progetto consultori familiari per sito aziendale.rtf - Azienda ULSS 21
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“Ti amerò, proteggerò, sosterrò <strong>per</strong> sempre, finché dura”. Probabilmente con questa frase (spesso<br />
detta scherzosamente), potremmo spiegare l’aumento delle separazioni e dei divorzi (che in alcuni<br />
Stati avvengono nel 50% dei matrimoni) a cui stiamo assistendo, e comprendere il suo “altro”<br />
significato: “Quando finirà, non ti amerò, non ti proteggerò e non ti sosterrò più”. E poiché il<br />
Consultorio Familiare ha tra i suoi scopi la consulenza e l’assistenza alla coppia e alla famiglia, è<br />
necessario che continui ad interrogarsi sulle possibilità di aiuto nelle situazioni di “crisi”, soprattutto<br />
in presenza di figli minori e/o di condotte violente. La Regione Veneto si è occupata di queste<br />
problematiche negli anni scorsi, non solo emanando l’atto di indirizzo approvato con DGR 392<br />
dell’11.02.05, ma organizzando un appo<strong>sito</strong> <strong>per</strong>corso formativo su conflittualità di coppia e<br />
Mediazione familiare, conclusosi con le “Linee o<strong>per</strong>ative <strong>per</strong> i Consultori Familiari su Separazione,<br />
Divorzio e Mediazione Familiare”. Partendo da quegli stimoli, il Consultorio Familiare dell’A<strong>ULSS</strong><br />
<strong>21</strong> ha attuato un <strong>per</strong>corso formativo, allargato agli altri colleghi dell’Area Materno Infantile e<br />
conclusosi con un Convegno, giungendo recentemente ad un primo Protocollo s<strong>per</strong>imentale sulla<br />
Mediazione Familiare con alcune altre U.O. aziendali. Tale protocollo è da considerarsi, ora, come<br />
punto di partenza <strong>per</strong> un’implementazione delle attività necessarie affinché il Servizio di<br />
Mediazione familiare dell’<strong>ULSS</strong>, unitamente ad altri eventuali Servizi di Mediazione Familiare del<br />
privato sociale presenti sul territorio, diventi maggiormente utilizzabile ed utilizzato nei casi di<br />
elevata conflittualità ed il Consultorio stesso diventi: 1) conoscitore aggiornato della realtà locale;<br />
2) sensibilizzatore a livello territoriale sulle tematiche relative al tema; 3) attivatore di una rete<br />
territoriale di risorse; 4) organizzatore di servizi diversificati <strong>per</strong> i genitori e <strong>per</strong> i figli.<br />
Obiettivi :<br />
1- Creazione all’interno del Consultorio di un gruppo di riferimento <strong>per</strong> l’area Conflittualità e<br />
Mediazione Familiare;<br />
2- Conoscenza della realtà locale in tema di separazione, divorzio;<br />
3- Conoscenza e collaborazione con altri Servizi di Mediazione familiare del privato sociale,<br />
o<strong>per</strong>anti nel territorio;<br />
4- Sensibilizzazione del territorio sulle problematiche relative al tema separazione/divorzio e<br />
Mediazione Familiare;<br />
5- Approfondimento della tematica relativa alla violenza “domestica” e di genere e sostegno