10.06.2013 Views

aerre 2 - Comune di Arezzo

aerre 2 - Comune di Arezzo

aerre 2 - Comune di Arezzo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

anno 3<br />

numero 02 / Febbraio 10


anno 3 numero 02 / febbraio 2010<br />

Direttore responsabile<br />

Clau<strong>di</strong>o Repek<br />

Redazione:<br />

Cecilia Agostini / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Pierluigi Amorini / Asl 8<br />

Antonella Bacciarelli / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Marco Caneschi / <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Giacomo Cherici / Aisa spa<br />

Antonella Di Tommaso / Fraternita dei Laici<br />

Francesco Falsini / Atam<br />

Elisabetta Giudrinetti / Fiera Antiquaria<br />

Marzia Sandroni / Afm<br />

Martina Nun<strong>di</strong>ni / Beta<br />

Nicola Salemi / Koinè<br />

Grafica<br />

Stu<strong>di</strong>o: Settore8.it<br />

Stampa<br />

Nuova Cesat coop / Firenze<br />

Un ringraziamento particolare<br />

ad Atlantide Au<strong>di</strong>ovisivi<br />

a Gino Perticai e al suo quoti<strong>di</strong>ano on line<br />

http://www.arezzonotizie.it/<br />

per le foto messe a <strong>di</strong>sposizione<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

E<strong>di</strong>tore:<br />

consorzio Isola che non c’è<br />

via Arno, 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel. 0575 900309 - Fax 0575 911103<br />

Registrazione Tribunale<br />

Tribunale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

N° 7/08 del 16/04/2008<br />

SOMMARIO<br />

EDITORIALE<br />

p. 3 “Uniti per Haiti”<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

p. 4 Sociale, le nuove urgenze<br />

p. 5 Viaggio nei servizi sociali/3: gli anziani e l’inclusione sociale<br />

AREZZO<br />

p. 10 Un Regolamento utile alle persone e all’ambiente<br />

AREZZO<br />

p. 13 Contro l’acqua “nemica”<br />

AREZZO<br />

p. 14 Giustini: “una nuova visione organica dello sviluppo”<br />

AREZZO<br />

p. 16 2010: l’anno dei cantieri. 55 milioni d’investimenti<br />

AREZZO<br />

p. 20 Ceciliano, una rotatoria per la sicurezza e la qualità<br />

p. 23 Nuova rotatoria a Campoluci<br />

ATAM<br />

p. 24 Aprirà a primavera il cantiere del parcheggio Mecenate<br />

SALUTE<br />

p. 26 Invali<strong>di</strong>tà civile: come e dove fare le domande<br />

ENERGIA<br />

p. 30 Sportello Energia<br />

p. 32 Energicamente<br />

COPERAZIONE SOCIALE<br />

p. 34 Music Factory Live<br />

p. 38 Emergenza Haiti<br />

FIERA ANTIQUARIA<br />

p. 40 Antonio Paolucci citta<strong>di</strong>no onorario <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

p. 42 La Fiera Antiquaria viaggia in Cinquecento<br />

FRATERNITA DEI LAICI<br />

p. 44 Fraternita: una lunga storia, una vocazione sociale<br />

ACQUA<br />

p. 46 Acqua in brocca: 56 scuole<br />

p. 47 Acqua, tariffe agevolate<br />

AREZZO<br />

p. 49 Carnevale: tutti al cantiere<br />

AREZZO<br />

p. 52 Le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in memoria <strong>di</strong> Jacopo Ficai<br />

AREZZO<br />

p. 53 <strong>Arezzo</strong>, Land <strong>di</strong> Germania<br />

AISA<br />

p. 56 Cestini “rosso Ferrari” in città<br />

p. 57 Esposizione multime<strong>di</strong>ale<br />

p. 59 AcciaioAmico<br />

MULTISERVIZI<br />

p. 60 <strong>Arezzo</strong> Multiservizi: lavori nei cimiteri e tariffe stabili<br />

AREZZO<br />

p. 62 Bolognini: arte “tecnologica”<br />

EDITORIALE<br />

“Uniti per Haiti”<br />

<strong>Arezzo</strong> sostiene le popolazioni colpite dal terremoto<br />

La solidarietà non può durare lo spazio <strong>di</strong> un’emozione. Il<br />

<strong>di</strong>sastro, le immagini televisive, le foto. E poi si passa ad altro<br />

e la trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> persone finisce nel<br />

cassetto buio e chiuso della memoria.<br />

<strong>Arezzo</strong> si è mossa subito per la popolazione <strong>di</strong> Haiti colpita dal<br />

terremoto e cerca <strong>di</strong> mantenere attiva la sua solidarietà.<br />

Un contributo finanziario imme<strong>di</strong>ato, un conto corrente<br />

bancario: il numero 101/01 della Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong><br />

Firenze. Un conto corrente postale intestato alla tesoreria del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: il numero 140525. Un’unica causale:<br />

“uniti per Haiti”. Una comunicazione inviata dal Prefetto<br />

alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della<br />

Protezione Civile, che conferma la <strong>di</strong>sponibilità del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> a intraprendere azioni <strong>di</strong> sostegno per la popolazione<br />

e il territorio <strong>di</strong> Haiti. E che ha avuto risposta positiva.<br />

Di fronte a questa trage<strong>di</strong>a <strong>Arezzo</strong> ha reagito in maniera<br />

compatta, unendo tutte le forze politiche, gli enti e le<br />

associazioni: sono stati attivati progetti <strong>di</strong> sviluppo per<br />

l’agricoltura e <strong>di</strong> sostegno alle associazioni Avsi e Arci,<br />

impegnate nelle adozioni a <strong>di</strong>stanza. Progetti sostenuti dalla<br />

Giunta e dal Consiglio Comunale. Il <strong>Comune</strong> garantisce<br />

collaborazione nel me<strong>di</strong>o e lungo periodo per la ricostruzione<br />

del paese in collaborazione con il Comitato provinciale del<br />

volontariato, con la Prefettura e con Ucodep, la ong aretina<br />

che da anni opera nella Repubblica Dominicana e da tempo<br />

più recente anche a Haiti.<br />

MULTISERVIZI<br />

2 p. 63 “Economia solidale”<br />

3


SERVIZI SOCIALI<br />

Sociale, le nuove urgenze<br />

Attività, progetti e risorse illustrati dal Sindaco Fanfani<br />

“Le politiche sociali sono sempre state una priorità <strong>di</strong><br />

questa amministrazione. L’aggravarsi della crisi economica<br />

e il conseguente moltiplicarsi delle situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, ci<br />

rafforzano in questa scelta”. Il Sindaco Giuseppe Fanfani<br />

affronta le nuove emergenze sociali con il bilancio comunale<br />

(oltre 10 milioni <strong>di</strong> euro per i servizi alla persona) e con i servizi.<br />

“Il quadro generale sta cambiando rapidamente. Continuiamo<br />

a rispondere, con strumenti e servizi ormai sperimentati,<br />

alla domanda che ci viene dalla popolazione anziana, dai<br />

<strong>di</strong>versamente abili, dai minori. Lo facciamo con azioni<br />

<strong>di</strong>rette ma cre<strong>di</strong>amo, soprattutto, nella sinergia tra istituzioni<br />

locali, Asl, associazioni del volontariato. Oggi, però, siamo <strong>di</strong><br />

fronte a nuovi problemi che derivano <strong>di</strong>rettamente dalla crisi<br />

economica e quin<strong>di</strong> occupazionale. Pensiamo ai lavoratori<br />

che sono in cassa integrazione o in mobilità e che sono ormai<br />

prossimi all’esaurimento <strong>di</strong> questi ammortizzatori sociali.<br />

Un’altra emergenza è rappresentata dalle donne sole e con figli.<br />

Spesso sono precarie e quin<strong>di</strong> hanno un red<strong>di</strong>to che riesce a<br />

malapena a coprire le spese dell’affitto”.<br />

Le possibili azioni del <strong>Comune</strong>? “In questi casi – afferma il<br />

Sindaco Fanfani – la chiave <strong>di</strong> volta è il lavoro e noi non siamo<br />

certo in grado <strong>di</strong> intervenire in maniera <strong>di</strong>retta. Lavoriamo<br />

con le opere pubbliche per il rilancio dell’economia locale<br />

(55 milioni d’investimenti solo nel 2010) ma vogliamo anche<br />

affrontare situazioni <strong>di</strong> emergenza. E la priorità è la casa: quin<strong>di</strong><br />

il reperimento <strong>di</strong> alloggi con affitti a costi molto contenuti”.<br />

L’obiettivo è quin<strong>di</strong> quello dell’inclusione sociale <strong>di</strong> persone e<br />

intere famiglie a rischio <strong>di</strong> marginalizzazione. E questo mentre<br />

prosegue il lavoro nei confronti <strong>di</strong> anziani, <strong>di</strong>versamente abili<br />

e minori. “I servizi sono ormai molti e, per quanto riguarda<br />

gli anziani, rispondono alle tre principali tipologie e cioè<br />

non autosufficienti, al limite dell’autonomia e con <strong>di</strong>sagio<br />

economico. Lo sforzo è <strong>di</strong> mantenere queste persone nel loro<br />

contesto familiare e sociale, garantendo servizi <strong>di</strong> appoggio e<br />

sostegni alla famiglia. Per quanto riguarda la <strong>di</strong>sabilità, i nostri<br />

servizi iniziano dall’infanzia e seguono la persona lungo tutto il<br />

suo <strong>di</strong>fficile percorso. Per i minori continuiamo con i sostegni<br />

alla famiglia e con progetti personalizzati”.<br />

SERVIZI SOCIALI<br />

Viaggio nei servizi sociali/3:<br />

gli anziani e l’inclusione sociale<br />

Prosegue la pubblicazione dei principali servizi sociali messi a <strong>di</strong>sposizione<br />

dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per una fascia sempre più numerosa della popolazione<br />

ANZIANI<br />

Assistenza continuativa alla persona<br />

non autosufficiente<br />

L’assistenza continuativa alla persona non autosufficiente è<br />

regolamentata dal fondo regionale per la non autosufficienza<br />

(L.R. 66/08). Tale fondo costituisce <strong>di</strong> fatto la porta d'ingresso<br />

ai servizi ed alle prestazioni in favore delle persone che non sono<br />

più in grado <strong>di</strong> provvedere autonomamente alle necessità <strong>di</strong> tutti<br />

i giorni. L'obiettivo del progetto è la riduzione della domanda<br />

al ricorso alla residenzialità in favore <strong>di</strong> scelte strategiche che<br />

consentano all'utente <strong>di</strong> rimanere presso il proprio domicilio.<br />

I destinatari del progetto nella Zona Sociosanitaria Aretina<br />

sono:<br />

1citta<strong>di</strong>ni ultrasessantacinquenni già valutati non<br />

autosufficienti con gli strumenti della DCRT 214/91 che,<br />

in lista <strong>di</strong> attesa per l’inserimento in RSA, abbiano manifestato<br />

il proprio interesse a rinunciare al servizio residenziale in virtù<br />

della definizione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> un programma assistenziale<br />

personalizzato;<br />

2citta<strong>di</strong>ni ultrasessantacinquenni che, incapaci <strong>di</strong> gestire<br />

autonomamente la quoti<strong>di</strong>anità, si rivolgano al proprio<br />

me<strong>di</strong>co ovvero ai Servizi Sociosanitari richiedendo una<br />

valutazione integrata del proprio bisogno sanitario e sociale in<br />

or<strong>di</strong>ne alla definizione e alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un programma<br />

assistenziale personalizzato;<br />

3citta<strong>di</strong>ni che, nell’emergenza <strong>di</strong> uno specifico bisogno<br />

sanitario, siano ricoverati presso la struttura ospedaliera<br />

e necessitino, al momento della <strong>di</strong>missione, <strong>di</strong> supporto<br />

assistenziale in or<strong>di</strong>ne alla ri-acquisizione della propria<br />

autonomia;<br />

4citta<strong>di</strong>ni portatori <strong>di</strong> forme gravi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità per i quali<br />

si ritenga opportuno ampliare contingentemente il campo<br />

della sperimentazione oltre alle tipologie <strong>di</strong> destinatario in<strong>di</strong>cate<br />

dalla Regione.<br />

4 5


SERVIZI SOCIALI<br />

Le tipologie <strong>di</strong> intervento e servizio destinate all’assistenza<br />

continuativa della persona non autosufficiente <strong>di</strong>sponibili nel<br />

periodo nella fase pilota sono le seguenti:<br />

Assistenza Domiciliare Integrata<br />

inserimenti temporanei in RSA a sostegno della famiglia<br />

contributi economici a sostegno delle famiglie con<br />

contratti con assistenti familiari<br />

contributi economici a sostegno del lavoro <strong>di</strong> cura del<br />

familiare<br />

frequenza <strong>di</strong> strutture semi-residenziali presso RSA<br />

inserimenti temporanei presso la “Casa <strong>di</strong> Michele”<br />

LAVANDERIA A DOMICILIO<br />

Erogazione <strong>di</strong> 24 buoni da 6 euro fino a esaurimento delle<br />

risorse, spen<strong>di</strong>bili presso le lavanderie che aderiscono al<br />

progetto. Accesso al servizio: pubblicazione graduatoria sulla<br />

base <strong>di</strong> domanda presentata in seguito a bando pubblico<br />

PODOLOGIA<br />

Servizio a tariffe variabili svolto dal Centro <strong>di</strong> Podologia, sia a<br />

domicilio, sia presso lo stu<strong>di</strong>o podologico. Accesso al servizio:<br />

pubblicazione graduatoria sulla base <strong>di</strong> domanda presentata in<br />

seguito a bando pubblico<br />

TRASPORTO PERSONALIZZATO<br />

Erogazione <strong>di</strong> 24 buoni servizio spen<strong>di</strong>bili per il trasporto<br />

citta<strong>di</strong>no. Accesso al servizio: pubblicazione graduatoria sulla<br />

base <strong>di</strong> domanda presentata in seguito a bando pubblico<br />

PASTI A DOMICILIO<br />

Erogazione <strong>di</strong> 110 buoni per la preparazione e <strong>di</strong>stribuzione<br />

dei pasti a domicilio. Accesso al servizio: pubblicazione<br />

graduatoria sulla base <strong>di</strong> domanda presentata in seguito a<br />

bando pubblico<br />

UNA PERSONA INSIEME AGLI ALTRI<br />

Erogazione <strong>di</strong> 40 buoni servizio per accompagnamento e<br />

compagnia. Accesso al servizio: pubblicazione graduatoria<br />

sulla base <strong>di</strong> domanda presentata in seguito a bando pubblico<br />

CUSTODE SOCIALE<br />

Educatori professionali che si occupano <strong>di</strong> creare una rete sociale<br />

intorno all’anziano attivando le risorse possibili: parenti, vicini<br />

<strong>di</strong> casa, parrocchie, volontari. Servizio attivato dall’assistente<br />

sociale<br />

SAD-ADI<br />

assistenza domiciliare e assistenza domiciliare integrata<br />

rivolta a persone <strong>di</strong>sabili adulte e anziani. L’obiettivo<br />

principale è garantire alle persone la permanenza quanto più<br />

a lungo possibile presso il proprio domicilio, unitamente al<br />

mantenimento del benessere psicofisico e <strong>di</strong> un buon livello<br />

della qualità della vita. Servizio attivato dall’assistente sociale<br />

AIUTOANZIANI<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e i sindacati pensionati dei lavoratori<br />

<strong>di</strong>pendenti ed autonomi hanno stipulato un accordo che<br />

prevede l’erogazione <strong>di</strong> un contributo per permette all’anziano<br />

<strong>di</strong> integrare il proprio red<strong>di</strong>to e far fronte alle spese <strong>di</strong> prima<br />

necessità. L’obiettivo prioritario è quin<strong>di</strong> quello <strong>di</strong> poter<br />

garantire alle famiglie anziane, in particolare a quelle composte<br />

da pensionati soli, da coppie o da famiglie <strong>di</strong> pensionati con<br />

un figlio/figlia <strong>di</strong>sabile, o quelle al cui interno sono presenti<br />

soggetti anziani non autosufficienti, un aiuto concreto in<br />

caso <strong>di</strong> risorse economiche insufficienti. Accesso al servizio:<br />

pubblicazione graduatoria sulla base <strong>di</strong> domanda presentata in<br />

seguito a bando pubblico<br />

VACANZE D’ARGENTO<br />

Soggiorni estivi marini e montani rivolti a persone pensionate<br />

residenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Accesso al servizio:<br />

pubblicazione graduatoria sulla base <strong>di</strong> domanda presentata in<br />

seguito a bando pubblico<br />

TRASPORTO SOCIALE<br />

Servizio <strong>di</strong> trasporto rivolto alle persone <strong>di</strong>sabili e anziane per<br />

raggiungere luoghi <strong>di</strong> cura e <strong>di</strong> socializzazione, centri <strong>di</strong>urni<br />

etc. Il servizio viene attivato dall’assistente sociale<br />

CASA INSIEME<br />

Risposte abitative a 8 persone anziane <strong>di</strong> sesso maschile e<br />

femminile residenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> autosufficienti o al<br />

limite dell’autosufficienza che si trovano a vivere in con<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne. L’obiettivo è lo sviluppo e il mantenimento <strong>di</strong><br />

una sod<strong>di</strong>sfacente vita <strong>di</strong> relazione, contrastando solitu<strong>di</strong>ne<br />

e isolamento con interventi <strong>di</strong>versificati e personalizzati. Il<br />

servizio viene attivato dall’assistente sociale<br />

PORTIERATO SOCIALE<br />

Il progetto è nato per dare risposte varie e articolate a specifici<br />

bisogni della popolazione anziana, “sostenendo” il desiderio<br />

della quasi totalità <strong>di</strong> loro che è quella <strong>di</strong> vivere in autonomia<br />

nel proprio alloggio. Il “Portierato Sociale” è finalizzato a<br />

mantenere il benessere delle persone anziane con interventi per<br />

promuovere l’inclusione sociale e forme <strong>di</strong> integrazione con la<br />

realtà del quartiere attraverso la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> vario<br />

genere, realizzate negli appositi spazi comuni attrezzati all’interno<br />

dello stabile stesso. Il progetto è realizzato in collaborazione<br />

con l’Azienda “<strong>Arezzo</strong> Casa” s.p.a. e offre 21 alloggi a persone<br />

o coppie <strong>di</strong> anziani, uno spazio sociale all’interno dello stabile<br />

e una figura <strong>di</strong> un portiere “sociale” che assicura interventi <strong>di</strong><br />

protezione e assistenza <strong>di</strong> bassa soglia come fare la spesa, andare<br />

in farmacia, andare in posta a pagare le bollette e assicura una<br />

reperibilità notturna qualora si presentino gravi <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

natura infortunistica o <strong>di</strong> malesseri improvvisi dei residenti. Gli<br />

alloggi vengono assegnati seguendo una graduatoria redatta<br />

dall’ufficio casa del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

INSERIMENTI RESIDENZIALI<br />

S. ELISAbETTA: convenzione per n. 7 posti per donne<br />

autosufficienti<br />

SAN FRANCESCO: convenzione per n. 5 posti per<br />

donne autosufficienti<br />

SANTA MARIA IN GRADI: convenzione per n. 10<br />

posti donne<br />

VILLA FIORITA: convenzione per n. 10 posti<br />

A.S.P. “FOSSOMbRONI”: n. 82 posti <strong>di</strong> cui 32<br />

per soggetti autosufficienti, 48 per non autosufficienti e 2<br />

temporanei per non autosufficienti<br />

Accesso: il servizio viene attivato dall’assistente sociale<br />

6 7


SERVIZI SOCIALI<br />

CENTRI DIURNI “FOSSOMbRONI” E<br />

“MALPIGhI”<br />

Il Centro Diurno ha l’obiettivo <strong>di</strong> offrire alle persone anziane<br />

e alle loro famiglie una risposta, aggiuntiva rispetto a quelle già<br />

esistenti nel territorio, ai bisogni assistenziali e <strong>di</strong> socializzazione<br />

tipici <strong>di</strong> questa fascia <strong>di</strong> età. Il mantenimento del soggetto<br />

anziano all'interno del proprio nucleo familiare è uno degli<br />

obiettivi fondamentali <strong>di</strong> questa amministrazione e anche<br />

questa iniziativa è inserita in un quadro generale <strong>di</strong> interventi<br />

intenti a favorire il benessere e la qualità della vita della persona<br />

anziana e <strong>di</strong> chi se ne prende cura. È pertanto un servizio<br />

alternativo e interme<strong>di</strong>o rispetto all'assistenza domiciliare e al<br />

ricovero in istituto. l Centri Diurni sono aperti dal lunedì al<br />

sabato.<br />

Il Centro ”Fossombroni” accoglie 10/12 persone; il Centro<br />

Malpighi accoglie 15 persone.<br />

Accesso: il servizio viene attivato dall’assistente sociale.<br />

INCLUSIONE SOCIALE<br />

Alloggi destinati all’assolvimento<br />

delle emergenze sociali<br />

In accordo con l’Ufficio Casa e in attesa <strong>di</strong> una <strong>di</strong>versa soluzione<br />

abitativa il Servizio Sociale assegna a nuclei familiari con<br />

grave <strong>di</strong>sagio economico degli alloggi destinati ad emergenze<br />

abitative. Tali assegnazioni sono a carattere temporaneo e<br />

hanno la durata massima <strong>di</strong> 6 mesi-1 anno.<br />

CASSA DI SOLIDARIETà<br />

Fondo sociale per ottenere piccoli prestiti rivolto a soggetti<br />

con <strong>di</strong>sagio economico residenti nel territorio zonale che non<br />

possono avere accesso ai normali cre<strong>di</strong>ti bancari. La Cassa<br />

viene utilizzata per spese non or<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> gestione familiare<br />

ma soprattutto per sostenere progetti <strong>di</strong> lavoro come acquisto<br />

attrezzature e percorsi formativi.<br />

LATTE E PANNOLINI<br />

Distribuzione <strong>di</strong> latte e pannolini per famiglie con <strong>di</strong>sagio<br />

economico residenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con figli da 0 a 3<br />

anni.<br />

SERVIZIO MENSA<br />

Una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 40 pasti cal<strong>di</strong> giornalieri presso mense Caritas<br />

per soggetti con <strong>di</strong>sagio economico.<br />

PRONTO FRESChI “A bUON FINE”<br />

Recupero <strong>di</strong> beni alimentari (prodotti freschi e freschissimi)<br />

che rimangono invenduti nei punti ven<strong>di</strong>ta Coop e Ipercoop<br />

da destinare a soggetti con <strong>di</strong>sagio economico che frequentano<br />

le mense.<br />

AGENZIA CASA<br />

Servizio <strong>di</strong> raccolta e me<strong>di</strong>azione della domanda e dell’offerta<br />

abitativa, assistenza legale per la stipula <strong>di</strong> contratti ad uso<br />

abitativo, anticipo per spese iniziali <strong>di</strong> alloggio, rivolto a<br />

soggetti con <strong>di</strong>sagio economico.<br />

CENTRI DI ACCOGLIENZA<br />

Ospitalità temporanea <strong>di</strong> adulti in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> grave <strong>di</strong>sagio<br />

sociale presso il Centro <strong>di</strong> Via Marco Perennio e <strong>di</strong> Via Fonte<br />

