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il procedimento di condono edilizio dopo la corte costituzionale n ...

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- che l’omissione del<strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva sia da equiparare al<strong>la</strong> <strong>di</strong>chiarazione che si hanno carichi<br />

pendenti, e comporta pertanto <strong>la</strong> sospensione del <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> fino al<strong>la</strong> integrazione del<strong>la</strong> documentazione;<br />

- che è però onere del Comune, in sede <strong>di</strong> ricezione delle domande <strong>di</strong> <strong>condono</strong>, verificare <strong>la</strong><br />

incompletezza del<strong>la</strong> documentazione e invitare <strong>il</strong> richiedente a rego<strong>la</strong>rizzare.<br />

La sospensione legale sopra vista e <strong>il</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> titolo ab<strong>il</strong>itativo in sanatoria in caso <strong>di</strong> condanna<br />

definitiva, incontrano però una eccezione.<br />

Quando l’amministratore <strong>di</strong> beni immob<strong>il</strong>i oggetto <strong>di</strong> sequestro o confisca ai sensi del<strong>la</strong> l. 31 maggio<br />

1965, n. 575, venga autorizzato dal giu<strong>di</strong>ce competente ad alienare taluno <strong>di</strong> tali beni, può anche essere<br />

autorizzato, dal medesimo giu<strong>di</strong>ce, sentito <strong>il</strong> pubblico ministero, a riattivare <strong>il</strong> <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> <strong>di</strong> <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio<br />

sospeso. In questa ipotesi, nei confronti dell’amministratore e del terzo acquirente, non opera <strong>il</strong> <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ascio<br />

del titolo ab<strong>il</strong>itativo in sanatoria (art. 32, comma 30).<br />

Tale norma è stata mutuata dall’art. 44 L. 23 <strong>di</strong>cembre 2000 n. 388, che aveva introdotto <strong>il</strong> comma 1 bis<br />

nell’art. 39 L. n. 724 del 1994.<br />

La <strong>di</strong>sposizione che prevede una ipotesi <strong>di</strong> sospensione legale del <strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> in caso <strong>di</strong> soggetto<br />

interessato al <strong>condono</strong> imputato <strong>di</strong> uno dei tre delitti visti, si raccorda con <strong>la</strong> previsione dell’art. 32, comma 27,<br />

lett. b), secondo cui gli abusi ed<strong>il</strong>izi non sono suscettib<strong>il</strong>i <strong>di</strong> sanatoria se sono stati posti in essere da proprietario<br />

o avente causa che è stato condannato con sentenza definitiva, per i tre delitti visti, o da terzi per suo conto.<br />

4. DOMANDA DI CONDONO E DOCUMENTI DA ALLEGARE<br />

La domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> va presentata al Comune competente, che è quello nel cui territorio si trova<br />

l’opera abusiva, entro <strong>il</strong> termine <strong>di</strong> decadenza già visto.<br />

La domanda va redatta in conformità al modello allegato al<strong>la</strong> legge, e va corredata del<strong>la</strong> documentazione<br />

in<strong>di</strong>cata ai commi 32 e 35, e in<strong>di</strong>cata anche in calce al modello allegato.<br />

Va, in partico<strong>la</strong>re, corredata da:<br />

- attestazione dell’avvenuto pagamento del<strong>la</strong> prima rata dell’ob<strong>la</strong>zione (comma 32);<br />

- attestazione dell’avvenuto pagamento del<strong>la</strong> prima rata dell’anticipazione degli oneri concessori (comma<br />

32);<br />

- <strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> certificazione circa l’insussistenza <strong>di</strong> carichi pendenti per i reati <strong>di</strong> cui agli<br />

artt. 416 bis, 648 bis, 648 ter, c.p. (comma 29);<br />

- <strong>di</strong>chiarazione del richiedente resa ai sensi dell’art. 47, comma 1, T.U. n. 445 del 2000, con allegata<br />

documentazione fotografica, da cui risulti <strong>la</strong> descrizione delle opere per le quali si chiede <strong>il</strong> titolo ab<strong>il</strong>itativo in<br />

sanatoria e lo stato dei <strong>la</strong>vori re<strong>la</strong>tivo (comma 35, lett. a);<br />

- solo se l’opera abusiva supera i 450 metri cubi, una perizia giurata sulle <strong>di</strong>mensioni e sullo stato delle<br />

opere e una certificazione redatta da un tecnico ab<strong>il</strong>itato all’esercizio del<strong>la</strong> professione attestante l’idoneità statica<br />

delle opere eseguite (comma 35, lett. b);<br />

- ulteriore documentazione eventualmente prescritta dalle singole leggi regionali (comma 35, lett. c).<br />

Si devono ritenere inoltre ancora applicab<strong>il</strong>i i commi da 5 a 10 dell’art. 35 L. n. 47 del 1985, che in<strong>di</strong>cano<br />

<strong>la</strong> documentazione integrativa da depositare per le costruzioni in zone sismiche e per le costruzioni in cemento<br />

armato.<br />

5. OBLAZIONE, ONERI CONCESSORI, DIRITTI E ONERI DI ISTRUTTORIA<br />

5.1. OBLAZIONE<br />

Il <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio postu<strong>la</strong> <strong>il</strong> pagamento <strong>di</strong> ob<strong>la</strong>zione e oneri concessori.<br />

L’ob<strong>la</strong>zione è una somma dovuta per conseguire l’effetto estintivo dell’<strong>il</strong>lecito penale e degli <strong>il</strong>leciti<br />

amministrativi.<br />

Ha dunque una finalità sanzionatoria.<br />

Rispondendo l’ob<strong>la</strong>zione ad un interesse statale (<strong>la</strong> sanatoria degli <strong>il</strong>leciti penali e dei connessi <strong>il</strong>leciti<br />

amministrativi), <strong>la</strong> <strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> essa compete allo Stato.<br />

Tuttavia, le Regioni con propria legge possono incrementare <strong>la</strong> misura dell’ob<strong>la</strong>zione fino al massimo del<br />

10%, finalizzando <strong>il</strong> gettito all’attivazione <strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> repressione degli abusi ed<strong>il</strong>izi e al<strong>la</strong> promozione <strong>di</strong><br />

interventi <strong>di</strong> riqualificazione dei nuclei interessati da fenomeni <strong>di</strong> abusivismo ed<strong>il</strong>izio, nonché all’attuazione<br />

dell’art. 23 L. n. 47 del 1985 (controllo perio<strong>di</strong>co dell'attività urbanistica ed ed<strong>il</strong>izia anche me<strong>di</strong>ante r<strong>il</strong>evamenti<br />

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