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coop estense edizione ferrara settembre N° 6 2011<br />

consumatori<br />

il mensile dei soci coop<br />

Il paese “senza”<br />

laureati<br />

Università in crisi e assenza di sbocchi occupazionali<br />

Così l’Italia rinuncia a investire sul proprio futuro<br />

14 La scuola<br />

siamo noi<br />

Coop Estense lancia un nuovo progetto<br />

per l'acquisto di materiale didattico e arredo<br />

scolastico a beneficio delle scuole primarie


Le iniziative riservate ai soci di Coop Estense nel 2011<br />

Negozio<br />

Soci che<br />

ne hanno<br />

usufruito<br />

Il risparmio dei soci in Emilia dall'inizio del 2011 è stato di euro 14.109.213<br />

Valore dello<br />

Sconto<br />

(in euro)<br />

Totale Gennaio - Giugno 10.561.622<br />

Luglio: Salame Casa Modena Tutti 9.786 83.262<br />

Luglio: Vino prosecco Zuccolo Tutti 1.691 27.968<br />

Luglio: Sconto 15% zaini, astucci e bustine per la scuola Tutti 14.115 47.198<br />

Luglio: Sconto 15% su una spesa Super 87.540 804.399<br />

Agosto: Grigliata di pesce Tutti 267 429<br />

Agosto: Stampante multifunzione HP Iper 662 11.696<br />

Agosto: Speck Moser Tutti 5.712 37.670<br />

Agosto: Sconto 20% in aggiunta ai saldi Iper 7.623 37.232<br />

Totale gennaio/giugno sconto Scegli tu 20% Tutti 2.497.738<br />

Brutti ma Buoni: le associazioni ringraziano<br />

il bene della collettività e la crisi<br />

A nome dell'Amministrazione che rappresento desidero esprimere la nostra gratitudine a Coop<br />

Estense che, attraverso il progetto Brutti ma Buoni, offre un valido aiuto alle nostre politiche di<br />

sostegno ai cittadini in difficoltà. In questo momento di crisi economica, di riduzione delle risorse<br />

destinate agli enti locali e di conseguente aumento delle famiglie che chiedono un sostegno, i generi<br />

alimentari da voi forniti costituiscono un mezzo concreto e immediato per alleviare la difficile<br />

situazione di tante persone. (...) Grazie alla vostra disponibilità, si è creata la giusta sinergia tra la<br />

nostra Amministrazione, l'associazione di volontariato "Borgo Castello" e Coop Estense, sinergia che<br />

ha portato al raggiungimento del nostro obiettivo comune: il bene della collettività.<br />

GERMANO CAROLI, SINDACO DI SAVIGNANO SUL PANARO (MODENA)<br />

DONAZIONE MERCE NON COMMERCIALIZZABILE (DATI A LUGLIO 2011)<br />

Modena Ferrara Puglia/Basilicata Totale<br />

Valore donato in euro 1.443.788 796.643 888.472 3.128.903<br />

Peso in kg 234.038 123.485 187.954 545.477<br />

Associazioni 120 34 96 250<br />

Negozi interessati 22 8 12 42<br />

Persone assistite 13.127 2.299 10.851 26.277


4<br />

20<br />

sommario<br />

Un'estate di tagli<br />

Cosa ci aspetta tra manovra del governo e crisi finanziaria.<br />

Poletti (Legacoop): “Misure inique che non aiutano la crescita”<br />

8 Non è un paese per laureati<br />

Calano le iscrizioni all’università. In Italia su 100 diplomati<br />

solo 32 proseguono gli studi contro i 72 di Usa e i 52 del Canada<br />

Volontari (non a caso) di Coop<br />

Le esperienze di chi, interpretando l'anima sociale e solidale della cooperazione,<br />

ha scelto di lavorare nei Comitati soci e di Distretto di Coop Estense<br />

in primo piano<br />

IN PRIMO PIANO CONSUMARE INFORMATI VIVERE BENE<br />

4 Un'estate di tagli<br />

di Dario Guidi e Aldo Bassoni<br />

8 Non è un paese<br />

per laureati<br />

di Silvia Fabbri<br />

20 Volontari (non a caso)<br />

di Coop<br />

24 Parole doc<br />

va in rete<br />

30 Cellulari, usiamoli bene<br />

di Dario Guidi<br />

36 Viviverde per carta<br />

e penne<br />

di Anna Somenzi<br />

38 Il fitness<br />

fatto in casa<br />

di Claudio Strano<br />

40 Quel dolore che non<br />

ti lascia mai<br />

46 La bellezza di Venezia<br />

di Giuseppe Ortolano<br />

48 Quando i valori<br />

si toccavano con mano<br />

di I. Baraldi e W. Garagnani<br />

50 Italiani brava gente<br />

di M. Cirri e F. Solibello<br />

54 Lettere<br />

a <strong>Consumatori</strong><br />

Mensile della Cooperazione di <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it<br />

Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,31 Abbonamento annuo euro 3,10 Abbonamento biennale per i soci di Coop Estense euro 3<br />

Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Piero Giovanolla (vicedirettore), Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,<br />

Andrea Pertegato, Mauro Poletti, Gianfranco Sansalone, Anna Somenzi, Claudio Strano Progetto grafico Ferro comunicazione & design Impaginazione e grafica Ilde Ianigro<br />

Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)<br />

Coop Editrice <strong>Consumatori</strong> Consiglio di amministrazione: Paolo Cattabiani (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />

Giuseppe Bolognesi, Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio<br />

Consegnato alle poste a partire dal 10/09/2011 Il numero di luglio è stato stampato in 2.162.160 copie<br />

Associato USPI, Unione stampa periodica italiana<br />

Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale<br />

Coop Estense<br />

numero verde 800 85 00 00


4 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

di aldo bassoni e dario guidi<br />

Che autunno sarà? Quanto<br />

peserà sulle famiglie la manovra<br />

economica del governo?<br />

E, soprattutto, basterà<br />

tutto ciò a metterci davvero al<br />

riparo da altri colpi della speculazione<br />

finanziaria o da ulteriori richieste di<br />

tagli da parte dei partner europei e<br />

della Bce? Le inquietanti domande<br />

che si accavallano nella mente di famiglie<br />

e imprese del nostro paese, che<br />

provano diligentemente a rimettersi<br />

all’opera in questo mese di settembre,<br />

non sono certo molto dissimili<br />

dall’elenco appena citato. Del resto, le<br />

drammatiche vicende susseguitesi tra<br />

luglio e agosto, con una manovra economica<br />

varata e affondata nel giro di<br />

pochi giorni, con un goveno commissariato<br />

dall’Europa che ci ha imposto<br />

ulteriori e più pesanti provvedimenti,<br />

non sono facili da dimenticare. La fragilità<br />

della nave Italia, sballottata tra<br />

le alte onde della crisi, e, soprattutto,<br />

l’inadeguatezza di chi al timone della<br />

nave dovrebbe stare, sono apparse in<br />

maniera macroscopica.<br />

La drammatica sequenza delle settimane d’agosto lascia<br />

in eredità il peso di una discussa e contestata manovra<br />

economica aggiuntiva da 45 miliardi di euro (ora al vaglio<br />

del parlamento). E che comunque non elimina timori e<br />

incertezze sul futuro economico del nostro paese, soprattutto<br />

perché mancano misure di sostegno allo sviluppo<br />

Un’estate di tagli<br />

ChE NON CANCELLA LE PAURE<br />

Così, in poche ore a cavallo di Ferragosto<br />

è nata la manovra bis del Governo,<br />

un pacchetto da 45 miliardi, modificato<br />

a fine agosto dallo stesso governo<br />

(dopo lunmghe liti nella maggioranza)<br />

e ora al vaglio del parlamento, ma<br />

sul quale critiche e distinguo piovono<br />

in maniera incessante.<br />

Al momento in cui scriviamo è davvero<br />

difficile dire quale sarà la versione<br />

finale del documento. Certo è però<br />

che il punto di fondo su cui tanti commenti<br />

di economisti, imprese e sindacati<br />

concordano (vedi il commento<br />

qui a lato del presidente di Legacoop,<br />

Giuliano Poletti) è che, al di là delle<br />

valutazioni sui singoli provvedimenti,<br />

quel che manca drammaticamente alla<br />

manovra sono misure in grado di<br />

rilanciare l’economia e la produzione,<br />

perché solo se l’economia riparte si<br />

potranno trovare risorse in più che<br />

consentano di fronteggiare le conseguenze<br />

della crisi.<br />

Sino ad ora la certezza sono i tagli che<br />

colpiranno enti locali, statali, pensionati,<br />

lavoratori dipendenti e ceto me-<br />

dio. Lasciando bellamente fuori patrimoni<br />

e grandi rendite, per non parlare<br />

del grande buco nero dell’evasione fiscale.<br />

«È lo specchio di un’Italia forte con i<br />

deboli e debole con i forti», dice Rosario<br />

Trefiletti, presidente di Federconsumatori.<br />

E qui sta forse la differenza<br />

fra una classe politica mediocre<br />

e una classe politica lungimirante.<br />

«Questo paese ha bisogno di una cura<br />

che lo porti a crescere rimuovendo<br />

gli ostacoli che lo paralizzano. A cominciare<br />

dalle rendite di ogni genere,<br />

compreso il protetto dall’ordine, l’ereditarietà<br />

delle professioni, la scarsa<br />

liberalizzazione – osserva Giacomo<br />

Vaciago, docente di economia alla<br />

Cattolica di Milano –. La cosa difficile<br />

per la quale occorre coraggio e lungimiranza<br />

è che bisogna preoccuparsi<br />

di come vogliamo cambiare. La cosa<br />

migliore sarebbe tornare allo spirito<br />

dell’Italia postbellica, quando i politici<br />

si occupavano del futuro sapendo<br />

che il nostro domani non lo decide<br />

tutto la Cina. Quel che sarà dell’Italia<br />

continua a pagina 6 >


“Servono misure per la crescita”<br />

Poletti (Legacoop): “Manovra iniqua, sbagliato colpire le cooperative”<br />

di Giuliano Poletti<br />

presidente nazionale<br />

di Legacoop<br />

Nella drammatica<br />

successione di eventi<br />

dello scorso mese<br />

di agosto, che ha visto<br />

il sistema finanziario mondiale<br />

vacillare sotto i colpi della<br />

speculazione (e con l’abbassamento<br />

del rating del debito Usa,<br />

cioè lo Stato simbolo dello sviluppo<br />

degli ultimi decenni), si è<br />

avuta anche la conferma della<br />

fragilità e delle difficoltà con cui il nostro paese è costretto<br />

a misurarsi e dei colpevoli ritardi con cui il governo ha affrontato<br />

questi frangenti.<br />

La Finanziaria bis che ci è stata imposta a Ferragosto dalla<br />

Banca centrale europea, proprio per la debolezza intrinseca<br />

del pacchetto di provvedimenti messo a punto a luglio<br />

dal governo, la dicono lunga sulla condizione in cui ci troviamo.<br />

È del resto per lo meno singolare che, all’indomani del primo<br />

pacchetto di misure varato dal governo, tutte le forze<br />

economiche e sociali abbiano posto il tema del bisogno di<br />

una discontinuità nella politica economica, per poter affrontare<br />

in maniera credibile ed efficace, sia il tema del<br />

contenimento della spesa, ma soprattutto quello del sostegno<br />

allo sviluppo, che è il vero grande nodo da affrontare<br />

per poter fare in modo che dalla crescita, e non solo dai<br />

tagli, possano arrivare risorse per affrontare la crisi e consentire<br />

a imprese e famiglie di reggere. Purtroppo, mentre<br />

noi assieme a tutto il mondo economico lanciavamo questo<br />

messaggio, e mentre nuvole nere si addensavano sui mercati<br />

finanziari, il governo pensava ad altro, concentrandosi<br />

sul processo lungo o altre amenità.<br />

I fatti hanno bruscamente richiamato tutti alla realtà e la<br />

Banca europea, per acquistare ancora i nostri titoli di Stato,<br />

ha imposto un pacchetto di misure che il governo ha in<br />

fretta e furia varato e che ora dovrà andare al vaglio del<br />

parlamento.<br />

Purtroppo, per quel che è dato vedere sin qui, nel merito di<br />

questa manovra da 45 miliardi, sembrano emergere limiti<br />

pesanti. Quel che c’è di sicuro nell’immediato sono solo tagli<br />

di spesa, mentre sullo sviluppo dell’economia non c’è<br />

nulla. Anche i riferimenti su misure di liberalizzazione e<br />

aperture dei mercati appaiono come ipotesi lontane, in<br />

tempi medio lunghi, mentre i tagli sono già operativi.<br />

Un altro grave limite sta sul piano dell’equità. Il contributo<br />

di solidarietà per i redditi sopra i 90 mila euro, che ora lo<br />

stesso governo pare intenzionato a eliminare viste le tante<br />

critiche, non avrebbe toccato minimamente i grandi patrimoni.<br />

Per non parlare dei valori di cui sentiamo parlare<br />

ogni giorno a proposito dell’evasione fiscale, che resta il<br />

grande buco nero da aggredire.<br />

Guardando al merito della bozza di manovra c’è poi da<br />

mettere in conto un effetto di depressione sui consumi. E<br />

continua a pagina 6 ><br />

5


6<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

nei prossimi vent’anni lo possiamo<br />

ancora decidere noi».<br />

Anche per l’economista Mario Monti,<br />

occorre “far aumentare la produttività,<br />

migliorare competitività e crescita<br />

e ridurre le disuguaglianze sociali».<br />

Obiettivo eluso dalle due manovre varate<br />

dal governo che al contrario accentueranno<br />

ancora di più le diseguaglianze.<br />

Colpiti soprattutto i nuclei<br />

familiari con figli a carico, le spese per<br />

l’istruzione, quelle mediche e per gli<br />

asili nido. Un salasso indiscriminato<br />

che fra il 2013 e il 2014 toccherà tutte<br />

le agevolazioni fiscali. «Il grosso della<br />

manovra colpisce il reddito fisso – dice<br />

Trefiletti –. Così non c’è nemmeno<br />

un’azione di rilancio dell’economia<br />

perché si va a ridurre ancora di più il<br />

potere d’acquisto».<br />

Il quesito chiave resta il solito: perché<br />

l’Italia non cresce? «Perché è un paese<br />

in frigorifero» spiega Vaciago. Se<br />

ci guardiamo indietro, notiamo una<br />

tendenza costante alla decrescita. Ma<br />

non è una decrescita felice. Negli ultimi<br />

10 anni il Pil è aumentato mediamente<br />

solo dello 0,3 per cento. Sì, è<br />

> continua a pagina 5<br />

ciò finirà col pesare sulle imprese, come ad esempio Coop<br />

cui si rivolgono milioni di famiglie italiane. In più è del tutto<br />

evidente che l’ulteriore dose di tagli agli enti locali finirà<br />

col produrre un aumento della tassazione, specie in quelle<br />

realtà dove più ricca è la rete di servizi offerta ai cittadini.<br />

Sia anche consentito aggiungere una battuta sul tema della<br />

modifica della tassazione delle cooperative, spuntata<br />

all’improvviso nel dibattito con motivazioni vecchie e di<br />

sapore ideologico. Il nostro giudizio non può che essere<br />

negativo visto che si andrebbe a colpire un comparto che<br />

ha visto crescere l’occupazione del 5%. In più, ricordo, negli<br />

ultimi anni (e proprio con questa maggioranza) già diverse<br />

modifiche sono intervenute proprio su questo tema,<br />

determinando un sistema di tassazione largamente analogo<br />

a quello delle altre imprese.<br />

Se questi sono i contenuti di massima della Finanziaria,<br />

l’auspicio non può che essere quello che queste debolezze<br />

strutturali siano corrette nel corso dell’iter parlamentare.<br />

Nessuno mette in discussione che l’intervento sia necessario,<br />

che debba avere questi saldi e debba essere tempestivo.<br />

Ma i limiti politici sono evidenti e rischiano di non avvici-<br />

vero, c’è stata la grande crisi finanziaria<br />

del 2008. Ma molti paesi se la sono<br />

ormai buttata dietro le spalle. «Uno<br />

dei nostri problemi più seri si chiama<br />

produttività negativa – spiega Vaciago<br />

–. Questo anche perché siamo un<br />

paese che si è modernizzato aggiungendo<br />

le nuove tecnologie alle vecchie,<br />

senza sostituirle».<br />

E tutto questo mentre l’Ue ci chiede di<br />

portare il rapporto debito/Pil dall’attuale<br />

120 al 60 per cento, entro i prossimi<br />

vent’anni. «Dimezzare il debito<br />

non sarà uno scherzo e questo la gente<br />

lo deve sapere – ammonisce Vaciago<br />

–. Ma diventa un obiettivo addirittura<br />

drammatico se il paese non torna subito<br />

a crescere». l<br />

narci alla soluzione del problema che come sistema paese<br />

abbiamo di fronte.<br />

Come Legacoop siamo ben consapevoli delle difficoltà<br />

che l’Italia in particolare sta vivendo e non intendiamo<br />

sottrarci alle responsabilità che ci competono. Proprio<br />

nella consapevolezza di queste difficoltà, unitamente<br />

all’insieme del mondo economico, alle altre organizzazioni<br />

di impresa e ai sindacati abbiamo avviato un confronto<br />

e assunto pronunciamenti comuni, per sollecitare<br />

l’adozione di soluzioni condivise e convincenti, utili a stimolare<br />

la ripresa economica. Nel fare questo ognuno di<br />

noi ha rinunciato a qualcosa nella convinzione di poter<br />

contribuire a un risultato importante per il bene comune<br />

e per la tenuta del sistema politico e sociale. Come cooperazione,<br />

già da diversi mesi ci eravamo mossi proprio in<br />

questa direzione con la nascita dell’Alleanza delle Cooperative,<br />

un coordinamento stabile delle associazioni di<br />

rappresentanza del settore per dare più forza alle cooperative<br />

ed alla loro capacità di rispondere ai bisogni dei<br />

cittadini. Continueremo su questa strada, con determinazione<br />

e spirito unitario.


L’ItaLIa sI PrEPara<br />

In arrivo il censimento<br />

numero 15<br />

Torna il censimento della popolazione<br />

italiana e sarà un censimento pieno di<br />

novità, sia nell’invio che nella restituzione<br />

dei questionari. Si tratta del 15°<br />

censimento, e risalendo la prima rilevazione<br />

di questo appuntamento decennale<br />

al 1861, compie 150 anni come<br />

l’Unità d’Italia. L’Istat ha progettato il<br />

censimento 2011 con modalità innovative<br />

e con l’obiettivo di limitare gli oneri<br />

a carico dei Comuni e dei cittadini. La<br />

principale novità è che i moduli saranno<br />

inviati per posta a casa, senza il tradizionale<br />

impiego dei rilevatori. Tutte le<br />

famiglie italiane li riceveranno nel periodo<br />

dal 12 settembre al 22 ottobre.<br />

Le versioni del questionario saranno<br />

due: una normale, completa di tutte le<br />

domande, che sarà spedita al 30% circa<br />

delle famiglie dei comuni maggiori, e<br />

una in forma ridotta destinata ai rimanenti<br />

due terzi dei nuclei familiari.<br />

Per la compilazione e la restituzione dei<br />

moduli i cittadini potranno scegliere la<br />

strada più snella, che è quella di internet,<br />

utilizzando le credenziali di accesso<br />

stampate sul questionario, oppure optare<br />

per la tradizionale compilazione<br />

cartacea. In questo secondo caso dovranno<br />

riconsegnare il questionario in<br />

uno dei punti ritiro presenti sul territorio,<br />

entro il 20 novembre.<br />

Il censimento, lo ricordiamo, serve a<br />

raccogliere informazioni numeriche e<br />

strutturali sulla popolazione italiana e<br />

sulle abitazioni e gli edifici in cui essa<br />

risiede alla data del 9 ottobre. In ciascun<br />

comune saranno rilevati i residenti<br />

ma anche i presenti, cioè gli individui<br />

che il giorno della “fotografia” si troveranno<br />

in un luogo diverso da quello in<br />

cui risiedono anagraficamente. Tutte le<br />

abitazioni saranno conteggiate, occupate<br />

o non occupate.<br />

Ulteriori informazioni presso i rispettivi<br />

Comuni e sul sito http://www.istat.<br />

it/censimenti/popolazione2011.<br />

cibo e cultura<br />

Cerchio<br />

e piramide (alimentare)<br />

di Massimo Montanari<br />

Docente di Storia medievale e di Storia<br />

dell’alimentazione, Università di Bologna<br />

F’igurarsi una piramide non è semplice. Pensare le cose in tre dimensioni,<br />

disposte su piani sovrapposti che si restringono salendo. Per vent’anni ci<br />

abbiamo provato, con buoni risultati ma con qualche difficoltà. Ci hanno<br />

insegnato – secondo le direttive impartite nel 1992 dal Dipartimento di<br />

Agricoltura degli Stati Uniti – a immaginare gli alimenti suddivisi in sei gruppi: i<br />

cereali alla base della piramide, poi, salendo, la verdura, la frutta, i latticini, i cibi<br />

proteici e infine, all’ultimo piano, gli zuccheri e i grassi. L’indicazione era di consumarli<br />

in quantità proporzionale alla dimensione del loro alloggiamento. Molti<br />

cereali, pochi grassi. In mezzo il resto, in misura decrescente. Nel 2005 la piramide<br />

alimentare è stata ridisegnata. Struttura non più orizzontale, ma verticale:<br />

invece dei sei piani sovrapposti abbiamo trovato sei “scivoli”, sei strisce verticali<br />

di colori differenti (cereali in arancione, verdura in verde, frutta in rosso, grassi<br />

in giallo, latticini in blu, carne e pesce in viola). All’interno di ciascuna striscia,<br />

cibi di valore differente: le carni non sono tutte uguali e le carni non sono uguali<br />

ai pesci; l’olio non è burro; i cereali integrali non sono come quelli raffinati;<br />

eccetera. Introducendo nuove distinzioni, la seconda piramide ha corretto le rigidità<br />

della prima.<br />

Forse per la sua efficacia espressiva, o forse per il fascino dell’antico Egitto, l’idea<br />

della piramide ha riscosso un enorme successo. Le autorità sanitarie di certi<br />

paesi l’hanno modificata rispetto al modello americano, tenendo conto delle<br />

abitudini nazionali; alcuni l’hanno semplificata, altri complicata; altri l’hanno<br />

adattata a tipi particolari di regime alimentare, come la dieta vegetariana; altri<br />

hanno ideato una piramide alimentare-motoria per sottolineare l’importanza del<br />

movimento accanto a quella della dieta; altri vi hanno affiancato una piramide<br />

“rovesciata” per mostrare l’impatto ambientale dei vari consumi. Ogni pensiero<br />

sul cibo ha assunto forma di piramide.<br />

Poi improvvisamente, nel 2011, la svolta. Addio piramide alimentare: dall’America<br />

arriva un’altra figura per comunicare e raccomandare il corretto comportamento<br />

alimentare. È un cerchio, anzi un piatto, diviso in quattro parti non identiche:<br />

una per la frutta, una per la verdura, una per i cereali, l’ultima per i cibi<br />

proteici. A fianco, un piattino ricorda la necessità di consumare anche latte e<br />

derivati.<br />

La nuova forma ha il vantaggio di semplificare la comunicazione, proponendo<br />

un’immagine a sole due dimensioni. Ma c’è anche un’esplicita componente simbolica:<br />

il cerchio, richiamando la forma del piatto, evoca direttamente il gesto di<br />

mangiare. Il discorso teorico sulle componenti nutrizionali si avvicina alla pratica<br />

quotidiana del pasto; la dietetica strizza l’occhio alla gastronomia, recuperando<br />

un rapporto antichissimo e prezioso: il piacere che conduce alla salute, la<br />

salute che conduce al piacere. Aggiungerei che la piramide è sempre stata, nella<br />

storia, un simbolo delle differenze e delle gerarchie sociali; il cerchio invece è in<br />

assoluto la forma più paritaria e “democratica” che la geometria ci abbia regalato.<br />

Anche per questo mi piace pensare al cibo in forma rotonda.<br />

7


8<br />

Calano le iscrizioni<br />

all’università. Ma<br />

non c’è da stupirsene:<br />

la laurea non sempre<br />

è un buon viatico<br />

per il lavoro.<br />

E a causa dei tagli<br />

le rette aumentano:<br />

laurearsi non è mai<br />

stato così costoso<br />

di silvia fabbri<br />

QUANTO COSTA<br />

STUDIARE<br />

non è Un paese<br />

Freie Universitat Berlino 200 euro<br />

Sorbonne Parigi 500 euro<br />

Retta media delle<br />

università italiane 1000euro<br />

Percentuale dei laureati<br />

(tra i 25 e i 34 anni)<br />

Italia 19%<br />

Europa 30 %<br />

Percentuale dei diplomati<br />

che si iscrivono all’università<br />

Stati uniti 72%<br />

Canada 52%<br />

Italia 32%<br />

La laurea perde appeal. Secondo dati<br />

resi noti dal Consiglio universitario<br />

nazionale (Cun), è calato il numero di<br />

iscritti nelle facoltà pubbliche italiane<br />

e quindi, in prospettiva, sarà possibile,<br />

nei prossimi anni, un ulteriore calo<br />

di laureati. Le cifre: nel 2010 le immatricolazioni<br />

hanno subito una diminuzione<br />

del 5% con 3.986 nuovi iscritti<br />

in meno rispetto al 2009. Negli<br />

ultimi quattro anni, poi, la percentuale<br />

dei nuovi ingressi negli atenei è scesa<br />

del 9,2% con 26 mila immatricolazioni<br />

in meno. Eppure il numero<br />

degli studenti che si è diplomato è aumentato<br />

nell’ultimo anno dello 0,9%.<br />

Complessivamente il numero degli<br />

iscritti si contrae in tutta la penisola,<br />

ma il Centro e il Sud, dove il calo degli<br />

ultimi quattro anni è complessivamente<br />

del 19,6%, soffrono di più.<br />

Un bel disastro per un paese che detiene<br />

il triste primato della percentuale<br />

più bassa d’Europa di dottori. Tra i<br />

connazionali di età compresa fra i 25 e<br />

i 34 anni, soltanto 19 italiani su 100 risultano<br />

in possesso di un diploma di<br />

laurea. La media europea si colloca attorno<br />

al 30%, con Paesi come Francia,<br />

Spagna, Danimarca, Svezia e Regno<br />

Unito attorno al 40%.<br />

Il futuro che non c’è<br />

“È del tutto evidente – commenta Domenico<br />

De Masi, docente di sociologia<br />

del lavoro all’Università “La Sapienza”<br />

di Roma - che in Italia il valore<br />

simbolico e pratico della laurea universitaria<br />

è bassissimo, in un processo<br />

che si è inesorabilmente consolidato<br />

nel corso degli anni. Già noi siamo un<br />

paese con pochi universitari, basti


per LaUrEatI<br />

pensare che per 100 diplomati negli<br />

Usa 72 vanno all’università, in Canada<br />

siamo a 52, in Italia appena a 32. Cioè<br />

meno della metà rispetto al dato americano.<br />

Questo quadro è aggravato<br />

dallo stato da malate terminali delle<br />

università pubbliche nel nostro paese.<br />

Spesso si tratta di sedi brutte e sporche,<br />

che trasmettono un’idea di luoghi<br />

di seconda categoria. Aggiungiamo il<br />

fatto che molti leader politici in Italia<br />

non sono laureati, come a dire che tanto<br />

la laurea non serve più di tanto.<br />

Quello che sta accadendo in Italia è<br />

l’esatto contrario rispetto agli sforzi<br />

enormi che il resto del mondo sta facendo<br />

per aumentare e migliorare la<br />

qualità degli studi. Nella società postindustriale,<br />

in cui sempre più vivremo,<br />

la conoscenza è tutto e dunque<br />

investire sulla formazione è la chiave<br />

continua a pagina 10 ><br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

IL COSTO DEGLI STUDI<br />

da 400 a 2000 euro<br />

la roulette delle rette<br />

Anche il reddito può essere un fattore di esclusione dall’Università, molto più di<br />

quanto non accadesse in passato. Nel corso del 2009/2010, infatti, ogni studente<br />

ha dovuto sborsare qualcosa come 68 euro in più dell’anno precedente. Lo ha certificato<br />

lo stesso ministero dell’Istruzione.<br />

Già, ma quanto costa, complessivamente mandare un figlio in un’università italiana?<br />