Veneziana.<br />

ACCOGLIENZA PER UTENTI SERT IN<br />

TRATTAMENTO<br />

Ospitalità temporanea presso i centri <strong>di</strong> accoglienza <strong>di</strong> adulti<br />

provenienti dal SERT con <strong>di</strong>sagio economico residenti nel<br />

territorio zonale: 2 posti donna e 2 posti uomo.<br />

Inserimento lavorativo soggetti tossico<strong>di</strong>pendenti:<br />

progetto <strong>di</strong> Zona gestito dal Sert per inserire nel contesto<br />

lavorativo presso cooperative <strong>di</strong> tipo B soggetti con<br />

problematiche <strong>di</strong> tossico<strong>di</strong>pendenza. Gli inserimenti vengono<br />

effettuati sulla base <strong>di</strong> progetti in<strong>di</strong>vidualizzati da parte del<br />

servizio sociale professionale.<br />

ACCOGLIENZA RESIDENZIALE DI<br />

EMERGENZA<br />

Accoglienza <strong>di</strong> nuclei familiari, temporaneamente privi <strong>di</strong><br />

alloggio, presso una struttura alberghiera convenzionata.<br />

8 9


AREZZO<br />

Un Regolamento utile alle<br />

Stefano Gasperini: “è stato definito in un lungo percorso <strong>di</strong> partecipazione. Vogliamo<br />

Il 15 febbraio si è chiusa la fase <strong>di</strong> presentazione delle<br />

osservazioni. Adesso gli uffici comunali stanno lavorando<br />

alla loro valutazione. Poi sarà la volta dell’esame da parte<br />

delle Commissioni e quin<strong>di</strong> del Consiglio per la definitiva<br />

approvazione.<br />

“Si completerà così – afferma l’assessore all’urbanistica, Stefano<br />

Gasperini – il lungo lavoro che ha visto protagonista il Sindaco<br />

Fanfani. Prima il Piano Strutturale e tra poco il Regolamento<br />

Urbanistico. A questo appuntamento siamo arrivati con una<br />

lunga serie <strong>di</strong> assemblee con i citta<strong>di</strong>ni, i professionisti, gli<br />

or<strong>di</strong>ni: decine sono stati gli incontri in questi mesi. Abbiamo<br />

pubblicato sintesi sul mensile Aerre che giunge nelle case <strong>di</strong><br />

tutte le famiglie. Messo on line il Regolamento e lo abbiamo<br />

reso interattivo, favorendone la rapida consultazione. Sono<br />

state organizzate due mostre: una stabile al piano terra del<br />

palazzo comunale e una itinerante con contenuti semplificati<br />

che abbiamo portato in piazze e circoscrizioni. Abbiamo<br />

quin<strong>di</strong> fatto ogni sforzo possibile <strong>di</strong> consultazione prima e <strong>di</strong><br />

comunicazione poi. Un lavoro che continuerà per definire il<br />

futuro delle aree strategiche della città”.<br />

Una forte consultazione perché il Regolamento Urbanistico<br />

non è soltanto uno dei principali atti amministrativi <strong>di</strong><br />

un <strong>Comune</strong> ma anche la “carta” che ne delinea sviluppo e<br />

trasformazioni.<br />

“I criteri generali che ne stanno allo base – afferma Stefano<br />

Gasperini – mirano, da una parte, a dare risposte alle famiglie e<br />

alle imprese e, dall’altra, a tutelare l’ambiente con il ‘risparmio’<br />

<strong>di</strong> territorio e con la valorizzazione <strong>di</strong> energie alternative.<br />

Obiettivi da raggiungere con trasparenza e regole certe per<br />

tutti, avendo chiaro che l’unico interesse non può che essere<br />

quello generale e cioè un ‘<strong>di</strong>segno’ <strong>di</strong> città che consenta <strong>di</strong><br />

vivere meglio e rilanciare uno sviluppo compatibile”.<br />

Il Regolamento <strong>di</strong>segna quin<strong>di</strong> una città maggiormente<br />

vivibile, caratterizzata da una grande attenzione ai temi<br />

dell’ecologia, del decoro, <strong>di</strong> una città che non “sciupa”<br />

territorio, <strong>di</strong> una grande e rinnovata attenzione alle frazioni<br />

con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> piazze o comunque luoghi finalizzati<br />

non solo alla riqualificazione urbanistica ma anche a creare<br />

nuove opportunità <strong>di</strong> incontri e vita sociale.<br />

“È stata fatta una scelta non solo idealmente ma anche<br />

concretamente corretta e concretizzabile: mi riferisco alle<br />

incentivazioni economiche e volumetriche per chi compie<br />

la scelta della bioe<strong>di</strong>lizia. Un particolare attenzione è stata<br />

de<strong>di</strong>cata alle famiglie e alle loro necessità <strong>di</strong> ristrutturazioni e<br />

piccoli ampliamenti della casa. I tecnici parlano <strong>di</strong> 'ad<strong>di</strong>zione<br />

funzionale' ma, più semplicemente – ricorda l’assessore<br />

Gasperini – possiamo citare la possibilità <strong>di</strong> un aumento<br />

<strong>di</strong> 30 metri quadrati che possono rappresentare una stanza<br />

in più o un bagno aggiuntivo. L’ampliamento può essere<br />

leggermente più consistente e arrivare a 40 metri quadrati se il<br />

proprietario applica, nella ristrutturazione, concetti e tecniche<br />

<strong>di</strong> bioe<strong>di</strong>lizia che possono rappresentare un risparmio<br />

persone e all’ambiente<br />

che sia uno strumento al servizio delle famiglie, delle imprese e dell’ambiente”<br />

energetico e un contributo alla <strong>di</strong>fesa dell’ambiente. Si arriva a<br />

50 metri quadrati se l’intervento prevede, in aggiunta, anche<br />

l’adeguamento alle norme antisismiche”.<br />

L’anno in corso sarà infine de<strong>di</strong>cato, in modo particolare, alle<br />

cosiddette aree strategiche da attivare con i piani complessi<br />

<strong>di</strong> intervento. “Sono zone fondamentali del territorio per le<br />

quali attiveremo una procedura particolare in grado <strong>di</strong> far<br />

emergere idee e progetti innovativi – ricorda Gasperini. È una<br />

delle novità più consistenti <strong>di</strong> questo Regolamento, insieme<br />

all’introduzione della cosiddetta ‘perequazione urbanistica’<br />

che consentirà la realizzazione <strong>di</strong> opere pubbliche o nell’area<br />

<strong>di</strong>rettamente interessata o all’interno del perimetro <strong>di</strong> una<br />

zona più ampia”.<br />

10 11


AREZZO<br />

IL REGOLAMENTO IN “MOSTRA”<br />

La mostra è allestita nei locali a piano terra del palazzo<br />

comunale in Piazza della Libertà ed è aperta nei normali orari<br />

degli uffici con la presenza <strong>di</strong> un tecnico per dare informazioni<br />

ai citta<strong>di</strong>ni. Inizia con un primo grande pannello che chiarisce<br />

subito cosa è il Regolamento Urbanistico: legenda, norme,<br />

contenuti, tecnici comunali e collaboratori impegnati in<br />

questo importante lavoro. Complessivamente, sono ben 200<br />

i metri quadrati <strong>di</strong> pannellature che potranno essere visionati,<br />

che comprendono tutte le tavole <strong>di</strong> progetto del Regolamento,<br />

sia quelle relative alle aree urbane che quelle delle aree agricole.<br />

Nella sala principale inizia una sorta <strong>di</strong> percorso esplicativo<br />

relativo ai 9.000 ettari <strong>di</strong> territorio urbanizzato. Si parte dalla<br />

tavola con i rilievi dell’uso del suolo, si passa a quella che<br />

rappresenta i contributi, le istanze e le pratiche in itinere dei<br />

citta<strong>di</strong>ni, e si prosegue con la tavola con i rilievi fotografici (un<br />

“patrimonio” a <strong>di</strong>sposizione degli uffici comunali composto da<br />

27.000 foto circa scattate dai tecnici), a quella con il censimento<br />

delle barriere architettoniche. Chiude la grande tavola posta<br />

lungo la parete al centro della sala dove è raffigurato il progetto<br />

generale adottato dal Consiglio Comunale alla fine del 2009.<br />

Nella sala a destra, sono esposte le tavole <strong>di</strong> progetto delle<br />

frazioni del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> con foto, rilievi e tipologie<br />

inse<strong>di</strong>ative. Nella sala <strong>di</strong> sinistra, identica impostazione per le<br />

aree agricole: foto, fattibilità sismico-idraulico-geologica e tipi<br />

<strong>di</strong> paesaggio. Per le aree agricole sono contemplate altre due<br />

tavole: la prima con i centri antichi <strong>di</strong>sseminati in 84 nuclei<br />

storici; la seconda con 786 e<strong>di</strong>fici storici rurali <strong>di</strong> pregio, numeri<br />

che mettono in risalto la ricchezza “nascosta” nelle nostre<br />

campagne. Sempre nella sala <strong>di</strong> sinistra, infine, è collocata la<br />

tavola con il progetto del territorio: la descrizione dei 4 schemi<br />

<strong>di</strong>rettori, <strong>di</strong> tutte le Aree Territoriali e in particolare delle 20<br />

definite “strategiche” che corrispondono sostanzialmente alle<br />

future piazze da realizzare nelle frazioni.<br />

IL REGOLAMENTO “ON LINE”<br />

Il documento è <strong>di</strong>sponibile nel sito del <strong>Comune</strong>, www.<br />

comune.arezzo.it (si sceglie l’opzione ‘governo del territorio’ e<br />

si entra quin<strong>di</strong> nel Regolamento Urbanistico). Sono interattive<br />

le Tavole <strong>di</strong> progetto (usi del suolo e modalità d'intervento e<br />

attuazione: il territorio extraurbano e il territorio urbanizzato),<br />

la Carta della fattibilità, le schede <strong>di</strong> rilievo e<strong>di</strong>fici specialistici,<br />

ville ed e<strong>di</strong>lizia rurale <strong>di</strong> pregio, la ricognizione degli e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong><br />

antica formazione, i Centri antichi e aggregati con schede <strong>di</strong><br />

rilievo degli e<strong>di</strong>fici e dei nuclei storici, la Carta delle zone a<br />

maggior pericolosità sismica, geomorfologia, idraulica.<br />

Facile l’approccio: si può leggere il documento nella sua<br />

interezza e in tutte le sue parti ma si può andare <strong>di</strong>rettamente<br />

sulla zona interessata. Basta citare la località o la strada e il<br />

numero civico. Oppure il foglio e la particella catastale. Con<br />

un doppio click sulla zona o sull’immobile interessato, si hanno<br />

tutte le notizie che interessano in relazione al Regolamento<br />

Urbanistico. È possibile anche ottenere informazioni sulla<br />

conformazione geologica del territorio, sugli aspetti idraulici<br />

e su quelli sismici.<br />

AREZZO<br />

Contro l’acqua “nemica”<br />

<strong>Comune</strong> e Provincia insieme contro il rischio idraulico<br />

<strong>Arezzo</strong> ha vaste zone sottoposte a rischio idraulico anche con<br />

tempi me<strong>di</strong> <strong>di</strong> esondazione <strong>di</strong> 20-30 anni per alcune e 50 anni<br />

per altre. Quelle a rischio maggiore, a causa della presenza<br />

dei torrenti Castro e Bicchieraia, sono a oriente <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>:<br />

Pantano, Marchionna, parte <strong>di</strong> via Giotto e anche zone meno<br />

inurbate come le campagne intorno a San Marco, La Sella e<br />

Bagnoro.<br />

“Stiamo lavorando a un piano strategico per la realizzazione <strong>di</strong><br />

casse <strong>di</strong> espansione, ‘polmoni idraulici’ a monte dove l’acqua<br />

finisce durante eventuali piene dei corsi d’acqua – ricorda<br />

l’assessore alle opere pubbliche Franco Dringoli. Questo<br />

sistema <strong>di</strong> zone <strong>di</strong> allagamento dovrà recepire le piene del<br />

Castro, del Bicchieraia, del Valtina e del Sellina”.<br />

Se dovesse ripetersi l’alluvione del 1934, oggi questa<br />

coinvolgerebbe 20.000 persone e causerebbe danni per almeno<br />

200 milioni <strong>di</strong> euro. La Giunta ha quin<strong>di</strong> approvato i progetti<br />

preliminari <strong>di</strong> 4 casse <strong>di</strong> espansione e inserito nel Regolamento<br />

Urbanistico previsioni puntuali sul rischio idraulico, con stu<strong>di</strong><br />

accurati e tavole aggiornate. Ecco il sistema: per il Castro, la<br />

cassa verrà realizzata in zona Cognaia mentre per il Bicchieraia<br />

nella zona La Pace tra i torrenti Covole e Peneto. Insieme<br />

garantiranno una portata potenziale <strong>di</strong> 200.000 metri cubi<br />

d’acqua: il rischio idraulico per <strong>Arezzo</strong> verrà così <strong>di</strong>mezzato.<br />

Per il Valtina, la cassa <strong>di</strong> espansione sarà invece realizzata al<br />

Bagnoro mentre per il Sellina tra Santa Firmina e la Due Mari.<br />

Sono due casse da 100.000 metri cubi ciascuna e metteranno<br />

in sicurezza molte frazioni e parti <strong>di</strong> città a oriente.<br />

È un complesso sistema che costa 8 milioni <strong>di</strong> euro. Adesso<br />

parte la sfida per accedere ai finanziamenti.<br />

Nell’imme<strong>di</strong>ato vengono fronteggiate situazioni ogni<br />

qualvolta se ne presenti la necessità: è il caso della Chiassa,<br />

dove è stato messo in sicurezza il fosso della Peschiera, del<br />

Bagnoro dove verranno costruiti due nuovi attraversamenti<br />

del torrente Valtina in luogo dei tubi esistenti, intervento da<br />

85.000 euro, dell’ospedale San Donato dove si sta ultimando<br />

la nuova fognatura che va dalla struttura sanitaria al Vingone,<br />

intervento da 500.000 euro, <strong>di</strong> Santa Firmina dove con opere<br />

per 60.000 euro verrà garantita la sicurezza della frazione<br />

colpita da allagamenti continui negli ultimi anni, <strong>di</strong> Palazzo<br />

del Pero.<br />

12 13


AREZZO<br />

Giustini: “una nuova visione organica dello sviluppo”<br />

Intervista al nuovo assessore comunale Alessandro Giustini al quale il Sindaco Fanfani ha affidato le deleghe alle attività produttive e allo sviluppo<br />

Non rinuncia alla sua “logica” <strong>di</strong> me<strong>di</strong>co: “dobbiamo pensare<br />

alla città come ad un organismo unitario. Non sono né<br />

pensabili né utili interventi scollegati gli uni dagli altri. Se<br />

vogliamo restituire ad <strong>Arezzo</strong> non la speranza ma la certezza <strong>di</strong><br />

una ripresa economica, dobbiamo avere una visione d’insieme<br />

ed operare in un quadro generale con<strong>di</strong>viso all’interno del<br />

quale ognuno svolge al meglio il suo compito”.<br />

Alessandro Giustini, al quale il Sindaco Fanfani ha affidato<br />

le deleghe alle attività produttive e allo sviluppo, delinea le<br />

strategie dell’Ente. “In primo luogo una questione <strong>di</strong> metodo:<br />

vogliamo lavorare con tutti i soggetti, pubblici e privati,<br />

interessati allo sviluppo economico. Penso alle altre istituzioni,<br />

a cominciare da Provincia e Camera <strong>di</strong> Commercio nonché<br />

alle categorie economiche e ai sindacati. E sono convinto che<br />

un ruolo, determinante e da rafforzare, deve essere quello<br />

del sistema del cre<strong>di</strong>to, in particolare <strong>di</strong> quegli istituti che,<br />

storicamente, hanno un maggior ra<strong>di</strong>camento nella realtà<br />

aretina. Con il Sindaco Fanfani stiamo mettendo a punto il<br />

programma <strong>di</strong> un primo grande confronto generale, come<br />

una sorta <strong>di</strong> 'Stati Generali dell’Economia aretina' da rendere<br />

poi stabile e perio<strong>di</strong>co per verifiche e aggiornamenti ”.<br />

L’essere “sistema” consente <strong>di</strong> avere maggior peso in altri<br />

luoghi istituzionali. “Penso in particolare a Firenze e Roma.<br />

Abbiamo consiglieri regionali e parlamentari nazionali. Loro<br />

sono il nostro primo e fondamentale punto <strong>di</strong> riferimento<br />

per un confronto che deve essere sempre più serrato con il<br />

Governo nazionale e con quello regionale”.<br />

Dal metodo alla sostanza. “Come il Sindaco Fanfani ha più<br />

volte ripetuto, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sta garantendo al sistema<br />

economico locale un consistente 'pacchetto' <strong>di</strong> lavori pubblici.<br />

Pensiamo ai 32 milioni <strong>di</strong> euro derivanti dal Piuss. Alla grande<br />

mole <strong>di</strong> opere inserite nel Piano 2010: si tratta <strong>di</strong> circa 55<br />

milioni <strong>di</strong> euro. Questi investimenti, che hanno risorse certe,<br />

garantiranno non solo una risposta alla città in termini <strong>di</strong><br />

strutture e servizi ma anche una risposta al sistema economico<br />

in termini <strong>di</strong> lavori e occupazione”.<br />

La riqualificazione della città si lega al tema del rilancio turistico:<br />

“dopo il grande evento <strong>di</strong> Piero della Francesca – sottolinea<br />

Giustini – abbiamo registrato un naturale calo. Al nostro<br />

lavoro '<strong>di</strong>retto' su piazze e luoghi della città, bisogna unire un<br />

lavoro concertato in tema <strong>di</strong> promozione turistica. Possiamo<br />

far leva su eventi centrali quali la Giostra del Saracino e la Fiera<br />

Antiquaria ma anche su azioni <strong>di</strong> promozione all’estero come<br />

nel caso del recente accordo che il vice Sindaco Marconi ha<br />

sottoscritto a Colonia per incrementare i flussi turistici dalla<br />

Germania. Si procederà a un intervento <strong>di</strong> riqualificazione<br />

della Fiera con un restyling della localizzazione e un presi<strong>di</strong>o<br />

della qualità delle merci”.<br />

Qualificare l’esistente vuol <strong>di</strong>re anche sostenere il sistema<br />

manifatturiero: “non possiamo <strong>di</strong>menticare il grande<br />

patrimonio <strong>di</strong> professionalità e impren<strong>di</strong>torialità <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

in settori chiave quali l’oreficeria e la moda. Nonostante la<br />

crisi, questi continuano a resistere e meritano certamente il<br />

massimo sostegno da parte del sistema istituzionale. Cito il<br />

Fondo al quale anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> contribuisce ma<br />

penso anche al ruolo del nuovo Centro Affari per sostenere<br />

non solo l’oreficeria ma anche la moda. Non <strong>di</strong>mentichiamo<br />

che <strong>Arezzo</strong> e la Provincia hanno marchi <strong>di</strong> eccellenza, non<br />

solo in questi settori, da supportare a livello nazionale e<br />

internazionale”.<br />

E dalle eccellenze delle “fabbriche” a quelle della “campagna”:<br />

“le associazioni <strong>di</strong> categoria – ricorda Giustini – sono<br />

particolarmente attive. Inten<strong>di</strong>amo lavorare con loro per la<br />

promozione e la valorizzazione delle produzioni, anche in<br />

un’ottica <strong>di</strong> filiera corta”.<br />

Mentre si consolida il presente, si lavora per il futuro: “non<br />

<strong>di</strong>sperdere il patrimonio accumulato non vuol assolutamente<br />

