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il procedimento di condono edilizio dopo la corte costituzionale n ...

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Restano invece ferme le sanzioni amministrative non pecuniarie.<br />

In sintesi:<br />

- <strong>la</strong> presentazione del<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> sospende sia i proce<strong>di</strong>menti amministrativi <strong>di</strong> esecuzione<br />

delle sanzioni, sia i processi amministrativi pendenti in cui sono state impugnate le sanzioni;<br />

- se <strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> viene accolta, si estinguono le sanzioni amministrative, nonché i re<strong>la</strong>tivi<br />

proce<strong>di</strong>menti e processi;<br />

- se <strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> viene respinta, sono irrogate ed eseguite le sanzioni amministrative non<br />

pecuniarie, mentre le sanzioni amministrative pecuniarie sono quantificate in misura pari all’ob<strong>la</strong>zione<br />

integralmente versata;<br />

- se viene pagata integralmente l’ob<strong>la</strong>zione e decorrono 36 mesi senza provve<strong>di</strong>menti da parte del<br />

Comune, si estinguono i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> esecuzione delle sanzioni, e nessuna sanzione amministrativa è dovuta.<br />

Inoltre, l’accoglimento del<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> comporta che va <strong>di</strong>chiarato improce<strong>di</strong>b<strong>il</strong>e per<br />

sopravvenuta carenza <strong>di</strong> interesse <strong>il</strong> giu<strong>di</strong>zio amministrativo re<strong>la</strong>tivo a provve<strong>di</strong>menti concernenti opere abusive<br />

per le quali, appunto, sia stata concessa <strong>la</strong> re<strong>la</strong>tiva sanatoria 51 .<br />

L’improce<strong>di</strong>b<strong>il</strong>ità del processo amministrativo pendente si verifica anche quando sul<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong><br />

<strong>condono</strong> si forma <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio – assenso per effetto del decorso <strong>di</strong> 24 mesi 52 .<br />

14. DIRITTI DEI TERZI<br />

L’art. 32, comma 31, <strong>di</strong>spone che <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio del titolo ab<strong>il</strong>itativo ed<strong>il</strong>izio in sanatoria non comporta<br />

limitazione ai <strong>di</strong>ritti dei terzi.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una norma che già esisteva nell’or<strong>di</strong>namento.<br />

Fu infatti introdotta dall’art. 2, comma 37, lettera c), L. n. 662 del 1996, in materia <strong>di</strong> <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio,<br />

che novellò l’art. 39, comma 2, L. n. 724 del 1994.<br />

In prosieguo, identica norma è stata dettata dal t.u. ed<strong>il</strong>izia, art. 11, pure per i titoli ab<strong>il</strong>itativi ed<strong>il</strong>izi<br />

or<strong>di</strong>nari, <strong>il</strong> cui r<strong>il</strong>ascio fa sempre salvi i <strong>di</strong>ritti dei terzi.<br />

La norma <strong>di</strong> salvezza dei <strong>di</strong>ritti dei terzi, introdotta per <strong>la</strong> prima volta nel 1996, era già stata e<strong>la</strong>borata<br />

dal<strong>la</strong> giurisprudenza, che già in re<strong>la</strong>zione al <strong>condono</strong> del 1985 aveva sottolineato che quest’ultimo riguardava gli<br />

effetti penali e amministrativi dell’abuso ed<strong>il</strong>izio, ma non incideva sui <strong>di</strong>ritti dei terzi 53 .<br />

In giurisprudenza si è affermato che <strong>la</strong> normativa sul <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio non ha alcuna incidenza nei<br />

rapporti fra privati, non vale a mutare <strong>la</strong> normativa in concreto applicab<strong>il</strong>e e non priva <strong>il</strong> proprietario del fondo<br />

contiguo, leso dal<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle norme urbanistiche ed<strong>il</strong>izie, del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> chiedere ed ottenere l'abbattimento<br />

o l'arretramento dell'opera <strong>il</strong>legittima ovvero <strong>il</strong> risarcimento del danno 54 .<br />

Si ha dunque una scissione <strong>di</strong> effetti penali e amministrativi da una parte, e civ<strong>il</strong>i, dall’altra, del <strong>condono</strong>:<br />

salvi i <strong>di</strong>ritti dei terzi sul piano civ<strong>il</strong>istico, si producono comunque gli effetti penali e amministrativi del<br />

<strong>condono</strong> 55 .<br />

La previsione normativa che fa salvi i <strong>di</strong>ritti dei terzi comporta senz’altro che i <strong>di</strong>ritti soggettivi incisi<br />

dall’esecuzione <strong>di</strong> un progetto approvato con titolo ab<strong>il</strong>itativo in sanatoria possono ricevere adeguata tute<strong>la</strong> nelle<br />

competenti se<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziarie, senza l’onere del<strong>la</strong> previa o contestuale impugnazione del provve<strong>di</strong>mento comunale,<br />

che non assume r<strong>il</strong>evanza alcuna nel confronto tra le posizioni soggettive private.<br />

Le ragioni dei terzi controinteressati al titolo ab<strong>il</strong>itativo, in quanto tito<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti soggettivi che con esso<br />

confliggono (si tratta essenzialmente dei terzi tito<strong>la</strong>ri <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> contigui, lesi dal<strong>la</strong> vio<strong>la</strong>zione delle norme<br />

civ<strong>il</strong>istiche sulle <strong>di</strong>stanze tra costruzioni), non devono essere fatte valere, dunque, necessariamente nell’ambito del<br />

<strong>proce<strong>di</strong>mento</strong> amministrativo <strong>di</strong> r<strong>il</strong>ascio del titolo ed<strong>il</strong>izio, bensì in sede giuris<strong>di</strong>zionale or<strong>di</strong>naria.<br />

La ininfluenza del <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio sui <strong>di</strong>ritti dei terzi ha l’ulteriore implicazione che <strong>il</strong> processo civ<strong>il</strong>e tra<br />

terzo e autore dell’abuso ed<strong>il</strong>izio non viene sospeso per effetto del<strong>la</strong> domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong> 56 .<br />

Si pone l’ulteriore questione se <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> legale che fa salvi i <strong>di</strong>ritti dei terzi imponga o meno<br />

all’amministrazione procedente un onere <strong>di</strong> accertamento dell’esistenza dei <strong>di</strong>ritti dei terzi.<br />

51 Cons. St., sez. V, 13 apr<strong>il</strong>e 2000 n. 2205, in Foro amm. 2000, p. 1302.<br />

52 Cons. St., sez. V, 21 apr<strong>il</strong>e 1997 n. 364, in Cons. Stato 1997, I, p. 510.<br />

53 Cass. civ., sez. II, 16 <strong>di</strong>cembre 1987 n. 9352, in Giur. it, 1988, I, 1, p. 1794, con nt. <strong>di</strong> Fusco.<br />

54 Cass. civ., sez. II, 22 marzo 1999 n. 2658, in Mass.<br />

55 Cass. pen., sez. III, 9 apr<strong>il</strong>e 1997 n. 6209, in Cass. pen. 1998, p. 616.<br />

56 Cass. civ., sez. II, 25 luglio 1992 n. 8994, cit. a nt. 4, che precede.<br />

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