Secondo uno studio di Federconsumatori sul 2010 le tasse universitarie annuali si<br />

aggirano intorno ai 1000 euro, con picchi che variano dai 400 agli oltre 2.000 a seconda<br />

della regione e delle amministrative della struttura. Mentre a Napoli studiare<br />

all’Orientale può costare da un minimo di 440 euro a un massimo di 910 – a seconda<br />

della fascia di reddito – al Politecnico di Milano si pagano anche 1.700 euro. Sempre<br />

secondo Federconsumatori, gli atenei del Nord sono quelli più cari: del 13,1% rispetto<br />

alla media nazionale in prima fascia, e addirittura del 31,9% in ultima. Sono gli<br />

atenei del sud, in generale, ad applicare tasse più basse, con una eccezione: l’Alma<br />

Mater di Bologna che considera come fascia base quella che arriva a 20mila euro di<br />

Isee, soglia al di sotto della quale gli studenti pagano il 55% in meno rispetto alle<br />

media nazionale. Al contrario – nella stessa regione – l’Università più cara, sempre in<br />

prima fascia, è quella di Parma, con una retta di 865 euro per le facoltà scientifiche e<br />

di 740 per le umanistiche. Tra l’altro le nostre università sono tra le più care d’Europa.<br />

In Svezia sono gratuite – e sono al top del vecchio continente - mentre in Francia,<br />

alla Sorbona, non si superano i 500 euro. Alla Freit Università di Berlino non si va<br />

oltre i 200 euro di retta.<br />

Scegliere di cambiare città, poi, può far lievitare i costi di quasi 7.000 euro l’anno. Un<br />

caso piuttosto frequente visto che i fuorisede, in Italia (dati Istat) sono circa il 20,5%<br />

del totale.<br />

Anche secondo Adiconsum, nel caso di un fuorisede si possono spendere fino a<br />

7.000 euro l’anno (nell’ipotesi più economica). La spesa maggiore è quella dell’alloggio,<br />

che in alcune città, arriva a costi proibitivi: per un posto letto si pagano 250<br />

euro al mese, che possono raddoppiare nel caso di una stanza singola. Secondo Federconsumatori,<br />

dividendo l’Italia in macroregioni si scopre che è il centro ad avere<br />

le spese per la casa più alte, pari a 5.544 euro annui per una stanza singola e 4.194<br />

per la condivisa.<br />

Poi ci sono i libri di testo. Anche qui grosse differenze tra facoltà scientifiche e umanistiche,<br />

dove si spende una media di 454 euro annui. Per le scientifiche si spende<br />

circa il 17% in più, sempre secondo le stime Federconsumatori.<br />

9


10<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

del nostro futuro”. In Italia, infatti, 4<br />

giovani su 10 (indagine Eurobarometro)<br />

pensano che l’istruzione universitaria<br />

non sia necessaria. è il dato più<br />

alto di tutta Europa. La media di giovani<br />

europei è del 20%, ma tedeschi,<br />

cechi e olandesi - giusto per citarne alcuni<br />

- vogliono fare l’università. Tutti.<br />

Tra l’altro non è detto che chi non studia<br />

vada immediatamente a lavorare<br />

(anche perché di lavoro, per i giovani,<br />

non ce n’è: l’Italia ha anche la maglia<br />

nera europea per disoccupazione giovanile<br />

che nel primo trimestre del<br />

2011 è arrivata al 29,6%, con un picco<br />

del 46,1% per le donne del Mezzogiorno).<br />

L’Istat ha anche calcolato che in<br />

Italia ci sono più di due milioni (pari<br />

al 21% dell’intera popolazione giovanile)<br />

di Neet, acronimo inglese che sta<br />

per Non in Education, Employment or<br />

Training. Giovani al palo, insomma,<br />

che non lavorano, non fanno l’univer-<br />

La laurea? Si eredita. È un fenomeno che gli esperti chiamano<br />

“ascensore sociale bloccato”, e che fa sì che la classe della famiglia<br />

di origine influenzi decisamente il futuro culturale e<br />

professionale dei giovani. Tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso<br />

l’ascensore era decisamente ripartito e in una famiglia di<br />

umili origini poteva spuntare un laureato. Oggi questo accade<br />

molto meno o non accade affatto. Perché sempre più spesso la<br />

scelta dell’università è legata al reddito familiare disponibile.<br />

Secondo dati Eurostat la media dei laureati italiani (tra 25 e<br />

34 anni) è del 19%. Ma il tasso schizza al 60% se passiamo a<br />

famiglie in cui i genitori sono in possesso della laurea. In buona<br />

sostanza, in Italia, i figli dei cittadini più istruiti hanno una<br />

probabilità sette volte superiore di raggiungere la laurea rispetto<br />

ai coetanei che vivono in contesti più deprivati.<br />

Non solo. Secondo lo studio di Almalaurea che citiamo in queste<br />

pagine, infatti, fra i laureati di estrazione borghese sono<br />

più frequenti le lauree in medicina (9% contro il 3% dei figli di<br />

genitori operai) e giurisprudenza (15% contro 11%). A cinque<br />

anni dal conseguimento del titolo, sono significativi anche i<br />

differenziali occupazionali: più alta la quota di occupati tra i<br />

laureati delle famiglie borghesi (83% contro l’80% delle fami-<br />

sità, né seguono attività formative.<br />

Gente in attesa di un futuro che forse<br />

non arriverà.<br />

La laurea che non paga<br />

Oggi non si fa l’università, forse, soprattutto<br />

per questo: perché il lavoro<br />

non c’è, né prima, né dopo l’università.<br />

“In Italia – ha spiegato il direttore generale<br />

del Censis Giuseppe Roma,<br />

nel corso di una audizione alla commissione<br />

lavoro – la laurea non paga. I<br />

nostri laureati lavorano meno di chi<br />

ha un diploma, meno dei laureati degli<br />

altri paesi europei”. Qualche dato: in<br />

Italia trova un’occupazione il 66,9%<br />

dei laureati di 25-34 anni, contro una<br />

media europea dell’84%.<br />

Anche secondo il XIII Rapporto Almalaurea<br />

sulla condizione occupazionale<br />

dei laureati (laureati 2009 intervistati<br />

nel 2010 e laureati del 2007<br />

intervistati a tre anni dalla laurea),<br />

Di padre in figlio<br />

QUANDO LE LAUREA SI EREDITA<br />

non sono pochi i campanelli d’allarme.<br />

Aumenta ulteriormente la disoccupazione<br />

fra i laureati triennali (dal<br />

15 al 16% a un anno dal conseguimento<br />

del titolo) e più si studia, meno si<br />

lavora: per i laureati specialistici la disoccupazione<br />

sale al 18%. Con alcune<br />

significative differenze, però. Sempre<br />

secondo Almalaurea, alcuni (pochi)<br />

percorsi di studio assicurano un lavoro<br />

a un anno dalla laurea: medicina al<br />

98%, architettura all’86%, ingegneria<br />

all’84%, economia-statistica all’86%.<br />

Inoltre i guadagni dei dottori perdono<br />

peso. Lo stipendio dei laureati brevi è<br />

sceso in questi anni del 5%. Quello degli<br />

specializzati del 10%.<br />

Altro elemento di preoccupazione è<br />

l’aumento del lavoro atipico e la robusta<br />

crescita del lavoro nero. “Con una<br />

disoccupazione giovanile spaventosa<br />

– spiega Roberto Nicoletti, prorettore<br />

agli studenti dell’Università di Bo-<br />

glie operaie); inoltre, sempre a cinque anni dalla laurea, tra i<br />

laureati d’estrazione borghese il guadagno mensile netto è di<br />

circa 200 euro in più dei “colleghi” d’origine operaia.<br />

Ancora più paradossale lo stretto legame che si istituisce tra<br />

la laurea del padre e quella del figlio (maschio), ma solo in alcune<br />

discipline. Il 43% dei padri ingegneri ha un figlio laureato<br />

in ingegneria; così come il 42,7% di quelli laureati in giurisprudenza.<br />

Il 32,3% dei padri economisti indirizza il figlio verso la<br />

stessa laurea, così come il 31% dei medici. Cosa si dovrebbe<br />

fare per dare pari opportunità a tutti, eliminando quelle condizioni<br />

di svantaggio che impediscono uguali carriere? “Esiste<br />

certamente un problema di ordini professionali – spiega il prorettore<br />

di Bologna Nicoletti – al cui interno si tramanda la professione<br />

di padre in figlio. Poi è chiaro che oggi l’università ha<br />

meno risorse e dunque riesce a intervenire solo minimamente<br />

nei confronti degli studenti meritevoli in condizione di svantaggio<br />

economico. Noi ci proviamo, cerchiamo di dare un segnale<br />

importante alle famiglie, ma è poco più che una goccia<br />

nel mare”. Per la cronaca, l’Università di Bologna, dopo Bari, è<br />

l’università meno costosa d’Italia e anche quest’anno non ha<br />

aumentato le rette.


logna – è chiaro che non c’è lavoro<br />

neanche per i laureati. Per avere una<br />

laurea spendibile nel mondo del lavoro,<br />

occorre che un lavoro ci sia. Poi c’è<br />

un altro problema, che è quello di considerare<br />

l’università una scelta come<br />

un’altra. Magari aspetto prima di<br />

iscrivermi, faccio lavoretti, finisco<br />

fuori corso e alla fine arrivo alla laurea<br />

dopo i 26 anni, o anche oltre, quando<br />

è molto più difficile trovare lavoro.<br />

Studiare invece deve essere ritenuta<br />

una attività che richiede impegno,<br />

sforzo e sacrificio”. “L’Italia delle università<br />

– conferma De Masi – ha specificità<br />

che rasentano l’assurdo. Due<br />

terzi degli studenti sono fuori corso,<br />

in questo siamo unici al mondo. La<br />

frequenza ai corsi deve essere obbligatoria,<br />

altro che fuori corso. Occorre<br />

reintrodurre un’idea di serietà degli<br />

studi che si è notevolmente affievolita.<br />

In più occorre la consapevolezza,<br />

tornando al discorso della conoscenza<br />

come valore, che la formazione serve<br />

come fattore di qualità per tutta la vita,<br />

non solo per il lavoro. Paradossalmente<br />

e senza voler sottovalutare gli<br />

enormi problemi che hanno i giovani<br />

La vignetta di ellekappa<br />

a inserirsi nel mondo del lavoro, verrebbe<br />

da dire: meglio un disoccupato<br />

colto che ignorante”. Una provocazione?<br />

Con un Ministro del lavoro che<br />

invita i giovani a fare lavori umili, anziché<br />

proseguire gli studi è giusto<br />

compensare un po’...<br />

I tagli all’università<br />

Ma bisogna anche chiedersi cosa do-<br />

LE LAUREE SICURE<br />

Livello di occupazione a tre anni dalla laurea specialistica<br />

Medico (prof. san.)<br />

Economico-statistico<br />

Architettura<br />

Ingegneria<br />

Educazione fisica<br />

Insegnamento<br />

Politico-sociale<br />

97,2<br />

85,8<br />

85,8<br />

84,7<br />

84,1<br />

83,4<br />

80,6<br />

vrebbe fare l’università per avvicinare<br />

i giovani agli studi. Certo, la riforma<br />

del ministro Gelmini, venduta come<br />

“lotta agli sprechi”, rende più difficile<br />

la vita anche e soprattutto agli studenti.<br />

Intanto, ha già portato alla soppressione<br />

di 34 corsi e all’eliminazione di<br />

sei sedi decentrate (obbligando cioè<br />

più giovani a dover affrontare le spese<br />

da fuori sede). A Bologna entro il 2013<br />

continua a pagina 13 ><br />

11


12<br />

TASSO DI<br />

DISOCCUPAZIONE<br />

A UN ANNO<br />

DALLA LAUREA<br />

“FARE L’UNIVERSITà? ECCO PERChé...”<br />

Le scelte di Mattia, Matteo, Cristina<br />

! Mattia 21 anni, iscritto a lettere e<br />

filosofia, fuorisede, studente lavoratore.<br />

“ho deciso di seguire il corso di laurea<br />

in lettere semplicemente perché mi<br />

piace la letteratura. Mi piaceva fin dal<br />

liceo. Preoccupato per i possibili sbocchi<br />

lavorativi? E perché mai? Sono convinto<br />

che le lauree umanistiche, in particolare<br />

quella che ho scelto, aprano la<br />

mente, rendano le persone adatte a<br />

svariati compiti – e non a uno solo. Del<br />

resto il mercato del lavoro ci costringerà<br />

a cambiare svariati mestieri, tanto<br />

vale crearsi un sapere flessibile, no? Lo<br />

vedo anche dal lavoro che sto facendo<br />

ora, da cui traggo anche qualche soddisfazione<br />

oltre che il denaro necessario<br />

per studiare. Anche perché l’aiuto da<br />

parte della mia famiglia non basterebbe<br />

certo a pagarmi gli studi e contemporaneamente<br />

la permanenza nella<br />

città che ho scelto per fare l’università.<br />

È un sacrificio, scegliere di stare lontani<br />

da casa, che comporta, appunto, il fatto<br />

di dover lavorare. Ma ne vale la pena:<br />

non sarei mai rimasto nel mio paese,<br />

vicino a Trento. Perché secondo me<br />

proseguire gli studi significa anche fare<br />

esperienza di vita nuova, affrancarsi<br />

dall’ambiente che ti ha visto crescere,<br />

prendere il largo e cavarsela da soli, lavatrici<br />

comprese”.<br />

LAUREATI TRIENNALI<br />

16,2% 15,1%<br />

11,3%<br />

2009 2008 2007<br />

! Matteo 28 anni, dottorando di ingegneria<br />

dell’informazione. “ho deciso di<br />

iscrivermi a ingegneria per puntare su<br />

qualcosa che mi desse un futuro professionale<br />

sicuro. In più mi piaceva molto<br />

l’informatica ed ero bravo nelle materie<br />

scientifiche. Poi ho deciso di continuare<br />

perché alla fine della specialistica, qui in<br />

Italia, ho ricevuto offerte di lavoro un<br />

po’ deludenti, non all’altezza delle mie<br />

competenze e così sono andato avanti.<br />

Il fatto è che sono stato un anno negli<br />

Stati Uniti e lì ho visto una realtà intellettualmente<br />

molto stimolante. È a quel<br />

livello che vorrei lavorare in futuro. Perchè<br />

c’è una crisi delle iscrizioni all’università?<br />

Studiare è faticoso, un grosso<br />

sacrificio, e in tanti pensano sia più facile<br />

fare soldi facilmente senza tanti sforzi.<br />

Magari vedono alcuni amici più grandi<br />

che lavorano, che hanno cominciato a<br />

guadagnare, che magari hanno una<br />

macchina costosa... e si chiedono: perché<br />

fare tanta fatica quando posso avere<br />

tutto subito? Del resto è questo il<br />

messaggio con cui la tivù bombarda i<br />

ragazzi. Parlo per esperienza personale:<br />

ho un fratello che non ha neppure<br />

preso il diploma”.<br />

LAUREATI SPECIALISTICI<br />

17,7% 16,2%<br />

10,8%<br />

2009 2008 2007<br />

! Cristina 27 anni, laureata in medicina,<br />

fuorisede. ha appena passato l’esame<br />

di abilitazione professionale. È intenzionata<br />

a specializzarsi in gastroenterologia.<br />

“ho sempre pensato che avrei<br />

fatto medicina e quando l’ho scelta non<br />

l’ho fatto perché era una laurea “sicura”,<br />

dal punto di vista professionale. Anche<br />

perché allora non era così. Perciò i miei<br />

mi hanno un po’ scoraggiata, allora, perché<br />

lo ritenevano un percorso lungo,<br />

molto impegnativo - anche finanziariamente<br />

– e avevano paura che mollassi.<br />

Beh, in parte avevano ragione: è stato<br />

molto faticoso, per me e anche per loro.<br />

Adesso sono contenta di avercela fatta,<br />

anche se la strada è ancora lunga.<br />

Il problema maggiore che ho incontrato?<br />

Il fatto che l’università ti lascia completamente<br />

sola. A volte hai momenti di<br />

sconforto – io sono stata ferma quasi un<br />

anno – e devi farcela a superarli senza<br />

l’aiuto di nessuno. Poi ci sono cose organizzate<br />

proprio male: il più delle volte<br />

durante i tirocini obbligatori stai a girarti<br />

i pollici.<br />

Perché solo calate le iscrizioni all’università?<br />

Non ha molto senso faticare<br />

tanto se poi mancano gli sbocchi lavorativi.<br />

A meno che uno non voglia prendersi<br />

una laurea per sé, per crescere<br />

culturalmente... Ma questo è un altro<br />

discorso”.


le attuali 23 facoltà dovrebbero diventare<br />

12. Nel 2012 la maggior parte degli<br />

atenei italiani, condannati dai bilanci<br />

in rosso, non potranno reclutare<br />

nuovi docenti sia a tempo determinato<br />

che indeterminato. La Cgil ha calcolato<br />

che il pensionamento previsto<br />

per il prossimo quinquennio taglierà<br />

il 50% degli ordinari e il 25% di associati<br />

e ricercatori. Una fuoriuscita di<br />

massa dal sistema universitario di circa<br />

600 ordinari che non verranno<br />

rimpiazzati perchè oltre il 50% delle<br />

università, finanziariamente in crisi,<br />

non potrà fare assunzioni. Gli effetti<br />

di questi tagli? Accorpamento e cancellazioni<br />

di corsi di laurea. Contrazione<br />

degli appelli d’esame (che provocheranno<br />

un aumento dei fuori<br />

corso). Aumento delle rette (ne parliamo<br />

in queste pagine). Abolizione di<br />

tutte le borse di studio post laurea.<br />

In più la laurea breve è ormai considerata<br />

più alla stregua di un diploma che<br />

di una vera e propria laurea, con un<br />

allugamento di tempi e costi per arrivare<br />

al titolo più spendibile. “L’introduzione<br />

della laurea triennale – conclude<br />

De Masi – è stata un colpo di<br />

grazia sul corpo già comatoso dell’università<br />

pubblica”. Anche secondo il<br />

direttore del Censis sarebbe opportuno<br />

anticipare i tempi della formazione<br />

e metterla in fase con le opportunità<br />

di lavoro: “La laurea breve deve diventare<br />

un obiettivo conclusivo nel ciclo<br />

di apprendimento. Per favorire l’occupazione<br />

dei laureati, si potrebbe ad<br />

esempio detassare completamente<br />

per un triennio le imprese costituite<br />

da almeno un anno da parte di giovani<br />

con meno di 19 anni. Infine – ha<br />

proseguito Roma – occorre accompagnare<br />

il ricambio generazionale in<br />

azienda”. Migliori prospettive occupazionali<br />

dei laureati aumenterebbero<br />

senza dubbio l’appeal della laurea,<br />

ma certo il nostro paese fa pochissimo<br />

per raggiungere il 40% di laureati nella<br />

popolazione di età tra i 30 e i 40 fissato<br />

dalla Comunità europea come<br />

obiettivo strategico. Non siamo neanche<br />

alla metà. Senza inversione di rotta,<br />

il nostro paese rischia di perdere il<br />

proprio futuro. l<br />

alfabeto alimentare<br />

di Eugenio del Toma<br />

presidente onorario dell’Associazione<br />

italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />

Il buon gelato<br />

Ecco le istruzioni per l’uso<br />

Una delle immagini che meglio simboleggia la spensieratezza estiva<br />

è l’affollamento gioioso delle gelaterie. Nella evoluzione delle<br />

abitudini alimentari pochi altri alimenti si sono imposti, come i<br />

gelati, in ogni strato della popolazione.<br />

Il gelato, artigianale o industriale, è un vero e proprio alimento, di gradimento<br />

trasversale con un democratico consenso di giovani e anziani, di<br />

ogni ceto sociale. Inoltre, il gelato è diventato un alimento igienicamente<br />

sicuro che negli ultimi anni gli italiani hanno imparato a consumare non<br />

solo in estate, ma anche a fine pasto o come spuntino (molto meno calorico<br />

di toast, pizzette o patatine fritte) in ogni momento dell’anno.<br />

In sintesi, i gelati di frutta contengono soprattutto zuccheri; perciò sono<br />

preferibili per chi è in sovrappeso o per chi non vuole “appesantire” la<br />

digestione (ad esempio, come spuntino prima di fare sport o un bagno,<br />

senza attendere le tre ore di intervallo richieste da un pranzo con più portate).<br />

Stiano attenti, però, i diabetici e gli obesi insulino-resistenti perché<br />

i gelati di frutta hanno meno calorie ma più zuccheri semplici, poco importa<br />

se come saccarosio, fruttosio, lattosio o sciroppo di glucosio.<br />

I gelati a base di latte, uova, cioccolata, contengono più grassi, perciò un<br />

centinaio di calorie in più per una confezione media. Ai patiti delle calorie<br />

ricordo che nei gelati c’è molta acqua (37-75%) e molta aria, per cui un bel<br />

“cono” di frutta, di quasi 100 grammi, fornirà soltanto 150-180 calorie. Per<br />

i gelati industriali basterà leggere l’etichetta nutrizionale che riporta le<br />

calorie per 100g e per singolo pezzo. Perciò può essere un sacrifico inutile<br />

rinunciare al piacere di un gelato quasi si trattasse di una golosità stracarica<br />

di calorie, ignorando che scegliere un gelato, come spuntino da conteggiare<br />

nel totale delle calorie previste per una dieta dimagrante, è possibile<br />

seppure con qualche compensazione calorica equivalente.<br />

Perfino chi è davvero costretto alla sedentarietà non deve essere aggredito<br />

con un eccesso di proibizioni che innescano disturbi del comportamento<br />

alimentare e poi l’abbandono di qualsiasi dieta. Il gelato non deve rappresentare<br />

un’auto-concessione benevola ma una normale sostituzione da<br />

programmare al posto di altri carboidrati, per i gelati a base di frutta, oppure<br />

al posto di proteine e grassi, per i gelati a base di latte, uova, nocciole<br />

e cioccolata.<br />

13


14 IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

La Scuola<br />

siamo noi<br />

I Distretti sociali di Coop Estense contribuiscono alla qualità dei servizi del territorio lanciando<br />

un nuovo progetto rivolto in particolare alla scuola primaria. Dal 19 settembre al 31 marzo 2012,<br />

attraverso la raccolta punti, si potranno aiutare molti circoli didattici ad acquistare computer,<br />

lavagne interattive multimediali, ma anche libri e il semplice arredo scolastico<br />

Ci sono insegnanti preparati<br />

che hanno seguito<br />

corsi di formazione<br />

professionali ad hoc<br />

per migliorare l'apprendimento<br />

dei piccoli allievi, ma in aula, poi,<br />

mancano le lavagne multimediali<br />

che dovrebbero far funzionare. Ci<br />

sono programmi creati per girare<br />

nei laboratori d'informatica, ma<br />

poi non si trovano i quattrini necessari<br />

ad acquistare i computer.<br />

C'è bisogno di queste e di tante<br />

altre cose, nelle nostre scuole: di<br />

videoproiettori, libri, dvd e, in alcuni<br />

casi, persino della tinta per<br />

imbiancare i muri.<br />

Si sono sentiti dire questo, i volon-<br />

tari dei Distretti sociali di Coop<br />

Estense, dai dirigenti scolastici che<br />

hanno contattato, nei mesi scorsi,<br />

per capire se e di che cosa la scuola<br />

pubblica avesse bisogno. Le risposte<br />

ricevute hanno convinto i soci<br />

dei Comitati direttivi che quest'anno<br />

i progetti territoriali ("ProgettinRete"<br />

2011/2012) potevano e dovevano<br />

avere questa connotazione,<br />

muoversi in questo ambito d’intervento.<br />

Detto fatto. Alla scuola<br />

pubblica, e in modo particolare<br />

alla scuola primaria, per via della<br />

delicatezza del suo ruolo educativo<br />

e della scarsità di risorse aggravata<br />

dai tagli dell'ultima finanziaria,<br />

è dedicato il progetto "La Scuola<br />

OGNI PUNTO DONATO VALE DOPPIO<br />

Ogni punto donato alla scuola primaria vale doppio e verrà utilizzato per l'acquisto<br />

di computer, videoproiettori, dotazioni hardware e software, lavagne<br />

interattive multimediali, ma anche arredo scolastico, buoni spesa per libri, cancelleria,<br />

materiale didattico e ciò di cui la scuola ha bisogno. Sul sito www.<br />

estense.e-coop.it, nel prossimo numero di <strong>Consumatori</strong> e direttamente a punto<br />

vendita daremo conto di tutti i progetti delle scuole selezionate e, in seguito,<br />

dei risultati che saranno raggiunti.<br />

di Marco Ungaro<br />

siamo noi" messo a punto da Coop<br />

Estense per dirottare sui plessi selezionati<br />

risorse devolute da soci e<br />

consumatori attraverso il collezionamento<br />

dei punti spesa. Ma non<br />

solo. La cooperativa valorizzerà,<br />

raddoppiandoli, i punti elargiti a<br />

favore della scuola, dunque indirettamente<br />

a favore dei nostri figli<br />

e del loro futuro.<br />

Gli istituti interessati sono 24 a Modena<br />

(62% del totale ) e 9 a Ferrara<br />

(41% del totale) e sono stati individuati<br />

secondo criteri concordati con<br />

gli Uffici Provinciali Scolastici che<br />

hanno fornito preziosi suggerimenti<br />

e indicazioni. L'elenco completo con<br />

i relativi progetti illustrati nel dettaglio<br />

sarà disponibile a partire da<br />

ottobre, dopo che i circoli didattici<br />

avranno definito e approvato la lista<br />

dei loro desiderata. Ad ogni supermercato<br />

Coop Estense abbinerà una<br />

Direzione didattica (o un Istituto<br />

comprensivo), scelta dal Comitato<br />

direttivo del Distretto soci di riferimento.<br />

Detto in altre parole, ogni<br />

supermercato “adotterà” la scuola<br />

del proprio quartiere per rendere<br />

più diretto, sentito e familiare il<br />

contributo dei donatori.