<strong>di</strong>re non esplorare strade nuove. Ecco il lavoro che il mio<br />

assessorato e quello <strong>di</strong> Emiliano Cecchini possono svolgere<br />

insieme sul fronte dell’innovazione: dal Polo <strong>di</strong>gitale<br />

all’innovazione e alla semplificazione amministrativa”.<br />

E quest’ultima è una materia cara all’amministrazione Fanfani.<br />

“Ecco il Suap dove l’impren<strong>di</strong>tore trova l’assistenza necessaria<br />

per un percorso più snello, per superare le eventuali criticità<br />

ma anche le informazioni sulle opportunità <strong>di</strong> investimento<br />

sul nostro territorio; nel corso del 2010 questo interesserà tutte<br />

le attività produttive <strong>di</strong> beni e servizi e ridurrà notevolmente il<br />

peso della burocrazia a carico dell’impren<strong>di</strong>tore.<br />

Tra le azioni già programmate possiamo poi ricordare la<br />

realizzazione del nuovo mercato ortofrutticolo nell’area dello<br />

scalo merci con conseguente <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> un’ampia area ai<br />

margini della città che potrà consentire l’inse<strong>di</strong>amento e lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> attività impren<strong>di</strong>toriali, compatibili con il contesto<br />

residenziale circostante, in particolare nel campo dei servizi<br />

alle imprese nel settore tecnologico.<br />

La crisi è molto forte e la nostra città ne aveva segni anche prima<br />

della attuale crisi finanziaria mon<strong>di</strong>ale. Complessivamente<br />

però le attività produttive potranno esser sostenute se<br />

contemporaneamente riusciremo a far e sinergia con le<br />

attività universitarie, culturali e storico-artistiche <strong>di</strong> cui la città<br />

<strong>di</strong>spone (e sono anche queste delle gran<strong>di</strong> eccellenze) facendo<br />

promozione in modo coor<strong>di</strong>nato e continuo per tutto l’anno<br />

nei <strong>di</strong>versi settori. Le categorie, le associazioni e i citta<strong>di</strong>ni<br />

dovranno avere un quadro chiaro degli obiettivi e dei <strong>di</strong>versi<br />

ruoli perché solo in questo modo potremo avere da ciascuno<br />

l’impegno <strong>di</strong>retto e attivo che è in<strong>di</strong>spensabile in un impegno<br />

così ambizioso ”.<br />

ALESSANDRO<br />

GIUSTINI<br />

Nato nel 1948 ad <strong>Arezzo</strong>, si è laureato in Me<strong>di</strong>cina nel 1973.<br />

Si è successivamente specializzato in gerontologia e geriatria,<br />

Direzione e organizzazione delle strutture sanitarie, Me<strong>di</strong>cina<br />

fisica e riabilitazione. Dal 1988 è professore a contratto <strong>di</strong><br />

riabilitazione presso la facoltà <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Firenze. Ha<br />

svolto attività <strong>di</strong>dattica presso le Università <strong>di</strong> Siena, Pavia e<br />

Perugia nonché, a Roma, alla Cattolica. All’attività scientifica,<br />

ha unito quella professionale sempre centrata sulla <strong>di</strong>sciplina<br />

della riabilitazione. Prima negli ospedali <strong>di</strong> Stia e Bibbiena<br />

e quin<strong>di</strong>, in qualità <strong>di</strong> Primario, nel reparto <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

riabilitativa dell’ospedale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> sino al 1999. Ha prestato<br />

poi la sua opera professionale anche a Roma, Pavia, Volterra e<br />

Trento. Attualmente collabora con l’Istituto <strong>di</strong> Riabilitazione<br />

<strong>di</strong> Agazzi <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e a livello nazionale con il Gruppo Santo<br />

Stefano.<br />

Ha ricoperto prestigiosi incarichi internazionali e attualmente<br />

è Presidente della Società Europea <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Fisica e<br />

Riabilitazione ESPRM, società che riunisce tutte le associazioni<br />

me<strong>di</strong>che <strong>di</strong> riabilitazione dei paesi europei.<br />

Ha curato, da solo o in collaborazione con altri autori, la<br />

produzione <strong>di</strong> lavori clinico – scientifici e ha prodotto oltre 180<br />

pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali.<br />

Alle attività me<strong>di</strong>che, scientifiche e pubblicistiche, ha sempre<br />

unito la passione e l’attività politica all’interno del Partito<br />

Socialista del quale è stato Segretario comunale.<br />

14 15


AREZZO<br />

2010: l’anno dei cantieri. 55 milioni d’investimenti<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> punta sulla manutenzione <strong>di</strong> immobili e strade, sui progetti contenuti nel Piuss e in altre significative opere in grado anche <strong>di</strong> sostenere l’economia locale<br />

Manutenzione e nuovi investimenti con risorse certe e<br />

cantieri aperti entro l’anno. 55 milioni sono gli euro messi<br />

a bilancio per il 2010. “Si tratta <strong>di</strong> risorse sicure – sottolinea<br />

il Sindaco Giuseppe Fanfani – che avranno forti ricadute sul<br />

sistema economico locale in un momento <strong>di</strong> particolare crisi.<br />

Abbiamo già molti cantieri aperti: da piazza Sant’Agostino alla<br />

rotonda <strong>di</strong> Ceciliano, dal campo scuola alla ex Bastanzetti.<br />

Adesso il piano delle opere con oltre 55 milioni <strong>di</strong> euro e ci<br />

prepariamo agli interventi sulla Cadorna in grado <strong>di</strong> mettere<br />

a <strong>di</strong>sposizione 1 milione <strong>di</strong> metri cubi. Quando si parla <strong>di</strong><br />

sostegno all’economia e <strong>di</strong> rilancio del sistema aretino, noi<br />

facciamo certamente la nostra parte”.<br />

“Le opere programmate – ricorda l’assessore ai lavori pubblici,<br />

Franco Dringoli - sono totalmente finanziate e operiamo su un<br />

MANUTENZIONI<br />

Manutenzione straor<strong>di</strong>naria strade EUrO 1.300.000<br />

Manutenzione straor<strong>di</strong>naria strade e marciapie<strong>di</strong> EUrO 1.200.000<br />

Manutenzione straord. strade (asfaltate e lastrici) a<strong>di</strong>bite a parcheggi EUrO 1.000.000<br />

Manutenz. straord. lastrici EUrO 300.000<br />

Manutenz. straord. impianti sportivi EUrO 400.000<br />

Manutenz. straord. stabili comunali EUrO 477.000<br />

INTErVENTI PIUSS FINANZIATI TOTALMENTE<br />

Recupero e riqualificazione Fortezza Me<strong>di</strong>cea EUrO 6.200.000<br />

Palazzo <strong>di</strong> Fraternita EUrO 2.927.300<br />

Ex chiesa S. Ignazio EUrO 500.000<br />

Ex logge del grano per mercato coperto EUrO 1.400.000<br />

Ex chiesina Cadorna per Casa delle culture EUrO 888.000<br />

Ex procura Via Garibal<strong>di</strong> per Spazio Famiglia EUrO 200.000<br />

Asilo Nido Bastione EUrO 294.000<br />

Terza palazzina Cadorna per G &F Buil<strong>di</strong>ng EUrO 1.620.000<br />

Piano Scenografia Urbana EUrO 1.985.850<br />

Ex scuola Via Pellicceria EUrO 779.062<br />

doppio binario: da una parte la manutenzione, un programma<br />

ambizioso che completeremo per restituire alla città e alle<br />

sue strutture un’immagine adeguata e un necessario decoro.<br />

Dall’altra, avremo gli interventi che derivano dal Piuss ma<br />

non solo. Per il Piuss, entro febbraio sarà licenziato il progetto<br />

definitivo e in autunno partiremo con gli appalti delle opere.<br />

Mi preme sottolineare, fra queste, la riqualificazione della<br />

Fortezza Me<strong>di</strong>cea, finanziato per intero con risorse proprie.<br />

Un impegno rilevante ma che questa amministrazione si è<br />

assunto per riconsegnare alla città un patrimonio <strong>di</strong> storia,<br />

identità e cultura inestimabile. Per quanto riguarda le opere<br />

pubbliche che non rientrano nel Piuss, si tratta comunque <strong>di</strong><br />

interventi che appalteremo entro l’anno dopo la prioritaria<br />

progettazione. Il tutto viene a configurare un totale <strong>di</strong><br />

55.000.000 <strong>di</strong> euro. Una cifra che dà il senso e lo spessore del<br />

nostro lavoro”.<br />

ALTrI INTErVENTI rILEVANTI FINANZIATI TOTALMENTE<br />

Teatro Petrarca EUrO 3.457.030<br />

Teatro Tenda EUrO 1.000.000<br />

Ex Sala Vasari EUrO 700.000<br />

Programma piste ciclabili EUrO 1.137.000<br />

Programma rifiuterie EUrO 800.000<br />

Palestra scuola Due Giugno con cucina centralizz. e centro lavaggio EUrO 3.900.000<br />

Centro sociale Tortaia EUrO 450.000<br />

Centro sociale S. Marco EUrO 450.000<br />

Foresteria dell’atleta EUrO 4.500.000<br />

Parcheggio scambiatore EUrO 2.150.000<br />

Viabilità Camposcuola EUrO 900.000<br />

Via Vignacce EUrO 255.000<br />

Riqualif. area industriale S. Zeno (primo lotto) EUrO 1.500.000<br />

Adeguamento Via Toscanelli EUrO 180.000<br />

Parco Pantano EUrO 120.000<br />

Parco Prato EUrO 200.000<br />

ALTrI INTErVENTI rILEVANTI PrEVISTI<br />

Palazzetto dello sport area Pratacci EUrO 1.000.000<br />

Riqualificazione assi ottocenteschi EUrO 3.400.000<br />

Rotatoria Giotto EUrO 550.000<br />

Viabilità alternativa Ceciliano Stroppiello EUrO 1.200.000<br />

Rotatoria Ponte a Chiani EUrO 1.400.000<br />

16 17


AREZZO<br />

18 19


AREZZO<br />

Ceciliano, una rotatoria per la sicurezza e la qualità<br />

A gennaio iniziati i lavori che si completeranno prima dell’estate. Un investimento equamente <strong>di</strong>viso tra <strong>Comune</strong> e Provincia. 1.200.000 euro per sicurezza e qualità del territorio<br />

“Sicurezza per tutti, flui<strong>di</strong>tà per la circolazione, riqualificazione<br />

per l’intera zona”: queste le caratteristiche della futura rotatoria<br />

<strong>di</strong> Ceciliano sintetizzate dal Sindaco Giuseppe Fanfani.<br />

Le ruspe sono entrate in azione ai primi <strong>di</strong> gennaio e la<br />

conclusione dei lavori è prevista tra aprile e maggio. “Si tratta<br />

<strong>di</strong> un grande intervento – ha continuato il Sindaco – che è<br />

frutto della fortissima collaborazione <strong>di</strong> <strong>Comune</strong> e Provincia<br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>”.<br />

“Questo tratto <strong>di</strong> viabilità – ha ricordato l’assessore provinciale<br />

Francesco Ruscelli – è interessato da un grande flusso <strong>di</strong><br />

veicoli: tra i 10.000 e i 15.000 ogni giorno. Con Ponte<br />

Mocarini e Olmo è uno dei tre principali punti critici della<br />

viabilità provinciale. L’obiettivo che ci siamo posti è, in modo<br />

particolare quello <strong>di</strong> garantire la sicurezza, visto anche l’alto<br />

livello <strong>di</strong> incidentalità”.<br />

E l’intersezione critica è quella con lo stradone <strong>di</strong> Ca <strong>di</strong> Cio:<br />

“con un investimento da 1.200.00 euro – ha sottolineato<br />

l’assessore comunale Franco Dringoli – elimineremo questi<br />

problemi. Non avremo infatti solo la rotatoria ma anche la<br />

riapertura del sottopasso ferroviario per il collegamento con la<br />

zona industriale <strong>di</strong> Ceciliano, la sistemazione dell’incrocio con<br />

l’area commerciale e produttiva a Case Nuove <strong>di</strong> Ceciliano,<br />

l’intubamento dei fossi che raccolgono gli scarichi, una fascia<br />

verde attorno alla rotatoria”.<br />

Il risultato finale sarà la riorganizzazione, la razionalizzazione<br />

e la riqualificazione dell’area. La nuova rotatoria <strong>di</strong> Ceciliano<br />

riguarda l’area a nord <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> lungo la strada 71 Umbro<br />

Casentinese, all’altezza del bivio per Ca <strong>di</strong> Cio. Con la<br />

sua realizzazione, sarà svincolata l’intersezione attualmente<br />

<strong>di</strong>sciplinata con un incrocio a raso e verrà aperta la strada<br />

adesso interclusa al traffico. La rotatoria sarà inserita<br />

nell’ambiente circostante con la realizzazione <strong>di</strong> una fascia<br />

laterale <strong>di</strong> verde alberato, che costituirà uno schermo per le<br />

abitazioni prospicienti.<br />

L’intervento determinerà l’abbattimento dell’inquinamento<br />

acustico ed atmosferico dell’area riducendo, in alcuni casi<br />

fino al 90%, le file formate dai flussi <strong>di</strong> traffico in approccio<br />

all’intersezione e, conseguentemente, le fermate e le<br />

ripartenze tipiche degli incroci a raso. Attenzione anche alle<br />

reti dei sottoservizi e delle linee telefoniche presenti nell’area<br />

dei quali, insieme ai vari gestori, è stato in<strong>di</strong>viduato un<br />

quadro generale.<br />

Il progetto prevede tre settori d’intervento con funzioni<br />

<strong>di</strong>versificate: la rotatoria costituisce l’elemento principale e<br />

servirà a <strong>di</strong>sciplinare il nuovo incrocio tra la comunale <strong>di</strong><br />

Ca <strong>di</strong> Cio, la nuova strada <strong>di</strong> PRG, e la strada 71. Avrà un<br />

raggio <strong>di</strong> curvatura interno <strong>di</strong> 23,50 metri lineari, un anello<br />

viario <strong>di</strong> 9,50 metri lineari e una fascia <strong>di</strong> verde perimetrale<br />

<strong>di</strong> circa 12 metri lineari. All’interno dell’anello verrà<br />

realizzata un’aiola sistemata a verde con profilatura tale da<br />

impe<strong>di</strong>re l’abbagliamento dei fari. Il piano <strong>di</strong> realizzazione<br />

della rotatoria verrà impostato ad una quota <strong>di</strong> circa cm. 50<br />

superiore all’attuale viabilità esistente. Le abitazioni limitrofe<br />

alla rotatoria saranno svincolate attraverso la costruzione <strong>di</strong><br />

una viabilità interna corredata da un marciapiede laterale e<br />

un’area da a<strong>di</strong>bire a parcheggio lungo 25 metri e larga 5. Lo<br />

smaltimento delle acque superficiali sarà assicurato tramite la<br />

realizzazione <strong>di</strong> ca<strong>di</strong>toie stradali. Nella parte esterna verranno<br />

esterni che nell’ aiuola spartitraffico.<br />

Il secondo intervento riguarda la ridefinizione dell’incrocio<br />

attraverso la costruzione <strong>di</strong> un terza corsia <strong>di</strong> accumulo nella<br />

strada 71 per la svolta in sinistra in provenienza da <strong>Arezzo</strong> e<br />

per il Casentino, insieme alla realizzazione <strong>di</strong> una corsia <strong>di</strong><br />

accelerazione della lunghezza <strong>di</strong> circa 50 metri in uscita dal<br />

PIP <strong>di</strong>rezione <strong>Arezzo</strong> e <strong>di</strong> una corsia <strong>di</strong> immissione allo stesso<br />

PIP con provenienza dal Casentino della lunghezza <strong>di</strong> circa<br />

40 metri.<br />

Il terzo intervento interessa la sistemazione dell’incrocio tra<br />

la strada 71 e quella comunale <strong>di</strong> Ceciliano, che attualmente<br />

è <strong>di</strong>sciplinato da un impianto semaforico, attraverso la<br />

demolizione delle aiuole spartitraffico esistenti, la rifasizzazione<br />

dell’impianto semaforico, la ricostruzione delle aiuole. Previsto<br />

inoltre il rifacimento <strong>di</strong> tutta la segnaletica stradale orizzontale,<br />

verticale e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazione<br />

L’investimento complessivo per la realizzazione dell’intervento<br />

e <strong>di</strong> 1.200.000 euro.<br />

realizzati marciapie<strong>di</strong> per il collegamento pedonale del centro<br />

abitato e tutta la rotatoria sarà illuminata con punti luce sia<br />

20 21


per una comunicazione integrata<br />

http://www.bpuntoand.it/<br />

AREZZO<br />

Nuova rotatoria a Campoluci<br />

Attiva la nuova rotatoria <strong>di</strong> Campoluci, realizzata con<br />

un investimento <strong>di</strong> 300.000 euro stanziati da <strong>Comune</strong> e<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. È stata inaugurata dal Sindaco Fanfani<br />

e dall’assessore ai lavori pubblici della Provincia, Francesco<br />

Ruscelli e ha ricevuto anche la bene<strong>di</strong>zione del parroco <strong>di</strong><br />

Campoluci, don Paolo.<br />

“La realizzazione <strong>di</strong> questa rotatoria – ha detto il Sindaco<br />

Fanfani – era una promessa che avevo fatto ai citta<strong>di</strong>ni e<br />

che è stata mantenuta, grazie anche alla collaborazione con<br />

la Provincia. La nuova viabilità è già utilizzabile e tra poco<br />

provvederemo anche alla piantumazione dell’area centrale<br />

destinata a verde. È una risposta che <strong>di</strong>amo in funzione della<br />

sicurezza della circolazione e della qualità complessiva <strong>di</strong><br />

questa zona”.<br />

Sod<strong>di</strong>sfazione anche da parte <strong>di</strong> Francesco Ruscelli: “questo<br />

intervento era particolarmente necessario in considerazione<br />

dell’alto livello <strong>di</strong> sinistrosità che caratterizzava l’ex incrocio. I<br />

lavori eseguiti sono <strong>di</strong> particolare qualità e abbiamo rispettato<br />

i tempi previsti per il loro completamento”. Si tratta <strong>di</strong><br />

un’opera particolarmente significativa per gli abitanti e per<br />

chi transita in questa zona sottoposta a un grande flusso <strong>di</strong><br />

traffico derivante dalla strada provinciale Setteponti e dalla<br />

strada regionale 71 nonché da quello locale determinato dalla<br />

frazione <strong>di</strong> Campoluci con i suoi numerosi inse<strong>di</strong>amenti<br />

produttivi e residenziali. A questo si aggiunge anche il traffico<br />

dei mezzi pesanti derivante dalla presenza in zona <strong>di</strong> numerose<br />

cave <strong>di</strong> inerti e il fatto che l’incrocio è stato teatro negli ultimi<br />

anni <strong>di</strong> incidenti stradali anche mortali. Era necessario quin<strong>di</strong><br />

mettere in sicurezza l’intersezione attraverso la realizzazione <strong>di</strong><br />

una rotatoria.<br />

È stata necessaria una variante urbanistica e procedere agli<br />

espropri, dato il mancato consenso <strong>di</strong> alcuni proprietari<br />

delle aree limitrofe, per cui è stata trasformata la precedente<br />

destinazione mista in quella <strong>di</strong> ‘area stradale’ ed è stato ottenuto<br />

il parere alla Soprintendenza poiché la strada <strong>di</strong> Campoluci è<br />

vincolata come ‘testimonianza storica’.<br />

Il progetto per la realizzazione della rotatoria extra-urbana non<br />

ha comportato mo<strong>di</strong>fiche importanti alla natura dei luoghi:<br />

dal punto <strong>di</strong> vista tecnico si è reso necessario ‘incamiciare’ le<br />

tubazioni <strong>di</strong> vetro-resina provenienti da Montedoglio e stu<strong>di</strong>are<br />

una sistemazione a verde dell’aiuola interna alla rotatoria<br />

dotata anche <strong>di</strong> impianto <strong>di</strong> irrigazione e <strong>di</strong> illuminazione. Per<br />

realizzare l’opera sono stati acquisiti circa 3.400 metri quadrati<br />

<strong>di</strong> terreno agricolo.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni della rotatoria sono <strong>di</strong> 25 metri <strong>di</strong> raggio<br />

interno con aiuola sistemata a verde, 9 metri <strong>di</strong> larghezza<br />

dell’anello stradale con 3 metri <strong>di</strong> banchina, oltre 5 metri <strong>di</strong><br />

larghezza delle entrate e delle uscite delle quattro strade che si<br />

intersecano nella rotatoria.<br />

22 23


ATAM<br />

Aprirà a primavera il cantiere del parcheggio Mecenate<br />

Gara vinta dall’associazione <strong>di</strong> imprese Sam Engineering Spa e Monte dei Paschi Leasing. Investimento da 2.800.000 euro e opera completata nel 2011<br />

Un investimento complessivo <strong>di</strong> 2.800.000 euro per la<br />

realizzazione del nuovo parcheggio nell’area Mecenate ad<br />

<strong>Arezzo</strong>. Si è aggiu<strong>di</strong>cata i lavori l’associazione <strong>di</strong> imprese<br />

Sam Engineering Spa e Monte dei Paschi leasing che aprirà il<br />

cantiere a primavera.<br />

È l’assessore alla mobilità del <strong>Comune</strong> Roberto Banchetti a<br />

ricordare che “abbiamo attivato un progetto complessivo<br />

<strong>di</strong> ridefinizione della mobilità citta<strong>di</strong>na per fare <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

una città moderna e al passo con i tempi che ha ottenuto<br />

apprezzamento e finanziamenti dalla Regione Toscana. Un<br />

sistema integrato con molti progetti <strong>di</strong> cui i parcheggi sono<br />

un elemento car<strong>di</strong>ne e sul quale, insieme ad Atam, abbiamo<br />

iniziato a lavorare nel marzo 2008. Importante per questi<br />

obiettivi è stata la capacità <strong>di</strong> Atam che ha saputo trasformarsi<br />

e <strong>di</strong>ventare una società <strong>di</strong> mobilità moderna ed efficiente. Il<br />

