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il procedimento di condono edilizio dopo la corte costituzionale n ...

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Del pari, è da ritenere ancora applicab<strong>il</strong>e l’art. 38, comma 3, L. n. 47 del 1985, secondo cui: “Ove nei<br />

confronti del richiedente <strong>la</strong> sanatoria sia intervenuta sentenza definitiva <strong>di</strong> condanna per i reati previsti dal<br />

comma precedente, viene fatta annotazione del<strong>la</strong> ob<strong>la</strong>zione nel casel<strong>la</strong>rio giu<strong>di</strong>ziale. In tale caso non si tiene<br />

conto del<strong>la</strong> condanna ai fini dell'applicazione del<strong>la</strong> reci<strong>di</strong>va e del beneficio del<strong>la</strong> sospensione con<strong>di</strong>zionale del<strong>la</strong><br />

pena”.<br />

Nell’esegesi <strong>di</strong> tale norma <strong>la</strong> giurisprudenza ha osservato che <strong>il</strong> <strong>condono</strong> successivo al giu<strong>di</strong>cato penale<br />

non estingue <strong>la</strong> pena, ma impe<strong>di</strong>sce solo taluni effetti, quali <strong>la</strong> confisca dell’immob<strong>il</strong>e, e <strong>la</strong> r<strong>il</strong>evanza del<strong>la</strong><br />

condanna ai fini <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va e sospensione con<strong>di</strong>zionale del<strong>la</strong> pena:<br />

“In materia urbanistica <strong>la</strong> concessione del <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio, avvenuta <strong>dopo</strong> <strong>il</strong> passaggio in giu<strong>di</strong>cato del<strong>la</strong><br />

sentenza <strong>di</strong> condanna, mentre non può far estinguere i reati e le pene, rende invece possib<strong>il</strong>e in sede esecutiva, ai<br />

sensi dell'art. 38, comma 4, L. 28 febbraio 1985 n. 47, l'inapplicab<strong>il</strong>ità dell'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> demolizione <strong>dopo</strong> <strong>la</strong><br />

concessione del detto <strong>condono</strong>” 35;<br />

“In materia <strong>di</strong> sanatoria ed<strong>il</strong>izia, va escluso che <strong>il</strong> legis<strong>la</strong>tore abbia inteso comprendere l'estinzione del<strong>la</strong><br />

pena e <strong>la</strong> cessazione del<strong>la</strong> sua esecuzione fra le conseguenze derivanti dall'ob<strong>la</strong>zione intervenuta <strong>dopo</strong> <strong>il</strong> giu<strong>di</strong>cato<br />

<strong>di</strong> condanna, in quanto preciso inten<strong>di</strong>mento legis<strong>la</strong>tivo è stato quello <strong>di</strong> limitare l'efficacia estintiva del <strong>condono</strong><br />

ed<strong>il</strong>izio fino al<strong>la</strong> sentenza definitiva. Su tali basi, deve pervenirsi al<strong>la</strong> conclusione <strong>di</strong> negare che l'ob<strong>la</strong>zione <strong>di</strong> cui si<br />

<strong>di</strong>scute da causa speciale <strong>di</strong> estinzione del reato possa degradare a causa estintiva del<strong>la</strong> pena o del<strong>la</strong> sua<br />

esecuzione, se corrisposta <strong>dopo</strong> intervenuto <strong>il</strong> giu<strong>di</strong>cato irrevocab<strong>il</strong>e, atteso che in tale ipotesi l'avvenuta sanatoria<br />

comporta <strong>la</strong> cessazione <strong>di</strong> alcuni soltanto degli effetti penali del<strong>la</strong> condanna, essendosi esclusa <strong>la</strong> sua<br />

computab<strong>il</strong>ità ai fini del<strong>la</strong> reci<strong>di</strong>va e <strong>la</strong> valutab<strong>il</strong>ità del<strong>la</strong> stessa come precedente ostativo al<strong>la</strong> concessione del<strong>la</strong><br />