Come funziona<br />

Ma come funziona il meccanismo<br />

di sostegno? Soci e consumatori<br />

che faranno la spesa nei<br />

supermercati di Coop Estense dal<br />

19 settembre di quest'anno al 31<br />

marzo 2012, parteciperanno alla<br />

raccolta punti. Fino al 31 marzo<br />

2012 si potranno destinare i<br />

punti raccolti ad uno dei progetti<br />

delle scuole selezionate. Il socio<br />

o consumatore può presentarsi<br />

alla cassa o al Punto d'ascolto<br />

del suo supermercato e devolvere<br />

facilmente i punti raccolti o quelli<br />

residui, indicando alla cassa il<br />

progetto della scuola che intende<br />

sostenere. Per facilitare le operazioni<br />

saranno disponibili presso<br />

le scuole dei bigliettini di promemoria,<br />

con la descrizione del progetto,<br />

da usare al momento della<br />

donazione al supermercato. Sul<br />

biglietto è stampigliato un codice<br />

a barre che sarà sufficiente far<br />

"passare" alla cassa per completare<br />

l’operazione. Ogni punto donato<br />

al progetto La Scuola siamo noi<br />

varrà il doppio dei punti utilizzati<br />

per altre finalità. Già a partire<br />

dal 1° aprile e nel successivo anno<br />

scolastico, le scuole partecipanti<br />

al progetto, sulla base del valore<br />

raccolto, potranno ottenere buoni<br />

spesa (da 25 o 50 euro) spendibili<br />

nei punti vendita della cooperativa,<br />

oppure potranno ordinare<br />

prodotti del videocatalogo (computer,<br />

lavagne multimediali, software,<br />

proiettori, ecc.).<br />

"La progressiva riduzione delle<br />

risorse destinate alla scuola –<br />

commenta Isa Sala, direttore Soci<br />

e consumatori di Coop Estense –<br />

mette in luce sempre più di frequente<br />

la difficoltà di far fronte<br />

ad esigenze concrete e contingenti,<br />

come l'acquisto di materiale<br />

di facile consumo, sia didattico<br />

che d'ufficio, o la sostituzione di<br />

strumentazioni e arredi. Da anni<br />

noi realizziamo sul territorio<br />

progetti di sostegno e solidarietà<br />

in collaborazione con il mondo<br />

del volontariato e dell'associazionismo,<br />

raccogliendo migliaia<br />

di euro per la solidarietà locale,<br />

partendo dall’analisi dei fabbisogni<br />

e dalle segnalazioni che ci<br />

pervengono dal territorio. Dopo<br />

l'assistenza sanitaria, l'integrazione,<br />

il disagio giovanile, ecc. la<br />

scuola è l'ambito in cui, quest'anno,<br />

ci è sembrato quasi d'obbligo<br />

intervenire. Un plauso va fatto ai<br />

soci dei Comitati Direttivi dei Distretti<br />

Sociali che si sono prodigati<br />

per dare una risposta a questo<br />

fabbisogno. Tocca adesso ai soci e<br />

ai clienti contribuire, grazie alla<br />

loro sensibilità, alla riuscita di un<br />

progetto di alto significato sociale<br />

e civile. Ma anche alle scuole, agli<br />

insegnanti, agli studenti coinvolgere<br />

genitori e cittadini sui loro<br />

progetti e sui loro obiettivi". l<br />

15


I punti Ginori<br />

per abbellire la nostra tavola<br />

Dopo le pentole Ballarini, parte una nuova<br />

iniziativa che offre ai consumatori premi<br />

prestigiosi per la casa: le porcellane del più<br />

famoso marchio italiano ispirate<br />

all’argenteria fiorentina tardo-barocca<br />

Visto il grande apprezzamento e il successo della<br />

raccolta punti dedicata alle pentole Ballarini,<br />

conclusasi da poco, Coop Estense propone<br />

una nuova originale iniziativa pensata per<br />

riconoscere la fedeltà dei propri soci e consumatori con<br />

premi prestigiosi.<br />

A partire dal 26 settembre sarà possibile iniziare una nuova<br />

raccolta punti dedicata a un altro grande marchio italiano:<br />

Richard Ginori, il leader italiano nella produzione di<br />

porcellane da tavola.<br />

Fino al 22 gennaio 2012, per ogni 20 euro di spesa (in un<br />

unico scontrino) fatta soltanto negli ipermercati emiliani di<br />

Coop Estense, sarà registrato uno speciale “Punto Ginori”<br />

sulla carta Sociocoop, per i soci, o sulla carta Solocoop, per<br />

i non soci. Si ricorda a tal proposito, a chi non è socio Coop<br />

Estense, che la carta Solocop, completamente gratuita, è attivabile<br />

presso i Punti d'Ascolto dei negozi.<br />

La modalità di raccolta punti è estremamente semplice, in<br />

quanto completamente automatica e può essere “accelerata”<br />

attraverso l’acquisto di determinati prodotti segnalati in<br />

punto vendita con la dicitura “Punti Veloci Ginori”.<br />

Attraverso il loro acquisto si otterranno Punti Ginori in<br />

più per raggiungere più velocemente il premio desiderato.<br />

Non solo: i punti raccolti su carte diverse possono essere<br />

trasferiti in un’unica carta. Infine, è importante sottolineare<br />

che nel caso si utilizzi la carta Sociocoop o Solocoop<br />

per raccogliere i punti del nuovo collezionamento<br />

appena partito nei supermercati emiliani (vedi altro<br />

articolo su <strong>Consumatori</strong>), dal 23 gennaio al 12 febbraio<br />

2012, rivolgendosi al Punto d'Ascolto, si potranno convertire<br />

tali punti in “Punti Ginori”: ogni 30 punti Coop<br />

1 punto Ginori. Sempre al Punto d'Ascolto sarà possibile<br />

far caricare sulla propria carta (Cartasocio o Solocoop)<br />

i punti Ginori eventualmente raccolti in negozi di altre<br />

cooperative che aderiscono all'iniziativa (come Coop<br />

Adriatica e Coop Nordest) e che prevedono l'accumulo di<br />

punti in forma cartacea attraverso i bollini. Per sapere<br />

quanti punti Ginori sono stati accumulati, è sufficiente<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

controllare lo scontrino ogni volta che si fa la spesa, alla<br />

voce “Punti Ginori”. Per ritirare il premio scelto, basta<br />

prenderlo direttamente dagli scaffali del punto vendita,<br />

presentarlo a una cassa assistita insieme alla carta Socio<br />

o Solocoop e versare il contributo richiesto. Sarà possibile<br />

ritirare i premi entro e non oltre il 12 febbraio, termine<br />

dopo il quale i punti Ginori accumulati saranno azzerati.<br />

I premi<br />

Ma vediamo quali sono, questi premi. I prodotti proposti<br />

in questa iniziativa rientrano nella collezione “Antico<br />

Doccia”, un servizio da tavola di porcellana bianca,<br />

di finissima qualità, che interpreta in modo contemporaneo<br />

linee ispirate all’antica argenteria fiorentina tardo-barocca.<br />

Un servizio adatto sia ad occasioni speciali<br />

che alla tavola di tutti i giorni. I premi proposti sono<br />

il tris di piatti (14 punti Ginori più € 4,50), l’insalatiera<br />

(18 punti Ginori più € 6,00), un vassoio ovale (18 punti<br />

Ginori più € 6,50), un set di due coppette (7 punti Ginori<br />

più € 2,70).<br />

Il regolamento completo dell’iniziativa è disponibile nei<br />

punti vendita. l<br />

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I punti Ginori<br />

per abbellire la nostra tavola<br />

Dopo le pentole Ballarini, parte una nuova<br />

iniziativa che offre ai consumatori premi<br />

prestigiosi per la casa: le porcellane del più<br />

famoso marchio italiano ispirate<br />

all’argenteria fiorentina tardo-barocca<br />

Visto il grande apprezzamento e il successo della<br />

raccolta punti dedicata alle pentole Ballarini,<br />

conclusasi da poco, Coop Estense propone<br />

una nuova originale iniziativa pensata per<br />

riconoscere la fedeltà dei propri soci e consumatori con<br />

premi prestigiosi.<br />

A partire dal 26 settembre sarà possibile iniziare una nuova<br />

raccolta punti dedicata a un altro grande marchio italiano:<br />

Richard Ginori, il leader italiano nella produzione di<br />

porcellane da tavola.<br />

Fino al 22 gennaio 2012, per ogni 20 euro di spesa (in un<br />

unico scontrino) fatta soltanto negli ipermercati emiliani di<br />

Coop Estense, sarà registrato uno speciale “Punto Ginori”<br />

sulla carta Sociocoop, per i soci, o sulla carta Solocoop, per<br />

i non soci. Si ricorda a tal proposito, a chi non è socio Coop<br />

Estense, che la carta Solocop, completamente gratuita, è attivabile<br />

presso i Punti d'Ascolto dei negozi.<br />

La modalità di raccolta punti è estremamente semplice, in<br />

quanto completamente automatica e può essere “accelerata”<br />

attraverso l’acquisto di determinati prodotti segnalati in<br />

punto vendita con la dicitura “Punti Veloci Ginori”.<br />

Attraverso il loro acquisto si otterranno Punti Ginori in<br />

più per raggiungere più velocemente il premio desiderato.<br />

Non solo: i punti raccolti su carte diverse possono essere<br />

trasferiti in un’unica carta. Infine, è importante sottolineare<br />

che nel caso si utilizzi la carta Sociocoop o Solocoop<br />

per raccogliere i punti del nuovo collezionamento<br />

appena partito nei supermercati emiliani (vedi altro<br />

articolo su <strong>Consumatori</strong>), dal 23 gennaio al 12 febbraio<br />

2012, rivolgendosi al Punto d'Ascolto, si potranno convertire<br />

tali punti in “Punti Ginori”: ogni 30 punti Coop<br />

1 punto Ginori. Sempre al Punto d'Ascolto sarà possibile<br />

far caricare sulla propria carta (Cartasocio o Solocoop)<br />

i punti Ginori eventualmente raccolti in negozi di altre<br />

cooperative che aderiscono all'iniziativa (come Coop<br />

Adriatica e Coop Nordest) e che prevedono l'accumulo di<br />

punti in forma cartacea attraverso i bollini. Per sapere<br />

quanti punti Ginori sono stati accumulati, è sufficiente<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

controllare lo scontrino ogni volta che si fa la spesa, alla<br />

voce “Punti Ginori”. Per ritirare il premio scelto, basta<br />

prenderlo direttamente dagli scaffali del punto vendita,<br />

presentarlo a una cassa assistita insieme alla carta Socio<br />

o Solocoop e versare il contributo richiesto. Sarà possibile<br />

ritirare i premi entro e non oltre il 12 febbraio, termine<br />

dopo il quale i punti Ginori accumulati saranno azzerati.<br />

I premi<br />

Ma vediamo quali sono, questi premi. I prodotti proposti<br />

in questa iniziativa rientrano nella collezione “Antico<br />

Doccia”, un servizio da tavola di porcellana bianca,<br />

di finissima qualità, che interpreta in modo contemporaneo<br />

linee ispirate all’antica argenteria fiorentina tardo-barocca.<br />

Un servizio adatto sia ad occasioni speciali<br />

che alla tavola di tutti i giorni. I premi proposti sono<br />

il tris di piatti (14 punti Ginori più € 4,50), l’insalatiera<br />

(18 punti Ginori più € 6,00), un vassoio ovale (18 punti<br />

Ginori più € 6,50), un set di due coppette (7 punti Ginori<br />

più € 2,70).<br />

Il regolamento completo dell’iniziativa è disponibile nei<br />

punti vendita. l<br />

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IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

Al via la nuova<br />

raccolta punti<br />

Dal 19 settembre (e per sei mesi)<br />

in tutti i supermercati di Coop Estense<br />

Fino al 18 marzo 2012 soci e non soci della cooperativa<br />

potranno, secondo le modalità consuete, collezionare<br />

i punti della spesa e quelli erogati dai partner<br />

convenzionati<br />

È<br />

in partenza in questi giorni<br />

la nuova raccolta punti firmata<br />

Coop Estense. Come<br />

sempre sono tante le opportunità<br />

di risparmio assicurate ai soci<br />

e consumatori che scelgono di fare i<br />

propri acquisti nei supermercati emiliani<br />

della cooperativa. Nulla cambia<br />

nella modalità di raccolta e fruizione<br />

dei punti per questa iniziativa, che sarà<br />

valida a partire dal 19 settembre<br />

e fino al 18 marzo 2012. È bene, comunque,<br />

ricordare quali sono le cose<br />

da tenere a mente nei prossimi mesi.<br />

Per ogni euro di spesa fatta esclusivamente<br />

nei supermercati di Modena e<br />

Ferrara di Coop Estense, verrà registrato<br />

1 punto Coop sulla carta Sociocoop.<br />

Sono esclusi prodotti di automedicazione,<br />

libri, libri di testo, giornali<br />

e riviste, consegne a domicilio e pagamento<br />

utenze. Chi non è socio della<br />

cooperativa e volesse partecipare, non<br />

deve far altro che richiedere la carta<br />

Solo Coop presso il Punto d’Ascolto<br />

di uno dei supermercati Coop Estense<br />

entro il 18 marzo 2012.<br />

I punti raccolti, e spendibili nei supermercati<br />

Coop Estense saranno<br />

validi entro e non oltre sabato 31<br />

marzo 2012: a partire dal 1° aprile,<br />

infatti, verranno azzerati. Come di<br />

consueto, anche questa raccolta pre-<br />

vede alcune agevolazioni all’accumulo<br />

dei punti: il martedì rimane la giornata<br />

speciale in cui ogni punto viene<br />

triplicato, e saranno inoltre previste<br />

altre giornate speciali (che di volta in<br />

volta comunicheremo) in cui saranno<br />

accreditati punti in più. Inoltre, acquistando<br />

diversi prodotti, che cambieranno<br />

ogni 15 giorni, sarà possibile<br />

ottenere "punti jolly" ovvero punti aggiuntivi.<br />

Ancora. Si conferma la possibilità<br />

di trasferire su un’unica carta,<br />

che sia Carta Socio o carta Solo Coop,<br />

punti raccolti su carte differenti, mentre<br />

soltanto attraverso la Carta Socio è<br />

data l’opportunità di raccogliere i punti<br />

anche nei punti vendita di altre cooperative<br />

che aderiscono all’iniziativa.<br />

I partner convenzionati<br />

Ma fare la spesa nei supermercati<br />

della cooperativa è solo uno dei metodi<br />

che Coop Estense mette a disposizione<br />

per accumulare punti. Infatti,<br />

se ne possono aggiungere alla propria<br />

raccolta anche scegliendo di fare acquisti<br />

presso i partner convenzionati:<br />

organizzando le vacanze nelle agenzie<br />

Robintur, stipulando un contratto<br />

assicurativo auto con Unipol; smaltendo<br />

i rifiuti con Hera Ferrara negli<br />

appositi centri per la raccolta; o, ancora,<br />

facendo la spesa nei punti ven-<br />

dita Brico Io di Modena, Mirandola e<br />

Comacchio.<br />

I premi a cui i punti danno diritto sono<br />

come sempre tanti e diversi: si va<br />

dagli sconti sulla spesa alle ricariche<br />

telefoniche di Coop Voce, ma anche<br />

buoni sconto su viaggi, abbonamenti<br />

a riviste, nonché per l’ingresso a<br />

diversi stabilimenti termali e centri<br />

benessere. Novità rispetto alla scorsa<br />

raccolta punti (quella terminata in<br />

luglio) sono l’inserimento tra i premi<br />

di buoni sconto su skipass per i comprensori<br />

del Cimone e dell’Abetone,<br />

voucher per omaggi da utilizzare<br />

presso i cinema Victoria (Modena) o<br />

Uci cinema (Ferrara), abbonamenti<br />

alle riviste Focus Junior e Donna Moderna<br />

e la collezione da tavola "Antico<br />

Doccia" di Richard Ginori.<br />

Naturalmente la cooperativa non dimentica<br />

il tema della solidarietà. A<br />

tutti viene data la possibilità di destinare<br />

i punti raccolti, o parte di essi, ad<br />

un originale e importante progetto<br />

pensato da Coop Estense a favore delle<br />

scuole (vedi altro articolo su questo<br />

stesso numero di <strong>Consumatori</strong>). l<br />

Il catalogo completo e dettagliato della<br />

raccolta punti è disponibile sul sito<br />

www.estense.e-coop.it<br />

o in punto vendita.<br />

19


20<br />

Volontari (non a caso)<br />

di Coop<br />

Ogni tanto rispunta la volontà di penalizzare l’impresa<br />

cooperativa. C’è chi non riesce a capire per<br />

quale ragione queste imprese debbano godere<br />

di un trattamento fiscale privilegiato ritenendo<br />

e volendo accreditare l’assenza di differenza con le altre<br />

imprese. Queste persone fingono di ignorare che l’origine<br />

di ciò sta nel riconoscimento iscritto nell’art. 45 della Costituzione<br />

della funzione sociale svolta dalle cooperative e<br />

nel fatto che, semplicemente, non si può tassare un utile che<br />

non viene distribuito ai soci.<br />

Le imprese cooperative perseguono il profitto in quanto<br />

mezzo per realizzare la missione scritta negli statuti: dare<br />

lavoro ai soci, piuttosto che, come nel nostro caso, tutelare<br />

il consumatore: il suo reddito e la sua salute. Ciò che origina<br />

l’impresa cooperativa è dunque una idea di solidarietà, la<br />

convinzione che dal bene collettivo derivi il bene del singolo<br />

e pertanto sia quello lo scopo da perseguire.<br />

Queste finalità sociali vengono realizzate in modo democratico,<br />

cioè attraverso una gestione che mantiene nei soci<br />

l’origine della funzione di indirizzo e controllo dell’impresa.<br />

Il meccanismo è descritto nello statuto e nei regolamenti<br />

da cui si evince che il massimo organo dirigente della cooperativa,<br />

il Consiglio di amministrazione, è composto in<br />

larghissima maggioranza dai soci presidenti o consiglieri<br />

dei Distretti Sociali , cioè dell’insieme dei territori in cui si<br />

articola la cooperativa, a loro volta eletti democraticamente<br />

dai soci che fanno parte dei rispettivi Distretti.<br />

Alla base dunque della specificità dell’impresa cooperativa<br />

sta la realtà del Distretto Sociale che consente agli ormai<br />

650.000 soci di avere una struttura organizzata attraverso<br />

la quale partecipare e sostenere le scelte della cooperativa.<br />

Quanti più soci utilizzano questa opportunità, quanto più<br />

efficace e democratico sarà il processo.<br />

Dov’è il punto critico, debole e allo stesso tempo virtuoso?<br />

Sta nel carattere volontario di questa partecipazione. Non<br />

c’è, infatti, nessun tornaconto personale, nessuna remunerazione<br />

se non la soddisfazione di operare per una idea in<br />

cui si crede: che sia necessario che i consumatori si associno<br />

e diano vita ad imprese economiche per difendere i loro<br />

interessi. Non è una cosa di poco conto poter dire che Co-


op alimenta il volontariato e che può<br />

contare in questo senso centinaia di<br />

persone che spendono nelle attività<br />

sociali della cooperativa una attitudine<br />

che è la stessa che rende solidale e<br />

democratica una società civile.<br />

Rinnovi nel 2012. Nella primavera del<br />

2012 dovranno essere rinnovati i Comitati<br />

direttivi dei Distretti sociali, una<br />

importante occasione per richiamare<br />

l’attenzione dei soci sui tanti aspetti<br />

possibili di relazione con la cooperativa<br />

in aggiunta al rapporto di acquisto,<br />

anzi proprio per migliorare e rendere<br />

più efficace quest’ultimo. Già da oggi<br />

e nei prossimi numeri di <strong>Consumatori</strong><br />

cercheremo di illustrare le attività che<br />

vengono realizzate dai soci volontari e<br />

di cui si compone l’attività sociale dei<br />

Distretti, assolutamente proiettata<br />

verso i soci, ma anche all’esterno, nel<br />

territorio e in relazione ai suoi diversi<br />

soggetti.<br />

Utilizzeremo il logo del rinnovo (vedi<br />

la scheda a destra) per segnalare attività<br />

che hanno alle spalle il contributo<br />

dei soci volontari, utilizzeremo le<br />

newsletter e altri mezzi per aggiornare<br />

periodicamente sul calendario<br />

delle iniziative sociali. Ma il modo<br />

più efficace sarebbe contattare i soci<br />

che stanno presso i Punti soci degli<br />

ipermercati oppure le assistenti soci<br />

al numero 800.066.316.Sarà possibile<br />

in questo modo avere una informazione<br />

diretta, conoscere esperienze e<br />

motivazioni, partecipare alle iniziative<br />

previste e, perché no, avanzare la<br />

propria candidatura ad entrare a far<br />

parte dei Comitati Direttivi. Ancora<br />

una volta potrete verificare quanto sia<br />

azzeccato lo slogan “Chi ha detto che<br />

siamo tutti uguali?” l<br />

LE TESTIMONIANZE<br />

"È bello vedere che ciò che fai<br />

va a buon fine"<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

Voci di gente sveglia, intellettualmente vivace, intimamente convinta, candidamente<br />

orientata verso gli altri. Voci di gente varia, che però crede fermamente nei valori<br />

cooperativi nei quali è cresciuta in gioventù o che ha scoperto più avanti nel tempo<br />

essere vicini a sé, al proprio modo di sentire e di pensare. Storie non banali, tutte da<br />

ascoltare, quelle dei soci volontari che regalano a Coop Estense una parte importante<br />

del proprio tempo ricevendone in cambio soddisfazione. La soddisfazione (impagabile)<br />

di stare in un'impesa che interpreta i bisogni delle fasce più deboli della società<br />

e lavora per colmare i gap che le separano dalle più abbienti. Armandina<br />

Camellini, del Comitato di Zona e di Distretto di Carpi, lo ha fatto per sei anni dedicandosi<br />

in particolare a Brutti ma Buoni. "Questa iniziativa mi ha dato più di ogni<br />

altra – racconta – e credo sia il fiore all'occhiello di Coop Estense. È bello vedere che<br />

quello che fai va a buon fine, che ha dirette ricadute sul territorio, non è forse vero? È<br />

meglio che fare del volontariato a distanza". Adesso Armandina ha un numero crescente<br />

di nipotini di cui occuparsi e se ci saranno candidati più disponibili – dice mordendosi<br />

il labbro – cederà volentieri il passo. Ma la molla per entrare a far parte dei<br />

volontari Coop, qual è? "Bisogna avercela dentro – risponde – altrimenti direi che è il<br />

modo per conoscere per davvero la solidarietà e lo spirito cooperativo". Alla stessa<br />

domanda in molti rispondono "il contatto con gli altri". Così Alessio Monari, del Distretto<br />

sociale di Modena: "Evitare di rinchiudersi nel proprio mondo piccolino", è la<br />

sua ricetta. "Cosa mi ha sorpreso di più nella mia esperienza? Scoprire che il volontariato<br />

laico e cattolico, almeno qui in Emilia, è più vasto e profondo di quanto io<br />

pensassi. Ringrazio Coop per avermi dato questa opportunità. Se me lo chiedono –<br />

butta il sasso – rifarò molto volentieri questa esperienza".<br />

Dalla Puglia, e precisamente da Bari, giunge la voce di un ex tipografo della Laterza.<br />

Il percorso di Nino Gaetano Ventura ha dell'esemplare: in 5 anni da semplice e convinto<br />

simpatizzante è divenuto presidente del Distretto soci Puglia centro nonché<br />

membro del Cda di Coop Estense, uno dei tre espressi dalla Puglia. "E pensare che<br />

tutto cominciò quasi per caso", ricorda. "Fui anche fischiato dalla platea, quella volta,<br />

all'hotel Sheraton, quando intervenni dicendo che in Puglia c'è troppo personalismo<br />

e individualismo, che Coop è portatrice di una cultura diversa che a noi può<br />

fare solo bene". Detto fatto, le sue idee e il suo entusiamo sono stati messi a servizio<br />

della causa cooperativa: da Parole Doc, di cui, per formazione, è stato tra i promotori,<br />

a Brutti ma Buoni che lo impegna settimanalmente nella selezione delle<br />

associazioni a cui inviare i prodotti invenduti. Ma perché un socio dovrebbe candidarsi<br />

a far parte dei Comitati? "Stare insieme fa sempre bene" risponde Ventura.<br />

"Se poi uno la cooperazione non ce l'ha nel sangue – ci scherza su – gli direi che ci<br />

sono i pranzi sociali e qualche giretto in Emilia, che è terra di cooperazione, per<br />

convincerlo a fare un'esperienza che, più seriamente, è di grandissimo valore perché<br />