Mecenate è il primo dei 4 parcheggi limitrofi alla città che<br />

rientrano nel sistema complessivo della sosta e che, corredati<br />

da servizi <strong>di</strong> trasporto adeguati, rappresentano infrastrutture<br />

essenziali per la mobilità citta<strong>di</strong>na”.<br />

La Regione ha stanziato per la realizzazione <strong>di</strong> questo<br />

parcheggio circa 1.300.000 euro.<br />

Sod<strong>di</strong>sfazione del Presidente <strong>di</strong> Atam Francesco Falsini che ha<br />

ringraziato tutti per l’impegno e la collaborazione <strong>di</strong>chiarando:<br />

“è un buon progetto che ci consentirà <strong>di</strong> realizzare una<br />

struttura moderna dal punto <strong>di</strong> vista ambientale e importante<br />

per la mobilità citta<strong>di</strong>na. Abbiamo rispettato i tempi stabiliti e<br />

l’opera sarà pronta nei primi mesi del 2011”.<br />

L’area ha una superficie complessiva <strong>di</strong> 5.880 metri quadrati, è<br />

posta tra viale Mecenate e via Duccio da Boninsegna, è vicina<br />

alla stazione ferroviaria e al centro citta<strong>di</strong>no al quale è collegata<br />

da viale Mecenate. Attorno all’area dove sorgerà il parcheggio<br />

sono già presenti importanti strutture pubbliche e sociali come<br />

il polo scolastico, la palestra, molte attività commerciali, uffici<br />

e, poco <strong>di</strong>stante, c’è l’area riservata agli spettacoli viaggianti.<br />

Una collocazione <strong>di</strong> cui si è tenuto conto nella progettazione<br />

definitiva - ricordano i progettisti. Abbiamo preso spunto<br />

dal preliminare che aveva elementi vincolanti e li abbiamo<br />

sviluppati creando una struttura <strong>di</strong> tipo tra<strong>di</strong>zionale con<br />

un corpo e una leggerezza necessari a un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> questa<br />

<strong>di</strong>mensione. La testata <strong>di</strong> ingresso dei veicoli sarà rivestita in<br />

mattoncini per armonizzarsi con le altre strutture del polo<br />

scolastico. Particolare attenzione avrà l’utilizzo delle energie<br />

rinnovabili con l’installazione <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici.<br />

È una delle prime esperienze in Toscana – sostengono i<br />

rappresentanti delle <strong>di</strong>tte che si sono aggiu<strong>di</strong>cate l’appalto. È<br />

la terza opera che stiamo realizzando con queste caratteristiche<br />

<strong>di</strong> veloce realizzazione e costi contenuti. E le associazioni<br />

temporanee <strong>di</strong> imprese si vanno affermando sempre <strong>di</strong> più<br />

perché garantiscono rispetto dei tempi e risparmio economico.<br />

“Un esempio <strong>di</strong> buona amministrazione che non nasce per<br />

caso – sostiene il Sindaco Fanfani. Quello del Mecenate è il<br />

primo della serie <strong>di</strong> parcheggi che ci prepariamo a costruire: è<br />

architettonicamente bello, si inserisce bene nel contesto della<br />

zona e darà gran<strong>di</strong> risposte alla mobilità citta<strong>di</strong>na. Circondare<br />

il centro storico <strong>di</strong> queste aree <strong>di</strong> sosta rientra nella logica <strong>di</strong><br />

liberare il più possibile la parte storica della città dalle auto”.<br />

Il progetto prevede la realizzazione <strong>di</strong> una struttura<br />

prefabbricata in cemento armato che si svilupperà in un<br />

piano terra e altri due piani per una superficie coperta<br />

complessiva <strong>di</strong> 15.600 metri quadrati, il collegamento fra i<br />

piani verrà assicurato attraverso quattro torri, <strong>di</strong> cui una dotata<br />

<strong>di</strong> ascensore. Il piano terra sarà dotato <strong>di</strong> servizi igienici, <strong>di</strong><br />

un’area chiusa per il rimessaggio delle biciclette (bike sharing,<br />

che consentirà l’interscambio auto-bici per dare avvio a un<br />

sistema <strong>di</strong>verso e alternativo <strong>di</strong> trasporto urbano) e <strong>di</strong> un’altra<br />

stanza a <strong>di</strong>sposizione del personale.<br />

A piano terra ci sarà la possibilità <strong>di</strong> realizzare un mercatino<br />

rionale destinato soprattutto alle produzioni locali, stagionali<br />

e <strong>di</strong> qualità, realizzando così il progetto del mercatino a<br />

“chilometro zero”. Sempre a piano terra verranno realizzati<br />

anche 8 posti sosta riservati alle persone <strong>di</strong>versamente abili<br />

e altri posti auto a rotazione come nei piani superiori dove<br />

verranno realizzati 165 posti a piano per un totale <strong>di</strong> 330, tutti<br />

destinati alla sosta lunga immaginando che i maggiori fruitori<br />

del parcheggiano possano essere i pendolari e i turisti in visita<br />

al centro storico. A piano terrà verrà completata l’attuale pista<br />

ciclabile che verrà collegata al bike sharing.<br />

24 25


SALUTE<br />

Invali<strong>di</strong>tà civile: come e dove fare le domande<br />

Numeri da capogiro: quasi 13.000 domande annue presentate per le invali<strong>di</strong>tà civili nella provincia. Le competenze passano dalla Asl all’Inps<br />

Dal primo gennaio 2010 le domande per ottenere i benefici<br />

in materia <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà civile, cecità civile, sor<strong>di</strong>tà civile,<br />

han<strong>di</strong>cap e <strong>di</strong>sabilità, devono essere presentate all'Inps. Le<br />

nuove <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge hanno mo<strong>di</strong>ficato il processo<br />

<strong>di</strong> riconoscimento <strong>di</strong> questi benefici, coor<strong>di</strong>nando le fasi<br />

amministrative e sanitarie per ridurre i tempi <strong>di</strong> erogazione<br />

delle prestazioni.<br />

DOMANDE: DALLA ASL ALL'INPS<br />

Fino ad ora le competenze erano sud<strong>di</strong>vise tra tre soggetti: la<br />

Asl che effettuava l'accertamento sanitario, il <strong>Comune</strong> che<br />

agiva in via amministrativa come ente concessore e l'Inps che<br />

interveniva con le proprie Commissioni me<strong>di</strong>che provinciali e<br />

come ente pagatore.<br />

Da quest'anno, l’Inps gestisce il processo dell'invali<strong>di</strong>tà civile<br />

in collaborazione con la Asl, secondo quanto specificato in<br />

un protocollo approvato dalla Giunta Regionale, siglato dalle<br />

parti, che recepisce le nuove <strong>di</strong>sposizioni nazionali e definisce<br />

alcune specificità regionali.<br />

Le domande dovranno essere presentate all'Inps <strong>di</strong>rettamente<br />

dal citta<strong>di</strong>no o per il tramite degli Enti <strong>di</strong> patronato. L'Istituto<br />

trasmette le domande ricevute alla Asl, le cui Commissioni<br />

me<strong>di</strong>che, integrate da un me<strong>di</strong>co dell'Inps, continuano a<br />

svolgere le verifiche sanitarie.<br />

All’Istituto spetta l’accertamento definitivo dello stato<br />

invalidante e anche la presenza nei proce<strong>di</strong>menti giuris<strong>di</strong>zionali<br />

civili relativi a prestazioni sanitarie previdenziali ed assistenziali.<br />

SEMPLIFICAZIONE E RIDUZIONE<br />

DEI TEMPI<br />

Questo passaggio <strong>di</strong> competenze porta benefici per i citta<strong>di</strong>ni,<br />

perchè l'intero processo è sostenuto da una procedura<br />

informatica che consente trasparenza e tracciabilità, con<br />

una semplificazione delle fasi che riducono i tempi <strong>di</strong><br />

riconoscimento dello stato invalidante e <strong>di</strong> erogazione delle<br />

provvidenze economiche entro 120 giorni. Tempi che nel<br />

corso degli anni, grazie al lavoro svolto dalla Asl, erano stati già<br />

notevolmente ridotti.<br />

LA FASE TRANSITORIA<br />

Le nuove <strong>di</strong>sposizioni nazionali prevedono che le domande<br />

debbano essere trasmesse all'Inps esclusivamente per via<br />

telematica, tramite collegamento internet al sito www.inps.<br />

it, <strong>di</strong>rettamente dal citta<strong>di</strong>no interessato o tramite gli Enti <strong>di</strong><br />

Patronato.<br />

Nella prima fase, però, la sede provinciale dell'Inps ha fatto<br />

sapere che le domande potranno essere presentate su modello<br />

cartaceo presso gli sportelli Inps locali, e più precisamente ad<br />

<strong>Arezzo</strong>, in Via XXV Aprile 18, nei seguenti orari:<br />

- dal lunedì al venerdì dalle ore 08,30 alle ore 12,00<br />

- il martedì ed il giovedì anche dalle ore 14,30 alle 16,30<br />

NUMERI DA RECORD<br />

Sono quasi 13.000 le domande annue che a vario titolo<br />

vengono presentate per le invali<strong>di</strong>tà civili nell'intera provincia.<br />

Di queste poco meno <strong>di</strong> 9.000 riguardano il riconoscimento<br />

<strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà, cecità, sor<strong>di</strong>tà, richiesta <strong>di</strong> accompagnamento e<br />

assistenza, poco meno <strong>di</strong> 4.000 il riconoscimento <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap,<br />

e poco meno <strong>di</strong> 400 le domande per il riconoscimento dei<br />

requisiti per il collocamento sulla base della legge 68/99<br />

destinato alle categorie protette. Rapportato alla zona aretina,<br />

i numeri sono 5.212 per il complesso delle domande, 3.481<br />

per il riconoscimento della invali<strong>di</strong>tà, 1.533 per l'han<strong>di</strong>cap e<br />

198 per la legge 68/99.<br />

REGOLE E ITER: CHI, COME, DOVE E<br />

QUANDO<br />

La legge 118/71 definisce invali<strong>di</strong> civili i citta<strong>di</strong>ni affetti da<br />

minorazioni congenite o acquisite, che abbiano subìto una<br />

riduzione permanente della capacità lavorativa non inferiore<br />

a un terzo o, se minori <strong>di</strong> 18 anni, che abbiano <strong>di</strong>fficoltà<br />

persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro<br />

età.<br />

Possono inoltrare domanda <strong>di</strong> accertamento dell'invali<strong>di</strong>tà<br />

civile i citta<strong>di</strong>ni italiani o stranieri (purchè in possesso <strong>di</strong><br />

regolare permesso <strong>di</strong> soggiorno o <strong>di</strong> idonea carta <strong>di</strong> soggiorno)<br />

residenti nella Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> <strong>di</strong> ogni età, affetti da<br />

patologie invalidanti non <strong>di</strong>pendenti da causa <strong>di</strong> guerra, <strong>di</strong><br />

lavoro o <strong>di</strong> servizio.<br />

DOVE RIVOLGERSI<br />

Per informazioni contattare:<br />

Azienda Usl 8<br />

Segreteria Invali<strong>di</strong> Civili, Via Curtatone 56, <strong>Arezzo</strong><br />

Orario al pubblico: martedì e giovedì 9:00 - 12:00<br />

tel. 0575 255995 - fax 0575 255992<br />

Sede Inps<br />

Via XXV Aprile n.18 <strong>Arezzo</strong> - tel. 0575 3045<br />

(sito web: http://inps.provincia.arezzo.it)<br />

Enti <strong>di</strong> Patronato e Assistenza/<br />

Associazioni <strong>di</strong> categoria:<br />

Sito Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti:<br />

http://www.uiciechi.it/<br />

SitoEnte Nazionale Sordomuti: http://www.ens.it/<br />

Sito ANMIC - Associazione Italiana Mutilati ed Invali<strong>di</strong><br />

Civili: http://www.anmic.it<br />

26 27


SALUTE<br />

COME PRESENTARE L'ISTANZA<br />

La domanda è composta dal certificato del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> famiglia<br />

o <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co specialista, in originale, con espressa in modo<br />

chiaro e leggibile la natura delle infermità invalidanti e redatto<br />

in data non antecedente a tre mesi da quella <strong>di</strong> presentazione<br />

della domanda; la copia del documento <strong>di</strong> identità personale<br />

e del co<strong>di</strong>ce fiscale.<br />

Il modello <strong>di</strong> domanda per gli adulti può essere scaricato in<br />

formato pdf dal sito web della Usl 8 all'in<strong>di</strong>rizzo http://www.<br />

usl8.toscana.it o reperito presso le Segreterie invali<strong>di</strong> civili delle<br />

singole zone, l'ufficio Relazioni con il Pubblico, presso gli Enti<br />

<strong>di</strong> Patronato o le Associazioni <strong>di</strong> Categoria.<br />

Le domande per i minori o gli interdetti devono essere prodotte<br />

dal legale rappresentante o dal tutore su apposito modulo,<br />

anch'esso scaricabile in formato pdf dal sito web della Usl.<br />

Le persone interessate, possono presentare anche<br />

contestualmente la domanda <strong>di</strong> riconoscimento dello stato<br />

<strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap e quella <strong>di</strong> riconoscimento della invali<strong>di</strong>tà, cecità,<br />

sordomutismo.<br />

In caso <strong>di</strong> domanda <strong>di</strong> aggravamento va presentata la<br />

documentazione sanitaria attestante l'avvenuto aggravamento<br />

relativamente alle patologie preesistenti o a nuove patologie<br />

sopravvenute (certificazioni <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci specialisti o referti <strong>di</strong><br />

accertamenti <strong>di</strong>agnostici).<br />

Il certificato me<strong>di</strong>co, nel caso <strong>di</strong> imminente pericolo per la<br />

vita della persona, dovrà evidenziare la necessità <strong>di</strong> anticipare<br />

la visita me<strong>di</strong>ca.<br />

DOVE SI FANNO LE VISITE<br />

È possibile richiedere che la visita sia eseguita presso il<br />

domicilio presentando alla segreteria invali<strong>di</strong> civili della zona<br />

<strong>di</strong> appartenenza, un certificato del me<strong>di</strong>co curante che attesti<br />

l'intrasportabilità dell'invalido.<br />

Se il richiedente è ricoverato o domiciliato in una Azienda<br />

Usl <strong>di</strong>versa da quella <strong>di</strong> residenza, si può richiedere, la visita<br />

in delega. Nel caso in cui la persona richiedente si trovi in<br />

imminente pericolo <strong>di</strong> vita, viene data la priorità alla visita<br />

me<strong>di</strong>ca, derogando dal criterio cronologico <strong>di</strong> presentazione<br />

della domanda.<br />

ENTE SEDE (<strong>Arezzo</strong>) TELEFONO<br />

ACAI Via Roma,7 0575 401332<br />

ACLI Via Guido Monaco,48 0575 21396<br />

0575 1822320<br />

ACLI Via Pizzuto,34<br />

Zona Meri<strong>di</strong>ana<br />

ANMIC Corso Italia,236 0575 295873<br />

APICI Via CESTI 0575 911570<br />

ENAPA Via Fabio Filzi,27 0575 905355<br />

ENASCO Via XXV Aprile,6/12 0575 354292<br />

ENCAL Via Petrarca,9 0575 370322<br />

ENPAC Piazza Risorgimento,8 0575 370322<br />

ENS Via Del Maspino,7 0575 381184<br />

EPACA Viale Mecenate,5/P 0575 399520<br />

EPASA Via Calamandrei,56 0575 251700<br />

FENALCA Corso Italia,233 0575 299733<br />

INAPA Via Guido Monaco,32 0575 295386<br />

INAPA Via Tiziano,38 0575 314208<br />

INAS Viale Michelangelo,116 0575 27935<br />

INCA Via Monte Cervino,24 0575 393300<br />

INPAS Via Guido Monaco,1 0575 355830<br />

ITACO Via Fiorentina,240 0575 984312<br />

ITAL Galleria Valtiberina,2 0575 900784<br />

SIAS Via Margaritone,32 0575 324288<br />

SIAS Via Concini,37 0575 324288<br />

COME FUNZIONA<br />

L'ACCERTAMENTO<br />

Al momento della visita l'interessato deve esibire alla<br />

commissione me<strong>di</strong>co-legale la documentazione sanitaria<br />

(cartelle cliniche, referti <strong>di</strong> analisi, relazioni sanitarie, ecc.)<br />

relativa alle patologie certificate dal me<strong>di</strong>co curante e potrà<br />

farsi assistere, a proprie spese, da un me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> fiducia.<br />

Al termine dell'accertamento collegiale viene redatto un<br />

verbale, che sarà trasmesso all'interessato me<strong>di</strong>ante lettera<br />

raccomandata con avviso <strong>di</strong> ricevimento.<br />

QUALI SONO I BENEFICI<br />

I benefici variano in funzione dell'età e del grado <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà<br />

riconosciuto e in alcuni casi dal red<strong>di</strong>to lordo annuo percepito.<br />

Gli eventuali benefici economici decorrono dal primo<br />

giorno del mese successivo a quello della presentazione della<br />

domanda.<br />

Per un ulteriore approfon<strong>di</strong>mento della tipologia <strong>di</strong> benefici<br />

economici e non, consultare il sito web del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

(www.comune.arezzo.it), alla sezione "Concessione benefici a<br />

invali<strong>di</strong> civili, ciechi civili e sor<strong>di</strong>", oppure il sito dell'Agenzia<br />

delle Entrate (www.agenziaentrate.it).<br />

A DOMANDA NON ACCOLTA SI PUÒ<br />

FARE RICORSO<br />

Contro il giu<strong>di</strong>zio contenuto nel verbale <strong>di</strong> accertamento<br />

dell'invali<strong>di</strong>tà, il citta<strong>di</strong>no, se non sod<strong>di</strong>sfatto del grado<br />

d'invali<strong>di</strong>tà riconosciuto, entro sei mesi dalla data <strong>di</strong><br />

comunicazione, può proporre ricorso <strong>di</strong>nanzi al Tribunale<br />

competente (Magistratura del Lavoro).<br />

Per informazioni ed eventuale assistenza alle procedure <strong>di</strong><br />

ricorso è possibile rivolgersi anche ai patronati e associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria.<br />

28 29


30 31


PER INFORMAZIONI:<br />

Koiné cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo A Onlus<br />

via Arno 11, 52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel 0575/900309 fax 0575/911103<br />

koine@koine.org - www.koine.org<br />

32 33


COOPERAZIONE<br />

Music Factory Live<br />

Piccoli e gran<strong>di</strong> eventi: sei cooperative per tutti i servizi dalla ‘a’ alla ‘zeta’<br />

Un vecchio proverbio ricorda che “l’unione fa la forza”:<br />

lo hanno messo in pratica 6 cooperative, <strong>di</strong> cui 4 sociali <strong>di</strong><br />

tipo b, che si sono messe insieme per svolgere un servizio che<br />

normalmente non avviene in forma cooperativa e proprio per<br />

questo particolarmente “innovativo”.<br />

Partendo dall’esperienza Music Factory e recuperando<br />

lavoro, servizi, attrezzature, ecco la creazione – nei primi<br />

giorni <strong>di</strong> febbraio - <strong>di</strong> “Music Factory Live”: ne fanno parte<br />

6 cooperative tutte aderenti a Legacoop. Sono 2000 Onlus, Al<br />

Plurale, Beta, Futura, Il Contesto e Materiali Sonori.<br />

Ancora una volta, nel mondo della cooperazione, si afferma<br />

il principio che è meglio collaborare e affrontare le <strong>di</strong>fficoltà<br />

insieme piuttosto che competere: win to win, si vince tutti<br />

insieme.<br />

Per quanto riguarda le cooperative sociali, questa esperienza<br />

tenta <strong>di</strong> affermare ancora una volta che i soggetti a bassa<br />

contrattualità possono trovare occasioni <strong>di</strong> lavoro al <strong>di</strong> fuori<br />

del solito circuito dei lavori tra<strong>di</strong>zionali, lavorando insieme<br />

sull’empowerment comunitario e sulla costruzione <strong>di</strong> beni<br />

relazionali.<br />

Il presidente del Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione <strong>di</strong> Music<br />

Factory Live è Guido Tre<strong>di</strong>ci, presidente della cooperativa<br />

Futura, mentre il vice-presidente è Michele Vignali, <strong>di</strong>rettore<br />

della cooperativa 2000 Onlus. Il CdA è composto anche da<br />

Giampiero Bigazzi, Dorella Fardelli, Sauro Baruzzi e Gabriele<br />

Mecheri.<br />

Music Factory Live è in grado <strong>di</strong> risolvere gran parte dei<br />

problemi connessi all’organizzazione <strong>di</strong> piccoli e gran<strong>di</strong> eventi:<br />

festival, concerti, conferenze, spettacoli teatrali, eventi sportivi,<br />

ecc. I servizi offerti riguardano: service au<strong>di</strong>o e luci, fornitura,<br />

montaggio e smontaggio <strong>di</strong> palchi e pedane, facchinaggi vari,<br />

allestimenti, pulizia <strong>di</strong> aree, allestimento <strong>di</strong> catering, biglietteria<br />

ed accoglienza, volantinaggio <strong>di</strong> materiali promozionali ed<br />

altro.<br />

CONTATTI<br />

Music Factory live<br />

Sede legale e amministrativa:<br />

via Pisacane n° 39 ad <strong>Arezzo</strong> (52100)<br />

presso Cooperativa Sociale Futura<br />

sede operativa (per contatti e preventivi):<br />

via Berlinguer n°10/A , Levane – Bucine<br />

(presso cooperativa Beta)<br />

tel 055.9738822 – fax 055.9198712<br />

e-mail info@musicfactorylive.it<br />

Lorenzo Travaglini cell +39 335 7550040<br />

Francesco Travaglini cell +39 335 7550039<br />

COOPERATIVA SOCIALE<br />

DI TIPO B “2000 ONLUS”<br />

Nata “frettolosamente” a Rassina il 30 <strong>di</strong>cembre 1999 per concretizzare l'idea intuitiva della Pubblica Assistenza Castel Focognano<br />

