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progetto consultori familiari per sito aziendale.rtf - Azienda ULSS 21

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(Azione 5): Trasversale alle diverse azioni è la realizzazione della massima integrazione e<br />

collaborazione fra i professionisti dei servizi <strong>consultori</strong>ali, nonché fra i diversi servizi<br />

(adozioni, tutela ecc.) afferenti al <strong>consultori</strong>o stesso e dell’integrazione del <strong>consultori</strong>o<br />

con i servizi socio-assistenziali afferenti al distretto socio-sanitario e al territorio, nonché<br />

con i servizi dell’ospedale al fine di garantire <strong>per</strong>corsi assistenziali coerenti, agevoli e<br />

completi, in special modo a chi si trova in condizioni di elevato rischio sociale o<br />

sociosanitario.<br />

Per poter essere di sostegno alle famiglie in modo significativo, non è più possibile pensare di<br />

rispondere ad una “domanda” di aiuto sempre più crescente e <strong>per</strong> bisogni sempre più complessi<br />

attraverso l’offerta di una maggior quantità di “risposte”. Appare quindi necessario che il<br />

Consultorio Familiare, servizio che <strong>per</strong> suo mandato si occupa dei problemi delle famiglie,<br />

modifichi vecchie impostazioni basate su “domanda ed offerta”, diventando un Servizio che sa<br />

leggere e collocare la domanda in un contesto più ampio e stimolando una diffusa assunzione di<br />

responsabilità e capacità di risposta. In pratica si vorrebbe attivare l’<strong>Azienda</strong> ed il Territorio in cui si<br />

o<strong>per</strong>a affinché più soggetti, istituzionali e non, iniziassero a considerarsi una parte significativa e<br />

non isolata della capacità di affrontare i problemi delle famiglie in difficoltà. Per far questo si rende<br />

necessario cominciare a “pensare” in questo modo, ognuno considerando il proprio apporto come<br />

tassello importante e non esaustivo di un intervento che non è fine a se stesso ma si riverbera in<br />

successive azioni sociali. E’ di conseguenza importante che l’incontro e l’integrazione tra o<strong>per</strong>atori<br />

diversi, Servizi, Enti ed Associazioni del privato sociale comincino realmente ad essere considerati<br />

il modo migliore <strong>per</strong> trovare o attivare i <strong>per</strong>corsi di aiuto <strong>per</strong> le famiglie in difficoltà. Particolare<br />

attenzione sarà data alle interconnessioni tra i servizi dell’Area Materno Infantile, i quali al<br />

momento risentono forse di una modalità troppo “rigida” e “difensiva” di funzionamento. Oltre a ciò,<br />

si ritiene importante cominciare realmente a valorizzare le capacità stesse delle famiglie, “vederle”<br />

come attori nella loro e in altrui storie e non come fruitori passivi delle azioni dei Servizi. Sarà <strong>per</strong><br />

questo necessario essere aiutati con uno specifico <strong>per</strong>corso formativo, da attuarsi tra la fine di<br />

questo e l’inizio del prossimo anno, che riattivi le nostre capacità. di stimolare il cambiamento.<br />

Obiettivi (indicare):<br />

1. Porre le basi <strong>per</strong> un cambiamento dell’ottica di intervento, che possa portare verso la<br />

realizzazione di un “Consultorio Relazionale” e la riattivazione del territorio<br />

2. Creazione all’interno del Consultorio di un gruppo di riferimento <strong>per</strong> i rapporti tra servizi e<br />

con l’esterno;<br />

3. Stimolare la conoscenza e l’integrazione tra o<strong>per</strong>atori, Servizi , Enti ed Associazioni del<br />

Privato sociale presenti sul territorio;

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