sospensione con<strong>di</strong>zionale del<strong>la</strong> pena” 36.<br />

12.2.7. E FFETTI PENALI DEL CONDONO EDILIZIO PER I SOGGETTI DIVERSI DAL PROPRIETARIO<br />

Infine, si devono ritenere ancora applicab<strong>il</strong>i i commi 5,6,7, dell’art. 38 L. n. 47 del 1985, che riguardano i<br />

benefici penali del <strong>condono</strong> ed<strong>il</strong>izio per i soggetti <strong>di</strong>versi dai proprietari; tali soggetti (es. <strong>di</strong>rettore dei <strong>la</strong>vori,<br />

costruttore, etc.), non possono ovviamente presentare domanda <strong>di</strong> titolo ab<strong>il</strong>itativo in sanatoria, perché non sono<br />

i proprietari dell’opera abusiva, ma possono fruire del <strong>condono</strong> per conseguire l’estinzione dei reati ed<strong>il</strong>izi che li<br />

vede in veste <strong>di</strong> imputati o coimputati.<br />

Dispongono, in partico<strong>la</strong>re, tali commi:<br />

“I soggetti in<strong>di</strong>cati all'articolo 6 del<strong>la</strong> presente legge, <strong>di</strong>versi dal proprietario, che intendano fruire dei<br />

benefìci penali <strong>di</strong> cui al presente articolo ovvero <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> cui al successivo art. 39, devono presentare al<br />

comune autonoma domanda <strong>di</strong> ob<strong>la</strong>zione, con le modalità <strong>di</strong> cui all'art. 35.<br />

La somma dovuta viene determinata nel<strong>la</strong> misura del 30 per cento rispetto a quel<strong>la</strong> applicab<strong>il</strong>e al<br />

proprietario ai sensi dell'art. 34.<br />

Si applicano le procedure previste dagli artt. 35 e 36”.<br />

I soggetti che vengono in considerazione sono <strong>il</strong> <strong>di</strong>rettore dei <strong>la</strong>vori, nonché <strong>il</strong> tito<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> concessione,<br />

<strong>il</strong> committente, <strong>il</strong> costruttore, che possono essere <strong>di</strong>versi dal proprietario dell’opera.<br />

A tali soggetti, non si estende l'estinzione del reato ed<strong>il</strong>izio per ob<strong>la</strong>zione, effettuata dal proprietario <strong>di</strong><br />

un manufatto; tali soggetti pertanto devono presentare autonoma domanda, per potere usufruire del beneficio<br />

suddetto 37.<br />

Gli stessi possono presentare autonoma domanda <strong>di</strong> ob<strong>la</strong>zione, con le modalità e termini previsti dal<strong>la</strong><br />

nuova <strong>di</strong>sciplina, e sono tenuti a versare a titolo <strong>di</strong> ob<strong>la</strong>zione una somma pari al 30% <strong>di</strong> quel<strong>la</strong> dovuta dal<br />

proprietario, che possono pagare in tre rate, con <strong>la</strong> stessa tempistica prevista dal proprietario.<br />

Va osservato che è necessario <strong>il</strong> rispetto <strong>di</strong> entrambi gli adempimenti visti, vale a <strong>di</strong>re <strong>il</strong> pagamento<br />

dell’ob<strong>la</strong>zione e <strong>la</strong> presentazione <strong>di</strong> autonoma domanda <strong>di</strong> <strong>condono</strong>, non essendo sufficiente solo <strong>il</strong> primo<br />

adempimento 38 .<br />

12.2.8. MANCATO PAGAMENTO DELL’OBLAZIONE O QUANTIFI CAZIONE IN MISURA DOLOSAMENTE<br />

INESATTA E ILLECITI PENALI<br />

35 Cass. pen., sez. III, 11 giugno 1998 n. 1854, in Cass. pen. 1999, p. 1916.<br />

36 Cass. pen., sez. III, 27 novembre 1998 n. 3196, in Riv. pen. 1999, p. 340.<br />

37 Cass. pen., sez. III, 8 marzo 1989, n. 3540, in Ced Cassazione.<br />

38 Cass. pen., sez. III, 16 gennaio 1997, imp. D., in Ced Cassazione.<br />

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