<strong>di</strong> dare vita ad un soggetto capace <strong>di</strong> creare occupazione perseguendo al tempo stesso finalità sociali.<br />

2000 ONLUS – cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo B – opera in <strong>di</strong>versi ambiti <strong>di</strong> intervento e svolge le sue attività con l'obiettivo <strong>di</strong><br />

facilitare l'inserimento lavorativo <strong>di</strong> soggetti con <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> svantaggio.<br />

La Cooperativa ha iniziato “inventadosi” il lavoro, dai corsi <strong>di</strong> formazione <strong>di</strong> cucina a quelli <strong>di</strong> informatica e fotografia: oggi è un<br />

soggetto ra<strong>di</strong>cato nel territorio e un valido punto <strong>di</strong> riferimento per i servizi sociali. Collabora e progetta interventi ed è capace <strong>di</strong><br />

svolgere servizi complessi che vanno dalla ristorazione collettiva allo spazzamento delle strade, dai servizi ecologici alle pulizie <strong>di</strong><br />

interni civili e industriali, dal facchinaggio alla manutenzione del verde e all'agricoltura sociale.<br />

Base Sociale<br />

n. 28 soci lavoratori (<strong>di</strong> cui n. 14 svantaggiati)<br />

n. 4 soci volontari (<strong>di</strong> cui n. 2 attivi)<br />

n. 3 elementi tecnici amministrativi<br />

n. 1 socio sovventore<br />

Inoltre nell'organico lavorativo oltre ai 28 soci lavoratori sono presenti 11 <strong>di</strong>pendenti.<br />

COOPERATIVA SOCIALE<br />

DI TIPO B “AL PLURALE”<br />

ONLUS<br />

Nata nel febbraio 2000 attraverso il progetto Archè, (Programma d’iniziativa Regionale per la creazione e modellizzazione<br />

d’impresa per l’inclusione sociale) su iniziativa (spin off) della Cooperativa sociale <strong>di</strong> tipo A Progetto 5 <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Gli inserimenti<br />

lavorativi <strong>di</strong> persone svantaggiate (stage, tutoraggi, borse lavoro, tirocini, contratti a tempo determinato e indeterminato)<br />

avvengono prevalentemente attraverso la collaborazione con la Casa Circondariale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, con il Servizio Sociale del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, con il Dipartimento <strong>di</strong> Salute Mentale della ASL 8 <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e l’Ufficio per l’Impiego della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

Attualmente la Cooperativa, tra soci lavoratori, <strong>di</strong>pendenti e collaboratori, impiega 26 persone <strong>di</strong> cui circa la metà <strong>di</strong>versamente<br />

abili. Aderisce alla Lega Regionale delle Cooperative Toscane ed è tra i soci fondatori del COOB - Consorzio <strong>di</strong> Cooperative <strong>di</strong><br />

tipo B della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Sono in corso le procedure e le attività per dotarsi del Sistema <strong>di</strong> Qualità Aziendale secondo le<br />

norme ISO 9001 al fine <strong>di</strong> ottenerne la relativa certificazione.<br />

Servizi nel mondo dello spettacolo e del <strong>di</strong>vertimento tra cui la posa in opera del cover-floor in tutte<br />

le date del “Tour Stupido-Hotel” <strong>di</strong> Vasco Rossi e nei concerti tenutisi nelle principali città italiane <strong>di</strong><br />

Ligabue, Renato Zero, Laura Pausini, U2, Bruce Springsteen, Negramaro, Zucchero, Rem, Rolling<br />

Stones e tanti altri.<br />

34 35


“IL CONTESTO”PICCOLA<br />

SOCIETÀ COPERATIVA<br />

Trae la sua origine dalla partecipazione dei soci al corso <strong>di</strong> qualificazione professionale per «Tecnico dei servizi Informazione,<br />

Documentazione e Ascolto» organizzato con FSE dal Centro <strong>di</strong> Formazione Professionale della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, nell’anno 1994.<br />

L'attività principale riguarda la progettazione e gestione <strong>di</strong> servizi nell'ambito della comunicazione.<br />

La sua struttura si è poi ampliata a seguito dell’inserimento <strong>di</strong> nuove professionalità in settori specifici quali: l’orientamento<br />

professionale e scolastico, counselling; tutoraggio e stage formativi; progettazione e gestione Data Base e implementazione ed<br />

aggiornamento siti web; catalogazione e documentazione in centri documentazione; progettazione e marketing nel settore<br />

turistico ed interventi specifici <strong>di</strong> educazione ambientale; interventi in ambito sociale con operatori <strong>di</strong> strada.<br />

Nel <strong>di</strong>cembre 2000 si è provveduto ad una riorganizzazione societaria trasformando la Contesto 2000 S.c.r.l. in Il Contesto<br />

Piccola S.c.r.l. mantenendo le attività precedentemente acquisite.<br />

Gli operatori sono in possesso <strong>di</strong> una formazione <strong>di</strong> base in comunicazione pubblica con competenze nella gestione<br />

dell’informazione nelle fasi <strong>di</strong>: ricerca; elaborazione e trattamento dati; attività <strong>di</strong> sportello e rapporti con il pubblico anche con<br />

utilizzo <strong>di</strong> lingue straniere. Inoltre sono dotati <strong>di</strong> professionalità specifiche in base agli incarichi che ricoprono nei <strong>di</strong>versi servizi<br />

che la Soc. Il Contesto gestisce.<br />

Le aree <strong>di</strong> intervento sono: la comunicazione, l’orientamento e formazione, il turismo e la cultura.<br />

Dati amministrativi:<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione composto da:<br />

Dorella Fardelli Presidente e legale rappresentante;<br />

Nicoletta Polidori Vice-Presidente; Silvia Bruschi<br />

Consigliere<br />

In<strong>di</strong>rizzo sede legale:<br />

Via Vittorio Veneto,83<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

tel fax 0575 911148 cell. 3409851808<br />

www.ilcontesto.net mail info@ilcontesto.net<br />

“FUTURA” COPERATIVA<br />

SOCIALE DI TIPO B ONLUS<br />

Nasce nel 1985 da un intuizione <strong>di</strong> Don Enrico Trabalzini, il primo che ha offerto alla città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> una risposta concreta alla<br />

trappola della tossico<strong>di</strong>pendenza creando l'allora Ceis, dove i giovani potevano tentare <strong>di</strong> recuperare la propria vita attraverso<br />

un percorso personale <strong>di</strong> conoscenza e confronto, l'intuizione è stata proprio la creazione <strong>di</strong> una struttura che permettesse loro<br />

l'ingresso nel mondo del lavoro: nata come cooperativa <strong>di</strong> produzione lavoro <strong>di</strong>venta una delle prime Cooperative iscritte<br />

all'Albo delle Cooperative Sociali della Toscana. Nel tempo l’attenzione è stata rivolta anche ad altri tipi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio: alcolismo,<br />

detenuti, ex detenuti, invali<strong>di</strong> civili e psichici.<br />

Le attività lavorative riguardano pulizie e sanificazioni, trasporti, traslochi e facchinaggio, raccolta indumenti usati, servizi <strong>di</strong><br />

custo<strong>di</strong>a, portineria e centralino, turismo sociale (gestione dal 2007 della casa per ferie "Centro interculturale don Torelli" <strong>di</strong> San<br />

Pancrazio nel comune <strong>di</strong> Bucine).<br />

Nel 2005 la cooperativa ha ottenuto la certificazione <strong>di</strong> Qualità secondo le norme UNI EN ISO 9001:2000 attivando procedure<br />

specifiche per tutti i settori <strong>di</strong> appartenenza (pulizie, facchinaggio, traslochi, trasporti e custo<strong>di</strong>a). Il fiore all'occhiello è senz'altro<br />

aver certificato le procedure che accompagnano gli inserimenti lavorativi ed aver inserito una figura professionale “lavoratore<br />

guida” (tutor) con il compito <strong>di</strong> affiancare nel lavoro le persone svantaggiate per favorire l’integrazione socio-professionale,<br />

sviluppare e consolidare competenze anche residue che siano spen<strong>di</strong>bili nel mercato del lavoro.<br />

Futura è un importante riferimento degli Enti del territorio per progettare, coprogettare percorsi d’inserimento mirati per persone<br />

in situazioni <strong>di</strong> svantaggio: la partecipazione, l’interesse alla persona, la coerenza, il rispetto delle competenze altrui fa si che<br />

collabori con: attività sociali <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; attività sociali Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Progetto MILD; Ufficio categorie protette;<br />

Ser.T <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e provincia; Centro <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Centro servizi sociali per adulti; Carcere <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>; Caritas Diocesana;<br />

Associazione Sichem crocevia dei popoli; Associazione Aiuto Sieropositivi; COOB consorzio delle cooperative sociali tipo B della<br />

provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>.<br />

MATERIALI SONORI<br />

SOCIETÀ COPERATIVA<br />

È un'etichetta <strong>di</strong>scografica in<strong>di</strong>pendente e un centro <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> cultura, ideatore e organizzatore <strong>di</strong> eventi musicali e<br />

teatrali. Fondata nel 1977 a San Giovanni Valdarno, ha un catalogo <strong>di</strong> centinaia <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> musica d’autore che ne fanno una<br />

realtà storica nell’ambito della musica <strong>di</strong> ricerca in Italia e in Europa. È un laboratorio <strong>di</strong> musicisti che operano anche sul territorio<br />

toscano, partecipando a interventi <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> promozione della creatività. Organizza in provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> il festival<br />

Orientoccidente, arrivato alla sesta e<strong>di</strong>zione. Ha una <strong>di</strong>mensione internazionale e una vocazione verso la musica contemporanea,<br />

il rock sperimentale, la musica etnica: musiche <strong>di</strong> confine e musiche del mondo, che spesso hanno superato le mode e i generi,<br />

musiche strumentali, ma anche canzoni, e musiche a supporto <strong>di</strong> testi poetici, colonne sonore per il teatro e il cinema, suoni<br />

<strong>di</strong> fusione. La Materiali Sonori ha “battezzato” nei primi anni Ottanta alcuni fondamentali gruppi del nuovo rock italiano<br />

dell’epoca (Litfiba, Neon, Rinf, Bisca, Avida, Novalia, Naif Orchestra, GMM). Ha prodotto un’incessante ricerca all’interno<br />

della musica italiana, ha indagato all’interno della musica “new classics” e pubblica la collana <strong>di</strong> musica classica contemporanea<br />

della Accademia Musicale Valdarnese. Dagli anni novanta ha elaborato il progetto Sonora: una rivista internazionale, una serie<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>schi <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong> monografie, <strong>di</strong> archivio nel web. Materiali Sonori ha un catalogo <strong>di</strong> circa quattrocento titoli, molti dei<br />

quali sono presenti in downloa<strong>di</strong>ng nei più prestigiosi web specializzati e ha un proprio sito <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>scografica: ha un<br />

rapporto <strong>di</strong> esclusiva e<strong>di</strong>toriale, per l’amministrazione dei <strong>di</strong>ritti d’autore, con la snc Materiali Sonori E<strong>di</strong>zioni Musicali.<br />

Materiali Sonori è anche un’agenzia <strong>di</strong> promozione e <strong>di</strong> spettacoli dal vivo che collabora con i più prestigiosi festival e teatri italiani.<br />

Aderisce a Legacoop - ARCPL Toscana e ad Au<strong>di</strong>ocoop, associazione delle etichette in<strong>di</strong>pendenti italiane, <strong>di</strong> cui Giampiero<br />

Bigazzi è vice-presidente.<br />

Materiali Sonori Sc<br />

Via Tre Novembre, 2 - 52027 . San Giovanni Valdarno<br />

tel. 055.9120363 – 055.943888 . fax. 055.9120370<br />

e-mail: info@matson.it - order@matson.it<br />

web:<br />

www.materialisonori.it<br />

BETA COPERATIVA<br />

SOCIALE DI TIPO B ONLUS<br />

Nata grazie allo sforzo progettuale ed economico della cooperativa Koinè (www.koine.org) ed alla legge nazionale 381 del 1991,<br />

Beta è una cooperativa sociale che trova la sua missione nel perseguire le politiche <strong>di</strong> inserimento lavorativo. La cooperativa utilizza<br />

la leva impren<strong>di</strong>toriale per perseguire l'interesse generale della comunità in cui lavora ed opera e per la promozione umana e<br />

l’integrazione e l’inclusione – non solo lavorativa - dei citta<strong>di</strong>ni, con particolare attenzione alle persone deboli ed esposte al rischio<br />

<strong>di</strong> esclusione. Beta interviene nelle politiche degli inserimenti lavorativi per soggetti a bassa contrattualità sociale e lavorativa e<br />

agisce nell’ambito della progettazione e gestione <strong>di</strong> servizi con varie aree <strong>di</strong> lavoro: verde, ambiente, servizi economali, pubblici<br />

esercizi, comunicazione e facchinaggio. Tutte le attività che la cooperativa gestisce sono sempre tese all’inserimento lavorativo e<br />

sociale <strong>di</strong> soggetti esposti al rischio <strong>di</strong> esclusione. I soci <strong>di</strong> Beta credono nei valori dell’economia sociale e partecipata e tende a<br />

coniugare i valori della partecipazioni con la gestione dell’impresa.<br />

Beta aderisce a Legacoop ed è parte del “sistema Koinè”, è socio fondatore del “Consorzio Isola che non c’è” e fondatore del<br />

marchio B.AND, agenzia <strong>di</strong> comunicazione (www.bpuntoand.it). Beta con l’idea <strong>di</strong> allargare la rete sociale e le occasioni <strong>di</strong><br />

incontro e <strong>di</strong>alogo sulle attività <strong>di</strong> integrazione lavorativa ha dato vita all’associazione <strong>di</strong> volontariato “Gli amici <strong>di</strong> Beta” ed è<br />

fondatrice dell’associazione Le Mat, nata da alcune cooperative sociali del territorio nazionale che si proponevano <strong>di</strong> creare una<br />

rete <strong>di</strong> ospitalità gestita dalle cooperative <strong>di</strong> inclusione. Nel mese <strong>di</strong> luglio del 2004 ha fondato, insieme ad altre cooperative<br />

aretine, il Consorzio Sociale COOB, un consorzio composto esclusivamente da cooperative <strong>di</strong> inclusione lavorativa del territorio<br />

aretino che si pone la finalità <strong>di</strong> implementare la capacità impren<strong>di</strong>toriale delle socie.<br />

Beta occupa stabilmente oltre 90 persone, <strong>di</strong> cui 40 sono persone a bassa contrattualità. Nel 2009 ha prodotto ricavi per oltre 2<br />

milioni e mezzo <strong>di</strong> euro.<br />

Per ulteriori informazioni <strong>di</strong> carattere generale e approfon<strong>di</strong>menti sulle attività <strong>di</strong> Beta, si rimanda alla visione dei<br />

seguenti siti web: www.coopbeta.it – www.bpuntoand.it – www.koine.org – www.vindenuvoli.it – www.galloalparco.<br />

it – www.almeriggio.com ulteriori informazioni <strong>di</strong> carattere generale e approfon<strong>di</strong>menti sulle attività <strong>di</strong> Beta, si rimanda<br />

alla visione dei seguenti siti web: www.coopbeta.it – www.bpuntoand.it – www.koine.org – www.vindenuvoli.it – www.<br />

galloalparco.it – www.almeriggio.com<br />

36 37


Haiti, 12 gennaio 2010<br />

EMERGENZA HAITI<br />

Oggi ad Haiti hanno bisogno <strong>di</strong> tutto.<br />

Il personale <strong>di</strong> Ucodep e Oxfam sta portando acqua<br />

potabile, servizi igienici e sanitari <strong>di</strong> base, ricoveri.<br />

C’è bisogno <strong>di</strong> te. Aiutaci ad aiutarli.<br />

Dona subito con carta <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to: www.ucodep.org<br />

numero verde 800.99.13.99<br />

c/c postale 14301527 intestato a Ucodep Onlus.<br />

Dona. Ora.<br />

COMUNE<br />

DI AREZZO<br />

conto corrente bancario<br />

numero 101/01 della<br />

Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze<br />

conto corrente postale<br />

numero 140525 intestato<br />

alla tesoreria<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

unica causale:<br />

“uniti per Haiti”<br />

I fon<strong>di</strong> raccolti da Ucodep, parte italiana della rete internazionale <strong>di</strong> Oxfam, sono destinati a<br />

sostenere i primi interventi post emergenza che svolgerà in loco insieme a Oxfam.<br />

Aggiornamento sulle attività e i progetti in loco su www.ucodep.org<br />

38 39


FIERA ANTIQUARIA<br />

Antonio Paolucci citta<strong>di</strong>no onorario <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Storico dell’arte, già Ministro dei Beni culturali e oggi Direttore dei Musei Vaticani. I suoi legami con <strong>Arezzo</strong>: dai restauri <strong>di</strong> Piero della Francesca alla Fiera Antiquaria<br />

“<strong>Arezzo</strong> è una città che non mi ha mai dato delusioni ma solo<br />

sod<strong>di</strong>sfazioni. Qui ho incontrato persone che valeva la pena<br />

<strong>di</strong> incontrare. <strong>Arezzo</strong> è con Siena la città che meglio conserva<br />

il suo centro storico e 'concentra' la mia vita: da studente, a<br />

storico dell’arte fino alla Fiera Antiquaria”. Dal 7 febbraio, il<br />

professor Antonio Paolucci, storico dell’arte, già Ministro dei<br />

Beni culturali e oggi Direttore dei Musei Vaticani, è citta<strong>di</strong>no<br />

onorario <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Il Sindaco Fanfani gli ha consegnato le<br />

chiavi della città nel corso <strong>di</strong> una cerimonia nel corso della<br />

quale sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale,<br />

Giuseppe Caroti e il Presidente della Fiera Antiquaria, Paolo<br />

Nicchi.<br />

“Ho cominciato a capire <strong>Arezzo</strong> in una domenica del 1961 – ha<br />

detto Paolucci. Avevo 21 anni e stu<strong>di</strong>avo arte a Firenze. Venni<br />

ad <strong>Arezzo</strong> con la mia 500, percorrendo l’autostrada del sole<br />

che era stata aperta da poco. Uscito dal casello e andando verso<br />

la città, vi<strong>di</strong> il suo profilo, quello stesso che avrebbe poi ripreso<br />

Piero della Francesca. Tre anni dopo feci il servizio militare<br />

in questa città e le giornate <strong>di</strong> libera uscita erano de<strong>di</strong>cate alle<br />

visite <strong>di</strong> chiese e musei”. Una citazione particolare per Casa<br />

Vasari: “qui si sentiva il 'brusio' dei gran<strong>di</strong> artisti italiani. Vasari<br />

è stato il maestro dei maestri”.<br />

Paolucci ha quin<strong>di</strong> citato i restauri della Leggenda della Vera<br />

Croce e ha ricordato la Soprintendente Anna Maria Maetzke.<br />

Ha augurato ad <strong>Arezzo</strong> <strong>di</strong> valorizzare, anche dal punto <strong>di</strong> vista<br />

turistico, il suo grande patrimonio artistico senza, però, aprire<br />

le porte a “fenomeni <strong>di</strong> turismo grossolano e volgare”.<br />

In apertura della cerimonia, il Presidente del Consiglio,<br />

Giuseppe Caroti, ha ricordato che “la proposta <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza<br />

onoraria era stata fatta dai vertici della Fiera Antiquaria e quin<strong>di</strong><br />

fatta propria e presentata al Consiglio dal Sindaco Fanfani. Un<br />

suggerimento che l’assemblea ha accolto all’unanimità”.<br />

È stato il Presidente della Fiera, Paolo Nicchi, a sottolineare<br />

come “il professor Paolucci abbia seguito la Fiera fin dal<br />

suo nascere e come <strong>Arezzo</strong> abbia realizzato con questa<br />

manifestazione una delle sue migliori creature culturali e<br />

economiche. Qui sono arrivate milioni <strong>di</strong> persone ed hanno<br />

trovato non solo oggetti ma anche emozioni: si comprano cose<br />

che altri hanno lasciato”.<br />

Il Sindaco Fanfani, prima <strong>di</strong> consegnare la chiave della città,<br />

al suo nuovo citta<strong>di</strong>no onorario, ne ha ricordato i molteplici<br />

elementi che lo legano ad <strong>Arezzo</strong>: “un intenso cammino che<br />

ha avuto i suoi momenti più significativi nel restauro degli<br />

affreschi <strong>di</strong> Piero e nella grande collaborazione offerta in<br />

occasione del quarantennale della Fiera Antiquaria che oggi<br />

continua a mantenere intatti i suoi gran<strong>di</strong> valori”.<br />

Valori sui quali si è soffermato anche il professor Paolucci: “l’ho<br />

visitata fin dalle sue prime e<strong>di</strong>zioni, quando ero giovane e la<br />

curiosità era molto maggiore dei sol<strong>di</strong> a <strong>di</strong>sposizione. Questa<br />

Fiera è stata la prima del suo genere e deve essere orgogliosa <strong>di</strong><br />

questo”.<br />

E il Sindaco Fanfani, consegnando le chiavi della città, lo ha<br />

ringraziato sottolineando “il grande orgoglio <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per<br />

avere Antonio Paolucci tra i suoi citta<strong>di</strong>ni”.<br />

ANTONIO PAOLUccI<br />

È nato a Rimini nel 39, ha stu<strong>di</strong>ato a Firenze, si è laureato<br />

in storia dell'arte e si è specializzato poi nella stessa materia a<br />

Bologna sotto la <strong>di</strong>rezione del professor Francesco Arcangeli.<br />

