Lo spagnolo come lingua accademica - Contrastiva
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cora una volta è la spiegazione fornita da Cerruti/Cini (2007) quella più com-<br />
pleta: nel manuale, infatti, ci si avvale anche di schemi che mostrano le possi-<br />
bili strutture della sequenza argomentativa: semplice, multipla o a grappolo.<br />
Alle fasi canoniche dell’argomentazione si affianca lo schema proposto da<br />
<strong>Lo</strong>mbardi Vallauri (2004), nel quale la differenza, in realtà, è data solo dalla<br />
denominazione, e quindi: «accompagnamento al tema; definizione del conte-<br />
sto in cui si sta parlando; annuncio della tesi; enunciazione delle premesse fat-<br />
tuali, e degli argomenti legati concettualmente da relazioni di causa-effetto da<br />
una parte alle premesse e dall’altra alla tesi; ri-deduzione della tesi dalle pre-<br />
messe e dagli argomenti e sua precisazione; accompagnamento fuori dal te-<br />
ma» (<strong>Lo</strong>mbardiValauri, 2004: 22). Questo passaggio del testo di <strong>Lo</strong>mbardi<br />
Vallauri si aggancia ad un altro punto fondamentale che riguarda le fasi di<br />
produzione del discorso: queste spaziano dalla pre-scrittura alla composizione<br />
vera e propria, fino al momento dedicato alla revisione. Una particolare atten-<br />
zione all’argomento è riservata dalla Montolío (2004), nel cui manuale si può<br />
leggere una descrizione dettagliata di tutte le fasi si produzione, mentre Se-<br />
rianni (2003), soffermandosi sulla fase di organizzazione delle informazioni,<br />
introduce il discorso sulle unità informative e sull’importanza gerarchica che<br />
ne giustifica l’utilizzo nel testo.<br />
La bibliografia italiana si distingue per la trattazione di argomenti decisamen-<br />
te tecnici e caratteristici della scrittura <strong>accademica</strong>, che sono i processi di<br />
formazione del lessico, quindi la nominalizzazione, e l’adozione di particolari<br />
forme sintattiche, <strong>come</strong> ad esempio la forma passiva; su questo terreno si pos-<br />
sono confrontare gli scritti di Gotti (1991), Serianni (2003), Sobrero (1997).<br />
Correlata all’uso del passivo è la progressione tema-rema tipica della <strong>lingua</strong><br />
italiana, di cui la spiegazione più dettagliata è quella proposta da Serianni<br />
(2003), poiché supportata da esempi oltre che da definizioni.<br />
Il lavoro della commissione spagnola che ha curato il Manual práctico de e-<br />
scritura académica (2004) è incentrato principalmente sul discorso accademi-<br />
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