dimostra i vantaggi concreti che può produrre l'agire solidale". (c. s.)<br />

21


Parole Doc va in rete<br />

I libri ora saranno promossi su una vetrina web,<br />

il progetto si estende abbracciando tutto il territorio<br />

Al termine della sperimentazione, l'iniziativa<br />

di Coop Estense per valorizzare gli scrittori<br />

locali evolve: non più vendite a scaffale, ma un<br />

nuovo sito dedicato (www.paroledoc.it) in cui<br />

esporre e farsi conoscere. Si confermano gli<br />

incontri con l'autore a punto vendita<br />

Conclusa la prima fase a carattere sperimentale,<br />

durata due anni, Parole Doc continua confermando<br />

gli obiettivi per cui era nata, ma anche<br />

rinnovandosi sull'onda delle nuove tecnologie e<br />

dei vantaggi che ne derivano. La novità maggiore della<br />

nuova fase che si aprirà in autunno sta, infatti, nel passaggio<br />

dal negozio reale al web, con la creazione di una<br />

vetrina on line degli autori locali su un nuovo sito dedicato<br />

(www.paroledoc.it) linkato anche dal sito di Coop<br />

Estense. Qui i libri saranno esposti e/o valorizzati, sia fornendo<br />

tutte le informazioni sulle librerie di città e paesi dove<br />

sono in vendita in forma cartacea, sia con agganci ai siti di<br />

case editrici e rimandi alle librerie virtuali per scaricarli in<br />

formato e-pub o pdf. Con il passaggio, dopo un periodo di<br />

home page, a un archivio elettronico sempre consultabile.<br />

Nuove modalità, dunque, di partecipazione e di reclutamento<br />

degli autori, che implicano comunque l'abbandono<br />

della messa a scaffale. Il passaggio sul web consente l'altra<br />

importante novità: la liberalizzazione dell'accesso a<br />

Parole Doc agli scrittori che sono residenti in tutto il<br />

territorio della cooperativa.<br />

A due anni dalla prima carrellata di testi, Coop Estense era<br />

chiamata ad operare le nuove scelte sulla base di un bilanco<br />

dell'iniziativa nata come si ricorderà per valorizzare gli autori<br />

locali. Un bilancio in chiaroscuro. La partecipazione è<br />

stata infatti senza dubbio all'altezza per quanto riguarda i<br />

titoli (399), il numero dei pezzi (3.432) e la qualità degli<br />

scrittori che si sono fatti avanti rafforzando quei legami col<br />

territorio (e con la cultura locale bisognosa di occasioni e<br />

visibilità) che sta particolarmente a cuore a Coop Estense.<br />

A tutti è stata data un'opportunità, gli stessi soci attivi hanno<br />

svolto un ruolo di primo piano sotto l'aspetto organizzativo<br />

e nel suo complesso l'esperienza – testimoniano in Coop<br />

Estense – "è stata ricca e fonte d'insegnamento per tutti.<br />

IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

È stato raccolto un vasto patrimonio che ora si penserà come<br />

utilizzare, e gli incontri con gli autori nei punti vendita<br />

si sono rivelati utili, consentendo a soci e clienti di conoscere<br />

storie e personaggi del loro territorio".<br />

D'altro canto, tuttavia, si è pagato lo scotto dei confini limitati<br />

entro cui l'iniziativa ha avuto luogo (ovvero gli iper Il<br />

Castello e Le Mura a Ferrara, Japigia e S. Caterina a Bari, I<br />

Portali e Grandemilia a Modena e i supermercati di Vignola<br />

e Argenta), una criticità messa a nudo dalle molte richieste<br />

giunte da fuori zona. Sul piano commerciale buoni numeri<br />

per qualcuno (il 26% degli autori ha venduto tra 6 e 15 libri,<br />

con punte superiori alle cento unità per una triade) ma è anche<br />

vero che la metà, circa, degli scrittori non ha venduto<br />

più di 5 copie. D'altra parte lo spirito di Parole Doc non era<br />

selezionare una proposta culturale anche in funzione economica,<br />

quanto, appunto, valorizzare i soci e le persone del<br />

territorio che usano la scrittura come espressione di sé.<br />

Internet è la chiave per superare questi problemi, accentuati<br />

dalle difficoltà gestionali legate alla rotazione dei libri,<br />

salvando i tanti aspetti qualificanti di Parole Doc. Ciò consentirà<br />

di estendere l'iniziativa a tutti i territori e di semplificare<br />

le fasi di iscrizione e selezione delle opere affidate ai<br />

soci. Selezione che continuerà ad avere ben pochi filtri se<br />

non, appunto, quello della residenza e del contenuto che<br />

non dovrà essere di tipo politico o religioso. Tra gli aspetti<br />

qualificanti rimarranno gli incontri con l'autore a punto<br />

vendita, che si sono rivelati momenti interessanti anche per<br />

scoprire le tante espressioni di insospettabili talenti. l<br />

23


24<br />

CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

"Aperture festive<br />

il tavolo è aperto"<br />

di Alessandro Medici<br />

Ferve il dibattito sulle<br />

aperture domenicali e<br />

festive per gli esercizi<br />

commerciali e la grande<br />

distribuzione: un argomento discusso<br />

all’interno di tante amministrazioni<br />

comunali e oggetto, tra<br />

l’altro, di un intervento del Governo<br />

che, con la manovra di ferragosto,<br />

intenderebbe spingere verso<br />

una sostanziale liberalizzazione<br />

di orari e aperture.<br />

Si tratta di un tema complesso e<br />

delicato, dove occorre tenere in<br />

equilibrio più fattori, dalle opportunità<br />

di sostegno e di crescita al<br />

settore del commercio al miglioramento<br />

dei servizi ai cittadini, dal<br />

diritto al riposo festivo per i lavoratori<br />

del commercio alla crescita<br />

occupazionale.<br />

La città di Ferrara ha visto partire,<br />

nel gennaio 2011, una innovativa<br />

sperimentazione con cui si sono<br />

portate a 18 in deroga (rispetto<br />

alle 8 previste normalmente dalla<br />

legge) più quelle di dicembre le<br />

giornate in cui è consentita l’apertura<br />

per gli esercizi commerciali e<br />

della grande distribuzione dislocati<br />

al di fuori del centro storico.<br />

Un’opportunità, una sfida lanciata<br />

col preciso obiettivo di dare linfa<br />

al commercio, vista anche la forte<br />

“evasione” di ferraresi in provincie<br />

limitrofe, incrementando i livelli<br />

occupazionali.<br />

Superata la prima metà della sperimentazione<br />

– in giugno si è svolto<br />

un incontro per valutare i risultati<br />

dei primi sei mesi – abbiamo fatto<br />

il punto con il sindaco di Ferrara,<br />

Tiziano Tagliani, sostenitore di<br />

questa iniziativa.<br />

Sindaco Tagliani, come commenta<br />

il primo semestre di sperimentazione?<br />

La sperimentazione si è calata in un<br />

periodo particolarmente difficile<br />

della spesa delle famiglie e pertanto<br />

non può essere ritenuta particolarmente<br />

significativa, soprattutto<br />

in relazione al fatto che il maggior<br />

numero delle domeniche è ancora<br />

davanti a noi. Nella prima metà<br />

dell’anno le domeniche aggiuntive<br />

sono state solamente un paio in più<br />

rispetto all’anno scorso.<br />

Certamente i risvolti occupazionali<br />

sono assai inferiori alle attese,<br />

perché le dinamiche della spesa<br />

hanno diminuito la capacità di<br />

incremento occupazionale che ci<br />

si attendeva da questa sperimentazione.<br />

Come pensa sia opportuno muoversi?<br />

Penso che occorra aspettare di<br />

avere qualche elemento in più da<br />

analizzare e da discutere, perlomeno<br />

nel tardo autunno, per capire<br />

come muoverci. Se a giugno, quando<br />

è stato fatto il primo incontro di<br />

analisi dei risultati, le domeniche<br />

di apertura aggiuntive sono state<br />

poche, va detto che le aperture del<br />

mese di agosto hanno sicuramente<br />

contribuito ad ammortizzare, per<br />

i consumatori, la chiusura degli<br />

esercizi di vicinato, assicurando<br />

quindi un servizio.<br />

Siccome è di sperimentazione che<br />

si tratta, io credo, inoltre, che non<br />

ci si debba blindare nella proposta<br />

iniziale. Si possono studiare formule<br />

organizzative che da un lato<br />

amplino l’offerta e dall’altra possano<br />

vedere nuove e diverse organizzazioni<br />

sul territorio coinvolte.<br />

Si può parlare di rotazione, si può<br />

pensare di suddividere la città<br />

in settori territoriali in modo da<br />

garantire un’alternanza che soddisfi<br />

tutte le richieste. Le modalità<br />

sono tante e le lascio alla<br />

discussione che si è avviata con<br />

l’assessore Deanna Marescotti,<br />

fortemente impegnata in questa<br />

iniziativa, e i soggetti coinvolti.<br />

Avrei anche l’ambizione, ridiscutendo<br />

di questi temi, di giungere<br />

a una maggiore condivisione e a<br />

un allargamento del numero dei<br />

soggetti partecipanti.<br />

Quindi lei sta dicendo che la sperimentazione<br />

procede cercando<br />

di coinvolgere altri soggetti,<br />

fermi restando gli obiettivi che<br />

sono quelli di sostegno al commercio<br />

locale e sviluppo dell'occupazione?<br />

Dobbiamo salvaguardare le imprese<br />

che generano occupazione.<br />

Nella scelta degli strumenti adottati<br />

e di quelli che adotteremo, ci<br />

poniamo l’obiettivo di tenere insieme<br />

qualità, occupazione e sal


Il sindaco di Ferrara Tiziano<br />

Tagliani giudica positiva finora<br />

l'estensione delle domeniche<br />

di apertura degli esercizi<br />

commerciali a 18 in deroga<br />

(rispetto alle 8 previste<br />

normalmente dalla legge)<br />

più le aperture di dicembre.<br />

I risultati al centro di un'analisi<br />

con le parti sociali<br />

vaguardia dell’impresa. Non possiamo<br />

dimenticarci che viviamo in<br />

un territorio che ha ai propri margini<br />

delle realtà commerciali molto<br />

ben organizzate e aggressive,<br />

come l’area del bolognese o l’area<br />

del rodigino. Quello delle aperture<br />

domenicali è un tema che abbiamo<br />

sul tavolo e che trattiamo con la<br />

consapevolezza di non essere una<br />

realtà isolata: ci sono diversi comuni<br />

ferraresi, anche di medie dimensioni,<br />

che questo tema lo hanno<br />

affrontato in maniera molto più<br />

liberalizzata della nostra. Ci sono<br />

soggetti commerciali che operano<br />

alle porte della città con cui dobbiamo<br />

confrontarci, e non è certo<br />

una gara a comprimere il diritto di<br />

riposo dei lavoratori.<br />

C'è una precisa agenda dei lavori<br />

per le prossime settimane?<br />

C'è la volontà dell’Amministrazione<br />

di rendere questa sperimentazione<br />

oggetto di una trasparente valutazione<br />

che faremo, nella prima fase,<br />

con tutti coloro che hanno sottoscritto<br />

gli impegni che ci siamo dati,<br />

e in una seconda fase immediatamente<br />

successiva, anche con coloro<br />

che vorremmo coinvolgere. Credo<br />

che questo renda conto del fatto<br />

che non ci sono volontà dirigistiche:<br />

nessuno ha sposato una soluzione<br />

in danno di una categoria. Stiamo<br />

tutti cercando una soluzione che<br />

tenga insieme tutti gli aspetti del<br />

problema. Nel primo incontro di valutazione<br />

abbiamo preso atto della<br />

Un sindaco vicino alla sua città<br />

Tiziano Tagliani, avvocato e da due anni<br />

primo cittadino di Ferrara<br />

Nato a Ferrara nel 1959, Tiziano Tagliani diventa responsabile diocesano del settore<br />

Giovani dell'Azione Cattolica nel 1983. Un anno dopo si laurea in Giurisprudenza<br />

all'Università di Ferrara con 110 e lode. Nel 1987, superato l'esame da Procuratore<br />

Legale ha iniziato la professione forense che svolge anche oggi essendo divenuto<br />

cassazionista. Sposato con Paola nel 1987, ha tre figli: Luca, 21 anni, Sara di 19 e<br />

Giovanni di 16. Dopo l'esperienza di consigliere comunale dal 1990 al 1999, ha ricoperto<br />

l'incarico di vicesindaco dal 1999 al 2005 contribuendo a dare forma alle politiche<br />

per la famiglia della città (Centri per le Famiglie), ha seguito le aziende pubbliche<br />

fino al 2004 e diversi progetti sociali d'intesa con l'associazionismo.<br />

Eletto consigliere della Regione Emilia-Romagna nel 2005, è stato sino al 2009 presidente<br />

della Commissione Politiche Sociali e per la Salute, nel cui ruolo si è anche<br />

occupato della conclusione dei lavori dell'Ospedale di Cona e della costituzione del<br />

Fondo regionale per la non autosufficienza.<br />

Nel giugno del 2009 viene eletto sindaco del Comune di Ferrara, un sindaco pienamente<br />

inserito nel tessuto sociale di cui egli stesso è espressione.<br />

richiesta delle parti sindacali di una<br />

verifica molto puntuale dei risvolti<br />

occupazionali.<br />

Nel frattempo l'orizzonte normativo<br />

sta cambiando e bisognerà<br />

tenerne conto. Il Governo pensa<br />

a una liberalizzazione più spinta.<br />

Che ne pensa?<br />

L’indicazione del Governo, inserita<br />

nel decreto 78 all’articolo 35,<br />

è quella di una totale deregulation<br />

decisa da Roma per tutte le<br />

città d’arte. Una liberalizzazione<br />

estesa a tutte le domeniche francamente<br />

non mi pare condivisibile.<br />

Anche perché non tiene conto<br />

delle peculiarità locali, priva in<br />

sostanza i sindaci di uno strumento<br />

di governo del territorio<br />

e della sua offerta commerciale<br />

a cui noi, invece, non vogliamo<br />

rinunciare. Di conseguenza ho<br />

condiviso e condivido l’impegno<br />

delle Regioni a contrastare questo<br />

decreto normativo. l<br />

25


Teatro Comunale De Micheli - Copparo<br />

Stagione 2011-2012<br />

Info: piazza del Popolo 11/a<br />

tel. 0532.871634<br />

www.teatrodemicheli.it<br />

info@teatrodemicheli<br />

Prosa<br />

• 4 novembre L’idiota di Galilea scritto<br />

ed interpretato da Natalino Balasso<br />

• 3 dicembre La donna che sbatteva<br />

nelle porte con Marina Massironi, regia di<br />

Giorgio Gallione<br />

• 11 gennaio Personaggi con Antonio<br />

Albanese, testi di M. Serra e A. Albanese<br />

• 20 gennaio Zoo della Compagnia<br />

teatrale Yllana da Madrid<br />

• 28 gennaio Una piccola impresa<br />

meridionale di R. Papaleo e V. Lupo, con<br />

Rocco Papaleo<br />

• 7 febbraio Eretici e corsari con Neri<br />

Marcorè e Claudio Gioè, dall’opera di G.<br />

Gaber, S. Luporini e P.P. Pasolini, regia G.<br />

Gallione, musiche dal vivo Gnu Quartet<br />

• 17 febbraio Nel mare ci sono i<br />

coccodrilli storia vera di Enaiatollah Akbari,<br />

con Paolo Briguglia, musiche eseguite dal<br />

vivo da Francesco Accardo<br />

• 2 marzo Prestigi di e con Raul Cremona<br />

Operetta<br />

• 26 novembre Can Can di Cole Porter,<br />

Compagnia Corrado Abbati<br />

• 3 febbraio Cin Ci Là Corpo di Ballo<br />

Accademia, Coreografie di C. Chiapponi<br />

Orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da S.<br />

Giaroli, regia di S. Orsini<br />

• 1 marzo La Principessa della<br />

Czarda Coro Artemente del circolo<br />

musicale V. Zamboni di Copparo,<br />

Corpo di Ballo Accademia, Coreografie<br />

di C. Chiapponi<br />

Orchestra “Cantieri d’Arte” diretta da S.<br />

Giaroli, regia di S. Felisetti<br />

Altre informazioni su tutte le convenzioni e i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito<br />

www.e-coop.it. Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio Coop.<br />

Per i soci Coop Estense<br />

Prosa tariffa ridotta per Abbonamento (8<br />

spettacoli), Carnet 6, Carnet 4 e ingresso<br />

singolo.<br />

Operetta tariffa ridotta ingresso singolo.<br />

Carnet Soci Coop Estense con 5<br />

spettacoli a scelta tra gli 11 in cartellone<br />

delle due stagioni: 85 euro platea barcacce,<br />

75 euro prima galleria, 60 euro seconda<br />

galleria<br />

La carta Sociocoop vale per due<br />

abbonamenti/biglietti.<br />

Modalità di acquisto<br />

• dal 12 al 18 settembre nuovi abbonati<br />

• dal 19 settembre Carnet 4 e 6<br />

• dal 26 settembre biglietti e Carnet soci<br />

Coop Estense.


Istituto Cappellari<br />

Corsi di inglese, informatica e grafica al computer<br />

Ferrara Via Savonarola, 16<br />

tel. 0532.240404<br />

www.istitutocappellari.it<br />

Centro di Formazione professionale dal<br />

1909, specializzato in Informatica e<br />

Tecniche Aziendali.<br />

Per i Soci Coop e i loro familiari sono<br />

riservati gli sconti per i corsi collettivi in<br />

elenco presentando la carta Sociocoop<br />

o la carta Famiglia.<br />

Centro di Aerosol Terapia<br />

AFM Ferrara<br />

Ferrara viale Krasnodar n°25<br />

centroareosol@afm.fe.it<br />

Per informazioni 0532.91515<br />

Per prenotazioni 0532.909315<br />

Situato a pochi passi dal centro cittadino<br />

in una struttura funzionale, dotata di<br />

apparecchiature e strumenti medici di ultima<br />

generazione.<br />

Inglese base: corso di 60 ore<br />

370 euro anziché 460 sconto 20%<br />

Inglese avanzato: corso di 60 ore<br />

440 euro anziché 550 sconto 20%<br />

Informatica di base: corso di 100 ore<br />

670 euro anziché 1.000 sconto 33%<br />

con i moduli, che possono essere fruiti<br />

anche singolarmente sempre con lo<br />

stesso sconto, Windows (15 ore), Word<br />

(24 ore), Excel (22 ore), Access (24<br />

ore), Internet (15 ore).<br />

L’offerta dei servizi riguarda le terapie<br />

inalatorie in tutte le forme, per la cura<br />

delle affezioni delle prime vie aeree e<br />

dell’orecchio-naso-gola.<br />

Per le proprie cure il centro impiega le<br />

acque termali della Sorgente Pergoli di<br />

Tabiano (PR).<br />

La convenzione per i soci Coop prevede:<br />

Sconto 15% su cicli di 12 cure di<br />

IRTE - Istituto ricerche e terapie energetiche<br />

Scuola di Shiatsu<br />

www.shiatsuirte.it<br />

La scuola è tra le prime scuole di<br />

Shiatsu nate in occidente; da oltre 30<br />

anni forma operatori Shiatsu, utilizzando<br />

efficaci tecniche didattiche frutto di una<br />

profonda e sperimentata conoscenza<br />

della materia trattata.<br />

È una delle prime associazioni nate<br />

in Europa per sviluppare e diffondere<br />

lo studio delle tecniche terapeutiche a<br />

mediazione corporea di derivazione<br />

orientale ed occidentale.<br />

Sconti ai soci Coop Estense e ai loro<br />

familiari presentando la carta Sociocoop<br />

o carta Famiglia.<br />

Sconto 15% sui corsi di shiatsu per<br />

principianti di 24 ore<br />

Sconto 10% sul costo del primo anno<br />

del percorso professionale di 250 ore<br />

(corso formativo triennale), formulato<br />

anche come amatoriale breve<br />

Sconto sui trattamenti nella forma di 1<br />

gratis ogni 10<br />

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IN PRIMO PIANO SETTEMBRE 2011<br />

Informatica per la terza età: corso di 54<br />

ore 410 euro anziché 610 sconto 33%<br />

Fotografia digitale: corso di 40 ore<br />

370 euro anziché 410 sconto 10%<br />

Video editing: corso di 60 ore<br />

550 euro anziché 610 sconto 10%<br />

Grafica computerizzata: corso di 72<br />

ore 665 euro anziché 740 sconto 10%<br />

con i moduli, che possono essere fruiti<br />

anche singolarmente sempre con lo<br />

stesso sconto, Adobe Photoshop (39<br />

ore) e Adobe Illustrator (33 ore).<br />

terapie relative a: Aerosol Termale,<br />

Aerosol Medicale, Humage, Doccia<br />

Micronizzata<br />

Lo sconto vale per i soci coop e il loro<br />

nucleo familiare.<br />

Orari<br />

dal lunedì al venerdì<br />

dalle 8,30 alle 15,30<br />

Ferrara: cell. 338.233.1071<br />

massimobarattini@ shiatsuirte.it<br />

Modena: cell. 338.96.06.543<br />

angelafornieri@shiatsuirte.it;<br />

tel. 059.28.11.65<br />

alessandraborelli@shiatsuirte.it<br />

Carpi: cell. 347.76.68.800<br />

marcellomonti@shiatsuirte.it<br />

27


CONVENZIONI E SERVIZI:<br />

I soci protagonisti attivi<br />

In Casacoop, l’ambiente del portale www.e-coop.it dedicato alle community on line, è attiva l’area di<br />

discussione sulle Convenzioni riservate ai Soci Coop per dare voce a tutti coloro che vorranno aiutarci a<br />

migliorare il nostro servizio e renderlo più vicino alle proprie esigenze.<br />

In quest’area è possibile scambiare informazioni, commenti e suggerimenti sulle proposte Coop ed essere,<br />

così, protagonisti attivi. Le vostre opinioni su qualità, consistenza e convenienza delle nostre proposte sono, infatti, per noi indispensabili.<br />

Aiutateci a mantenere alto il controllo e il monitoraggio sull’effettiva applicazione delle condizioni riservate ai Soci<br />

Coop presso le strutture convenzionate e soprattutto diteci se ne siete soddisfatti e se e come ampliare la rete delle<br />

Convenzioni e dei Servizi.<br />

IN VISTA DELLA NUOVA STAGIONE SCIISTICA 2011-2012, STIAMO SOTTOPONENDO A VERIFICA,<br />

PER IL RINNOVO, LA CONVENZIONE “NEVE”<br />

QUESTE LE PROPOSTE DELLA PASSATA STAGIONE:<br />

pieMonte<br />

Via Lattea (Sestriere, Oulx, Sauze d’Oulx, Sansicario,<br />

Cesana, Claviere, Pragelato, Montgenévre)<br />

Impianti di risalita sconto 16%; Scuole sci sconto 20%;<br />

Nolo attrezzature sconto 15%.<br />

Escluso il periodo dal 25/12/2010 al 9/01/2011<br />

Riserva Bianca Limone Piemonte<br />

Impianti di risalita sconto 19%; Scuole di sci sconto 20%;<br />

Nolo attrezzature sconto 10%;<br />

Soggiorno sconto 10%.<br />

Escluso il periodo dal 25/12/2010 al 9/01/2011<br />

Bardonecchia<br />

Impianti di risalita + soggiorno sconto 20%; Scuole sci sconto 10%;<br />

Nolo attrezzature: vedi Rent and Go.<br />

Escluso il periodo dal 25/12/2010 al 9/01/2011<br />

Valle d’aosta<br />

Pila<br />

Impianti di risalita sconto 10%; Scuole sci sconto 10%;<br />

Nolo attrezzature sconto 10%;<br />

Soggiorno sconto 10%.<br />

Escluso il periodo dal 23/12/2010 al 6/01/2011<br />

Champorcher<br />

Impianti di risalita sconto 10%; Scuole sci sconto 10%;<br />

Nolo attrezzature sconto 10%;<br />

Soggiorno sconto 10%.<br />

Escluso il periodo dal 18/12/2010 al 10/01/2011<br />

La Thuile<br />

Impianti di risalita sconto 10%; Scuole sci sconto 10%;<br />

Nolo attrezzature: vedi Rent and Go;<br />

Soggiorno sconto 10%;<br />

Escluso il periodo dal 20/12/2010 al 9/01/2011<br />

eMilia roMagna<br />

Cimone<br />

Impianti di risalita: sconto su skipass giornaliero<br />

feriale (il sabato è considerato festivo) 23,50 euro anziché 26.<br />

Escluso il periodo dal 24/12/2010 al 9/01/2011<br />

aBrUZZo<br />

Alto Sangro (Roccaraso, Rivisondoli, Pescocostanzo e Barrea)<br />

Impianti di risalita sconto 10%;<br />

Nolo attrezzature: vedi Rent and Go.<br />

È escluso il periodo dal 23/12/2010 al 9/01/2011<br />

trentino<br />

FolgariaSki– LavaroneSki<br />

Impianti di risalita:<br />

Sconto 10% Skipass giornaliero festivo Folgaria-Fiorentini<br />

e SkiTour dei Forti (Folgaria-Lavarone);<br />

Sconto 20% Skipass giornaliero feriale Folgaria-Fiorentini<br />

e SkiTour dei Forti (Folgaria-Lavarone);<br />

Sconto 10% Skipass plurigiornaliero da 2 a 14 giorni FolgariaSki<br />

e LavaroneSki.<br />

Nolo attrezzature: vedi Rent and Go.<br />

È escluso il periodo dal 25/12/2010 al 9/01/2011<br />

Supernordicskipass<br />

Una sola card per sciare nei più importanti Centri<br />

del Fondo d’italia SuperNordicSkipass in Trentino, Veneto<br />

ed E. Romagna.<br />

Sconto 10% sul costo della carta nelle diverse opzioni:<br />

card settimanale e card stagionale.<br />

Associazione Maestri di sci del Trentino<br />

17 le Scuole di Sci che aderiscono alla convenzione nei comprensori di:<br />

Madonna di Campiglio, Val di Fiemme, Folgaria - Lavarone,<br />

Andalo - Fai, Folgarida, S. Martino di Castrozza, Brentonico.<br />

Sconto 10% su lezioni collettive di sci e snownboard.<br />

Dal 10/01/2011 esclusa la settimana di Carnevale.<br />

Rent and Go<br />

Oltre 80 punti di noleggio sci distribuiti nelle principali località<br />

turistiche, nelle province di Aosta, Torino, Cuneo, Sondrio, Trento,<br />

Bolzano, Belluno, Pordenone, Ascoli Piceno e L’Aquila.<br />

Sconto 10% sul noleggio di tutte le attrezzature.<br />

DITECI LA VOSTRA!<br />

Siete soddisfatti delle proposte della passata stagione?<br />

Avete consigli e suggerimenti da fare per ampliarle e migliorarle?<br />

Vi aspettiamo su www.casacoop.e-coop.it<br />

29


30<br />

CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

le cautele dell’oms sui possibili rischi per la salute<br />

Cosa c’è da sapere sul proprio telefonino<br />

CELLULARI<br />

usiamoli bene<br />

L’Organizzazione mondiale della sanità ha inserito la telefonia mobile<br />

tra le sostanze possibilmente cancerogene. Un invito alla prudenza<br />

in attesa di nuovi studi. Intanto ci sono elementari precauzioni che si<br />

possono prendere e c’è da conoscere meglio l’apparecchio che utilizziamo.<br />

Perché ognuno ha una Sar diversa...<br />

di Dario Guidi Una geniale vignetta di Altan,<br />

già di qualche anno<br />

fa, annunciava inquietante:<br />

“È record: ogni telefonino<br />

possiede un italiano”. Una<br />

descrizione spietata della scatenata<br />

passione per questi apparati, che colloca<br />

il nostro paese ai vertici mondiali<br />

nel loro acquisto e utilizzo. Anzi,<br />

forse la vignetta di Altan va corretta<br />

al rialzo, nel senso che già da diversi<br />

anni le Sim operanti in Italia (cioè in<br />

contratti di telefonia mobile attivati)<br />

sono di molto superiori al numero di<br />

abitanti. Secondo le ultime stime siamo<br />

a più di 150 Sim per 100 abitanti.<br />

Non necessariamente le Sim corrispondono<br />

a telefoni attivi, ma è evidente<br />

che, secondo la metafora di Altan,<br />

siamo posseduti da più d’un<br />

cellulare.<br />

E dunque proprio in Italia ha ancor<br />

più senso prestare la massima atten-<br />

zione a quanto stabilito lo scorso giu-<br />

gno dall’Organizzazione mondiale<br />

della sanità che ha inserito i telefoni<br />

cellulari in un elenco di sostanze<br />

possibilmente cancerogene. L’annuncio<br />

ha destato, comprensibilmente,<br />

grande attenzione in tutto il mondo,<br />

proprio per la diffusione più che<br />

capillare di questi apparati (l’Oms<br />

parla di 5 miliardi di telefonini al<br />

mondo) e anche in considerazione<br />

del grande business economico rappresentato<br />

dalla telefonia mobile.<br />

Opportuno dunque andare a verificare<br />

con cura cosa ha detto l’Oms al<br />

termine dei lavori dell’Agenzia internazionale<br />

per la ricerca sul cancro.<br />

I cellulari sono stati inseriti nella<br />

classe 2B. La classe A comprende le<br />

sostanze cancerogene accertate, la<br />

classe 2A le sostanze probabilmente<br />

cancerogene e la classe 2B le sostanze<br />

possibilmente cancerogene.<br />

continua a pagina 32 >


I buoni consigli di CoopVoce<br />

Ecco le regole da non dimenticare sull’uso del proprio telefono portatile<br />

CoopVoce è ormai da qualche hanno una importante presenza nel campo della telefonia mobile. Con oltre 500 mila abbonati,<br />

CoopVoce ha via via aumentato la propria presenza in un settore caratterizzato da una fortissima concorrenza e da una continua<br />

sfida tra gli operatori che, a suon di incessanti campagne pubblicitarie, sono sempre pronti a offrire nuove tariffe e servizi. CoopVoce,<br />

in questo contesto, che spesso lascia frastornato l’utente, ha puntato su una strategia che mira a unire la convenienza<br />

delle tariffe, la semplicità e l’affidabilità dell’offerta e un servzio di ottima qualità. Questa chiave ha consentito una crescita<br />

costante di abbonati, cui si è accompagnata una progressiva estensione delle proposte di servizio, sempre nel rispetto della filosofia<br />

di base e dei valori Coop.<br />

Chiaro che anche di fronte a temi delicati come quelli delle incertezze che riguardano i possibili effetti sulle persone dovuti ai<br />

campi elettromagnetici dei terminali mobili CoopVoce ritiene doveroso consigliare a tutti di assumere comunque dei comportamenti<br />

ispirati alla prudenza e al buon senso. Per questo CoopVoce vi propone questo questo piccolo promemoria:<br />