Entrato nell'amministrazione dei beni culturali nel 1969<br />

come ispettore alle belle<br />

arti, ha prestato servizio<br />

a Venezia, Verona,<br />

Mantova, Firenze. Nel<br />

1980 è stato nominato<br />

Soprintendente reggente<br />

presso la Soprintendenza<br />

dei beni artistici e storici<br />

del Veneto, incarico che ha svolto fino all’82. In seguito<br />

ha vinto il concorso per primo <strong>di</strong>rigente, e nell’84 è stato<br />

nominato Soprintendente per i beni artistici e storici <strong>di</strong><br />

Mantova, Brescia e Cremona. L'incarico <strong>di</strong> Soprintendente<br />

a Mantova è durato dal 1984 al 1986. Inoltre fino all’88 ha<br />

tenuto la Soprintendenza dell'Opificio delle pietre dure e<br />

laboratorio <strong>di</strong> restauro in Firenze. Per arrivare all'aprile 88<br />

all'incarico <strong>di</strong> Soprintendente per i beni artistici e storici in<br />

Firenze, Pistoia e Prato. Dal 95 al 96 ha ricoperto la carica <strong>di</strong><br />

Ministro per i beni culturali.<br />

Dopo il sisma che ha colpito l'Umbria nel ‘97 è stato nominato<br />

commissario straor<strong>di</strong>nario per la ricostruzione della basilica <strong>di</strong><br />

San Francesco in Assisi. Nel gennaio 2002 è stato nominato<br />

Soprintendente speciale per il Polo Museale Fiorentino. Nel<br />

2004 è stato nominato <strong>di</strong>rettore regionale per i beni culturali<br />

e paesaggistici della Toscana, incarico che ha coperto fino al<br />

pensionamento, nel 2006. Nel 2007 è stato incaricato dal<br />

Ministro della cultura <strong>di</strong> far parte del Consiglio superiore<br />

per i beni culturali e paesaggistici. Nel <strong>di</strong>cembre 2007 è stato<br />

nominato da Papa Benedetto XVI nuovo <strong>di</strong>rettore dei Musei<br />

Vaticani.<br />

Ha curato varie mostre e sezioni <strong>di</strong> mostre, tra le altre la mostra<br />

<strong>di</strong> Santo Stefano al ponte, per iniziativa dell’allora Arcivescovo<br />

<strong>di</strong> Firenze, Car<strong>di</strong>nale Benelli, e moltissime altre mostre. Tra le<br />

più recenti, quella de<strong>di</strong>cata a Piero della Francesca nel 2007 ad<br />

<strong>Arezzo</strong>, ad Antonio Canova a Forlì nel 2009, e al restauro del<br />

capolavoro <strong>di</strong> Raffaello, Lo sposalizio della Vergine, a Milano<br />

nel 2009. Nel febbraio del 2008 è stato nominato Presidente<br />

del comitato per il quarantennale della Fiera Antiquaria.<br />

40 41


FIERA ANTIQUARIA<br />

La Fiera Antiquaria viaggia in Cinquecento<br />

Cinquecento e<strong>di</strong>zioni in quasi 42 anni. La manifestazione aretina, inventata da Ivan Bruschi, ha festeggiato il “compleanno” con la citta<strong>di</strong>nanza onoraria ad Antonio Paolucci<br />

Una fiera, ideata e voluta dall'antiquario Ivan Bruschi che, nel<br />

giugno 1968, a suo modo, fece la sua personale contestazione<br />

proponendo l'antiquariato non più solo nei negozi ma<br />

uscendo sulla piazza e inventando il modello <strong>di</strong> fiera antiquaria<br />

all'aperto.<br />

Da allora sono passati molti anni, il modello ha trovato molti<br />

proseliti in varie città italiane ma la Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> era ed è<br />

rimasta la fiera antiquariale all'aperto più grande, assumendo<br />

negli oltre quaranta anni della sua storia un ruolo importante<br />

nel mercato antiquario nazionale e nella città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, che<br />

la ospita.<br />

Dal 2 giugno 1968, <strong>di</strong>fatti, ogni prima domenica del mese<br />

(e sabato precedente), le vie del centro storico con epicentro<br />

piazza Grande si riempiono <strong>di</strong> circa quattrocentocinquanta<br />

operatori, provenienti soprattutto dal centro Italia (anche se<br />

vi è una consistente presenza veneta) che offrono i loro oggetti<br />

d'arte (mobili, gioielli e bijoux, orologi, libri e stampe antiche,<br />

strumenti scientifici e musicali, giocattoli, biancheria d'antan<br />

e ogni tipo <strong>di</strong> collezionismo) <strong>di</strong> varia epoca, mescolati tra loro<br />

in modo perfino <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nato, lasciando al visitatore il piacere<br />

della trouvaille, così come volle lo stesso Bruschi.<br />

Oltre quaranta anni <strong>di</strong> storia italiana hanno, quin<strong>di</strong>,<br />

attraversato la Fiera stessa e i suoi operatori.<br />

Hanno percorso le strade <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> tendenze, mode, gran<strong>di</strong><br />

capolavori, gran<strong>di</strong> passioni, turisti, collezionisti, antiquari,<br />

operatori culturali, uomini d'affari e un numero incalcolabile<br />

<strong>di</strong> operazioni commerciali. Tra questi banchi è nata - per sua<br />

<strong>di</strong>retta ammissione - la passione per il modernariato <strong>di</strong> Renzo<br />

Arbore ("Girare per la Fiera mi <strong>di</strong>verte. Mi ha sempre <strong>di</strong>vertito,<br />

fin dai tempi in cui venivo con Gianni Boncompagni a cercare<br />

oggetti curiosi, strani: in qualche modo la mia passione per<br />

il modernariato ha preso consistenza anche grazie alla Fiera<br />

Antiquaria che non delude mai. Qualcosa si trova sempre"), la<br />

ricerca antiquariale del ministro Renato Brunetta, da vent'anni<br />

un habituè della Fiera ("da vent'anni la visito almeno un paio<br />

<strong>di</strong> volte l'anno, e la trovo ogni volta più bella ed interessante;<br />

qui si trovano e si comprano sempre cose molto particolari<br />

a ottimi prezzi"), la curiosità <strong>di</strong> scovare qualche oggetto del<br />

passato <strong>di</strong> Giovanna Melandri o <strong>di</strong> Isa Barzizza o in tempi più<br />

lontani <strong>di</strong> Ornella Vanoni, ospite fissa negli anni Settanta.<br />

Tante presenze note e meno note che hanno confermato e<br />

confermano l'interesse del mercato italiano nei confronti<br />

dell'Antiquaria <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, vissuta come un punto fondamentale<br />

settore. E, nonostante la non in<strong>di</strong>fferente concorrenza da<br />

parte <strong>di</strong> altre fiere del settore, presenti in altre città, la Fiera<br />

Antiquaria <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> - per giu<strong>di</strong>zio unanime degli operatori -<br />

rimane la più importante, la più vitale e la più preziosa.<br />

Gestita dall'associazione Fiera Antiquaria, ha oggi alla sua<br />

guida Paolo Nicchi, presidente dal 2007, con il quale la<br />

manifestazione ha festeggiato il Quarantennale della sua storia<br />

con un convegno nazionale "Per una visione dell'antiquariato<br />

in piazza", a cui sono intervenuti i maggiori esperti del settore<br />

e che ha avuto in Antonio Paolucci (presidente del Comitato)<br />

il deus ex machina della situazione.<br />

È a lui, <strong>di</strong>fatti, che si deve il concetto nuovo, recepito<br />

dall'associazione Fiera, <strong>di</strong> pertinenza che ha superato quello<br />

<strong>di</strong> autenticità per gli oggetti proposti in Fiera. Cosa vuol<br />

<strong>di</strong>re un oggetto pertinente? Risponde Paolucci:" Significa<br />

che andando per la Fiera <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> o in altra fiera all'aperto,<br />

qualunque sia la cosa che interessa, che il visitatore può<br />

permettersi <strong>di</strong> comprare, deve trattarsi <strong>di</strong> cose pertinenti,<br />

cose <strong>di</strong> modernariato o <strong>di</strong> antiquariato. Quando chiedo la<br />

pertinenza degli oggetti che occupano i banchi della Fiera,<br />

voglio che la gente incontri ciò che si aspetta <strong>di</strong> trovare, non<br />

gli elefantini o le matrioske dell'artigianato etnico, non le finte<br />

specchiere veneziane fatte al pantografo e dorate a porporina".<br />

Ed è proprio per sottolineare i lungimiranti e intelligenti<br />

stimoli dati da Antonio Paolucci al mondo antiquariale,<br />

particolarmente quello aretino, che la Fiera Antiquaria ha<br />

proposto al comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> <strong>di</strong> conferirgli la citta<strong>di</strong>nanza<br />

onoraria della città; proposta che il Consiglio Comunale ha<br />

fatto propria, anche in considerazione della grande attenzione<br />

che lo stu<strong>di</strong>oso riminese, fiorentino <strong>di</strong> adozione e oggi <strong>di</strong>rettore<br />

dei Musei Vaticani, ha sempre riservato ai beni artistici <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>.<br />

42 43


FRATERNITA DEI LAICI<br />

Fraternita: una lunga storia, una vocazione sociale<br />

La comunità a <strong>di</strong>mensione familiare per minori nell’immobile rurale “La Fonte” nella zona ai confini tra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e quello <strong>di</strong> Civitella in Val <strong>di</strong> Chiana<br />

Il “sociale” pensato dentro il Magistrato della Fraternita e<br />

fortemente con<strong>di</strong>viso dalle risorse umane della struttura si<br />

configura come una lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento che trasversalmente<br />

tocca tutti gli ambiti d'intervento, dal patrimonio a quelli<br />

culturali-educativi dal versante agricolo alla giusta allocazione<br />

all'interno del bilancio triennale dell'ASP (azienda <strong>di</strong> servizi<br />

pubblici alla persona).<br />

La porta della Fraternita è sempre aperta a sottolineare<br />

l'impegno in questo settore, impegno prioritario riba<strong>di</strong>to con<br />

forza dallo statuto e guidato dalla consapevolezza che dalle<br />

“gran<strong>di</strong> e piccole solitu<strong>di</strong>ni”, dalle gran<strong>di</strong> e piccole sofferenze,<br />

dalle piccole e gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>suguaglianze della nostra epoca e dalle<br />

trasformazioni avvenute in seno all'Ente (passaggio da IPAB<br />

ad ASP), nasce la consapevolezza che occorre confrontarsi tutti<br />

con un sociale <strong>di</strong>ffuso.<br />

E la Fraternita lo vuole fare non <strong>di</strong>menticando che il suo<br />

patrimonio deriva in larga misura da lasciti che nei secoli si sono<br />

succeduti, culminati nel 900 dalle famiglie Ninci ed Occhini.<br />

Si tratta <strong>di</strong> terreni e immobili, alcuni <strong>di</strong> pregio, ubicati nei<br />

comuni <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, Civitella della Chiana, Castiglion Fibocchi<br />

e Monte San Savino.<br />

In tutti questi lasciti la volontà espressa dai donatori prevedeva<br />

l’utilizzo dei beni prevalentemente per scopi sociali rivolti<br />

ai soggetti più fragili: bimbi, donne in <strong>di</strong>fficoltà, anziani<br />

bisognosi, <strong>di</strong>versamente abili.<br />

E così, tenendo conto <strong>di</strong> vecchi e nuovi bisogni, la Fraternita<br />

sorta nel XIII secolo continua a essere vicina con la mente e<br />

con il cuore ai citta<strong>di</strong>ni dei Comuni interessati, in primo luogo<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. E lo fa avendone la titolarità essendo<br />

inserita nel sistema regionale integrato degli interventi e dei<br />

servizi sociali e partecipando al tavolo <strong>di</strong> concertazione della<br />

Zona Socio-Sanitaria Aretina, gestendo in proprio i servizi, o<br />

in collaborazione con i Comuni, la Asl 8 le altre istituzioni<br />

sociali presenti nel territorio, le associazioni <strong>di</strong> volontariato e<br />

tutto il settore no-profit.<br />

Fatta questa necessaria premessa, per inquadrare la vocazione<br />

sociale della Fraternita, nasce l'adesione nel 2009 al progetto<br />

presentato dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>: quello <strong>di</strong> istituire “una<br />

comunità a <strong>di</strong>mensione familiare” per ospitare minori nella<br />

fascia <strong>di</strong> età 13/18 anni, in <strong>di</strong>fficoltà e/o privi <strong>di</strong> sostegno<br />

parentale.<br />

Oggi siamo in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che quel bisogno <strong>di</strong> “priorità<br />

sociale” troverà concretezza <strong>di</strong> realizzazione entro brevissimo<br />

tempo (massimo 1 mese).<br />

Si è provveduto infatti a ristrutturare ed adeguare in base<br />

alla normativa regionale il fabbricato rurale “La Fonte”<br />

in<strong>di</strong>viduato nel 2009, lascito della famiglia Ninci. Il fabbricato<br />

immerso nella campagna, si trova a circa 300 metri dalla<br />

strada provinciale <strong>di</strong> Pescaiola e a circa 1 Km dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Civitella della Chiana. Esiste inoltre un sentiero che permette<br />

<strong>di</strong> giungere al paese in brevissimo tempo, aspetto questo<br />

molto importante per favorire fenomeni <strong>di</strong> inclusione ed<br />

integrazione nel tessuto sociale <strong>di</strong> questo ospitale comune.<br />

La Casa Famiglia potrà ospitare 10 minori, oltre a 2 posti<br />

aggiuntivi per l’emergenza. Il volume abitativo è <strong>di</strong> circa 260<br />

metri quadrati, <strong>di</strong>stribuito su due piani. A piano terra abbiamo<br />

5 locali, soggiorno, cucina, zone ricreative, formative, 1 bagno<br />

privo <strong>di</strong> barriere architettoniche. Al primo piano 5 camere e<br />

3 bagni <strong>di</strong> cui uno privo <strong>di</strong> barriere. Nel resede della casa è<br />

presente un annesso <strong>di</strong> circa 100 metri quadrati su due piani,<br />

da ristrutturare, operazione che è presente alla Fraternita che<br />

provvederà nel tempo, compatibilmente alle risorse finanziarie<br />

e ai bisogni prioritari.<br />

L'immobile, ottimamente ristrutturato, viene così consegnato<br />

al <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> che <strong>di</strong> concerto con gli altri Comuni<br />

della Zona Aretina, definirà in base ai bisogni espressi, una<br />

progettualità compiuta in grado <strong>di</strong> favorire un progetto <strong>di</strong><br />

vita ad adolescenti, giovani, utilizzando lo strumento caldo,<br />

accogliente, <strong>di</strong> una piccola comunità dove avrà tutti i supporti<br />

professionali <strong>di</strong> operatori de<strong>di</strong>cati.<br />

Scelta felice questa pensata dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e<br />

con<strong>di</strong>visa dalla Fraternita, perchè esclude il ricorso per queste<br />

IL MAGISTRATO<br />

DELLA FRATERNITA DEI LAICI<br />

Primo Rettore Lietta Fornasari<br />

Rettore con delega al sociale Tina Chiarini<br />

Rettore con delega al bilancio Rosario Miccichè<br />

problematiche a gran<strong>di</strong> istituti, allontanando così il rischio<br />

tangibile <strong>di</strong> una istituzionalizzazione.<br />

La Fraternita si era inoltre presa l'impegno <strong>di</strong> consegnare<br />

l'immobile arredato.<br />

A tal proposito dalle pagine <strong>di</strong> questo giornale vogliamo<br />

sentitamente ringraziare il Social Festival, composto da<br />

me<strong>di</strong>ci, professionisti e esponenti delle istituzioni, che in<br />

questa terza e<strong>di</strong>zione, hanno deciso <strong>di</strong> concorrere all’arredo<br />

della casa famiglia. Hanno collaborato a sostenere questa spesa<br />

i Club Service Kiwanis, Soroptimist, Rotary <strong>Arezzo</strong>, Rotary<br />

<strong>Arezzo</strong> Est, Lyons Mecenate, Lyons Host, Inner Whell,<br />

congiuntamente a Croce Bianca, Asl 8 e Teletruria.<br />

Siamo orgogliosi <strong>di</strong> aver contribuito a realizzare questo<br />

progetto, anche perchè aver ristrutturato un immobile<br />

valorizza il patrimonio della Fraternita che ha tanti stabili ma<br />

quasi tutti bisognosi <strong>di</strong> ristrutturazione. Per fare ciò occorrono<br />

molte risorse ma questa è comunque la strada già intrapresa<br />

che inten<strong>di</strong>amo proseguire coniugando ogni recupero alla<br />

giusta allocazione.<br />

Ma quello che più ci preme sottolineare a conclusione <strong>di</strong> questa<br />

nostra esposizione è che alla Fonte, in ciò che si configura come<br />

un ambiente familiare, tanti minori potranno, adeguatamente<br />

supportati da una rete <strong>di</strong> interventi sociali integrati tendenti<br />

ad allontanare atteggiamenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione e pregiu<strong>di</strong>zi<br />

determinati dalla <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> provenienza, dal colore della<br />

pelle, della religione, essere in grado <strong>di</strong> riprendere in mano la<br />

propria vita, il proprio destino.<br />

Questo è un esempio <strong>di</strong> come si possano affrontare le “gran<strong>di</strong><br />

e piccole solitu<strong>di</strong>ni”, le piccole e gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>suguaglianze,<br />

realizzando in modo integrato e concertato con le istituzioni<br />

locali, la Asl8, le altre ASP, gli Enti a vocazione sociale del<br />

territorio e tutto il mondo del volontariato e del settore<br />

no-profit, un “sociale <strong>di</strong> qualità” che include senza perdere per<br />

strada nessuno. Il Magistrato della Fraternitadei Laici<br />

44 45


ACQUA ACQUA<br />

Acqua in brocca: 56 scuole<br />

Seconda e<strong>di</strong>zione del progetto per incentivare l’uso dell’acqua del rubinetto<br />

Tommaso, Giulia, Arianna e Rachele: sono i loro i veri<br />

testimonial <strong>di</strong> Acqua in Brocca, il progetto per la <strong>di</strong>ffusione<br />

dell’uso dell’acqua del rubinetto. Sono alunni della scuola<br />

elementare MonteBianco e hanno presentato i cambiamenti<br />

<strong>di</strong> abitu<strong>di</strong>ni che si stanno verificando a scuola e in famiglia:<br />

“beviamo l’acqua del rubinetto. È buona e a casa si risparmia<br />

anche. Inoltre contribuiamo a <strong>di</strong>fendere l’ambiente”. Hanno<br />

anche realizzato un piccolo sondaggio in classe: “lo scorso<br />

anno il 95% <strong>di</strong> noi beveva l’acqua in bottiglia. Oggi questa<br />

percentuale è scesa al 36%”.<br />

L’indagine svolta per monitorare i cambiamenti intervenuti<br />

nelle famiglie in seguito all’informazione svolta nelle scuole<br />

dei figli ha dato risultati significativi: il 56% degli intervistati<br />

sostiene <strong>di</strong> aver mo<strong>di</strong>ficato le sue abitu<strong>di</strong>ni rispetto al consumo<br />

<strong>di</strong> acqua. Il 35% afferma che il proprio figlio ha iniziato a<br />

bere acqua del rubinetto a scuola durante l’orario scolastico;<br />

il 23% afferma che la famiglia ha iniziato a bere acqua del<br />

rubinetto anche a casa; il 13% ha iniziato ad acquistare solo<br />

acqua gassata ma ha sostituito l’acqua minerale naturale con<br />

quella del rubinetto.<br />

Ovviamente sod<strong>di</strong>sfatti tutti i partner dell’iniziativa. Paolo<br />

Ricci, Presidente <strong>di</strong> Nuove Acque: “<strong>di</strong>stribuiamo acqua <strong>di</strong> alta<br />

qualità, tra le migliori in Italia. E questo grazie a significativi<br />

investimenti e alla professionalità dei nostri operatori”. Sergio<br />

Bi<strong>di</strong>ni, vice Presidente <strong>di</strong> Aato 4: “Acqua in Brocca testimonia<br />

la costante attenzione che tutti abbiamo sia alla qualità<br />

dell’acqua che eroghiamo ai citta<strong>di</strong>ni sia all’ambiente con gli<br />

investimenti sulla depurazione”.<br />

Ottima, quin<strong>di</strong>, la prima e<strong>di</strong>zione e adesso si lavora alla seconda.<br />

Roberto Banchetti, assessore all’ambiente del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>: “si amplia a tutte le scuole <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, dal nido alla<br />

me<strong>di</strong>a, per un totale <strong>di</strong> 56 scuole, con relativa informazione<br />

e la sostituzione delle bottiglie in tutte le mense dotate <strong>di</strong><br />

cucina e approvvigionamento da acquedotto. Si parla <strong>di</strong> oltre<br />

7.800 studenti e famiglie, <strong>di</strong> cui 3.800 circa interessati dal<br />

servizio mensa. Proseguirà anche quest’anno il monitoraggio<br />

con questionari e i dati che risulteranno saranno certamente<br />

più significativi e serviranno a confermare l’importanza <strong>di</strong><br />

una corretta informazione per superare alcuni pregiu<strong>di</strong>zi nei<br />

confronti <strong>di</strong> un’acqua eccellente, scura e controllata come<br />

quella <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Oltre alle scuole la campagna verrà estesa<br />

agli uffici comunali, agli ambulatori pe<strong>di</strong>atrici e ai citta<strong>di</strong>ni<br />

in generale, con iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione e informazione<br />

<strong>di</strong>ffusa. Dal prossimo anno è previsto il coinvolgimento del<br />

settore della ristorazione”.<br />

Acqua, tariffe agevolate<br />

I sostegni per i citta<strong>di</strong>ni e le famiglie in <strong>di</strong>fficoltà<br />

