, ovvero da un idoneo impianto <strong>di</strong> aerazione<br />
forzata temporizzata che assicuri almeno sei ricambi d’aria/ora, oppure <strong>di</strong><br />
impianto ad accensione collegata all’interruttore della luce interno al wc,<br />
potenziato e temporizzato in modo da consentire, per ogni utilizzo, un ricambio<br />
d’aria completo;<br />
b) In caso <strong>di</strong> nuove attività che si svolgono nel centro storico, è consentito derogare<br />
dall’obbligo dell’antibagno per i servizi igienici destinati ai portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap.<br />
Tale deroga potrà essere concessa anche alle attività esistenti che si siano adeguate<br />
o si adeguino alla normativa per i portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap. Ancora, si va in deroga per la<br />
realizzazione dei servizi igienici per i portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, laddove urbanisticamente<br />
non è possibile mo<strong>di</strong>ficare la struttura;<br />
c) In caso <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un doppio o triplo servizio igienico per lo stesso sesso, è<br />
consentito un unico antibagno. L’antibagno può essere omesso se il bagno apre<br />
in un <strong>di</strong>simpegno o corridoio, comunque in luogo ove non si staziona.<br />
d) Nei servizi igienici per il pubblico, il vaso a sedere dovrà essere munito <strong>di</strong><br />
ciambella integra e si dovrà <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un <strong>di</strong>spensatore <strong>di</strong> copri-ciambella<br />
monouso o, in alternativa, un sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfezione automatico dopo ogni utilizzo.<br />
e) I servizi igienici riservati al personale, laddove l’attività lo richieda, dovranno<br />
essere dotati <strong>di</strong> docce, qualora le stesse non fossero ubicate separatamente. Il numero<br />
dei servizi igienici dovrà essere adeguatamente proporzionato al numero degli addetti<br />
ed in particolare uno ogni 10 lavoratori (o frazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>10) contemporaneamente<br />
presenti. Inoltre, devono essere separati per sesso se il numero degli addetti sia<br />
maggiore <strong>di</strong> 10.<br />
5. Restano salve tutte le con<strong>di</strong>zioni previste dalla normativa in materia <strong>di</strong> tutela<br />
dei soggetti portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>caps.<br />
6. AERAZIONE E ILLUMINAZIONE LOCALI<br />
In tutti i locali devono essere garantiti valori microclimatici e <strong>di</strong> illuminazione tali da<br />
assicurare con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> benessere ambientale anche in relazione alle peculiari esigenze<br />
<strong>di</strong> lavorazione.<br />
L’impianto <strong>di</strong> aerazione forzata non è da intendersi sostitutivo dell’aerazione naturale.<br />
Tuttavia, nei locali aperti al pubblico possono essere autorizzati, su parere del Servizio<br />
competente dell’A.S.P., aree sprovviste parzialmente o totalmente <strong>di</strong> illuminazione e<br />
areazione naturale, purchè vengano installati idonei sistemi <strong>di</strong> areazione artificiale ai<br />
sensi delle norme UNI 10339 ed illuminazione artificiale in maniera tale che vengano<br />
assicurati idonei valori <strong>di</strong> illuminamento così come definiti dalle norme UNI 10380.<br />
7. AERAZIONE NATURALE<br />
a. Tutti i laboratori e i locali a<strong>di</strong>biti ad attività lavorativa (ambienti a destinazione<br />
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