! L’utilizzo dell’auricolare con il cavetto o del viva-voce è sicuramente<br />

una valida soluzione, tanto più se si fa un utilizzo<br />

del cellulare frequente o per effettuare delle conversazioni di<br />

lunga durata: adottiamo dunque questo accorgimento ogni<br />

qual volta ci è possibile, tanto più se utilizziamo il telefono<br />

mobile correntemente.<br />

! I terminali di fascia più elevata dispongono, oltre che della<br />

componente per la telefonia, di ulteriori dispositivi che agiscono<br />

sui campi elettromagnetici: WiFi, Bluetooth e GPS. Se<br />

non ne abbiamo l’effettiva necessità è buona abitudine disattivare<br />

questi dispositivi per ridurre il carico emissivo complessivo<br />

del nostro terminale.<br />

! Anche se la scelta di un modello di telefonino è largamente<br />

ispirata all’aspetto del terminale nonché ai nostri gusti<br />

personali è comunque bene andare a vedere le caratteristiche<br />

di emissione dell’apparecchio che stiamo per acquistare:<br />

questa verifica non dovrà di certo distoglierci dall’acquisto<br />

dell’oggetto del desiderio ma, proprio in relazione con i nostri<br />

consumi, sicuramente ci aiuterà a valutare più compiutamente<br />

la necessità di utilizzare l’auricolare.<br />

! Un’attenzione particolare merita l’utilizzo ormai diffusissimo<br />

del telefono mobile in auto (ma anche in treno nonché<br />

sugli altri mezzi pubblici) dove il complesso delle<br />

emissioni radio si modifica a causa delle interferenze con<br />

l’abitacolo e dove spesso ci abbandoniamo a lunghe telefonate:<br />

in questo caso l’impiego dell’auricolare o del vivavoce<br />

costituisce un’importante norma di prudenza e questo<br />

a prescindere dal noto e motivato obbligo del Codice<br />

della Strada!<br />

31


32<br />

Nella classe 2B, per capirci, stanno<br />

il caffè, la benzina, i pesticidi. Cioè<br />

prodotti presenti nella nostra vita<br />

di tutti i giorni, tanto quanto i cellulari,<br />

ma sui quali, probabilmente,<br />

non ci siamo mai più di tanto interrogati.<br />

Le conclusioni dell’Oms non sono<br />

arrivate sulla base di nuovi studi o<br />

di clamorose e improvvise scoperte.<br />

Ma riesaminando gli studi già esistenti<br />

assieme alla sempre più ricca<br />

letteratura scientifica sull’argomento<br />

degli ultimi anni. Nel comunicato<br />

Oms si legge che la decisione è stata<br />

presa in particolare in relazione al<br />

rischio di aumento dei casi di glioma,<br />

uno specifico tipo di tumore del<br />

“Il problema<br />

dei campi elettromagnetici artificiali<br />

e della loro emissione a diverse frequenze<br />

è un fenomeno relativamente recente e dunque<br />

da studiare con la massima attenzione, anche<br />

perché il loro trend di aumento è molto veloce. Ma credo sia<br />

difficile, ad oggi, trarre conclusioni certe e definitive circa<br />

l’impatto del cosiddetto inquinamento elettromagnetico.<br />

C’è più che mai bisogno di una ricerca seria, pubblica e verificabile,<br />

non condizionata da una logica di profitto, specie<br />

per quanto attiene alle possibili conseguenze sul piano della<br />

salute, mantenendo come criteri ispiratori quelli del rigore e<br />

della cautela, ma evitando di fare allarmismo che spesso<br />

non è suffragato da riscontri oggettivi”. Parola di Maurizio<br />

Zoboli docente di Campi elettromagnetici alla Facoltà di Ingegneria<br />

dell’Università di Modena. Per arrivare a parlare<br />

di telefoni cellulari, Zoboli parte da un po’ più lontano. Si<br />

potrebbe dire da Guglielmo Marconi e dalla sua radio.<br />

“Inizialmente sul nostro pianeta era presente solo quella<br />

che si chiama la radiazione cosmica di fondo, quella che deriva<br />

dall’esplosione del Big Bang che ha dato origine al nostro<br />

universo. Da Marconi in poi abbiamo iniziato a produrre<br />

apparati in grado di emettere onde elettromagnetiche<br />

cervello. Come ha spiegato il dottor<br />

Jonathan Samet, dell’Università del<br />

sud California e coordinatore del<br />

gruppo di lavoro: “La conclusione<br />

significa che ci potrebbe essere<br />

qualche rischio e perciò abbiamo<br />

bisogno di avere uno sguardo vigile<br />

sul possibile legame tra cellulari e<br />

rischio di tumori”.<br />

Uno dei problemi legati alle valutazioni<br />

sull’impatto delle telefonia mobile<br />

è legata all’ancor ridotto numero<br />

di indagini e di rilevazioni scientifiche,<br />

stante anche il ridotto periodo di<br />

tempo da cui il fenomeno ha iniziato<br />

a diffondersi. Parliamo di neanche<br />

vent’anni in cui il telefonino ha avuto<br />

una diffusione impensabile. Ma per<br />

studi epidemiologici seri e approfonditi<br />

servono serie storiche significative.<br />

Che ovviamente si costruiscono<br />

solo con tempi medio-lunghi. Alcuni<br />

studi, come l’Interphone (durato 10<br />

anni) hanno prodotto risultati importanti<br />

ma non univoci, anche perché<br />

in 10 anni la tecnologia evolve<br />

con rapidità impressionante. Basti<br />

pensare che i riferimenti di elevato<br />

uso del cellulare di alcune ricerche<br />

erano di 30 minuti al giorno, ma è<br />

evidente che si tratta di una cifra da<br />

aggiornare.<br />

Ora è in corso una nuova indagine<br />

(Cosmos) che coinvolge 250 mila persone<br />

in tutta Europa e dovrebbe risolvere,<br />

almeno si spera, i dubbi, la-<br />

“C’è ancora bisogno di studiare”<br />

Intervista al professor Maurizio Zoboli, docente di campi elettromagnetici<br />

“Niente allarmismi, ma in auto occhio alla gabbia di Faraday”<br />

con una frequenza di oscillazione sempre maggiore. Per capirci,<br />

quando parlo di 50 hertz, parlo di cinquanta colpi al<br />

secondo, cioè di una emissione elettrica di bassa frequenza<br />

che non si propaga. Nel corso di pochi decenni la ricerca<br />

scientifica ci ha consentito di aumentare la frequenza delle<br />

emissioni arrivando a valori impressionanti: ad esempio<br />

per i telefoni cellulari e altre apparecchiature di uso quotidiano<br />

viaggiamo tra 1 e 5 miliardi di oscillazioni al secondo,<br />

ma se prendiamo le fibre ottiche, lì si viaggia a 100 migliaia<br />

di miliardi. Mentre a basse frequenze a viaggiare sono elettroni,<br />

alle alte frequenze ci troviamo di fronte a fotoni cioè<br />

a luce, qualcosa che è privo quindi di carica elettrica ed è<br />

dunque meno pericoloso sul piano della salute”.<br />

Cosa si può dire degli effetti delle onde sui<br />

sistemi biologici come il nostro corpo?<br />

“Ricordando che anche noi funzioniamo sulla base di impulsi<br />

chimico-elettrici che partono dal cervello, le radiazioni<br />

influiscono in due modi. C’è un aspetto termico, cioè<br />

legato ad un aumento di produzione di calore. Se metto una<br />

mano nel microonde mi brucio. Ma anche se sto vicino a<br />

grandi parabole o ai ripetitori, il calore aumenta. Ma pro-


prio questa percezione mi segnala il problema e mi consente<br />

di reagire. L’altro effetto, molto più difficile da valutare,<br />

è quello che si può verificare con basse potenze ma con possibili<br />

effetti sul lungo periodo. Il cellulare lo usiamo appoggiato<br />

alla scatola cranica e gli sudi dicono che l’energia, diffondendosi,<br />

si può focalizzare in alcuni punti con una<br />

maggiore intensità. Sono aspetti da approfondire. Ma qui<br />

servono studi e serie di dati su basi temporali di diversi anni.<br />

E ne abbiamo ancora troppo pochi. Ma certo ci sono<br />

precauzioni nell’uso del cellulare che si possono comunque<br />

adottare da subito”.<br />

Può farci un esempio?<br />

“Usare il cellulare mentre si guida è vietato ed è evidentemente<br />

pericoloso per questioni di sicurezza stradale. Ma<br />

c’è di più. Quando siamo in auto, la vettura produce un effetto<br />

che in fisica si chiama gabbia di Faraday, cioè ci isola<br />

dai campi elettrostatici esterni. Per questo il cellulare per<br />

uscire dalla gabbia è costretto ad aumentare notevolmente<br />

la potenza di emissione. Dunque usare il viva-voce o gli auricolari<br />

fa bene ovunque, ma in auto è assolutamente raccomandato.<br />

Oltre a evitarci di prendere multe”.<br />

E in rapporto alle altre fonti di emissione<br />

che ci sono nelle nostre case<br />

(elettrodomestici, televisori, computer,<br />

modem e altre apparecchiature wi-fi), il<br />

cellulare come ci sta? Giusto preoccuparsi<br />

per lui o le priorità sono altre?<br />

“In generale va spiegato che i cellulari lavorano su poten-<br />

CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

sciati aperti dai tentativi precedenti.<br />

Comunque sul fatto che servano ulteriori<br />

studi, nessuno dissente. Nel<br />

mentre però, l’Oms ha voluto usare la<br />

propria autorità per invitare tutti<br />

quanti a un atteggiamento di prudenza,<br />

volto soprattutto a promuovere<br />

un uso dei cellulari con alcune misure<br />

precauzionali (vedi in proposito<br />

la scheda nelle pagine precedenti<br />

proposta da CoopVoce), che ruotano<br />

in particolare sull’utilizzo degli auricolari,<br />

evitando le chiamate troppo<br />

lunghe, preferendo gli Sms e evitando<br />

l’uso di questi apparati da parte<br />

dei bambini. Altro consiglio utile è<br />

quello di non tenere il cellulare a contatto<br />

col proprio corpo quando non lo<br />

continua a pagina 34 ><br />

ze basse, per evitare interferenze. Del resto ormai tutti<br />

abbiamo un cellulare in tasca e, basta pensare a situazioni<br />

della vita di tutti i giorni, se le potenze fossero più alte<br />

anche il rischio di interferenze sarebbe inevitabile, in ufficio,<br />

all’ospedale o mentre facciamo la spesa. Anche i sistemi<br />

bluetooth e wi-fi, ormai presenti in molte case, sono<br />

a potenze basse. Parliamo di pochi metri di campo d’azione.<br />

Anche per i televisori, con i nuovi modelli a schermo<br />

piatto si sono migliorate di molto le cose sul piano dell’irradiazione.<br />

Sicuramente altri elettrodomestici che si usano<br />

in casa sono più pericolosi. Aggiungo che se proprio<br />

dovessi dire di preoccuparsi per qualcosa indicherei gli<br />

impianti trasmissivi a grande potenza che stanno fuori<br />

dalle nostre case”.<br />

Ma restando sui cellulari, ogni apparecchio<br />

ha un livello di emissioni diverso, quello<br />

espresso in Sar. Un dato che molti ignorano…<br />

La potenza dei cellulari non dipende tanto dalla quantità di<br />

funzioni che hanno, ma dalle tipologie costruttive e dalle<br />

condizioni di trasmissione. Il valore in Sar che accompagna<br />

ogni cellulare esprime questa potenza trasmissiva. È un<br />

dato che è bene conoscere, anche se poi va messo in relazione<br />

con le modalità di utilizzo che ognuno fa del cellulare. A<br />

questo proposito farei un discorso generale di diritto all’informazione,<br />

che vale per la etichettatura di tutti i prodotti<br />

e quindi anche per i telefonini. Conoscere le loro caratteristiche<br />

è fondamentale. Per il consumatore, senza perdersi<br />

in allarmismi inutili, c’è una consapevolezza che deve crescere”.<br />

33


34<br />

CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

si sta utilizzando.<br />

Ma, indicate le precauzioni che è comunque<br />

utile e semplice adottare, val<br />

la pena tornare e vedere un po’ più da<br />

vicino il funzionamento di un cellulare,<br />

anche perché, come vedremo, i<br />

cellulari non sono tutti uguali e anche<br />

a questo proposito ci sono informazioni<br />

che è bene iniziare a conoscere.<br />

Evidente che un mercato che<br />

vale miliardi e miliardi a livello mondiale,<br />

muove interessi enormi e dunque<br />

anche le case produttrici rivestono<br />

un ruolo fondamentale nel rendere<br />

più trasparente il tutto e più consapevoli<br />

e tranquilli i consumatori.<br />

Come si legge sul sito dell’Istituto superiore<br />

di sanità la telefonia mobile si<br />

basa sulla trasmissione di segnali attraverso<br />

onde elettromagnetiche a<br />

una frequenza variabile tra 900 e<br />

2000 megahertz (cosiddette microonde).Il<br />

telefonino anche quando non<br />

state chiamando emette sempre un<br />

segnale, ma le esposizioni sono più<br />

alte durante l’uso anche perché si avvicina<br />

il corpo all’antenna. L’assorbimento<br />

locale di energia elettromagnetica<br />

(un valore che viene misurato<br />

come potenza assorbita per unità di<br />

massa corporea, ed è espresso in Sar)<br />

CONOSCIAMO IL NOSTRO CELLULARE<br />

Ognuno ha il suo Sar. Ovvero...<br />

Per Sar (Specific absorption rate, che in italiano diventa Tas,<br />

cioè Tasso di assorbimento specifico), di cui ci occupiamo ampiamente<br />

nell’articolo principale in queste pagine, si intende<br />

l’unità di misura con cui si valuta la potenza elettromagnetica<br />

assorbita da un tessuto umano dopo l’esposizione alle sorgenti<br />

ad alta frequenza, quali ad esempio i telefoni cellulari.<br />

Più esattamente la misura del Sar indica l’incremento di<br />

temperatura dovuto all’assorbimnto di energia. Ogni cellulare<br />

ha una sua misura di Sar (cioè di effetto sull’innalzamento<br />

di temperatura) che dipende dalle modalità costruttive<br />

che ovviamente variano secondo le diverse case e i<br />

diversi modelli.<br />

In Europa il limite di Sar fissato per i cellulari è di 2 Watt per<br />

da parte dei tessuti del corpo umano<br />

produce un aumento della temperatura<br />

di 0,1-0,2°, cioè in un ordine di<br />

grandezza inferiore alle normali variazioni<br />

fisiologiche del corpo umano.<br />

Dunque, secondo l’Istituto superiore<br />

di sanità, sull’uso del cellulare<br />

nell’immediato non pare esserci alcun<br />

problema sanitario. Il problema<br />

è legato a capire gli effetti di una<br />

esposizione prolungata nel tempo (e<br />

su questo si incentra il pronunciamento<br />

dell’Oms).<br />

Resta il fatto che ogni telefonino in<br />

commercio ha una “potenza” che,<br />

come detto, viene espressa in Sar<br />

(Specific absorption rate). In sostanza<br />

più è alta questa Sar e più si ha au-<br />

kg (su un campione di 10 grammi di tessuto). Negli Usa questo<br />

valore è stato invece fissato in 1,6 W/kg. La misura del<br />

Sar di ogni cellulare dovrebbe essere indicata sulla confezione<br />

o nel manuale d’uso.<br />

Il lvello di Sar dei diversi cellulari può variare considerevolmente,<br />

da valori vicino allo 0,30 W/kg, per i cellulari con<br />

minori emissioni, a valori vicini a 1,5-1,6 W/kg, per i telefoni<br />

a più alte emissioni.<br />

Si tratta dunque di una informazione utile da tenere in considerazione<br />

al momento dell’acquisto di un nuovo apparecchio,<br />

unitamente alle numerose altre caratteristiche e opzioni<br />

tecniche. Ovviamente, si tratta di una informazione<br />

che va poi incrociata col tipo di uso che si fa del cellulare.


mento di temperatura per unità di<br />

superficie. Le normative vigenti impongono<br />

limiti ben precisi al Sar.<br />

Questo limite in Europa è di 2 (watt<br />

per kilogrammo su 10 grammi di tessuto),<br />

mentre negli Usa e in Canada il<br />

limite è stato fissato in 1,6 Watt per<br />

kilogrammo. Ovviamente tutti i cellulari<br />

in commercio sono omologati e<br />

rispettano questi valori, ma ovviamente<br />

è bene che i consumatori sappiano<br />

e conoscano che tipo di apparecchio<br />

hanno acquistato. Già dal<br />

2001 il valore del Sar deve essere indicato<br />

sulla confezione o nel manuale<br />

d’uso di ogni apparecchio. Esistono<br />

siti internet di associazioni, specie<br />

americane (segnaliamo www.ewg.<br />

org) in cui è comunque possibile scoprire<br />

il livello di emissioni di ogni cellulare.<br />

I modelli con i valori più alti<br />

arrivano vicini ai limiti americani<br />

(1,58-1,59 W/kg), mentre i modelli<br />

migliori (ovviamente migliori rispetto<br />

a questo valore, ma magari meno<br />

dotati di funzioni e applicazioni)<br />

hanno valori di Sar intorno a 0,30 W/<br />

kg. Ovviamente queste cifre dipendono<br />

dalle caratteristiche costruttive<br />

dell’apparecchio (e ogni marca o singolo<br />

modello ne ha di diverse), ma dipendono<br />

anche dalle condizioni di<br />

utilizzo. Ad esempio se si telefona in<br />

una situazione in cui c’è poco campo,<br />

il cellulare aumenta la sua potenza<br />

per far arrivare il segnale. Ma in uno<br />

stesso luogo i cellulari (e questa è<br />

esperienza capitata prima o poi a tutti<br />

gli utilizzatori), possono ricevere più<br />

o meno bene a seconda di modello e<br />

operatore. E dunque anche in funzione<br />

di ciò il livello di Sar cambia.<br />

Dunque anche qui si scopre che, senza<br />

cadere in paure infondate o eccessive,<br />

conta essere consumatori informati,<br />

che acquistano e scelgono il<br />

loro telefonino in base a tante variabili,<br />

una delle quali è anche questa. E<br />

poi imparano a usarlo seguendo alcune<br />

cautele che non limitano di certo<br />

la libertà di ognuno. E sicuramente,<br />

almeno in Italia, oltre a garantire<br />

la salute rendendo più sicura la circolazione<br />

stradale. l<br />

un pianeta da difendere<br />

di Mario Tozzi<br />

primo ricercatore Cnr - Igag<br />

e conduttore televisivo<br />

Rinnovabili<br />

Incentivi veri e caso italiano<br />

In questo sciagurato paese non si riescono proprio ad evitare spettacoli<br />

penosi, come quello sulla riduzione o addirittura sull’ipotizzata eliminazione<br />

degli incentivi alle fonti energetiche rinnovabili. Prima di tutto<br />

domandiamoci se gli incentivi servono. La risposta è sì: se si vuole<br />

far decollare l’energia pulita e rinnovabile gli incentivi occorrono, magari<br />

limitati alla prima fase, ma occorrono. Del resto questo accade in tutti i<br />

paese del mondo: in Germania il Piano nazionale fonti rinnovabili consegnato<br />

a Bruxelles prevede, al 2020, di avere un installato cumulativo solare<br />

fotovoltaico di 52.000 MW (nel 2010 erano 16.000, in Italia oltre 3.000)<br />

e di produrre 41TWh/anno di energia elettrica dal sole.<br />

Complessivamente la Germania produrrà al 2020 da rinnovabili 216 TWh.<br />

L’obiettivo europeo sulle rinnovabili per i tedeschi, sempre al 2020, è fissato<br />

al 18%, ma loro contano di superarlo e arrivare al 19,6%, così suddiviso:<br />

38,6% nel settore elettrico, 15,5% nel termico; 13,2% nei trasporti. Nel<br />

2010 i tedeschi hanno pagato in bolletta circa 9 miliardi di Euro per incentivi<br />

alle rinnovabili (in Italia circa 3 miliardi) e prevedono di arrivare al<br />

2020 spendendo la stessa cifra (o anche di ridurla sino a 7 miliardi, a seconda<br />

degli scenari) per poi iniziare a scendere ancora più rapidamente.<br />

Il meccanismo incentivante tedesco si basa su una tariffa onnicomprensiva<br />

per cui la remunerazione complessiva del rinnovabile ad oggi (incentivi +<br />

valore energia) vale 12 miliardi di euro e, al 2020, varrà 20 miliardi. Oggi<br />

in Germania il fotovoltaico pesa in bolletta per circa 4 miliardi (poco più di<br />

2 ciascuno l’eolico e la biomassa), in Italia 800 milioni. Al 2020, in Germania<br />

si prevede che il peso sarà più o meno sempre di 4 miliardi.<br />

Oggi il costo per le rinnovabili sostenuto da una famiglia tedesca media è<br />

poco meno di 7 euro/mese (in Italia circa 2, di cui solo meno di un terzo per<br />

il fotovoltaico). Inoltre ogni forma di energia ha goduto di incentivi, compresa<br />

quella nucleare, per fortuna oggi morta e sepolta. Ma allora, perché le<br />

rinnovabili in Italia non decollano definitivamente? Forse perchè, come<br />

ebbe a dire un importante (e ignorante) dirigente del comparto elettrico<br />

italiano, “il solare non ha dignità industriale”? Come se Giappone e Germania<br />

fossero paesi di economia terzomondista e non tra le maggiori potenze<br />

economiche del pianeta. Sono gli stessi che volevano a tutti i costi il nucleare,<br />

sempre quelli. Direi di più: che interesse potrebbe avere l’industria<br />

energetica centralizzata a sviluppare tecnologie che porterebbero, alla fine,<br />

il cliente a sganciarsi sempre di più dalla rete di distribuzione e, dunque,<br />

dalle bollette? Perché chi ha sempre campato sull’accentramento dovrebbe<br />

improvvisamente favorire il decentramento energetico? O addirittura ridursi<br />

a comperare energia dal singolo cliente che diventa improvvisamente<br />

produttore autosufficiente? Vedi che la ragione vera, alla fine, si trova.<br />

35


36 CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

Vivi verde<br />

anche per carta e penne<br />

Il 2011 è l’anno internazionale<br />

delle foreste: le foreste ricoprono<br />

il 31% della superficie della<br />

Terra, accolgono e proteggono<br />

l’80% della biodiversità, conservano<br />

e salvaguardano il suolo e le risorse<br />

idriche. Trecento milioni di persone<br />

vivono nella foresta, 1,6 miliardi di<br />

persone dipendono, nel mondo, dalle<br />

foreste e solo in Europa sono 3,4 milioni<br />

i lavoratori che lavorano nelle o<br />

intorno alle foreste. Il 30% delle foreste<br />

è sfruttato per la produzione soprattutto<br />

di legno e derivati.<br />

Una delle azioni che come consumatori<br />

possiamo fare per partecipare attivamente<br />

alla tutela del patrimonio<br />

foreste è non sprecare una materia<br />

prima importante come la carta, dandole<br />

il giusto valore, raccogliendola<br />

per riutilizzarla, partecipando alla<br />

Carta 100% riciclata, carta paglia e cuoio rigenerato per i<br />

quaderni, ecoAllene dai contenitori di bevande e plastica<br />

riciclata per roller e penne. Sono le caratteristiche della linea<br />

ecologica di Coop per la cancelleria da casa e per l’ufficio<br />

raccolta differenziata attiva ormai su<br />

tutto il territorio nazionale. Una sensibilità<br />

verso l’ambiente e una attenzione<br />

all’uso e riuso di materie prime<br />

importanti che sembra radicarsi, se è<br />

vero, come dichiara Comieco, Consorzio<br />

nazionale di recupero e riciclo<br />

di imballaggi a base cellulosa, che la<br />

raccolta differenziata di carta e cartone<br />

non conosce crisi e prosegue il suo<br />

trend di crescita segnando un +3,5%<br />

nel 2010 grazie alla raccolta nelle fa-<br />

di Anna Somenzi<br />

miglie aumentata del 7,4%.<br />

Coerentemente con questi indicazioni<br />

e questi obiettivi, Coop propone ora la<br />

prima linea di cancelleria a marchio<br />

Vivi verde realizzata in materiale riciclato:<br />

11 prodotti per la casa l’ufficio e<br />

la scuola, convenienti e verdi.<br />

Quaderni in diversi formati, dal classico<br />

15x21 cm a quelli grandi 21x29,7<br />

cm con spirale a quadretti oppure metà<br />

a righe e metà a quadretti, per prendere<br />

appunti diversi.


Blocchi anche questi in tre misure, oltre<br />

al piccolo cubo con 70 fogli e alle<br />

cartelline .<br />

Le pagine sono in carta riciclata ottenuta<br />

da carta da macero selezionata,<br />

cioè non inchiostrata e quindi che non<br />

ha necessità di pesanti processi di<br />

sbiancamento chimico per raggiungere<br />

un punto di bianco accettabile<br />

per la successiva scrittura.<br />

La cartapaglia colorata che “apre” i<br />

quaderni deriva invece da macero urbano<br />

non selezionato, e non è disinchiostrata.<br />

Il cartone utilizzato per le<br />

copertine è totalmente riciclato. Per<br />

alcuni quaderni le copertine sono in<br />

cuoio rigenerato, ottenuto dagli scarti<br />

vergini delle lavorazioni di cuoio naturale.<br />

Completa la linea carta la risma Vivi<br />

verde Coop per stampanti, fotocopiatrici,<br />

fax, 100% carta riciclata certificata<br />

ecolabel, il marchio di qualità<br />

ecologica dell’Unione europea. Cinquecento<br />

fogli del peso di 70g al m²,<br />

alleggeriti rispetto a prima (80g al m²)<br />

10 grammi che significano meno anidride<br />

carbonica emessa dallo stabilimento<br />

di produzione, meno emissioni<br />

di CO² nel trasporto che vede ridotte<br />

le tonnellate da spostare.<br />

Sono costruiti in materiale riciclato<br />

anche penne a sfera, roller, marcatore<br />

permanente, evidenziatore, in plastica<br />

riciclata o ecoAllene, materiale ottenuto<br />

per almeno il 70% dal riciclo<br />

dei contenitori in poliaccoppiato per<br />

bevande, come quelli di Tetrapack. Il<br />

riciclo di questi contenitori prevede<br />

sia divisa e recuperata la parte di cellulosa,<br />

predominante, mentre polietilene<br />

e alluminio insieme vengono avviati<br />

ad altro processo che li trasforma<br />

in granuli adatti allo stampaggio, diventano<br />

così anch’essi materia prima<br />

seconda, ed è questa parte che si trasforma<br />

nei nuovi prodotti da scrittura<br />

vivi verde Coop.<br />

Non una moda la scelta ecologica per<br />

quaderni e cancelleria ecologica, Coop<br />

ha voluto per la linea Vivi verde un<br />

disegno molto sobrio, ma reali contenuti<br />

green e convenienza. l<br />

Coop al Sana<br />

Coop, dopo alcuni anni, ritorna con un proprio stand al SANA, Salone internazionale<br />

del naturale a Bologna, arrivato alla 23ª edizione. Propone un allestimento centrato<br />

sulla linea che rappresenta maggiormente l’offerta sostenibile dell’insegna: Vivi verde<br />

Coop, che oggi offre oltre 400 prodotti biologici ed ecologici. Considerando il nuovo<br />

posizionamento di Sana verso un’utenza più professionale, Coop, leader anche nel<br />

mercato dei prodotti biologici, parteciperà con uno stand istituzionale, tutto centrato<br />

sulla sostenibilità della linea Vivi verde e di altri progetti di Coop.<br />

Lo stand Coop è al padiglione 32 – stand C22 B23. Da giovedì 8 a domenica 11 settembre<br />

dalle 9 alle 18.<br />

I dipendenti Coop in quanto operatori professionali, possono registrarsi on line<br />

(www.sana.it/visitatori/biglietti) e ottenere un biglietto omaggio come visitatore<br />

professionale.<br />

I soci Coop possono usufruire della riduzione sul biglietto d’ingresso (15 euro anziché<br />

20 euro), presentando alla biglietteria la carta socio Coop.<br />

FORMAGGI STAGIONATI<br />

Fiorfiore Coop<br />

peCorino di Farindola<br />

Formaggio unico da caglio di maiale, che conferisce aromi e sapori<br />

particolari. Il latte utilizzato deriva da pecore allevate direttamente<br />

dall’Azienda Martinelli, animali che pascolano liberi sul versante<br />

orientale del massiccio del Gran Sasso. Il formaggio ha una pasta<br />

granulosa di colore giallo paglierino e profumi leggermente muschiati<br />

con sentori di legna secca. In bocca crea una straordinaria<br />

pastosità e un grande equilibrio tra sensazioni lievemente piccanti e<br />

un ottimo sapore di latte ovino.<br />

ForMaggio di Fossa di sogliano d.o.p<br />

Prodotto con solo latte di pecora, ha un sapore particolare che deriva dalla caratteristica<br />

tecnica di affinamento: le forme, stagionate per un periodo che varia da 85 a<br />

105 giorni, vengono avvolte in sacchi di cotone e poi disposte in fosse naturali scavate<br />

nella roccia di Sogliano al Rubicone. Coop ha selezionato 3 fosse dove il formaggio<br />

sosta per circa 90 giorni. Durante l’infossatura, la lenta fermentazione anaerobica<br />