Da una parte una tariffa agevolata per le utenze deboli,<br />

dall'altra i contributi della Regione Toscana per le famiglie<br />

numerose. "Siamo <strong>di</strong> fronte a una sforzo congiunto delle<br />

istituzioni, dell'Autorità <strong>di</strong> Ambito e <strong>di</strong> Nuove Acque per<br />

sostenere i citta<strong>di</strong>ni e le famiglie che in questa fase hanno<br />

<strong>di</strong>fficoltà economiche - afferma il Presidente <strong>di</strong> Nuove Acque,<br />

Paolo Ricci. Non si tratta <strong>di</strong> una novità ma della conferma<br />

<strong>di</strong> un'azione che, confinanziandola, svolgiamo da anni e che<br />

confermiamo anche in relazione al progressivo <strong>di</strong>ffondersi <strong>di</strong><br />

situazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio economico e quin<strong>di</strong> sociale".<br />

La novità è rappresenta dal meccanismo delle agevolazioni.<br />

"Si è quin<strong>di</strong> passati dalla bolletta alla tariffa - sottolinea<br />

l'Amministratore delegato <strong>di</strong> Nuove Acque, Jerome Douziech.<br />

Anche sulla base <strong>di</strong> una linea omogenea delle Autorità toscane<br />

<strong>di</strong> ambito, l'Aato 4 ha infatti attivato fin dal <strong>di</strong>cembre 2007<br />

una tariffa speciale a sostegno delle utenze in situazione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficoltà. Ed ha quin<strong>di</strong> creato un nuovo profilo tariffario che<br />

consente il <strong>di</strong>mezzamento della tariffa per le utenze domestiche<br />

residenti. Si mantengono i normali scaglioni <strong>di</strong> consumo ma<br />

agli utenti che ne hanno <strong>di</strong>ritto, si applica la riduzione del<br />

50% della tariffa".<br />

I criteri sono semplici. La con<strong>di</strong>zione è che si tratti <strong>di</strong><br />

un'utenza domestica con il cliente residente nel luogo della<br />

INFORMAZIONI<br />

Gli uffici <strong>di</strong> Nuove Acque sono a <strong>di</strong>sposizione per informazioni.<br />

Per la tariffa utenze deboli è anche possibile leggere i dettagli<br />

sul sito aziendale www.nuoveacque.it e cliccando prima<br />

sull'opzione "servizio" e quin<strong>di</strong> su "Tariffa utenze deboli". Il<br />

numero verde 800 391739 rimane a <strong>di</strong>sposizione dei citta<strong>di</strong>ni<br />

per fornire tutte le informazioni necessarie.<br />

fornitura. Il principale criterio è poi quello del red<strong>di</strong>to: occorre<br />

una certificazione ISEE che attesti un red<strong>di</strong>to annuo inferiore<br />

a 8.030 euro all'anno. La documentazione richiesta è semplice<br />

e minima e cioè, oltre al certificato ISEE, l'autocertificazione<br />

della lettura del contatore.<br />

In caso <strong>di</strong> utenza condominiale l'amministratore dovrà<br />

presentare, in aggiunta, il certificato <strong>di</strong> residenza del<br />

condomino che richiede l'agevolazione, l'autocertificazione<br />

da parte dell'amministratore del consumo presunto annuo<br />

dell'utente per cui si richiede agevolazione e la lettura del<br />

contatore relativo al servizio condominiale.<br />

Alle agevolazioni derivanti deboli dalla tariffa agevolata, si<br />

aggiungono quelle della Regione Toscana per le famiglie<br />

numerose. L'entità del contribuito è in relazione al red<strong>di</strong>to ed<br />

al numero dei figli.<br />

Le agevolazioni sono riservate a famiglie che abbiano almeno 4<br />

figli: non conta l'età e quin<strong>di</strong> possono essere anche maggiorenni<br />

e nemmeno la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> affidamento o adozione. È<br />

sufficiente la convivenza nella stessa famiglia anagrafica. Il<br />

contributo deve essere richiesto per l'abitazione nella quale la<br />

famiglia vive e la domanda può essere presentata non solo dal<br />

titolare del contratto <strong>di</strong> fornitura idrica con Nuove Acque Spa<br />

ma anche da persona <strong>di</strong>versa o da utenza condominiale.<br />

Elemento centrale per avere il contributo è il red<strong>di</strong>to. Viene<br />

presa in considerazione la somma dei red<strong>di</strong>ti dei componenti il<br />

nucleo familiare. Sono esclusi quelli <strong>di</strong> nonni o zii conviventi.<br />

Il modello per l'autocertificazione è <strong>di</strong>sponibile presso gli<br />

Urp dei Comuni e della Regione Toscana e può inoltre essere<br />

scaricato dal sito della Regione Toscana www.regione.toscana.<br />

it/urp, dal sito dell'Associazione nazionale famiglie numerose:<br />

www.famiglienumerose.org, o dal sito dell'Anci Toscana:<br />

www.ancitoscana.it.<br />

46 47


AREZZO<br />

Carnevale: tutti al cantiere<br />

Per partecipare alla realizzazione dei carri e essere protagonisti del carnevale aretino<br />

L’e<strong>di</strong>zione 44 del carnevale aretino dell’Orciolaia si è appena<br />

conclusa: i carri allegorici sono rientrati nel capannone <strong>di</strong> via<br />

Darwin dove rimarranno in letargo per do<strong>di</strong>ci mesi ma non<br />

termina l’impegno dei volontari che sono già al lavoro per<br />

l’e<strong>di</strong>zione 2011 del carnevale aretino.<br />

Un carnevale storico, nato nel 1967 in periferia, nel quartiere<br />

Orciolaia, per intuizione dei parroci della chiesa <strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o.<br />

I promotori dell’iniziativa, con energica volontà e spirito<br />

collettivo, si adoperarono affinché la giornata si svolgesse nel<br />

migliore dei mo<strong>di</strong>.<br />

Da quel momento il carnevale dei ragazzi dell’Orciolaia si<br />

è sviluppato fino a <strong>di</strong>ventare un evento per l’intera città <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong>.<br />

Lo spirito che animò gli ideatori della prima e<strong>di</strong>zione del<br />

carnevale fu la voglia <strong>di</strong> realizzare un progetto, <strong>di</strong> far <strong>di</strong>vertire i<br />

propri figli e <strong>di</strong> trascorrere una domenica in allegria.<br />

Ed è lo stesso che anima ancora i volontari del comitato che si<br />

ritrovano al cantiere: è grazie al loro impegno che il carnevale<br />

dell’Orciolaia è oggi il carnevale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> capace <strong>di</strong> imporsi<br />

a livello nazionale e <strong>di</strong> inserirsi tra i maggiori corsi mascherati<br />

italiani.<br />

Il cantiere del Comitato dell’Orciolaia è aperto a tutti coloro<br />

che hanno voglia <strong>di</strong> contribuire alla realizzazione delle prossime<br />

sfilate. Un carnevale al quale gli aretini sono ormai affezionati<br />

e per il quale è necessario un maggior numero <strong>di</strong> persone.<br />

Partecipare alla prossima e<strong>di</strong>zione, magari assieme ai nipotini,<br />

ma da protagonisti è una bella sensazione che vale la pena<br />

provare a ogni nonno aretino. Vi aspettiamo al capannone <strong>di</strong><br />

Via Darwin.<br />

COMITATO CARNEVALE<br />

ARETINO ORCIOLAIA<br />

Via Darwin<br />

www.carnevalearetino.it<br />

infocarnevale@yahoo.it<br />

Info: 0575/28353<br />

347.5995330<br />

fax: 0575/28665<br />

48 49


www.settore8.it<br />

055.9738001<br />

Settore8<br />

energia creativa<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progettazione grafica marketing e pubblicità<br />

50 51


AREZZO AREZZO<br />

Le borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o<br />

in memoria <strong>di</strong> Jacopo Ficai<br />

L’Ente Cassa <strong>di</strong> Risparmio <strong>di</strong> Firenze ha sempre voluto<br />

dare alla Borse <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o istituite in memoria <strong>di</strong> Jacopo Ficai<br />

(1911-1992) il preciso significato <strong>di</strong> una iniziativa posta<br />

al servizio dell’interesse collettivo, coerentemente con la<br />

vocazione statutaria e istituzionale propria <strong>di</strong> un organismo<br />

privato che <strong>di</strong>aloga e interagisce con il territorio nel quale<br />

opera.<br />

Jacopo Ficai, da Monte San Savino, possidente e conduttore<br />

agricolo, ebbe l’intuizione <strong>di</strong> porre il proprio patrimonio al<br />

servizio del progresso conoscitivo, della ricerca, tramite borse<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o da assegnare a giovani laureati della sua stessa amata<br />

terra aretina.<br />

L’assegnazione delle Borse <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o è iniziata nell’anno 2000<br />

con riferimento a progetti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> durata annuale e<br />

biennale. Ad oggi sono stati erogati complessivamente a favore<br />

<strong>di</strong> 75 giovani laureati circa € 995.000,00 per lo svolgimento<br />

<strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ricerca <strong>di</strong> ambito sia scientifico che umanistico.<br />

Le Borse <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o, ban<strong>di</strong>te a cadenza annuale dall’Ente Cassa,<br />

sono riservate a giovani laureati residenti nella Provincia <strong>di</strong><br />

<strong>Arezzo</strong> e sono loro assegnate per la realizzazione <strong>di</strong> un progetto<br />

<strong>di</strong> ricerca da attuare presso una università o altra istituzione<br />

in Italia o all’estero, previa la con<strong>di</strong>visione con un docente<br />

<strong>di</strong> riferimento che assume pertanto il ruolo <strong>di</strong> responsabile<br />

scientifico <strong>di</strong> ricerca.<br />

La Commissione Tecnica incaricata della selezione dei<br />

vincitori, tenuto conto del progetto e del curriculum <strong>di</strong><br />

ciascun can<strong>di</strong>dato, è costituita dai Rettori dell’Università<br />

degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze e Siena, o loro delegati, e da tre<br />

professori delle medesime università designati dal Consiglio<br />

d’Amministrazione dell’Ente.<br />

Il prossimo Bando <strong>di</strong> concorso per l’assegnazione delle Borse<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong>o in memoria <strong>di</strong> Jacopo Ficai scade il 15 aprile 2010.<br />

Tutte le informazioni utili sono reperibili nel Sito Internet<br />

www.entecarifirenze.it.<br />

<strong>Arezzo</strong>, Land <strong>di</strong> Germania<br />

Accordo tra il <strong>Comune</strong> e l’associazione <strong>di</strong> tour operator tedeschi Rda<br />

Rda: non una sigla come tante. È un’associazione tedesca<br />

alle cui convention porta il saluto la cancelliere Merkel e che<br />

riunisce 2.500 tour operator soci. Dispone <strong>di</strong> 20.000 autobus<br />

che movimentano 120 milioni <strong>di</strong> persone in Europa. Di<br />

queste, l’Italia ne “cattura” 4-5.000.000 <strong>di</strong> cui il 15% sosta due<br />

notti nella stessa città. L’obiettivo, adesso, è <strong>di</strong> mettere <strong>Arezzo</strong><br />

nella sua agenda.<br />

“E ci stiamo riuscendo grazie alla collaborazione dell’Enit<br />

e in modo particolare del suo 'ambasciatore' in Germania,<br />

Marco Montini – sottolinea il Sindaco Giuseppe Fanfani. Il<br />

vice Sindaco Marconi e l’assessore Caporali hanno concluso<br />

un lungo lavoro durato oltre un anno e mezzo”. “Siamo stati<br />

ricevuti nella sede della Rda a Colonia – ricorda Marconi. E<br />

abbiamo firmato un importante accordo che può dare un serio<br />

incremento ai flussi turistici verso <strong>Arezzo</strong>. Possiamo <strong>di</strong>ventare<br />

un punto <strong>di</strong> riferimento per la Toscana in considerazione che<br />

realtà come Firenze, Lucca e Siena costringono i bus operator a<br />

pagare tasse <strong>di</strong> ingresso, soggiorno e stazionamento”.<br />

<strong>Arezzo</strong>, con l’accordo firmato a Colonia, va quin<strong>di</strong> in<br />

controtendenza. “Un gesto che la Rda ha particolarmente<br />

apprezzato – sottolinea Marco Montini, <strong>di</strong>rigente Enit e<br />

responsabile per 12 paesi europei, tra cui quelli <strong>di</strong> lingua<br />

tedesca. Alla prossima Fiera del turismo <strong>di</strong> Colonia presenterà<br />

l’intesa con <strong>Arezzo</strong> e premierà i suoi amministratori per la<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>mostrata”.<br />

Particolarmente sod<strong>di</strong>sfatto l’assessore Alessandro Caporali<br />

che con Montini e su richiesta del Sindaco, ha seguito la<br />

fase iniziale <strong>di</strong> questa intesa: “fino a ora avevamo espresso<br />

intenzioni e aspirazioni. Adesso siamo realmente operativi.<br />

L’accordo è la premessa per ottimi risultati. Questi ci potranno<br />

essere se ognuno farà la sua parte”. E il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> ha<br />

già messo attorno allo stesso tavolo le associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

e l’Enit per cominciare a dare le risposte che la Rda chiede.<br />

L’accordo firmato a Colonia prevede che ai bus tedeschi sia<br />

garantita la non applicazione <strong>di</strong> alcuna tassa <strong>di</strong> stazionamento,<br />

<strong>di</strong> soggiorno e <strong>di</strong> ingresso; che l’amministrazione comunale<br />

investa, congiuntamente ai bus-operator, nel marketing per<br />

promuovere l’immagine <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> in Germania, dove la<br />

Toscana è meta ambita. E che verrà erogato un buono benzina,<br />

a carico degli albergatori, pari a 100 euro per soste <strong>di</strong> gruppo<br />

<strong>di</strong> 2 notti nello stesso albergo e a 200 euro per soste <strong>di</strong> 4 notti.<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> si impegna inoltre a istituire la figura del<br />

garante del turismo.<br />

Nella tarda primavera l’amministratore delegato <strong>di</strong> Rda sarà<br />

ad <strong>Arezzo</strong> per un incontro con il <strong>Comune</strong> e gli operatori<br />

turistici.<br />

52 53


DALL’ESPERIENZA DI 16 COOPERATIVE DI TIPO B<br />

DELLA NOSTRA PROVINCIA<br />

NASCE COOB<br />

Coob, un consorzio per il territorio/<br />

un consorzio per l’inclusione lavorativa<br />

ELIOS<br />

Montevarchi (ar)<br />

FUTURA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL CENACOLO<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IDEA 2000<br />

Pratovecchio (ar)<br />

SO.DI.SER<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

LA TAPPA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

ACHILLE GRANDI<br />

Castiglion Fibocchi (ar)<br />

2000 ONLUS<br />

CastelFocognano (ar)<br />

LA NUOVA IDEA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

CASTIGLIONESE<br />

Castiglion Fiorentino (ar)<br />

COOB- Consorzio Cooperative Sociali Aretine <strong>di</strong> tipo B<br />

Piazza Andromeda, 8 - 52100 <strong>Arezzo</strong> (AR) Tel 0575/370282 – Fax 0575/1824172 www.coob.it info@coob.it<br />

AL PLURALE<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

IL GIRASOLE<br />

Sansepolcro<br />

ALBATROS<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

BETA<br />

<strong>Arezzo</strong><br />

PRIMAVERA<br />

Capolona - Subbiano (ar)<br />

CO.LA.P<br />

Monte San Savino (ar)<br />

AERRE è un mensile al servizio dei citta<strong>di</strong>ni<br />

che viene <strong>di</strong>stribuito gratuitamente alle<br />

famiglie del comune <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong><br />

Per acquistare spazi<br />

promozionali su AERRE<br />

potete contattare la<br />

nostra redazione<br />

Via Arno 11<br />

52100 <strong>Arezzo</strong><br />

Tel. 0575.900309<br />

Fax. 0575.911103<br />

lele@reteisola.it<br />

54 55


AISA AISA<br />

Cestini “rosso Ferrari” in città Esposizione multime<strong>di</strong>ale<br />

410 nelle aree esterne alle mura Al Centro <strong>di</strong> Documentazione <strong>di</strong> via Masaccio<br />

Sono 410. Sono color “rosso Ferrari”. Sono i nuovi cestini<br />

collocati nei quartieri della città esterna alle mura. Iniziativa<br />

<strong>di</strong> Aisa e Amministrazione Comunale. “Continuiamo la<br />

nostra azione per una città sempre più bella e pulita – ha<br />

detto il Sindaco Giuseppe Fanfani. Li abbiamo scelti 'rosso<br />

Ferrari' perchè questo è un colore che infonde allegria e che<br />

è legato a un marchio che rappresenta l’eccellenza italiana.<br />

Inoltre, elemento non certo secondario, consente una<br />

perfetta in<strong>di</strong>viduazione anche da lontano”. “Questi cestini<br />

– ha sottolineato l’assessore all’ambiente, Roberto Banchetti<br />

– si aggiungono a quelli già esistenti e rappresentano un<br />

tassello importante delle iniziative del <strong>Comune</strong> in materia <strong>di</strong><br />

ambiente e <strong>di</strong> decoro urbano”.<br />

I 410 nuovi cestini gettacarte sono a Saione, in via Romana,<br />

a Tortaia, in Pescaiola, nella via Perennio e Fiorentina fino a<br />

S. Leo, in via Montefalco, in via della Chimera, al parcheggio<br />

Pietri, in via Fonte Veneziana, via Trento e Trieste, La<br />

Marchionna e Giotto.<br />

“Per la loro collocazione – spiega il Presidente <strong>di</strong> Aisa Walter<br />

Rossi – abbiamo preferito i punti dove c’è una maggiore<br />

concentrazione <strong>di</strong> pedoni, quali fermate degli autobus,<br />

intersezioni <strong>di</strong> marciapie<strong>di</strong> a elevato flusso pedonale, presenza<br />

<strong>di</strong> scuole, punti <strong>di</strong> ritrovo abituali. Sulle zone <strong>di</strong> maggior flusso<br />

pedonale, i punti <strong>di</strong> posizionamento sono poi stati intervallati<br />

<strong>di</strong> circa 50 metri compatibilmente con la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />

spazio”.<br />

I cestini sono prodotti da un’ azienda locale, la TLF <strong>di</strong><br />

Corsalone. I nuovi cestini non sono i comuni modelli in<br />

lamiera e sono stati realizzati per fusione, con una percezione<br />

visiva <strong>di</strong> spessore e soli<strong>di</strong>tà che ne incrementa il pregio estetico.<br />

La fusione <strong>di</strong> lega <strong>di</strong> alluminio assicura inoltre una maggior<br />

durata nel tempo e miglior resistenza agli atti vandalici rispetto<br />

all’utilizzo della lamiera. Il materiale con cui sono realizzati è<br />

resistente alla corrosione e per altro completamente riciclabile.<br />

Quale ulteriore elemento <strong>di</strong> rispetto per l’ambiente, sono<br />

trattati e verniciati con materiali conformi alle <strong>di</strong>rettive<br />

europee sulla restrizione dell’uso <strong>di</strong> sostanze pericolose. La<br />

superficie esterna è scanalata, per costituire deterrente alle<br />

affissioni, sono inoltre trattati con una particolare vernice dalla<br />

quale è agevole rimuovere i graffiti. I cestini sono del tipo a<br />

basamento, <strong>di</strong> modo che sia possibile collocarli al suolo senza<br />

eseguire particolari opere.<br />

La capienza è <strong>di</strong> 100 litri ed è stata scelta in <strong>di</strong>pendenza dei<br />

quantitativi <strong>di</strong> rifiuti presumibilmente prodotti rispetto alle<br />

consuete cadenze <strong>di</strong> svuotamento. Sono dotati <strong>di</strong> bocche<br />

<strong>di</strong> conferimento relativamente strette in quanto devono<br />

essere impiegati solo per il conferimento <strong>di</strong> piccoli rifiuti <strong>di</strong><br />

produzione occasionale ma non per i sacchetti a perdere <strong>di</strong><br />

uso familiare.<br />

“Ambiente, stili <strong>di</strong> vita sostenibili e rifiuti: ridurre, riciclare e<br />

riutilizzare”<br />

Il Centro <strong>di</strong> Documentazione <strong>di</strong> via Masaccio è sede <strong>di</strong><br />

un’esposizione multime<strong>di</strong>ale permanente a <strong>di</strong>sposizione delle<br />

scuole elementari e me<strong>di</strong>e del territorio provinciale. Si tratta <strong>di</strong><br />

un percorso <strong>di</strong>dattico gratuito che affronta i temi: ambiente,<br />

consumo responsabile, stili <strong>di</strong> vita, corretto uso dei servizi <strong>di</strong><br />

igiene urbana e raccolta <strong>di</strong>fferenziata.<br />

Obiettivo: imparare a limitare gli sprechi, a ridurre, riciclare e<br />

riutilizzare i nostri rifiuti attraverso la conoscenza delle fasi <strong>di</strong><br />

produzione e sul servizio <strong>di</strong> raccolta <strong>di</strong>fferenziata, <strong>di</strong> riciclaggio<br />

delle materie riutilizzabili e <strong>di</strong> corretto smaltimento dei rifiuti.<br />

L’esposizione fa parte del progetto europeo “Desurbal” <strong>di</strong><br />

cooperazione internazionale con l’America Latina (Argentina,<br />

Perù, Cile, Ecuador) e l’Europa (Francia) <strong>di</strong> cui il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> è capofila con la collaborazione <strong>di</strong> Ucodep e Aisa.<br />