(in condizioni particolari di pressione, temperatura e umidità) deforma il<br />

formaggio e gli conferisce l’inconfondibile “sapore di fossa” con sentori amarognoli,<br />

fragranze di sottobosco, fungo e tartufo. Alla sfossatura, le forme risultano irregolari,<br />

quasi senza buccia, con pasta friabile dal colore leggermente ambrato e piccole<br />

occhiature.<br />

asiago d’alleVo d.o.p<br />

Nasce esclusivamente da latte crudo di montagna, secondo un metodo di lavoro<br />

artigianale, nel rispetto del rigido disciplinare di produzione D.O.P.<br />

Il latte proviene interamente da mucche (pezzata nera e bruna alpina) allevate in<br />

territorio alpino, al confine tra Trentino e Veneto. Anche la produzione viene fatta<br />

in montagna, nel caseificio di Enego (uno dei sette comuni dell’altopiano di Asiago),<br />

dove nel rispetto della tradizione si dà vita a un formaggio pieno di gusto e aromi<br />

inimitabili.<br />

37


38<br />

IL FITNESS<br />

di Claudio Strano<br />

fatto in casa<br />

Cyclette e tapis roulant<br />

la fanno ancora da padrone<br />

nel mondo dell’home fitness.<br />

Per i più giovani ci sono<br />

le spin-bike mentre<br />

è boom degli attrezzi<br />

per addominali.<br />

Cresce, intanto, il peso dei<br />

giochi sportivi che girano su<br />

Wii, Play station e XBox<br />

Gli italiani in casa restano<br />

tradizionalisti e per tenersi<br />

in forma comprano ancora<br />

tapis roulant e soprattutto<br />

cyclette (i meno giovani) o spin-bike e<br />

attrezzi per gli addominali (i più giovani).<br />

Le televendite continuano a influenzare<br />

gli acquisti. E questo nonostante<br />

il richiamo di attrezzi e mode<br />

provenienti dagli States.<br />

A dirlo sono le grosse aziende che<br />

operano nel settore, lambito ma non<br />

messo in ginocchio dalla crisi. L’home<br />

fitness (allenamento da casa) consente<br />

libertà sui tempi e un buon risparmio<br />

economico rispetto alla palestra,<br />

sempre che si abbiano costanza e fantasia<br />

per supplire alla mancanza del<br />

traino dato dal gruppo e dall’istruttore<br />

(trainer). Il che tuttavia è un po’<br />

meno vero da quando è esploso il fenomeno<br />

delle console con i controller<br />

di movimento che abbinano il gioco<br />

all’attività fisica: i videogiochi che girano<br />

su Play Station, Wii, XBox, infatti,<br />

propongono non solo la simulazione<br />

dei più diffusi sport da praticare<br />

davanti a uno schermo, ma anche veri<br />

e propri programmi di allenamento<br />

(Wii-fit il più conosciuto) con il teacher<br />

e livelli crescenti di difficoltà a<br />

fare da stimolo. Sono loro la vera novità,<br />

almeno per chi sa usare la tecnologia,<br />

a cavallo tra i videogiochi e l’home<br />

fitness vero e proprio. Quest’ultimo<br />

propone attrezzi relativamente nuovi


come il Vipr (un semplice tubo di<br />

gomma vuoto, disponibile in 7 pesi diversi)<br />

per esercizi di tipo militare, o<br />

già noti come le panche ad inversione<br />

che promettono (metodo Asgard) benefici<br />

posturali e persino più centimetri<br />

in altezza.<br />

Sopra il tappeto. Premesso che il fitness<br />

mira al benessere psico-fisico in<br />

un quadro di buona salute e non alla<br />

riabilitazione terapeutica (nel qual caso<br />

è d’obbligo passare dal fisioterapista),<br />

e che un check-up dal medico<br />

curante è sempre utile, vediamo come<br />

scegliere un tapis roulant da casa. I<br />

prezzi sono abbordabili, a differenza<br />

dei modelli da palestra costuiti per lavorare<br />

tutto il giorno, i quali richiedono<br />

svariate migliaia di euro. I tappeti<br />

“domestici” possono essere magnetici<br />

o elettrici. I primi si muovono senza<br />

motore, i secondi spinti da un motore<br />

che può essere di varia potenza: sotto<br />

i 2 cavalli fornisce velocità di 14 Km e<br />

un’inclinazione del 10%, a 2 cavalli<br />

una velocità di 16-18 Km e il 12% di inclinazione.<br />

Esiste anche la sottocategoria<br />

degli elettrici con regolazione<br />

soltanto manuale del grado d’inclinazione:<br />

presentano lo svantaggio di dover<br />

scendere dal nastro e una ridotta<br />

scelta delle posizioni. Nei tappeti di<br />

fascia superiore troviamo, inoltre, la<br />

rilevazione della masa grassa, i comandi<br />

anche sul corrimano e lo speaker<br />

per l’ascolto della musica in mp3.<br />

Funzioni che si aggiungono a quelle<br />

base già presenti nei prodotti di primo<br />

prezzo, come la rilevazione del battito<br />

cardiaco e i programmi di allenamento.<br />

Inoltre i tapis roulant più recenti<br />

sono dotati di sistemi di ammortizzazione<br />

per assorbire l’impatto del piede<br />

e limitare i carichi su caviglie, ginocchia<br />

e schiena.<br />

In sella alla bici. Ancora più dei tapis,<br />

il mercato vede la crescita delle cyclette<br />

che dai 50 anni in su risultano le più<br />

vendute. Ad apprezzarle è un pubblico<br />

prevalentamente femminile. L’elemento<br />

fondamentale è il volano, che<br />

determina la pedalata e che nelle bici<br />

più evolute è attraversato da una pedi-<br />

vella smontabile in tre parti (utile in<br />

caso di rottura). Tutte hanno la regolazione<br />

dello sforzo a 8 o più livelli,<br />

alcune la sella spostabile in orizzontale,<br />

le più sofisticate il wireless. Ma più<br />

importante è la fascia cardio per controllare<br />

i battiti del cuore.<br />

Più tecnica e decisamente più giovanile<br />

è la spin-bike, dove si pedala anche<br />

in piedi e la sella non è delle più<br />

comode. Uscita dalle palestre di spinning,<br />

è entrata nelle case e la si può<br />

trovafre facilmente nei negozi della<br />

grande distribuzione, compresa Coop.<br />

Ma se si vuole individuare una<br />

tendenza, questo è un momento d’oro<br />

per il crunch, o meglio l’easy crunch,<br />

gli addominali agevolati da conchiglie<br />

e tubolari che aiutano a non nuocere<br />

alla schiena in fase di salita, ma anche<br />

a fare meno fatica e dunque a tonificare<br />

i muscoli in un periodo di tempo<br />

maggiore.<br />

Il parco attrezzi, ampio e variegato,<br />

comprende inoltre l’ellittica (non troppo<br />

amata dagli italiani), il vibromassaggiatore<br />

(un evergreen) e la ministepper<br />

elettrica (in ascesa). Cos’è?<br />

Una sorta di pedaliera che aiuta la circolazione<br />

sanguigna. Davanti a un<br />

computer, almeno le gambe sono sempre<br />

in movimento. l<br />

CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

LE MANI SUL<br />

PORTAFOGLI<br />

tapis roulant magnetici:<br />

a partire da 150-200 euro<br />

tapis roulant elettrici:<br />

a partire da 300 euro<br />

cyclette: da 100 a 250 euro<br />

spin-bike: da 200 a 300 euro<br />

ellittica: da 200 a 300 euro<br />

vibromassaggiatore: i<br />

ntorno ai 160-200 euro<br />

mini-stepper elettrica: 100 euro<br />

accessori per Pilates, Yoga, ecc. come<br />

anelli, palle, tappetini: poche decine di<br />

euro<br />

i prezzi sono soggetti alle variazioni del mercato<br />

e non tengono conto di offerte e promozioni<br />

39


CARTA PREPAGATA RI_MONEY.<br />

PER MANDARE DENARO NEL TUO PAESE,<br />

DA OGGI TI BASTERÀ SPEDIRE LEI.<br />

DAL 4 LUGLIO AL 2 OTTOBRE, COOPCARD, RI-MONEY E PRESTITO SOCIALE<br />

TI REGALANO UN MARE DI BUONI SCONTO PER LA SPESA:<br />

- 2O EURO PER I SOCI COOP CHE APRIRANNO UN LIBRETTO DI PRESTITO SOCIALE<br />

VERSANDO UN IMPORTO MINIMO DI € 3OO.<br />

- 1O EURO PER I SOCI COOP CHE RICHIEDERANNO UNA COOPCARD.<br />

- 1O EURO PER CHI RICHIEDERÀ UNA NUOVA RI-MONEY<br />

O LA RICARICHERÀ DI ALMENO € 2OO.<br />

PER MAGGIORI INFORMAZIONI RIVOLGITI<br />

AL PUNTO SOCI L’ESTATE PRESTATORI COOP È DEL APPENA TUO NEGOZIO INIZIATA. COOP.


CONSUMARE INFORMATI SETTEMBRE 2011<br />

In aiuto alle famiglie<br />

ecco la Family card<br />

Coop Estense riconosce uno sconto del 10% a chi<br />

la possiede, ovvero ai nuclei familiari ferraresi con<br />

almeno tre figli o monogenitoriali con un reddito<br />

Isee inferiore a 20 mila euro. A loro il Comune<br />

rilascia la speciale carta di solidarietà<br />

Un aiuto alle famiglie con un basso reddito,<br />

monogenitoriali o con tre figli a carico, che<br />

più duramente delle altre sono colpite dalla<br />

crisi. Coop Estense, a fronte delle difficoltà<br />

sociali attuali, aderisce per tutto il 2011 e il 2012 al progetto<br />

di Family Card messo a punto dal Comune estense.<br />

Il progetto è stato sottoscritto assieme all’Amministrazione<br />

e alla Carife da varie associazioni economiche e<br />

imprenditoriali ferraresi, tra cui Legacoop, accomunate<br />

dall’intento di aumentare la protezione delle fasce più<br />

deboli ed esposte della popolazione.<br />

Coop Estense – tra i soggetti attuatori più convinti nel<br />

sostenere questo strumento concreto di solidarietà – riconoscerà<br />

ai titolari di Family Card, a partire dall’inizio<br />

di validità dell’iniziativa (al momento fissato per il 19<br />

settembre) uno sconto del 10% su una spesa alimentare<br />

e non alimentare massima mensile di 350 euro. Le<br />

spese si potranno effettuare all’ipercoop Il Castello,<br />

all’ipercoop Le Mura e al supermercato di Via Modena.<br />

Lo sconto non verrà applicato a giornali, farmaci e tessere<br />

telefoniche e non sarà cumulabile con altri sconti o<br />

prodotti in promozione.<br />

Tutti gli interessati ad usufruire dello sconto Family<br />

Card dovranno presentarsi al Punto d’ascolto dell’Ipercoop<br />

del Castello muniti della carta Family Card rilasciata<br />

dal Comune di Ferrara. Saranno abilitati allo<br />

sconto tramite una carta magnetica emessa da Coop<br />

Estense (Sociocoop, Carta famiglia o Solocoop) o, se<br />

non risulteranno titolari di alcuna carta coop, gliene<br />

sarà consegnata una nuova (Solocoop) valida esclusivamente<br />

per questa promozione.<br />

Una carta ricaricabile<br />

L’iniziativa del Comune prevede la formazione di una<br />

graduatoria di aventi diritto a seguito di bando pubblico<br />

e l’assegnazione di una Family Card sotto forma di carta<br />

ricaricabile utilizzabile per accedere ad agevolazioni e<br />

sconti da parte di enti pubblici (erogazione di servizi) e<br />

da parte di esercizi privati (acquisti commerciali e servizi<br />

professionali). In base alla graduatoria l’assegnazione<br />

comporterà per i soggetti classificati, o l’erogazione (con<br />

caricamento della carta) di un contributo comunale da<br />

definire, o il riconoscimento di sconti e agevolazioni sui<br />

servizi comunali (gestiti direttamente o da enti collegati)<br />

e sulle relative tariffe dei comparti socio educativi, dei<br />

servizi culturali e ricreativi e della TIA, oppure il riconoscimento<br />

di sconti e benefici da parte degli esercizi commerciali<br />

e dei professionisti che aderiscono al progetto,<br />

tra cui, appunto, Coop Estense. l<br />

in pillole<br />

COME FARE PER RICHIEDERLA<br />

CHI NE HA DIRITTO: Le famiglie nei Comuni di Ferrara, Masi<br />

Torello e Voghiera con tre o più figli minori o con un solo genitore<br />

che denunciano un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro.<br />

A COSA SERVE: Ad accedere a riduzioni sulle tariffe di servizi<br />

comunali e a sconti ed agevolazioni da parte degli esercizi<br />

commerciali aderenti. Le 120 famiglie di reddito più basso cui<br />

verrà assegnata la Family Card riceveranno inoltre un contributo<br />

comunale compreso tra 500 e 750 euro per il 2011. Il 15<br />

luglio 2011 è scaduto il termine per presentare la domanda per<br />

la Family Card con la richiesta del contributo comunale. Solo<br />

per la richiesta della Family Card (ma non per il contributo comunale)<br />

è possibile presentare domanda fino al 31/12/2011.<br />

COOP ESTENSE Nei punti vendita Coop Estense del comune<br />

di Ferrara viene applicato uno sconto del 10% su una spesa<br />

massima mensile di 350 euro, sino a fine 2012.<br />

Per utilizzare la Family card nei punti vendita della cooperativa<br />

è necessario attivarla presentandosi al Punto d’ascolto<br />

dell’ipercoop Il Castello.


42<br />

VIVERE BENE SETTEMBRE 2011<br />

Un menu contro la crisi<br />

Verdure e latticini<br />

La bontà delle cose semplici<br />

Il menu di Paolo Frosio arriva<br />

dalla provincia di Bergamo.<br />

Da un antipasto a base di alici<br />

a un primo che unisce pasta,<br />

zucchine e pecorino. E per<br />

chiudere melanzane e burrata<br />

di Helmut Failoni<br />

FrUtta e VerdUre<br />

Settembre<br />

la stagione di...<br />

L’estate passa lentamente il testimone<br />

all’autunno. Ma, niente paura: i prodotti<br />

della bella stagione si trovano ancora<br />

tutti. Barbabietole, bietole, carote, cavoli,<br />

lattughe, melanzane, piselli e i porri.<br />

Per quanto riguarda la frutta segnaliamo<br />

naturalmente ancora le albicocche<br />

e le pesche. Tra pochissimo arriva anche<br />

la stagione migliore dell’uva.<br />

Questo mese le ricette per i<br />

lettori le ha preparate Paolo<br />

Frosio, uno dei grandi<br />

chef italiani, riconosciuto<br />

e premiato da tutte le guide. Lo chef,<br />

che gestisce il Ristorante Frosio ad<br />

Almè e il Caffè Ristorante Posta di<br />

Frosio, entrambi in provincia di Bergamo,<br />

ci propone per questo mese un<br />

menu costruito su verdure e latticini<br />

con un antipasto "a base" di uno dei<br />

pesci più sani (ed economici) che ci<br />

siano: l’alice.<br />

! L'antipasto<br />

Alici ripiene con pomodoro San<br />

Marzano e mozzarella di bufala<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

24 alici fresche, 1 mozzarella di bufala<br />

(di qualità ovviamente), 100 gr. di sugo<br />

di pomodoro San Marzano, 4 cime di<br />

basilico, 1/2 cipolla tritata, 1/2 spicchio<br />

d’aglio tritato, 100 gr. di pane grattato,<br />

10 foglie di prezzemolo tritato, 1 cucchiaio<br />

di chiara d’uovo, 1 pizzico di<br />

formaggio grattugiato, 100 cl. di brodo<br />

vegetale, olio extra vergine d’oliva, sale-pepe.<br />

Procedimento<br />

Acquistati e allineati in cucina gli ingredienti<br />

necessari, dovrete, per prima<br />

cosa, pulire le alici lasciandole intere,<br />

riempirle successivamente con<br />

un ripieno di soffritto di cipolla, aglio,<br />

olio, prezzemolo, pane grattato, 1 uovo,<br />

un pizzico di formaggio e 100 cl. di<br />

brodo vegetale. A questo punto preparate<br />

la pastella a base di farina e acqua<br />

frizzante, dove friggervi le alici, per<br />

poi disporle nel piatto sopra il sugo di<br />

pomodoro, la mozzarella e il basilico (e<br />

se riuscite a ottenere una crema con il<br />

mixer, ancora meglio).<br />

! Il primo<br />

Spaghetti di Gragnano con zucchine,<br />

fiori di zucca, guanciale e<br />

pecorino dei Pastori sardi<br />

Ingredienti per 4 persone:<br />

350 gr. di spaghetti di Gragnano, 4


zucchine, 8 fiori di zucca, 60 gr. di guanciale affumicato, 50<br />

gr. di pecorino stagionato, 1/2 cipolla, 30 gr. di burro.<br />

Procedimento<br />

In una padella rosolare la cipolla, aggiungere successivamente<br />

le zucchine tagliate a lamelle, i fiori e infine il guanciale.<br />

Cuocere gli spaghetti in abbondante acqua bollente,<br />

scolarli e metterli nella pentola con le zucchine, aggiungendo<br />

il pecorino grattugiato e alcuni fiocchi di burro. A questo<br />

punto mantecare il tutto e servire.<br />

! Il secondo<br />

Parmigiana di melanzane e burrata<br />

Ingredienti per 4 persone<br />

Servono 2 melanzane viola, 100 gr. di sugo di pomodoro, 1<br />

mozzarella di bufala, 10 gr. di origano, 1 burrata, 50 gr. di farina,<br />

200 cl. di olio extra vergine d’oliva, sale e pepe, 1 cucchiaio<br />

di salsa al basilico, 1 cucchiaio di paté d’olive nere.<br />

Procedimento<br />

Tagliare le melanzane a fette alte circa 2 centimetri. Togliere<br />

un po’ di pelle esterna, infarinarle e cuocerle in padella<br />

per circa 4/5 minuti, in entrambi i lati. Disporre le<br />

melanzane poi a 3 strati con mozzarella, origano e pomodoro<br />

fino a creare un tortino. Scaldare nel forno per circa<br />

altri 4/5 minuti e impiattare con sopra un cucchiaio di burrata,<br />

un po’ di paté di olive e basilico. Guarnire con salsa<br />

pomodoro nel piatto e un goccio d’olio extra vergine d’oliva.<br />

E il gioco è fatto. l<br />

Un menu contro la crisi<br />

Ristorante Frosio<br />

Piazza Lemine, 1, Almè (Bg),<br />

Ristorante Posta di Frosio<br />

via Vittorio Veneto, 169, Sant’Omobono Terme (Bg)<br />

Chef: Paolo Frosio<br />

Antipasto<br />

Alici ripiene con pomodoro San Marzano<br />

e mozzarella di bufala<br />

(costo per 4 persone: 15 euro)<br />

Il primo<br />

Spaghetti di Gragnano con zucchine, fiori di zucca, guanciale<br />

e pecorino dei pastori sardi<br />

(costo per 4 persone: 20 euro)<br />

Il secondo<br />

Parmigiana di melanzane e burrata<br />

(costo per 10 persone: 18 euro)<br />

Fava cottòra<br />

dell'Amerino<br />

Gli abitanti di questa parte meridionale<br />

dell'Umbria, tra Todi, Amelia e Orvieto - detta<br />

Amerino - sostengono da sempre che le<br />

loro fave si cucinano e si digeriscono più facilmente<br />

di ogni altre.<br />

La fava cottòra, chiamata così per la caratteristica di<br />

cuocere bene e in fretta, non è una varietà qualsiasi,<br />

ma un ecotipo selezionato di generazione in generazione<br />

dagli abitanti del posto. Ogni famiglia dell'Amerino,<br />

e in particolare di due piccole frazioni, Frattuccia<br />

nel comune di Guardea e Collicello nel comune di<br />

Amelia, ha riprodotto i semi, permettendo a questo<br />

legume di adattarsi e legarsi fortemente al territorio<br />

sviluppando anche una notevole resistenza alle avversità<br />

locali. La chiamano anche mezza fava, per le<br />

sue piccole dimensioni, e sono solite coltivarla ancora<br />

manualmente o con l'aiuto di pochi mezzi meccanici.<br />

Quando vengono estirpate, le piante vengono e mantenute<br />

ad essiccare ancora qualche giorno. Questo<br />

permette di far essiccare completamente i baccelli e<br />

facilitare l'operazione di battitura a mano, che fa aprire<br />

i baccelli e consente così la raccolta dei semi. Dopo<br />

la pulitura, i semi sono selezionati a mano e sono<br />

conservati in vasi di vetro con l'aggiunta di spicchi di<br />

aglio. La preparazione delle fave cottòre per la cottura<br />

è laboriosa: prima di tutto sono messe in acqua fredda,<br />

da riscaldare fino al punto di ebollizione. Dopo<br />

questo trattamento vengono fatte riposare per una<br />

notte intera.<br />

Il giorno seguente le fave sono scolate e selezionate<br />

ponendole in piccole quantità in un contenitore di metallo<br />

dove, mescolandole con le mani, si riesce a individuare<br />

ed eliminare quelle rimaste dure. Le fave cottòre<br />

si consumano in vari modi: condite soltanto con<br />

olio extravergine d'oliva, sale, pepe e cipolla fresca,<br />

oppure ripassate in padella con pomodoro e cipolla.<br />

Un'altra ricetta prevede la riduzione a purea, condita<br />

con olio extra vergine d'oliva, sale, e ideale per preparare<br />

le bruschette. Ma il piatto più tradizionale è la<br />

"striscia con le fave" che si consuma il giorno della<br />

macellazione del maiale: si condiscono le fave lessate<br />

con il grasso ottenuto dallo scioglimento nella cottura<br />

della zona ventrale del suino, una lunga striscia di<br />

grasso e di magro.


VIAGGI FIRMATI<br />

15 giorni/12 notti<br />

Voli di linea da Bologna<br />

e voli interni in Argentina<br />

Accompagnatore Robintur<br />

Trattamento di pensione completa<br />

(escluso quattro pranzi)<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

PARTENZA: 17/01/2012<br />

Quota di partecipazione<br />

Euro 3.895<br />

Quota di iscrizione € 80<br />

14 giorni/11 notti<br />

Voli di linea da Milano e voli interni<br />

in Vietnam e Laos<br />

Accompagnatore Robintur<br />

Trattamento di pensione completa<br />

con bevande<br />

Minimo 25 partecipanti<br />

PARTENZA: 08/02/2012<br />

Quota di partecipazione<br />

Euro 2.790<br />

Quota di iscrizione € 80<br />

COLLEZIONAMENTO COOP: PUNTI DOPPI PER I SOCI COOP<br />

TOUR<br />

ARGENTINA<br />

NATURA INFINITA<br />

Parco Nazionale dell’Iguazù, Buenos Aires, Riserva Naturale Penisola di Valdés,<br />

Ushuaia ed il Parco Nazionale Terra del Fuoco,<br />

El Calafate ed il Parco Nazionale dei Ghiacciai, Tigre ed il Delta del Paranà<br />

TOUR<br />

VIETNAM E LAOS<br />

L’ALTRO ORIENTE<br />

Ho Chi Minh City, Cu Chi, Cai Be, Hue, Hoi Han, Ha Noi, Baia di Halong,<br />

Luang Prabang, Pak Ou, Cascate Kuang Si, Vientiane<br />

Le quote comprendono: viaggio aereo con voli di linea in classe economica dagli aeroporti previsti, con possibilità di collegamento da altre città (con<br />

eventuale supplemento) ° trasferimenti aeroporto/hotel/aeroporto all’estero ° passaggi aerei in classe economica per i collegamenti interni ai Paesi visitati °<br />

sistemazione in camere doppie standard con servizi privati ° trattamento pasti come specifi cato per ciascuna proposta ° accompagnatore Robintur dall’Italia<br />

° tour in pullman privato ° guide locali parlanti italiano ° visite ed escursioni come dettagliato nei programmi disponibili in agenzia o nel sito www.robintur.it<br />

° assicurazione sanitaria e bagaglio ° garanzia annullamento Optimas di Navale Assicurazioni. Le presenti offerte non sono cumulabili con sconti o promozioni<br />

in corso e futuri. Per tutto ciò che riguarda le condizioni generali di contratto di vendita di pacchetti turistici, i supplementi e/o le riduzioni, la categoria degli<br />

alberghi utilizzati durante i tour e l’elenco dettagliato dei servizi esclusi/inclusi nelle quote di partecipazione, fa fede esclusivamente quanto dettagliato nei<br />

programmi di viaggio disponibili presso le agenzie del gruppo Robintur o nel sito www.robintur.it.<br />

I posti disponibili sono limitati. Le prenotazioni saranno accettate fi no ad esaurimento degli stessi. Tutte le quote si intendono per persona e<br />

sono valide per partenze di gruppo (minimo partecipanti come indicato). Le date di partenza potrebbero variare.<br />

I COSTI DEI VISTI DI INGRESSO<br />

(OVE RICHIESTI), LE TASSE DI IMBARCO,<br />

LE TASSE AEROPORTUALI<br />

(IMPORTI DETTAGLIATI NEI PROGRAMMI<br />

DI VIAGGIO) E LE SPESE DI AGENZIA SONO<br />

ESCLUSI DALLE QUOTE INDICATE


Giovani prof. per scoprire il web<br />

il successo di TuttinRete<br />

Ben 180 soci over 65 di Coop Estense sono entrati nel mondo dei computer grazie agli studenti<br />

di diverse scuole superiori. Un'esperienza di volontariato che ha coinvolto anche Regione e Arci<br />

Per 4 settimane 180 soci Coop, con più di 65 anni,<br />

hanno potuto frequentare il corso base di Internet<br />

che ha permesso loro di acquisire le principali<br />

nozioni sul mondo del web, grazie alla competenza<br />

e alla disponibilità di un centinaio di giovani<br />

studenti degli istituti superiori del territorio.<br />

Sono state complessivamente 15 le edizioni della prima<br />

esperienza del progetto TuttinRete, realizzate in 7 laboratori<br />

informatici allestiti presso i Punti d'incontro di diversi<br />

negozi Coop. Gli studenti hanno sviluppato le lezioni<br />

teoriche e affiancato i soci, con pazienza, nelle<br />

esercitazioni. Si è trattato di un corso dedicato a chi non<br />

aveva mai operato su un computer, partendo dai fondamentali<br />

(accendere e spegnere il pc) fino ad arrivare allo<br />

scopo principale: consentire l'accesso ad Internet e l'utilizzo<br />

della posta elettronica, così come previsto dal progetto<br />

Pane e Internet della Regione Emilia Romagna dedicato<br />

alla popolazione a rischio di esclusione digitale.<br />

Tutti i partecipanti al termine del corso erano quindi in<br />

grado di creare un account di posta elettronica e di navigare<br />

su Internet. Azioni semplici ma fondamentali per<br />

non rimanere tagliati fuori dalla società che utilizza, e<br />

utilizzerà in modo sempre più massivo, questi nuovi mezzi<br />

di comunicazione. Entusiasmo e tanta gratitudine per<br />

gli allievi che si sono appassionati e, forse con un po' di<br />

sorpresa, hanno potuto accertare bravura, disponibilità e<br />

pazienza dei loro giovani docenti. L'aspetto più apprezza-<br />

IN ARRIVO TRE NUOVI CORSI<br />

A novembre si replica<br />

Le prossime edizioni si terranno nel mese di novembre<br />

presso l'ipercoop Il Castello di Ferrara con i ragazzi dell'ITI<br />

"N.Copernico-A.Carpeggiani" e presso il supermercato<br />

Coop di Argenta con i ragazzi del Istituto Scuola Secondaria<br />

Superiore di Argenta e Portomaggiore.<br />

Il corso è riservato a soci di Coop Estense con più di 60<br />

anni, donne inoccupate e casalinghe, immigrati con buona<br />

conoscenza della lingua italiana.<br />

Verrà data la precedenza ai soci che, pur iscritti nella scorsa<br />

edizione, non sono rientrati nel numero di posti disponibili.<br />

Per informazioni n° verde 800.850.000.<br />

VIVERE BENE SETTEMBRE 2011<br />

to da tutti i partecipanti infatti<br />

è stato proprio il clima<br />

di collaborazione che si è instaurato<br />

nella "classe".<br />

Il valore aggiunto del percorso<br />

è stato quindi quello della<br />

"docenza": un'esperienza di<br />

volontariato per gli studenti<br />

degli Istituti Superiori, che<br />

ha consentito loro di vestire i panni del "professore", mettersi<br />

alla prova con adulti di diversa età, trovare forme e<br />

linguaggi per farsi capire e per tradurre concetti complessi<br />

in messaggi chiari e comprensibili. Uno sforzo ricompensato<br />

con la soddisfazione di vedere l'entusiasmo, la curiosità<br />

e l'applicazione degli allievi. Un'esperienza vera di<br />

volontariato, cioè fare qualche cosa per gli altri, assumersi<br />

un impegno, aiutare chi ha meno opportunità.<br />

Proprio per questo, e per rendere ancora più ricca l'esperienza<br />

da parte dei ragazzi, la collaborazione di Coop<br />

Estense con l'ARCI di Modena, nel progetto LiberiARCI<br />

dalle spine, ha consentito di proporre agli istituti un incontro<br />

testimonianza con la cooperativa Terre di Puglia<br />

Libera Terra e di sostenere la loro eventuale partecipazione<br />

all'esperienza di campi di lavoro nelle terre confiscate<br />

alla mafia nel periodo estivo. Volontariato e impegno<br />

civile, due esperienze che consentono ai giovani di<br />

prendere parte, di essere protagonisti, di assumersi responsabilità<br />

verso gli altri e quindi verso il loro futuro,<br />

confrontandosi con realtà e dimensioni alle quali non sono<br />

abituati.<br />

Un progetto per la rete (web), realizzato grazie alla rete<br />

(di collaborazioni) dove tutti gli attori coinvolti hanno investito<br />

le proprie risorse e competenze per creare una<br />

progetto dal valore sociale oltre che pratico.<br />

Quindi un successo da condividere con tutti i soggetti<br />

che lo hanno reso possibile. Un ringraziamento in particolare,<br />

oltre che agli studenti, va agli Istituti Superiori,<br />

nelle figure dei dirigenti scolastici e dei docenti che hanno<br />

collaborato con Coop Estense alla realizzazione del<br />

progetto, coordinando l'esperienza dei ragazzi: ITI Giorgi<br />

di Brindisi; ITI Da vinci di Foggia; ITC Lenoci di Bari;<br />

ITIS Corni di Modena; ITI Galilei Mirandola (MO); ITI<br />

"N.Copernico-A.Carpeggiani" Ferrara; Istituto Sc Secondaria<br />

Sup. Argenta e Portomaggiore (FE). l<br />

45


46<br />

La bellezza di Venezia<br />

Settembre è la stagione<br />

ideale per visitare la città<br />

veneta, concentrato<br />

straordinario di storia, arte e<br />

atmosfere davvero irripetibili<br />

di Giuseppe Ortolano<br />

info utili, meglio arrivare in treno<br />

Per visitare Venezia è meglio lasciare l’auto a casa e raggiungere<br />

la città in treno. Percorsi pedonali e vaporetti collegano<br />

la stazione con le principali mete turistiche. Informazioni,<br />

mappe e indicazioni sulle possibilità di alloggio possono essere<br />

richieste a Turismo Venezia (tel. 041-529871, www.turismovenezia.it).<br />

Altre notizie su orari e prezzi dei vaporetti,<br />

eventi, percorsi originali e insoliti e sulla Venice Card, che da<br />

diritto all’ingresso gratuito a Palazzo Ducale e altri 12 musei,<br />

Nella sua bellezza, Venezia<br />

è ancora più incantevole<br />

dopo il 10 settembre quando,<br />

terminate le vacanze<br />

estive e chiusa la Mostra Internazionale<br />

d’Arte Cinematografica, nelle calle<br />

e nei campi ritorna un po’ di tranquillità.<br />

La prima meta di un piacevole<br />

fine settimana nella città lagunare può<br />

essere l’Arsenale, cuore pulsante della<br />

Biennale Arte che, nei suggestivi<br />

spazi affacciati sull’acqua, presenta le<br />

opere di un’ottantina di artisti provenienti<br />

da tutto il mondo. Un luogo<br />

spesso ignorato dagli itinerari turistici<br />

che, in occasione dell’evento (che<br />

quest’anno chiude il 27 novembre), si<br />

apre ai visitatori e regala insoliti panorami<br />

e piacevoli emozioni.<br />

La mostra internazionale prosegue poi<br />

nei padiglioni delle nazioni ospiti, situati<br />

nei rilassanti Giardini, e in diversi<br />

palazzi del centro storico, che ospitano<br />

interventi artistici collaterali ed eventi.<br />

Per visitare ed apprezzare la Biennale<br />

non è necessario essere esperti di arte<br />

contemporanea, anche il neofita o lo<br />

scettico troveranno motivi per incuriosirsi<br />

e per scoprire un volto “diverso”<br />

di Venezia, per alcuni versi ancora<br />

più affascinante. Certo la visita alla città<br />

non può dimenticare i luoghi storici:<br />

a 16 chiese e a sconti e promozioni, si trovano sul sito www.<br />

hellovenezia.com. I semplici hotel Villa Rosa (tel. 041-<br />

716569, www.villarosahotel.com), Al Gobbo (tel. 041-<br />

715001, www.albergoalgobbo.it) e San Geremia (tel. 041-<br />

716245, www.sangeremiahotel.com), non lontano dalla<br />

stazione FS propongono camere con bagno a prezzi non<br />

troppo elevati (tenendo conto che Venezia non è una città<br />

economica).


Isole della laguna<br />

Le isole della laguna sono una piccola<br />

oasi di pace e offrono al visitatore un<br />

insolito viaggio tra natura e storia, silenzi<br />

e atmosfere surreali. La prima<br />

tappa è San Michele, l’antico cimitero<br />

di Venezia raggiungibile con i vaporetti<br />

in partenza da Fondamenta Nuove. Si<br />

prosegue poi per la più famosa Murano,<br />

detta anche l’isola dei fuochi, a causa<br />

delle numerose fornaci qui trasferite<br />

per salvare dagli incendi la capitale della<br />

Serenissima. A Murano si visitano le<br />

antiche fabbriche del vetro, ma anche<br />

la chiesa di San Pietro Martire, che con-<br />

l’incantevole piazza San Marco innanzitutto,<br />

con i celebri caffè, il campanile<br />

cinquecentesco alto circa 99<br />

metri e ricostruito agli inizi del Novecento<br />

dopo un rovinoso crollo, la Torre<br />

dell’Orologio con le statue in bronzo<br />

dei Mori che battono le ore colpendo<br />

con una mazza una grande campana e<br />

la famosissima Basilica, con i grandi<br />

mosaici che narrano la storia di San<br />

Marco e rappresentano episodi<br />

dell’Antico e del Nuovo Testamento.<br />

Poco più in là Palazzo Ducale, uno<br />

dei migliori esempi d’architettura gotica<br />

veneziana, residenza dei Dogi e<br />

sede del governo della Serenissima. Il<br />

ponte di Rialto, poi, con i pittoreschi<br />

negozietti e i vicini mercati del pesce e<br />

di frutta, verdura e fiori; la basilica di<br />

Santa Maria Gloriosa dei Frari, la<br />

chiesa più importante di Venezia con<br />

serva al suo interno due bellissime pale<br />

di Giovanni Bellini. Burano è una vivace<br />

isola di pescatori, con le case dai muri<br />

colorati e il Museo del Merletto, che<br />

racconta l’evoluzione di quella che un<br />

tempo era la principale attività produttiva<br />

dell’isola. C’è poi l’isola di Torcello,<br />

un piccolo gioiello con poche case isolate,<br />

ampi spazi verdi, un inquietante<br />

ponte del Diavolo e la splendida basilica<br />

bizantina, la più antica della laguna,<br />

affiancata dal battistero. La leggenda<br />

vuole che l’antico sedile di marmo posto<br />

al centro della piazzetta sia stato il<br />

opere di Tiziano e Bellini, e la stupenda<br />

Ca’ d’Oro, antica dimora patrizia<br />

del Quattrocento affacciata su Canal<br />

Grande, sede di un museo dove si ammirano<br />

dipinti di autori come Mantegna,<br />

Tiziano e Tintoretto.<br />

Una breve corsa di vaporetto conduce<br />

all’isola della Giudecca, in realtà formata<br />

da otto isolotti collegati da ponti.<br />

Una piacevole passeggiata tra antichi<br />

palazzi, monasteri, giardini, cantieri<br />

navali e orti conduce alla scoperta della<br />

maestose basiliche di Santa Maria<br />

della Salute e del Redentore (progettata<br />

dal Palladio). Anche qui un<br />

trionfo di opere di Tiziano, Tintoretto,<br />

Alvise Vivarini e Palma il Giovane. E,<br />

sulla punta, un globo d’oro sorretto da<br />

due giganti che simboleggia la fortuna<br />

che governa il mondo.<br />

Verso l’imbrunire vale invece la pena<br />

Tre musei da non perdere<br />

VIVERE BENE SETTEMBRE 2011<br />

trono di Attila, il Re degli Unni. Non bisogna<br />

dimenticare la piccola San Lazzaro<br />

degli Armeni, una piccola isola<br />

nella laguna sud, sede di uno dei primi<br />

centri del mondo di cultura armena, con<br />

una ricca e preziosa biblioteca, che conserva<br />

migliaia di codici, preziose miniature<br />

e un bell’affresco del Tiepolo.<br />

raggiungere il ghetto ebraico, situato<br />

ai bordi del canale Cannaregio, non<br />

molto lontano dalla stazione ferroviaria.<br />

Nato nel 1516 è oggi un insieme caratteristico<br />

di calle che convergono su<br />

campo Ghetto Nuovo, zona che<br />

tutt’ora rimane il cuore della vita della<br />

comunità ebraica veneziana e dei turisti<br />

legati a questa religione. Qui sono<br />

aperti alcuni ristoranti kosher e si trovano<br />

ben cinque sinagoghe, visitabili<br />

rivolgendosi al Museo Ebraico (tel.<br />

041-715359). Lasciato il ghetto conviene<br />

abbandonare l’itinerario principale,<br />

che collega la stazione a Rialto e piazza<br />

San Marco, per “perdersi” tra le calle,<br />

alla ricerca di suggestivi angoli,<br />

ariosi fondachi e vivaci osterie, dove<br />

bere un buon bicchiere di vino veneto<br />

accompagnato da saporiti cicheti<br />

(stuzzichini salati). l<br />

Oltre allo splendido Palazzo Ducale, Venezia offre al visitatore numerosi altri interessanti<br />

musei. In piazza San Marco si incontra il Museo Correr, con mostre temporanee,<br />

una collezione di opere di Antonio Canova e la quadreria che raccoglie capolavori<br />

dell’arte veneta dalle origini al Cinquecento. Ca’ Rezzonigo ospita dipinti,<br />

sculture, affreschi e arredi del Settecento veneziano, firmati da autori quali Iacopo<br />

Tintoretto, il Canaletto e Giandomenico Tiepolo. Palazzo Venier dei Leoni è la sede<br />

veneziana della Collezione Peggy Guggenheim (dove c’è lo sconto per i soci Coop),<br />

che espone capolavori del Cubismo, Futurismo, Pittura Metafisica, Astrattismo europeo,<br />

scultura d’avanguardia, Surrealismo ed Espressionismo Astratto americano.<br />

47


48<br />

VIVERE BENE SETTEMBRE 2011<br />

Quando i valori<br />

si toccavano con mano<br />

Dai piccoli negozi agli ipermercati, il racconto di Carlo Bergamini, testimone della cooperazione<br />

modenese: "Creammo il primo gruppo di soci per il bisogno di dialogare con la clientela"<br />

anche il<br />

mare” scrive<br />

Garcia Lorca.<br />

"Muore<br />

Cambiano i<br />

tempi, si confonde la memoria: così<br />

rischiano di morire i princìpi fondanti<br />

di una istituzione quale la cooperativa,<br />

che ha segnato di sé i<br />

secoli dell’otto e novecento. Recuperare<br />

la memoria diventa quindi<br />

essenziale per salvare un’identità<br />

con i suoi valori. E la memoria sono<br />

gli uomini, con il ricordo della loro<br />

esperienza.<br />

Carlo Bergamini, classe 1924, ha<br />

Un moderno ipercoop (I Portali) e, sopra, un negozio degli anni Ottanta<br />

vissuto tutte le fasi evolutive dei negozi<br />

Coop nel suo quartiere: dalla<br />

bottega di via Bonacini, al supermercato<br />

sulla via Emilia di San Lazzaro,<br />

all’iper dei Portali.<br />

Socio dagli anni ’60, quando era<br />

operaio alla ‘Fiat grandi motori’, nel<br />

decennio successivo e soprattutto<br />

dal ’77, anno della pensione, ha frequentato<br />

sempre più assiduamente<br />

il supermercato di San Lazzaro.<br />

“Ho cominciato ad andare là dove<br />

avevo qualche amico. Entravo, parlavo<br />

con la gente… poi abbiamo creato<br />

un gruppo di soci, ma senza uf-<br />

di Ivana Baraldi e William Garagnani<br />

fici, senza uno spazio ufficiale, per<br />

il bisogno di parlare con la clientela.<br />

San Lazzaro è stato il traino per la<br />

Coop, il negozio che ha dato più di<br />

tutti. Quelli che venivano lì mi conoscevano,<br />

e quando mi vedevano<br />

cominciavano a domandare: ‘C’è il<br />

ristorno? Ci sono iniziative? Quando<br />

ci sono le assemblee dei soci?’ Si<br />

interessavano e partecipavano molto,<br />

perché ci credevano alla cooperativa”.<br />

1988, la svolta dei Portali<br />

Nel 1988 il supermercato di San


Lazzaro viene chiuso e si aprono i<br />

Portali. È una svolta nella rete della<br />

distribuzione commerciale modenese.<br />

Oggi siamo abituati agli ipermercati,<br />

ma in quell’estate dell' ’88<br />

chi c’era sperimentò un’esplosione<br />

di novità. La folla strabocchevole<br />

che riempiva gli spazi esterni il<br />

giorno dell’inaugurazione, e i fuochi<br />

d’artificio alla sera diedero la<br />

percezione della festa. Poi a poco a<br />

poco si sperimentò la diversità del<br />

servizio. Ormai da tempo possiamo<br />

entrare in un centro commerciale<br />

quasi ad ogni ora del giorno, ma fino<br />

agli anni ’80 dopo le 12,30 o le 13<br />

tutti i negozi erano chiusi. La ricordiamo<br />

ancora la prima volta che,<br />

usciti dal lavoro dopo l’una, andammo<br />

ai Portali (un pollo allo spiedo,<br />

del pane, una bottiglia di vino) e subito<br />

consumammo a casa il nostro<br />

pranzo. E ricordiamo i bambini che<br />

chiedevano la moneta per prelevare<br />

il carrello e lo guidavano come un<br />

nuovo giocattolo.<br />

I Portali sono una svolta anche per i<br />

soci che, per la prima volta in un negozio<br />

di Modena, hanno una sede<br />

propria, nella quale viene istituzionalizzato<br />

il ruolo di Bergamini, che<br />

all’iper diventa il responsabile dei<br />

soci, il punto di riferimento. "Io<br />

c’ero quasi tutti i giorni, mentre altri<br />

cinque o sei ruotavano una volta<br />

alla settimana. Facevamo i nuovi<br />

soci e rispondevamo alle domande.<br />

Se qualcuno chiedeva un’informazione,<br />

gli dicevano ‘parlate con Bergamini’.<br />

Allora facevamo anche<br />

venti soci al giorno: era la gente che<br />

cercava noi, quando ha saputo che<br />

c’era l’ufficio, vicino a quello amministrativo.<br />

La maggioranza veniva<br />

dall’area di sinistra, per molti era<br />

una tradizione famigliare: diventavano<br />

soci perché sapevano che la<br />

Coop si comportava bene con loro.<br />

Poi c’erano anche quelli che venivano<br />

per interesse, perché alla fine<br />

dell’anno c’era il ristorno”.<br />

La matita e il computer<br />

Gli strumenti di Bergamini, e dei<br />

vari Manni, Aleotti, Sighinolfi, Bri-<br />

ghetti, ecc. che lavoravano con lui,<br />

erano la parola per il contatto umano<br />

e la matita per trascrivere i dati<br />

dei nuovi soci. Quando è arrivata<br />

l’informatizzazione e il computer<br />

ha sostituito la matita, c’è stato il<br />

passaggio di testimone a una nuova<br />

generazione di soci attivi. “Fanno il<br />

loro dovere… ma il cliente è molto<br />

frettoloso… il gran numero dei soci<br />

allenta inevitabilmente i rapporti.<br />

Prima si conoscevano tutti, si stava<br />

in mezzo alla gente, ci si chiedeva<br />

come stava la moglie…”<br />

Per molti anni, fino al 2001, Bergamini<br />

è stato anche membro del Consiglio<br />

d’Amministrazione di Coop<br />

Estense, perché i dirigenti sia della<br />

sezione soci sia dell’ipermercato ritenevano<br />

opportuno che fosse presente<br />

come uno dei rappresentanti<br />

dei soci. “Per me la Coop è stata come<br />

una seconda casa”, afferma con<br />

convinzione Bergamini, uno di<br />

quelli che considerano il bene comune<br />

come qualcosa da curare allo<br />

stesso modo del proprio. “Qualcuno<br />

mi chiedeva ‘come fai?, sei quasi un<br />

malato della Coop!’ Ma per me non<br />

era un problema. Mia moglie mi diceva<br />

‘va’ dove vuoi’. E io stavo in<br />

compagnia: delle volte si diceva anche<br />

una baggianata, ma spesso si<br />

parlava di cose serie”.<br />

Tra le corsie<br />

Anche se non ha più incarichi ufficiali,<br />

con la bici - una o due volte al<br />

giorno se c’è la buona stagione - lui<br />

fa la sua puntata ai Portali: non sta<br />

dentro al box della sezione soci, ma<br />

gira tra le corsie, a osservare come<br />

si comporta la gente. “All’ortofrutta<br />

scartano le foglie d’insalata, i gambi<br />

di sedano e finocchio. Ogni tanto<br />

dico qualcosa e qualcuno mi risponde<br />

‘cosa le interessa?’. Oppure mangiano<br />

le ciliegie. Se gli dico ‘ci pensa<br />

cosa succederebbe se facessero tutti<br />

così?’, mi sento rispondere ‘ma sono<br />

goloso!’, allora gli faccio notare che<br />

non sono lavate ed è peggio per loro<br />

se mangiano dei veleni. Negli scaffali<br />

abbandonano di tutto: vassoi di<br />

pesce o di carne, che quando li pren-<br />

di ti tocca di buttarli via. L’altro<br />

giorno ho trovato un pacco di gnocchetti<br />

ben nascosti sotto dell’altra<br />

roba: chissà da quanto erano là!<br />

Adesso faccio questo ‘mestiere’: raccolgo<br />

quello che trovo in giro”. È<br />

inevitabile fare i conti col tempo che<br />

passa, con le situazioni che si trasformano,<br />

con gli uomini che cambiano.<br />

“Ad ogni modo – afferma Bergamini<br />

con comprensibile orgoglio –<br />

quando arriva un nuovo direttore,<br />

vuole conoscere Bergamini. E quando<br />

mi vede, si ferma e mi dice: ‘Se<br />

c’è qualcosa che non va, mi raccomando,<br />

dimmelo!’”.<br />

A considerare l’esperienza circolare<br />

di questo socio Coop, che va dai piccoli<br />

negozi all’ipermercato, per tornare<br />

al contatto con i clienti tra corsia<br />

e corsia, viene spontaneo un<br />

paragone con la nuova politica commerciale<br />

che Coop Estense ha illustrato<br />

sul numero estivo di <strong>Consumatori</strong><br />

col nome di “Progetto<br />

Qualità”. Questo, per mantenere<br />

operante la centralità del socioconsumatore,<br />

punta come sempre<br />

sul prezzo e sulla qualità, ma con<br />

una attenzione più marcata al personale,<br />

la cui qualificazione professionale<br />

(perseguita attraverso attività<br />

formative) mira a sviluppare la<br />

capacità di relazionarsi col pubblico<br />

e di saper rispondere alle sue domande<br />

e alle sue richieste. È uno<br />

sforzo, insomma, per far sì che il<br />

‘grande’ di un ipermercato provi ad<br />

assomigliare al ‘piccolo’ dei tempi<br />

di Bergamini, soprattutto ai suoi<br />

valori. l


50 cultura e oltre<br />

MOSTRE<br />

La Parigi di Picasso, Dalì e...<br />

Sono stati veramente anni folli<br />

quelli della Parigi del Primo dopoguerra,<br />

fino agli anni ’30, ma di<br />

una follia piena di creatività e di<br />

ricerca artistica libera. Ferrara<br />

mette ora in mostra quel periodo<br />

straordinario con una esposizione che offre al visitatore le<br />

diverse sensibilità che hanno dato sostanza a quegli anni<br />

parigini. Un clima di internazionalità nel quale si incontravano<br />

e lavoravano insieme o in polemica tra di loro Picasso<br />

e Mondrian, Matisse e Modigliani, Chagall e De Chirico,<br />

Mirò e Dalì e tanti altri, arrivati nella Ville lumière per cercare<br />

ispirazione e fortuna. Molti dei dipinti di quegli anni si<br />

possono ora ammirare a Ferrara. Ma non solo pittura. In<br />

mostra anche sceneggiature teatrali e bozzetti di costumi<br />

ideati da Matisse e Léger, e fotografie e registrazioni che<br />

mettono in luce la ricerca di un’arte capace di interpretare<br />

al massimo livello le differenti fonti di ispirazione. Prima<br />

che il nazismo arrivasse a cancellare quella ventata straordinaria<br />

di vitalità.<br />

Gli anni folli. La Parigi di Modigliani,<br />

Picasso, Dalì. 1918-1933<br />

Ferrara, Palazzo dei Diamanti<br />

Dall’11 settembre all’8 gennaio 2012<br />

Ingresso 11 euro, Soci Coop 9,50 euro<br />

Info: tel. 0532-244949, www.palazzodiamanti.it<br />

italiani brava gente<br />

di Massimo Cirri e Filippo Solibello<br />

conduttori radiofonici<br />

Gli italiani giocano d’azzardo. Molto e sempre di più<br />

con il passare del tempo. Forse l’azzardo è nel carattere<br />

nazionale, forse c’entra un’offerta costantemente in<br />

crescita di giochi, slot machines, lotterie, estrazioni,<br />

bingo, gratta&vinci, tris&vinci, sbanca tutto, turista per<br />

sempre, miliardario e maxi miliardario. Da fine luglio<br />

c’è stato il via libera al gioco d’azzardo on line. Quello<br />

che si può fare dal divano di casa, senza neanche la<br />

Firenze, i banchieri e l’arte<br />

Originale la mostra che, a Firenze,<br />

mette in relazione il massimo<br />

splendore del sistema bancario,<br />

che ha fatto di questa città il centro<br />

del mondo e l’arte del Rinascimento<br />

che è stata prodotto e incentivo<br />

al prestigio e all’autorevolezza della Signoria in quell’epoca.<br />

Da un lato si può leggere nel percorso espositivo la vita dei<br />

banchieri, anche attraverso quadri di pittori fiamminghi o<br />

strumenti multimediali. Dall’altro si possono ammirare le<br />

opere di Botticelli, Filippo Lippi, Beato Angelico, Paolo Uccello,<br />

Donatello, Pollaiolo ed altri. Cioè di artisti che hanno<br />

ricevuto dai mecenati banchieri fiorentini il sostegno finanziario<br />

per poter lavorare, ma che nel contempo hanno<br />

creato con il Rinascimento la propaganda e la cultura che<br />

hanno dato sostanza alla nascita della fortuna finanziaria<br />

ed economica di Firenze. Fino all’arrivo del Savonarola che<br />

con i suoi “bruciamenti” ha messo fine a quella straordinaria<br />

stagione.<br />

Il denaro e la bellezza. I banchieri,<br />

Botticelli e il rogo delle vanità<br />

Firenze, Palazzo Strozzi<br />

Dal 24 settembre 2011 al 22 gennaio 2012<br />

Ingresso 10 euro, Soci Coop 9,10 euro<br />

Info: Ttel. 055-2645155, www.palazzostrozzi.it<br />

Occhio ai mangiasoldi<br />

Gioco d’azzardo ora anche on line. Ma c’è chi dice no<br />

a cura di Giorgio Oldrini<br />

fatica di uscire per raggiungere un bar o un tabaccaio<br />

quando ti prende la voglia. Casomai era tardi, pioveva<br />

e allora potevi anche rinunciare. O rimandare al giorno<br />

dopo. Adesso no. Perché puoi giocare a poker, a dadi,<br />

black jack o roulette in qualsiasi momento. Anche al<br />

lavoro tra un’e-mail e una telefonata. Con il solo limite<br />

di mille euro per ogni sessione. Ma mille euro non sono<br />

una cifra enorme da perdere in una sola sessione? E se


LIBRI<br />

Il Centro America dove<br />

comandano le donne sexy<br />

Una lettura divertente, senza essere di<br />

basso livello, è quello che ci vuole per<br />

riprendere la vita normale dopo l’estate.<br />

Viene a proposito dunque il romanzo di<br />

Gioconda Belli, nicaraguense nonostante il<br />

nome italiano, che ci parla di donne. In<br />

questo caso il romanzo ci racconta di un<br />

Paese in cui comanda una ex giornalista e<br />

presidentessa super sexy, leader del Partito della sinistra<br />

erotica. Un giorno contro di lei viene commesso un<br />

attentato e la domanda è: chi si cela dietro questo crimine?<br />

Il fatto è che nell’immaginario Paese di Faguas governano<br />

quattro amiche, tutte sexy e provocanti, mentre gli<br />

uomini sono in una profonda crisi di identità. Il vulcano<br />

Mitre con le sue mefitiche esalazioni ha infatti azzerato il<br />

testosterone dei poveri maschi. Sarebbe curioso sapere<br />

come gli uomini del Nicaragua, terra di vulcani, hanno<br />

preso questa insinuazione circa il loro grado di<br />

mascolinità, visto che il machismo anche in Centro<br />

America, almeno a parole, è imperante. E se ci fosse un<br />

attentato alla scrittrice chi sospetteremmo?<br />

Gioconda Belli<br />

Nel Paese delle donne<br />

Ed. Feltrinelli - 266 pagine, 17 euro<br />

dopo basta avviarne un’altra? Il rischio – ma pare più<br />

una certezza – è quello dell’aumento delle persone che<br />

diventano dipendenti dal gioco d’azzardo. Una vera<br />

malattia, un impulso incontenibile a giocare, tentare e<br />

ritentare la fortuna senza riuscire a smettere.<br />

Un gorgo che risucchia la capacità di pensare alle proprie<br />

possibilità economiche, peggiorandole e logorando<br />

famiglia, amicizie, lavoro e rete sociale. Finendo privi di<br />

un po’ della propria libertà personale. Altro che il Gioca<br />

responsabilmente che accompagna la pubblicità – ma<br />

c’è proprio bisogno di farne così tanta? - di ogni nuovo<br />

prodotto d’azzardo. Settecentomila italiani soffrono di<br />

questa dipendenza patologica; tre milioni rischiano seriamente<br />

di caderci. Se ne parla poco ma è un’emergenza<br />

sociale. Se ne parla poco, dicono i maligni, anche<br />

perché fa guadagnare molti soldi anche allo Stato.<br />

Con le slot machines incassava molti soldi anche<br />

l’Unione Operaia di Colonnata, un Circolo Arci, una<br />

Casa del Popolo, di Sesto Fiorentino, pochi chilometri<br />

da Firenze. “Rendevano come un podere in Chianti”,<br />

SETTEMBRE 2011<br />

Ecologia della vita quotidiana<br />

Strategie contro lo spreco<br />

L’ecologia più efficace è quella quotidiana. È<br />

ciò che dimostra nel suo libro “Basta poco”<br />

Antonio Galdo che ci offre mille esempi concreti<br />

e ragionati di come affrontare la crisi e<br />

il bisogno di rispetto della natura in casa propria<br />

o comunque nei gesti di ogni giorno.<br />

Non ci si lasci ingannare dalla semplicità delle<br />

ricette, in realtà per sceglierle ed applicarle<br />

ci vuole un pensiero forte che le sorregga. Viene in mente<br />

Papa Giovanni XXIII che sosteneva che la semplicità è rivoluzionaria.<br />

L’analisi che muove Antonio Galdo nella sua<br />

ricerca è che lo spreco è stato per un lungo secolo il motore<br />

drogato del capitalismo mondiale e che ora la crisi profonda<br />

che stiamo vivendo deve obbligatoriamente farci cambiare<br />

stili di comportamento. Riconquistare la vita, anche usando<br />

con intelligenza e moderazione gli strumenti più moderni,<br />

è dunque la sostanza di una concezione che si sostanzia<br />

di mille e mille gesti quotidiani, piccoli, ma indispensabili<br />

per costruire un mondo e un uomo nuovo.<br />

Antonio Galdo<br />

Basta poco<br />

Ed. Einaudi - 166 pagine, 16,50 euro<br />

ha scritto La Nazione, ma il Consiglio del Circolo ha<br />

deciso di toglierle. Una decisione necessaria, presa<br />

all’unanimità dopo essersi accorti che diversi frequentatori,<br />

sopratutto anziani e ragazzi, in pochi mesi ci<br />

hanno speso somme ingenti, “Rendendo evidente un<br />

problematica che sta assumendo le caratteristiche di<br />

una vera e propria piaga sociale”.<br />

Ma cosa ci si mette al posto delle slot machines in una<br />

Casa del Popolo che esiste da 146 anni? Per il presidente<br />

Andrea Sanquerin, bisogna recuperare la funzione<br />

di aggregazione. Così c’è il bar, i biliardini e c’è<br />

una galleria d’arte, un gruppo teatrale, un gruppo di<br />

ascolto di musica lirica, una televisione via web – Sesto<br />

Tv – una produzione di cortometrggi, una rassegna<br />

di teatro di pupazzi per bambini. Poi concerti-letture,<br />

un gruppo di Mamme amiche, i laboratori per bambini<br />

e due società podistiche. La Casa del Popolo ospita anche<br />

l’Arcicaccia e il gruppo di caccia al cinghiale che si<br />

chiama La coda. Chissà se basta. Ma almeno non ci<br />

sono più le macchinette mangiasoldi.<br />

51


52<br />

MUSICA DA ASCOLTARE E...<br />

Gran musica gipsy tra fanfare e tamburi<br />

Il cinema di Rita Marcotulli<br />

Pianista dalla visionaria<br />

forza compositiva,<br />

Rita Marcotulli ha legato<br />

in questi anni il<br />

suo nome ai temi di alcuni<br />

tra i più celebri<br />

film prodotti in Italia. Colonne sonore<br />

che partono da fraseggi jazz e diventano<br />

poi trame evocative di mondi<br />

romantici e fantastici.<br />

Rita Marcotulli<br />

Variazioni sul tema - Sard<br />

Il nostro giudizio: ••••<br />

Se ti piace ascolta: Nicola Piovani, Stefano Bollani<br />

...DA LEGGERE<br />

Il racconto del jazz italiano<br />

Stile, gusto per l’improvvisazione, radici<br />

nella tradizione culturale afro americana:<br />

il jazz è musica che esprime una ribellione<br />

interiore, che parla di un universo popolare<br />

che si confronta con le partiture colte. In<br />

ogni angolo del mondo. Questo volume è<br />

immaginato e scritto come un viaggio tra i<br />

linguaggi differenti del jazz italiano, dai<br />

“padri spirituali” come Giorgio Gaslini e Franco Cerri, alla<br />

generazione “politica” di Enrico Rava e Antonello Salis, per<br />

arrivare, finalmente, al contemporaneo e a figure come<br />

quella di Nicola Conte.<br />

Nicola Gaeta Una preghiera tra due bicchieri di gin.<br />

Ed. Caratterimobili<br />

musica e oltre di Pierfrancesco Pacoda<br />

* da dimenticare - ** sufficiente - *** buono - **** ottimo - ***** capolavoro<br />