Proprio per la sua <strong>di</strong>mensione internazionale l’esposizione<br />

consente <strong>di</strong> avere una visione “globale” <strong>di</strong> un problema, quello<br />

dei rifiuti e <strong>di</strong> una corretta gestione ambientale nelle città,<br />

comune a tutti i Paesi in ogni parte del Mondo.<br />

L'importanza della raccolta <strong>di</strong>fferenziata passa anche attraverso<br />

i ragazzi che possono portare in casa una nuova cultura<br />

ambientale. Disponibilità e interesse anche da parte dell’Ufficio<br />

Scolastico Provinciale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> per dare impulso a questa<br />

struttura che possa ulteriormente svilupparsi e arricchirsi <strong>di</strong><br />

contenuti rivolti al mondo della scuola primaria e secondaria<br />

Partner dell’iniziativa il Consorzio del recupero degli<br />

imballaggi in acciaio che, insieme ad Aisa e alle scuole, sta<br />

portando avanti attività <strong>di</strong> sensibilizzazione fornendo anche<br />

un kit agli studenti per spiegare l'importanza della raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata. Alla presentazione particolarmente gra<strong>di</strong>to è<br />

stato il saluto del Sindaco <strong>di</strong> Santiago de Surco Lima, giunto<br />

via web e rivolto al Provve<strong>di</strong>tore, agli insegnanti e ai ragazzi<br />

che hanno partecipato alla lezione <strong>di</strong> apertura. Il Sindaco del<br />

popoloso quartiere <strong>di</strong> Lima (600mila abitanti) ha poi illustrato<br />

l’attività organizzata in Perù in collaborazione con i partner<br />

del progetto e Aisa, rivolto alla riduzione e riciclaggio dei<br />

rifiuti dall’eloquente titolo “la basura sierve”. Un importante<br />

momento in cui i due continenti hanno potuto <strong>di</strong>alogare<br />

sfruttando la multime<strong>di</strong>alità del Centro.<br />

56 57


AISA<br />

La visita all’esposizione multime<strong>di</strong>ale in via Masaccio 6/a è<br />

possibile tutti i giovedì dalle 9 alle 13 e deve essere prenotata<br />

al numero 0575 182481 (dal lunedì al venerdì dalle ore<br />

9 alle 13). Il percorso ha la durata <strong>di</strong> due ore ed è orientato<br />

prevalentemente agli alunni della scuola primaria.<br />

Altra possibilità è la prenotazione <strong>di</strong> due momenti: il primo<br />

con la visita in via Masaccio e il secondo con la presenza in<br />

classe <strong>di</strong> un referente Aisa che, con l’ausilio <strong>di</strong> strumentazione<br />

au<strong>di</strong>ovisiva, affronta i temi dell’ambiente e dei rifiuti. Questo<br />

percorso ha la durata <strong>di</strong> 4 ore, due alla mostra e due in classe<br />

ed è orientato prevalentemente a classi <strong>di</strong> scuola secondaria <strong>di</strong><br />

primo grado.<br />

Entrambi i percorsi offrono anche la possibilità <strong>di</strong> richiedere<br />

la visita agli impianti <strong>di</strong> trattamento dei rifiuti <strong>di</strong> San Zeno<br />

che dovrà essere prenotata al referente Aisa Giacomo Cherici<br />

(0575 359670 dal lunedì al venerdì in orario <strong>di</strong> ufficio.<br />

Inoltre tutti i giovedì pomeriggio dalle 14,30 alle 18,30 presso<br />

il Centro <strong>di</strong> Documentazione Città <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, un esperto sarà<br />

a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> studenti, educatori, insegnanti e citta<strong>di</strong>ni per<br />

consulenza su documentazione, materiali <strong>di</strong>dattici, siti e dvd<br />

su “ambiente, stili <strong>di</strong> vita sostenibili e rifiuti: ridurre, riciclare<br />

e riutilizzare”.<br />

Referenti: per l’esposizione multime<strong>di</strong>ale Areta Sobieraj<br />

(0575 182481) areta.sobieraj@ucodep.org<br />

Per Aisa, interventi nelle classi Giacomo Cherici<br />

(0575 359670) Cherici.giacomo@aisaspa.it<br />

Il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero degli<br />

Imballaggi in Acciaio "Cna" è nato nel 1997, nel quadro<br />

della normativa ambientale nota come Decreto Ronchi e<br />

senza scopo <strong>di</strong> lucro. Al Consorzio aderiscono i produttori<br />

della materia prima e dei contenitori d’acciaio (in tutto<br />

242 aziende italiane), comunemente utilizzati sia dalle<br />

famiglie che dalle aziende ed è uno dei sei consorzi <strong>di</strong> filiera<br />

che compongono il Sistema Conai (Consorzio Nazionale<br />

Imballaggi). Il Consorzio Nazionale Acciaio svolge la propria<br />

funzione istituzionale favorendo, promuovendo e agevolando<br />

la raccolta e il riciclo degli imballaggi usati <strong>di</strong> acciaio quali<br />

barattoli, scatolette, tappi, bombolette spray e fusti <strong>di</strong> qualsiasi<br />

capienza provenienti dai circuiti delle raccolte <strong>di</strong>fferenziate (ad<br />

<strong>Arezzo</strong> questi imballaggi si racolgono con il cassonetto verde<br />

per il multimateriale).<br />

ACCIAIO AMICO, è un’iniziativa <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

al riciclo degli imballaggi in acciaio attraverso la raccolta<br />

<strong>di</strong>fferenziata, rivolta ad alunni e insegnanti delle Scuole<br />

Elementari e Me<strong>di</strong>e della provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, per <strong>di</strong>ffondere<br />

ulteriormente questa importante cultura del recupero <strong>di</strong><br />

questo materiale che dopo il cemento è il più utilizzato al<br />

mondo. L’iniziativa, completamente gratuita, è promossa e<br />

interamente finanziata dal Consorzio Nazionale Acciaio, gode<br />

del patrocinio <strong>di</strong> Ministero dell’Istruzione, Regione Toscana,<br />

Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e si avvale della fattiva<br />

collaborazione <strong>di</strong> Aisa Spa, Confindustria <strong>Arezzo</strong> e Ceaa.<br />

Qualche numero a livello nazionale sull’attività del Consorzio:<br />

537.000 sono le tonnellate <strong>di</strong> imballaggi in acciaio immesse al<br />

consumo in un anno<br />

396.000 sono le tonnellate <strong>di</strong> imballaggi in acciaio raccolte<br />

in un anno<br />

374.000 sono le tonnellate <strong>di</strong> imballaggi in acciaio usate e<br />

avviate al riciclo<br />

5.216 sono i Comuni coinvolti nelle raccolte<br />

422 sono le convenzioni attive stipulate tra cui Aisa S.p.A.<br />

44.936.031 sono i citta<strong>di</strong>ni coinvolti nelle raccolte.<br />

58 59


MULTISERVIZI<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi: lavori nei cimiteri e tariffe stabili<br />

Il Presidente della Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi Luciano Vaccaro per il 2010 conferma “nessun rincaro nelle tariffe e investimenti per opere <strong>di</strong> manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria”<br />

Un 2010 con tariffe stabili e con una significativa mole<br />

d’investimenti. “<strong>Arezzo</strong> Multiservizi – <strong>di</strong>ce il Sindaco Giuseppe<br />

Fanfani – è un esempio <strong>di</strong> buona amministrazione che rispetta<br />

le esigenze dei citta<strong>di</strong>ni. Il suo lavoro sta producendo miglior<br />

decoro e fruibilità dei cimiteri attestati <strong>di</strong> apprezzamenti che<br />

giungono anche al mio ufficio. E a questo buon lavoro, si<br />

aggiungono gli investimenti, a cominciare dai 2 milioni <strong>di</strong><br />

euro per il tempio crematorio”.<br />

Sono molte le opere effettuate nel corso del 2009 della Società<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi impegnata nella riqualificazione dei<br />

cimiteri del territorio della nostra provincia. Altrettante quelle<br />

in programma per il 2010. E nonostante il grande impegno<br />

la società ha bloccato le tariffe. Nessun aumento quin<strong>di</strong> per i<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

“Un impegno quello <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Multiservizi - <strong>di</strong>chiara il<br />

Presidente Luciano Vaccaro - che ha portato ottimi risultati,<br />

con riscontri favorevoli sia tra i citta<strong>di</strong>ni che tra gli operatori<br />

del settore cimiteriale. Le opere effettuate nel corso del 2009,<br />

sia quelle gran<strong>di</strong> che quelle minori, sono state apprezzate<br />

tanto da ricevere lettere <strong>di</strong> ringraziamento dagli stessi utenti<br />

del cimitero che hanno realmente considerato concreti i<br />

miglioramenti effettuati negli ultimi mesi”.<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi, è intervenuta sul decoro dei siti<br />

cimiteriali, sulla sicurezza degli utenti e ha provveduto anche<br />

all’abbattimento delle barriere architettoniche.<br />

Adesso la Società pensa alle tariffe. E Luciano Vaccaro promette:<br />

“Costi stabili ancora per il 2010: nessun rincaro per i servizi<br />

funerari, le sepolture e per le concessioni dei posti dei cimiteri<br />

sia nei siti urbani che in quelli extraurbani. Puntiamo alla qualità<br />

del servizio ma al tempo stesso, in questo particolare periodo <strong>di</strong><br />

crisi economica, cre<strong>di</strong>amo che la Società debba guardare anche<br />

ai citta<strong>di</strong>ni. Il congelamento ancora per un altro anno, ed è già il<br />

secondo, dei prezzi dei nostri servizi, lo avevamo messo come una<br />

priorità tra gli obiettivi prefissati. E così nonostante le numerose<br />

opere che abbiamo eseguito nell’anno appena concluso e i tanti<br />

progetti in programma per i prossimi mesi, siamo riusciti a<br />

bloccare le tariffe e a contenere i costi”.<br />

Alcune delle opere previste che cambieranno in meglio il<br />

servizio cimiteriale riguardano la sistemazione <strong>di</strong> numerosi<br />

siti cimiteriali <strong>di</strong> periferia ma anche una nuova sede, la<br />

ristrutturazione degli vecchi uffici e l’apertura del punto<br />

informazioni. A breve inizierà l’installazione <strong>di</strong> oltre<br />

300 metri <strong>di</strong> pannelli fotovoltaici sulla copertura della<br />

parte ampliata del cimitero, quella con i mattoncini rossi<br />

denominata “Carmassi”. L’inizio dei lavori è previsto<br />

per aprile e a settembre potrebbe essere già in funzione.<br />

L’impianto consentirà alla Società <strong>di</strong> effettuare una riduzione<br />

agli utenti del canone annuo delle luci votive e anche <strong>di</strong><br />

installare fari che illumineranno l’intera area del parcheggio<br />

a<strong>di</strong>acente.<br />

Nel 2010 saranno conclusi anche i lavori per la realizzazione<br />

del forno crematorio, l’imponente opera attesa dagli anni<br />

ottanta in città che garantirà spese contenute per coloro che<br />

vogliono cremarsi e non saranno così costretti a recarsi in<br />

impianti <strong>di</strong> altre città e a sostenere spese aggiuntive.<br />

“L’opera è quasi finita - conclude Vaccaro - siamo in anticipo<br />

<strong>di</strong> alcuni mesi sul cronoprogramma e sarà quin<strong>di</strong> consegnata<br />

alla città sei mesi prima <strong>di</strong> quanto previsto”.<br />

Nuova sede, “Punto <strong>di</strong> ascolto” e Numero Verde<br />

La Polveriera: i nuovi uffici per <strong>Arezzo</strong> Multiservizi<br />

Nuova sede<br />

L’accesso dall’entrata alta del cimitero. La nuova sede si<br />

raggiunge da Viale Bruno Buozzi percorrendo la strada che<br />

costeggia la Fortezza fino al parcheggio sterrato.<br />

L’e<strong>di</strong>ficio è denominato “La Polveriera” ed è situato prima<br />

dell’ingresso al camposanto. Gli uffici sono <strong>di</strong>slocati su due<br />

piani: al primo gli utenti potranno rivolgersi per le pratiche<br />

amministrative mentre quello superiore sarà a<strong>di</strong>bito ad uffici<br />

<strong>di</strong>rezionali e tecnico-amministrativi.<br />

Il rinnovo dei locali è stato effettuato per migliorare il servizio<br />

ai citta<strong>di</strong>ni nel rispetto delle norme statutarie redatte al<br />

momento della costituzione della Società, che ubicavano la<br />

sede e gli uffici proprio in quello stabile.<br />

<strong>Arezzo</strong> Multiservizi, per evitare agli utenti <strong>di</strong> perdere un<br />

punto <strong>di</strong> riferimento, ha aperto nella palazzina <strong>di</strong> Via Sangallo<br />

(all’interno dell’ingresso principale), un “Punto Informazioni”.<br />

Infopoint (Punto Informazioni)<br />

Operativo dal 25 gennaio, è stato collocato al piano terra dell’ex<br />

sede <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> Multiservizi nella palazzina <strong>di</strong> Via Sangallo, 3.<br />

L’ufficio è un servizio <strong>di</strong> informazione.<br />

I locali, ormai punto <strong>di</strong> riferimento per gli utenti del cimitero<br />

proseguiranno quin<strong>di</strong> a essere aperti per permettere alle<br />

persone <strong>di</strong> continuare a rivolgersi al personale e avere un primo<br />

contatto con la Società <strong>Arezzo</strong> Multiservizi.<br />

Un servizio pensato anche per le persone anziane e sopratutto<br />

per le segnalazioni urgenti. Per esempio guasti alle lampa<strong>di</strong>ne,<br />

ma soprattutto utile all’utente per ricevere qualsiasi<br />

informazione e avere in tempi rapi<strong>di</strong> una risposta alla richiesta<br />

avanzata.<br />

Numero Verde - 800 055315<br />

Sempre per migliorare il servizio agli utenti e la<br />

comunicazione con i citta<strong>di</strong>ni <strong>Arezzo</strong> Multiservizi ha<br />

anche attivato un “Numero Verde”, completamente<br />

gratuito.<br />

Digitando 800 055315 i citta<strong>di</strong>ni potranno segnalare<br />

guasti alla Società o telefonare per ricevere qualsiasi<br />

informazione.<br />

Informazioni e numeri utili:<br />

Sede <strong>Arezzo</strong> Multiservizi S.r.l. Via Bruno Buozzi, 1<br />

www.arezzomultiservizi.com<br />

e-mail: info@arezzomultiservizi.it<br />

Uffici<br />

Telefono e fax: 0575 21.178 Direzione: 0575 296.467<br />

PUNTO INFORMATIVO<br />

Via Antonio Da Sangallo, 3<br />

Numero Verde: 800 055315<br />

60 61


AREZZO AREZZO<br />

Bolognini: arte “tecnologica” “Economia solidale”<br />

Dal 27 febbraio al 27 marzo al Museo dei Mezzi <strong>di</strong> Comunicazione<br />

Maurizio Bolognini e la sua “Arte e comunicazione tecnologica”<br />

sarà in mostra dal 27 febbraio al 27 marzo al Museo dei Mezzi<br />

<strong>di</strong> Comunicazione <strong>di</strong> via Ricasoli ad <strong>Arezzo</strong>. L’iniziativa è<br />

promossa dall’assessorato alla Cultura del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> e<br />

dal Presidente del Consiglio Comunale, con la collaborazione<br />

delle Associazioni Culturali “Arte Etruria” e “Il Mondo in Casa”<br />

e il patrocinio della Provincia <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>. Curatore dell’evento<br />

Fabio Migliorati.<br />

“Sono lieto – scrive il Presidente del Consiglio Comunale<br />

Giuseppe Caroti nella sua presentazione del catalogo – che<br />

l’amministrazione accolga e promuova la mostra dell’opera<br />

<strong>di</strong> Maurizio Bolognini, artista contemporaneo che affronta<br />

la sperimentazione delle tecnologie <strong>di</strong>gitali in una prospettiva<br />

originale. Per l’occasione, Bolognini ha inoltre realizzato una<br />

delle sue note videoinstallazioni, con la proiezione <strong>di</strong> un flusso<br />

luminoso da macchina-programmata sulla facciata del palazzo<br />

comunale che farà assistere, citta<strong>di</strong>ni e visitatori, a un evento<br />

particolare, che coniuga arte e tecnologia. La scientificità,<br />

in epoca moderna, si è presa fin troppe rivincite sulla triste<br />

memoria dell’ingiustizia venuta a crearsi nel tempo, anche<br />

se la contemporaneità non ha del tutto sciolto il problema<br />

del rapporto tecnologia/società, ma lo ha spostato in avanti,<br />

rimandandone la soluzione – penso, per esempio, alla<br />

«questione etica», quella dell’esasperato “intervento umano”<br />

proprio sull’umanità. La speranza <strong>di</strong> un amministratore<br />

non può essere altra che quella d’intravedere un cammino<br />

progressivo che coniughi scienza e società, anche me<strong>di</strong>ante<br />

manifestazioni come questa: arte e tecnologia, quin<strong>di</strong>; arte e<br />

scienza insieme prese e si permetta <strong>di</strong> considerarle nello stesso<br />

modo”.<br />

MUSEO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE<br />

<strong>Arezzo</strong>, via Ricasoli 22<br />

Ingresso al pubblico:<br />

martedì, giovedì, sabato dalle 10 alle 17<br />

e ogni prima domenica del mese<br />

visite guidate per gruppi<br />

dalle 9 alle 13 e su appuntamento<br />

Informazioni e prenotazioni:<br />

Fausto Casi (<strong>di</strong>rezione scientifica),<br />

0575/364741 - 0575/377662 - 347/9475345,<br />

www.faustocasi.it / fauscasi@tin.it<br />

museocomunicazione@comune.arezzo.it<br />

bookshop alla biglietteria<br />

Ingressi:<br />

3 euro (intero) - 2 euro (ridotto)<br />

con guida: 30 euro fino a venti persone,<br />

50 euro fino a trenta persone<br />

La comunicazione tecnologica a <strong>di</strong>stanza ha caratterizzato<br />

una parte importante della produzione artistica degli ultimi<br />

decenni, dai primi esempi <strong>di</strong> telecommunication art e <strong>di</strong><br />

arte telematica, all’arte in internet, alle <strong>di</strong>verse manifestazioni<br />

riconducibili alla new me<strong>di</strong>a art.<br />

Il lavoro <strong>di</strong> Maurizio Bolognini è uno degli esempi più<br />

interessanti e originali <strong>di</strong> questa produzione artistica, che indaga<br />

le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione in<br />

rapporto all’accelerazione impressa ai mutamenti socioculturali<br />

e alla riconfigurazione dell’esperienza estetica. Dal 27 febbraio,<br />

alcune opere e progetti dell’artista saranno esposti al Museo<br />

dei Mezzi <strong>di</strong> Comunicazione, insieme alle collezioni che<br />

documentano l’evoluzione delle tecnologie <strong>di</strong> comunicazione:<br />

dai primi strumenti della fisica elettrica, alla ra<strong>di</strong>o, al cinema,<br />

alla televisione, ai computer, ai telefoni cellulari… La mostra è<br />

realizzata in collaborazione con NAG Contemporary. Catalogo<br />

E<strong>di</strong>zioni NAG.<br />

Il Distretto Economia Solidale, attivo presso Informagiovani, premiato dalla Regione Toscana<br />

Buone pratiche e comportamenti virtuosi per la qualità della vita e<br />

dell’ambiente: è quanto si propone il Des, ovvero Distretto <strong>di</strong> economia<br />

solidale <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> che tutti i lunedì dalle 17 alle 19 gestisce lo spazio<br />

informativo inform@alternativa presso l’Informagiovani <strong>di</strong> piazza Guido<br />

Monaco.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un “mercato alternativo autoprotetto su scala locale” per il quale<br />

DES e GAS aretini, in collaborazione con gli assessorati all’innovazione<br />

ecologica e politiche giovanili del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong>, hanno ricevuto il<br />

Premio Regionale Toscanaecoefficiente, un riconoscimento per chi si<br />

impegna a sostenere e sviluppare buone pratiche dei citta<strong>di</strong>ni.<br />

Il DES <strong>di</strong> <strong>Arezzo</strong> nasce dalla consolidata e vitale esperienza dei Gas locali,<br />

sostenuti da oltre 100 famiglie e altrettanti produttori: sta lavorando alla<br />

creazione <strong>di</strong> una rete per valorizzare economie <strong>di</strong> piccola scala socialmente<br />

ed ecologicamente sostenibili.<br />

Come ricordano gli organizzatori l’obiettivo è quello <strong>di</strong> “riportare<br />

l’economia a essere ‘dentro’ la società e ‘per’ la società, promuovendo la<br />

collaborazione al posto della concorrenza, la reciprocità al posto della cieca<br />

legge della domanda e offerta, l’equità al posto della sperequazione, la<br />

partecipazione e il rispetto al posto dell’esclusione e dello sfruttamento”.<br />

In pratica si comincia a parlare <strong>di</strong> acquisti collettivi nel proprio giro <strong>di</strong><br />

amici, si trovano altri interessati e si forma il gruppo che ricerca nella zona<br />

piccoli produttori rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, poi si raccolgono<br />

gli or<strong>di</strong>ni, si acquistano i prodotti e si <strong>di</strong>stribuiscono. Si cercano prodotti<br />

biologici o ecologici <strong>di</strong> piccoli produttori locali che siano stati realizzati<br />

rispettando le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro, così da ridurre anche l’inquinamento<br />

e lo spreco <strong>di</strong> energia derivanti dal trasporto. Alcuni gruppi agiscono sugli<br />

aspetti culturali e conoscitivi e organizzano incontri sul consumo critico,<br />

sull´autoproduzione <strong>di</strong> alcuni prodotti come detersivi e pane, sui rapporti<br />

nord-sud del mondo e su tutto ciò che è legato all’economia solidale.<br />

Il sito ufficiale dei GAS è www.retegas.org. dove sono reperibili tutti i<br />

recapiti dei gas aretini.<br />

62 63


64<br />

DCOOS4214<br />

Aut. n” NAZ/381/2008

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!