Le due più celebri formazioni di musica gipsy balcanica insieme. Fanfare e tamburi,<br />

grancasse e violini per celebrare lo spirito del nomadismo sonoro, il piacere del<br />

viaggio, del movimento, la ricerca di approdi sempre nuovi. Che si traduce in una<br />

musica che trasforma ogni in piazza nel territorio della festa. Una grande banda con<br />

oltre 25 tra cantanti e musicisti provenienti da remoti paesini della Romania e della<br />

Macedonia, che esprime un ritmo funk gitano nel quale confluiscono citazioni di pop<br />

balcanico, ballate medievali, l’oriente, la Turchia e l’India. Musica dal mondo con la<br />

funzione di amplificare il nostro bisogno di stare con gli altri.<br />

Taraf de Haidouks & Kocani Orkestar Band of Gypsies 2 - Crammed<br />

Il nostro giudizio: ••••<br />

Se ti piace ascolta: Boban Markovic, Shantel<br />

Mix su New York anni ‘70<br />

A metà anni ‘70, a New<br />

York andò in scena un<br />

esperimento sonoro<br />

che coinvolse artisti di<br />

ogni estrazione. Dai<br />

Ramones ai rapper del<br />

Bronx alla comunità che diede vita al<br />

fenomeno della disco, allora legata alle<br />

sue radici ‘nere’. Ora un triplo cd ci restituisce<br />

quell’atmosfera irripetibile.<br />

Autori Vari<br />

The Definitive Salsoul Mixes<br />

- Harmless<br />

Il nostro giudizio: •••<br />

Se ti piace ascolta: Loleatta Holloway, Ten City<br />

La voce di Antonio Amato<br />

Continua la serie discografica<br />

che l’etichetta<br />

IWM dedica alle<br />

“musiche del mondo”<br />

viste dall’Italia. Tocca<br />

ad Antonio Amato,<br />

cantante che con una forza romantica<br />

che ha sedotto la stella portoghese del<br />

fado, Dulce Pontes, che lo ha voluto al<br />

suo fianco nel nuovo disco.<br />

Antonio Amato<br />

Furtuna - IWM<br />

Il nostro giudizio: •••<br />

Se ti piace ascolta: Dulce Pontes,<br />

Mauro Palmas<br />

La rivoluzione di Patti Smith<br />

È stata la protagonista del versante “artistico”<br />

della rivoluzione punk, Patti Smith,<br />

cantante, poetessa che ha attraversato con<br />

rabbia e creatività i turbolenti anni ‘80 newyorchesi,<br />

componendo canzoni che sembravano<br />

reportage “in presa diretta” dalle<br />

strade dove Andy Wharol aveva ideato la<br />

cultura pop. Questo libro ci restituisce il potere<br />

“sociale” di quelle rime che riempirono gli stadi, facendo<br />

di Patti Smith, in Italia in particolare, una icona di<br />

una ribellione rock. Descritta in canzoni senza tempo come<br />

Because the Night e People Have the Power<br />

Claudia Bonadonna Patti Smith, testi commentati<br />

Ed. Arcana


SETTEMBRE 2011<br />

L’INTERVISTA<br />

Monnalisa<br />

Il nome d’arte che ha scelto, Monnalisa evoca fasti artistici e<br />

un passato “classico”. A vederla, e a ascoltarla, questa giovane<br />

cantante fiorentina, dimostra invece di essere una interprete<br />

che, partendo dalla melodia, è proiettata nel futuro del<br />

pop elettronico. Un talento del quale si è accorta Irene Grandi<br />

che l’ha voluta prima nel suo gruppo e ha poi prodotto il<br />

suo disco d’esordio, Non ce l’hai. A <strong>Consumatori</strong> Monnalisa<br />

ha raccontato le sue scelte culturali.<br />

Lisa, quali sono i dischi che hai più ascoltato<br />

negli ultimi mesi?<br />

Ultimamente ascolto molta dance, sono attratta dai grandi<br />

Dee Jay. E mischio questa passione con i miei amori di sempre,<br />

il rock e la musica classica.<br />

Ho una vera passione per Rihanna .Only girl in the world<br />

trasmette freschezza, con la sua voce, il suo sound, così ricco<br />

di citazioni afro americane. Ma è stata, per me, anche una<br />

stagione caratterizzata dalla “scoperta” di Antonio Vivaldi<br />

con Nulla in mundo pax sincera, specie nella versione della<br />

colonna sonora di Shine, musica che eleva il mio spirito. Infine,<br />

perché la vita è anche piacere, danza, consiglio qualsiasi<br />

disco di David Guetta che, mi fa ballare e mi diverte, ammaliante<br />

come le sirene di Ulisse!!!<br />

Veniamo a parlare di libri?<br />

Amo le biografie, ma ultimamente ho letto due libri di grandi<br />

autori che mi hanno emozionato, Da un’altra stella di<br />

Hermann Hesse, una raccolta di racconti, fantasiosi a tratti<br />

IL TOUR<br />

George Michael e orchestra<br />

Dopo i trascorsi funk disco con gli Wham!, George Michael<br />

ha intrapreso una attività solistica, basata sulle straordinarie<br />

doti melodiche della sua voce, componendo una lunga serie di<br />

ballate diventate successi senza tempo. Da qualche tempo il<br />

cantante inglese ha scoperto il fascino dell’accompagnamento<br />

orchestrale, offrendo al pubblico performance dal vivo con<br />

formazioni sinfoniche che amplificano i suoi registri quasi<br />

lirici. Arriva adesso in Italia per una serie di concerti insieme<br />

ai grandi interpreti di Symphonica, una orchestra europea<br />

con la quale eseguirà le canzoni più belle tratte dal suo vasto<br />

repertorio e una serie di sue personali versioni dei brani che<br />

più ha amato e che hanno influenzato la sua carriera. Le date:<br />

10 settembre Firenze, 11 Napoli, 13-14 Verona.<br />

! Per informazioni: tel. 0584-46477.<br />

e saggi in altri e Brida di Paulo Cohelo, la storia di una ragazza<br />

attratta dalle arti magiche e occulte, come succedeva a<br />

me quando ero piccola. Ho appena iniziato Bella gente d’Appennino<br />

dell’ex leader CCCP Giovanni Lindo Ferretti che<br />

ho sempre seguito come musicista e sono incuriosita dagli<br />

spaccati di vita che costruisce nel libro.<br />

Che film hai visto di recente?<br />

Non vado al cinema molto spesso, ma cerco in dvd i film che<br />

mi interessano di più, anche vecchie videocassette che consumo<br />

ormai da anni. Ho rivisto con grande gioia alcuni film<br />

del passato come<br />

Priscilla- la regina del deserto e Il signore degli anelli. La<br />

trilogia di Tolkien mi fa entrare in un mondo fantastico dal<br />

quale non vorrei mai uscire. Poi ho visto Il quinto elemento,<br />

un viaggio immaginario in un futuro possibile.


54<br />

la posta<br />

Fa bene alla salute? L’Efsa dice...<br />

Ho sentito parlare di pareri che l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) esprime<br />

sugli slogan che descrivono le qualità salutistiche dei prodotti alimentari, scoprendo che in<br />

realtà la gran parte di questi slogan vengono bocciati. È davvero così e perché?<br />

RINA LANDI - PARMA<br />

Risponde Claudio Mazzini<br />

responsabile sostenibilità, innovazione e valori di Coop Italia:<br />

Lo scorso 30 giugno il gruppo di esperti scientifici dell’EFSA<br />

(l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare con sede a<br />

Parma) ha pubblicato una nuova serie di pareri scientifici<br />

relativi ai cosiddetti “claims nutrizionali”, ovvero le indicazioni<br />

e gli slogan che le aziende chiedono di far comparire<br />

sui prodotti alimentari per illustrare le loro proprietà nutrizionali<br />

e gli effetti sulla salute. Le pagelle dell’Efsa sono così<br />

arrivate complessivamente a quota 2.100.<br />

Inutile dire che nelle scelte d’acquisto, il peso di queste indicazioni<br />

è sempre più importante, anche perché negli ultimi<br />

anni assai intensa è stata la comuniczione sugli effetti positivi<br />

di determinati alimenti e sostanze per la nostra salute.<br />

Come sempre però il confine tra “fumo e arrosto” è labile e,<br />

dunque, fondamentale è il vaglio preventivo che un ente<br />

come Efsa esercita.<br />

Ebbene, di tutte le indicazioni “funzionali generiche” sulla<br />

salute, ad oggi l’Efsa ha bocciato ben l’80% delle diciture<br />

proposte dalle aziende produttrici. L’approccio rigoroso e<br />

restrittivo dell’Autority, si basa sulla necessità di avere prove<br />

scientifiche di efficacia delle funzioni oggetto delle dichiarazioni,<br />

supportate da specifici studi. Infatti, per essere inclusi<br />

nell’elenco delle indicazioni sulla salute, i cosidetti<br />

claims devono essere basati su dati scientifici generalmente<br />

accettati e facilmente compresi dal consumatore medio.<br />

Delle indicazioni valutate a fine giugno, i risultati favorevoli<br />

includono la relazione fra l’assunzione di alcune fibre alimentari<br />

e il tasso di colesterolo nel sangue; tra fibre di cereali<br />

e funzione intestinale; tra bevande contenenti carboidrati-elettroliti<br />

e resistenza alla fatica; tra basso contenuto di<br />

sodio e pressione sanguigna; tra fibre alimentari e ridotto<br />

aumento del glucosio nel sangue dopo i pasti; tra melatonina<br />

e insorgenza del sonno. Senza far nomi, tanti consumatori<br />

potranno facilmente ritrovare questi principi in prodotti<br />

che rientrano nella loro lista della spesa.<br />

Venendo alle tante indicazioni che hanno invece ricevuto<br />

valutazioni sfavorevoli, per molte di loro l’Efsa ha concluso<br />

che non erano sufficientemente specifiche. Ad esempio indicazioni<br />

quali “salute delle donne” o “energia mentale”, o<br />

che si riferivano a categorie di alimenti che sono state considerate<br />

troppo ampie (come “frutta e verdura” e “prodotti<br />

lattiero-caseari”), per essere collegate a effetti specifici. Altre<br />

indicazioni sono state valutate sfavorevolmente perché<br />

non erano supportate da studi pertinenti sugli esseri umani.<br />

L’Efsa, sulla base del complesso dei suoi pronunciamenti,<br />

raccomanda dunque in primo luogo di valutare bene se il<br />

riferimento ad un singolo alimento è pertinente e legato a<br />

prove scientifiche fondate. In particolare gli studi devono<br />

dimostrare che l’effetto indicato è benefico per la salute<br />

umana. Vi deve in sostanza essere un rapporto di causa effetto<br />

tra il consumo dell’alimento e l’effetto indicato. In più,<br />

la quantità di alimento e le modalità di consumo necessarie<br />

per ottenere l’effetto indicato devono far parte di una dieta<br />

equilibrata.<br />

Stazioni ecologiche<br />

Cosa sono esattamente e che cosa possiamo conferire nelle stazioni ecologiche?<br />

MARTA SERBELLONI - Varese<br />

Sono spazi a disposizione di tutti i cittadini dove vengono<br />

raccolti i rifiuti che, oltre che per natura o dimensione, non<br />

la sCoMparsa di giUseppe Bolognesi<br />

CIAO BEPPE<br />

possono essere gettati nei cassonetti sulle strade. I rifiuti<br />

vanno consegnati con mezzi propri e già divisi per tipo.<br />

Nello scorso mese di luglio, a 62 anni, a Ferrara, città dove abitava, è scomparso Giuseppe Bolognesi. Dirigente della cooperazione<br />

di consumatori, Bolognesi aveva ricoperto diversi incarichi in particolare a Coop Estense, come direttore amministrativo e poi,<br />

come vicepresidente, al Consorzio interregionale cooperative di consumo. Negli ultimi anni, tra le altre cose, era stato consigliere<br />

delegato di Editrice <strong>Consumatori</strong> e aveva portato il suo solito prezioso contributo di passione e competenza alla nostra attività.<br />

Anche negli ultimi difficili mesi di battaglia contro la malattia che lo ha colpito Beppe ha sempre generosamente cercato di non<br />

far mancare i suoi consigli e il suo supporto, confermando la sua grande forza morale. Come colleghi e amici vogliamo ricordarlo<br />

e stringerci alla famiglia per la grave perdita che l’ha colpita.


Possiamo portare abiti usati, farmaci scaduti, inerti da piccole<br />

demolizioni (sanitari, calcinacci, termosifoni, caldaie),<br />

lampade contenenti sostanze pericolose, rifiuti legnosi,<br />

batterie, filtri olio, pneumatici, toner e cartucce per stampanti,<br />

piccoli elettrodomestici e rifiuti ferrosi. Per informazioni<br />

più dettagliate occorre ovviamente rivolgersi al proprio<br />

Comune o alle aziende incaricate della gestione di<br />

questi impianti.<br />

Merendine e giocattoli<br />

Non sono pericolosi tutti quei piccoli giocattoli inseriti<br />

nei pacchi di alcuni tipi di merendine?<br />

GIANNA MAGARINI - CreMona<br />

Il 20 luglio scorso è entrata in vigore la direttiva europea<br />

2009/48 sui giocattoli che prende in considerazione<br />

anche i gadget abbinati alle confezioni dei prodotti alimentari<br />

(ovetti di cioccolato, snack salati e dolci, confezioni<br />

di biscotti ...). Il tema è delicato perché i destinatari<br />

dei gadget sono spesso bambini piccoli e i pericoli<br />

riguardano sia le piccole dimensioni dei gadget che anche<br />

le sostanze impiegate (vernici, materiali non adeguati)<br />

che nel corso del tempo potrebbero rilasciare sostanze<br />

tossiche o nocive. Tra i punti importanti della<br />

norma ricordiamo l’obbligo dei prodotti alimentari che<br />

contengono un giocattolo di riportare sulla confezione<br />

L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:<br />

redazione <strong>Consumatori</strong>, Viale aldo Moro, 16, 40127 Bologna<br />

fax 051 6316908, oppure redazione@consumatori.coop.it<br />

SETTEMBRE 2011 55<br />

una specifica avvertenza “Contiene giocattolo. Si raccomanda<br />

la sorveglianza di un adulto”. I giocattoli contenuti<br />

nei prodotti devono avere un loro imballaggio di<br />

dimensioni tali da impedirne l’ingestione e/o l’inalazione<br />

e, non da ultimo, l’accertamento che escluda il trasferimento<br />

di sostanze ai prodotti alimentari. La norma<br />

vieta inoltre l’utilizzo di giocattoli solidamente attaccati<br />

al prodotto al momento del consumo, tanto da richiedere<br />

la consumazione del prodotto alimentare perché si<br />

possa accedere al giocattolo.<br />

Liquido o in polvere<br />

Sono indecisa sul formato del detersivo per lavatrice:<br />

liquido o in polvere? Vedendo tutti i prodotti<br />

sugli scaffali sono disorientata.<br />

MARIANGELA PETAZZONI - sassUolo (Mo)<br />

Il detersivo in polvere o in tabs (polvere pressata) si presta<br />

meglio per un utilizzo a temperature medio-alte , per lavare<br />

biancheria, lenzuola, asciugamani, tovaglie. Può essere<br />

abbinato ad uno sbiancante, nella stessa vaschetta del detersivo<br />

o ad un ammorbidente. Il detersivo liquido è da preferire<br />

per i bucati a temperature medio-basse , adatte a capi<br />

d’abbigliamento colorati o delicati, fornisce ottimi risultati<br />

di lavaggio su molte macchie di natura grassa e su sporco<br />

sensibile agli enzimi come uovo, erba , salse…<br />

IL RISPARMIO È SCONTATO DEL 10% PER I SOCI BPER<br />

ChE FANNO LA SPESA IN COOP ESTENSE<br />

Tra le numerose proposte di risparmio e<br />

occasioni di sconto che i soci e consumatori<br />

di Coop Estense hanno a disposizione<br />

in questo periodo, nel mese di settembre<br />

si segnala una speciale iniziativa<br />

frutto della collaborazione tra Coop<br />

Estense e la Banca Popolare dell’Emilia<br />

Romagna. Due grandi realtà che, oltre<br />

ad essere leader ciascuna nel proprio<br />

settore, condividono anche un grande<br />

radicamento sul territorio, i medesimi<br />

principi di socialità, la volontà di essere<br />

vicini ai bisogni delle famiglie. Proprio<br />

da queste affinità nasce il desiderio di<br />

collaborare ad un progetto comune.<br />

L’iniziativa, denominata “Il risparmio è<br />

scontato”, consiste in uno speciale<br />

sconto del 10% riservato ai soci della<br />

Banca Popolare dell’Emilia Romagna,<br />

su una spesa massima di 1.000 euro da<br />

farsi in uno dei punti vendita di Coop<br />

Estense. Lo sconto è fruibile entro il 30<br />

settembre attraverso un buono cartaceo<br />

che è stato spedito dalla Banca a<br />

tutti i suoi soci insieme a una lettera che<br />

illustra i dettagli dell’operazione.


56<br />

Abbònati a <strong>Consumatori</strong>,<br />

regalati la qualità.<br />

A chi si abbona a CONSUMATORI Coop Estense regala<br />

3 pacchi di pasta di semola Fior Fiore Coop a scelta*<br />

e una bottiglia da 700 g di passata di pomodoro Vivi Verde Coop.<br />

Abbònati subito alle casse, al Punto Soci o al Punto Soci Prestatori, e in seguito<br />

potrai ritirare i prodotti in regalo. Se invece hai autorizzato il rinnovo automatico,<br />

potrai ritirare il tuo regalo dal 1° giugno.<br />

* Esclusi paccheri, conchiglioni, calamarate e formati di pasta all’uovo.


Due anni di abbonamento con solo 3 euro.<br />

Ecco l’informazione che ci piace di più.<br />

Abbonati o rinnova il tuo abbonamento direttamente alle casse, presso il Punto Soci o il Punto Soci Prestatori.<br />

Puoi anche autorizzare il rinnovo automatico tramite ristorno rivolgendoti al Punto Soci o al Punto Soci Prestatori.<br />

Controlla lo stato del tuo abbonamento sullo scontrino.<br />

Campagna abbonamenti 2011/2012<br />

Editrice <strong>Consumatori</strong> Soc. Coop.<br />

Riservata ai soci Coop Estense<br />

57


58RISERVATO IN PRIMO PIANO NOVEMBRE 2009 A NOI SOCI COOP ESTENSE<br />

PARMIGIANO REGGIANO<br />

UNIGRANA<br />

stagionatura minima 22 mesi, sottovuoto, circa 1 kg<br />

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Nei supermercati e ipermercati Coop Estense<br />

di Modena e provincia, Ferrara e provincia.<br />

Lo sconto non è cumulabile con eventuali altri sconti attivi (es: sconto 20% scegli tu, sconto 15% su una spesa,<br />

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e nei supermercati con offerta pescheria.<br />

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dimensioni: sopra cm.200x280<br />

sotto c/angoli cm.130x200<br />

2 federe cm.50x80<br />

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Tante le iniziative rivolte a noi Soci. Ma anche a<br />

coloro che vogliono diventarlo. Essere socio Coop<br />

Estense è facile. Basta versare una quota di 26 euro<br />

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prodotti, reparti o sull’intero assortimento.<br />

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dimensioni: sopra cm.255x200<br />

sotto c/angoli cm.180x200<br />

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Nei supermercati e ipermercati Coop Estense<br />

di Modena e provincia, Ferrara e provincia.<br />

Lo sconto non è cumulabile con eventuali altri sconti attivi (es: sconto 20% scegli tu, sconto 15% su una spesa,<br />

sconto 15% sull’acquisto di prodotti alimentari, per l’igiene e di parafarmaci).<br />

SCONTO ALLA CASSA<br />

15%<br />

SU TUTTI GLI ARTICOLI<br />

PER LA SCUOLA<br />

OFFERTA VALIDA<br />

DAL 29 AGOSTO AL 2* OTTOBRE<br />

* Nei punti vendita aperti anche la domenica.<br />

Negli ipermercati Coop Estense di Modena e<br />

provincia, Ferrara e nei supermercati di Argenta,<br />

Bondeno, Castelfranco Emilia, Codigoro, Comacchio,<br />

Copparo, Formigine, Maranello, Nonantola, Novi,<br />

Portomaggiore, San Felice, Sassuolo Mezzavia,<br />

Soliera, Spilamberto, Vignola.<br />

Per usufruire delle offerte riservate<br />

ai Soci, utilizza sempre le carte<br />

magnetiche Coop Estense: sicure,<br />

comode, veloci.<br />

Coop Estense<br />

Ricorda, l’uso della carta soci è personale.<br />

Lo sconto si applica su quaderni,<br />

zaini, astucci, bustine, matite, pastelli,<br />

diari, righe, squadre, gomme e<br />

pennarelli. Nel periodo dell’iniziativa<br />

ogni Socio ha diritto a due sconti del<br />

15%; il Socio dovrà autorizzare la<br />

cassiera ad applicare lo sconto sulla<br />

spesa desiderata. Lo sconto non è<br />

cumulabile con gli sconti della raccolta<br />

punti e non si applica ai prodotti già<br />

in promozione.<br />

Tante le iniziative rivolte a noi Soci. Ma<br />

anche a coloro che vogliono diventarlo.<br />

Essere socio Coop Estense è facile. Basta<br />

versare una quota di 26 euro una volta<br />

per tutte, avrai da subito sconti su singoli<br />

prodotti, reparti o sull’intero assortimento.<br />

Ma i vantaggi non finiscono qui.


NELLA PARTITA CONTRO LA DEFORESTAZIONE<br />

FACCIAMO IL TIFO PER GLI ALBERI.<br />

Coop lancia il progetto Boschi e Foreste: una serie di<br />

iniziative concrete per contrastare la deforestazione e<br />

favorire l’aumento di produzioni ecosostenibili entro il 2015.<br />

Abbiamo cercato di limitare al massimo l’utilizzo di carta per questa nostra iniziativa; ti invitiamo quindi<br />

a consultare e scaricare direttamente il folder e il dossier scientifico dal nostro sito www.coopambiente.it


RISERVATO A NOI SOCI COOP ESTENSE<br />

SCEGLI TU<br />

SCONTO 20% SULL’ACQUISTO DI UN PRODOTTO<br />

A SCELTA NEI REPARTI MULTIMEDIA,<br />

ELETTRODOMESTICI, HOBBY E TEMPO LIBERO,<br />

TESSILE, BRICO, CASA E ARREDO.<br />

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15% Lo<br />

SULL’ACQUISTO DI PRODOTTI<br />

ALIMENTARI, PER L’IGIENE E<br />

DI PARAFARMACI<br />

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ai Soci, utilizza sempre le carte<br />

magnetiche Coop Estense: sicure,<br />

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Coop Estense<br />

Ricorda, l’uso della carta soci è personale.<br />

SCONTO ALLA CASSA<br />

2O%<br />

Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante tutto il periodo dell’iniziativa su un importo di<br />

spesa massimo di 1OOO ,OO euro e possiamo richiederlo in uno dei punti vendita in cui è attiva la promozione. Lo sconto<br />

non si applica ai prodotti in promozione e a tutti i prodotti presenti sui depliant e cataloghi commerciali. Sono esclusi dallo<br />

sconto 2O% giornali, riviste, libri, libri di testo, ricariche telefoniche a marchio Vodafone, Tim, Wind, H3G. Lo sconto non si<br />

applica a lenti a contatto, lenti per occhiali, occhiali da vista, occhiali da sole con lenti graduate, medicinali di<br />

automedicazione, omeopatici e veterinari, a tutti i prodotti sanitari ed ortopedici in vendita presso le postazioni Coop Di Più<br />

e nel reparto Coop Salute, a tutti i servizi (prenotazione biglietti, visite ed esami specialistici, pagamento utenze e ticket) e a<br />

tutti i prodotti del videocatalogo segnalati con “prodotto esclusivo”. Puoi attivare lo sconto anche presso le postazioni di<br />

pagamento automatico Spesa e Via. Per maggiori informazioni rivolgiti nel punto vendita.<br />

PROMOZIONE VALIDA<br />

GRANDEMILIA<br />

I PORTALI<br />

LE MURA<br />

BORGOGIOIOSO<br />

OFFERTA VALIDA<br />

DAL 18 AL 24 SETTEMBRE DAL 19 AL 25 SETTEMBRE SOLO DOMENICA 2 OTTOBRE<br />

sconto 2O%<br />

DAL 9 AL 15 OTTOBRE Solo nell’Ipercoop Grandemilia di Modena<br />

sconto 2O%<br />

sconto 2O%<br />

sconto si applica su prodotti alimentari<br />

confezionati e freschissimi, bevande, prodotti per<br />

l’igiene della persona, cosmetici, parafarmaci in<br />

vendita presso Coop Salute, prodotti per la<br />

pulizia della casa, articoli usa e getta e<br />

avvolgenti, alimenti e prodotti per la cura degli<br />

animali. Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto<br />

ad un solo sconto durante il periodo<br />

dell’iniziativa per un importo massimo di spesa<br />

di Euro 1.OOO,OO. Sono inclusi i prodotti in<br />

promozione ad eccezione delle iniziative riservate<br />

ai Soci per le quali è specificata la non<br />

cumulabilità con altri sconti. Lo sconto non si<br />

applica su medicinali di automedicazione,<br />

omeopatici e veterinari.<br />

DAL 10 AL 15 OTTOBRE Solo negli Ipercoop Della Mirandola di Mirandola e Il Borgogioioso di Carpi<br />

DAL 10 AL 16 OTTOBRE Solo negli Ipercoop Le Mura e Il Castello di Ferrara, I Portali di Modena.<br />

Tante le iniziative rivolte a noi Soci. Ma anche a coloro che<br />

vogliono diventarlo. Essere socio Coop Estense è facile. Basta<br />

versare una quota di 26 euro una volta per tutte, avrai da subito<br />

sconti su singoli prodotti, reparti o sull’intero assortimento.<br />

Ma i vantaggi non finiscono qui.<br />

sconto 2O%


RISERVATO A NOI SOCI COOP ESTENSE.<br />

SUL TASTO<br />

DELLA CONVENIENZA<br />

NON CI BATTE NESSUNO.<br />

LO SCONTO DEL 15%<br />

SU UNA SPESA CI ASPETTA ALLA CASSA.<br />

Noi Soci Coop Estense abbiamo diritto ad un solo sconto durante tutto il periodo dell’iniziativa su un importo di spesa massimo di Euro 1.OOO,OO.<br />

Lo sconto si applica su tutta la spesa ad eccezione di: libri, giornali, riviste, libri di testo, lenti a contatto, lenti per occhiali, occhiali da vista, occhiali da sole con lenti<br />

graduate, prodotti di automedicazione, omeopatici e veterinari, tutti i prodotti sanitari ed ortopedici in vendita presso le postazioni Coop di Più e nel reparto Coop<br />

Salute, tutti i servizi (prenotazione biglietti, visite ed esami specialistici, pagamento utenze e ticket) e tutti i prodotti del videocatalogo segnalati con “prodotto esclusivo”.<br />

Sono esclusi dallo sconto i prodotti riservati ai Soci per i quali è specificata la non cumulabilità con altri sconti. Lo sconto è cumulabile con gli sconti della Raccolta Punti.<br />

OFFERTA VALIDA DAL 25* SETTEMBRE AL 2* OTTOBRE<br />

* Nei punti vendita aperti anche la domenica.<br />

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DI MODENA E PROVINCIA, FERRARA E PROVINCIA.


LA NUOVA RACCOLTA<br />

PUNTI COOP.<br />

SEMPLICEMENTE<br />

GENIALE.<br />

RACCOLTA PUNTI 2011-2012<br />

DEI SUPERMERCATI COOP<br />

PER TUTTI, SOCI E CONSUMATORI<br />

DAL 19 SETTEMBRE 2011 AL 18 MARZO 2012

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